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Agosto 2014

Tutte le notizie del mese

01-08-2014 di redazione

Strade di Malindi e dintorni: comincia il rifacimento?
La situazione delle strade di Malindi dopo la stagione delle piogge, è di nuovo tornata a livelli di insostenibilità.
In questi giorni si è partiti con la riqualificazione del manto stradale del roundabout, la rotonda d'ingresso nella cittadina. Ma, secondo il Town Manager del Comune, Daniel Chome, che ha chiesto fondi alla Contea, ci sono molte altre priorità. "Innanzitutto bisognerebbe coprire le buche di scorrimento delle acque nere ai lati di molte strade malindine" ha spiegato Chome alla stampa. In effetti sono moltissimi i tombini aperti sul lungomare e sulla Casuarina, e diventano pericolosi, delle vere e proprie trappole in cui spesso incappano le motociclette e anche i tuk-tuk. Poi ci sono i tratti appena fuori dalla cerchia urbana che possono diventare pericolosi. "Le buche sulle strade fanno aumentare gli incidenti - prosegue Chome - oltretutto una cittadina a vocazione turistica dovrebbe presentarsi meglio a chi la frequenta".(31/08/2014) 

"Milele Kenya" il bel libro fotografico di Camusso e Ribelli
Il titolo si potrebbe prestare a un equivoco "Milele Kenya" letteralmente significa "Mai Kenya", ma in realtà suona più come un "Mai più senza...". Infatti il sottotitolo di questo prestigioso volume fotografico (con ampie ed appassionate didascalie) è "Per sempre Kenya". Si tratta di un atto d'amore di due professionisti della fotografia e grandi conoscitori del Paese africano e di Malindi, Riccardo Camusso e Massimiliano Ribelli. Il libro, finanziato dalla Swarovski e promosso dal Console Italiano a Malindi Marco Vancini e dal suo Key Group, esplora per intero la magia del Kenya del Terzo Millennio, mostrando meraviglie che sono rimaste intatte, a dispetto dei tempi e delle inesorabili mutazioni della civiltà che se da una parte migliorano le condizioni di tanta gente, dall'altra scalfiscono una storia millenaria e rischiano di cancellare panorami e bellezze uniche al mondo. Significative le parole di Vancini nella presentazione di Milele Kenya. "Questo apprezzabile libro di Camusso e Ribelli testimonia il momento importante del Kenya in cui le tradizioni convivono con il progresso e l'evoluzione sociale". Le splendide immagini di Camusso e Ribelli sono divise in capitoli e riguardano l'Oceano Indiano, la savana (che si prende ovviamente il proscenio), i safari, Malindi e la costa, la gente. Un tributo d'autore tutto da gustare, oggi domani e per sempre. Come il Kenya.(30/08/2014) 

Tanti attestati di affetto per dare l'estremo saluto al residente malindino Renato Marini
Tantissimi i messaggi, via mail e su Facebook, per commemorare la figura di Renato Marini e per porgere le condoglianze alla moglie Lisa e ai figli Roberto e Marino. La redazione di Malindikenya.net ha ricevuto tanti attestati di stima, simpatia e affetto per il residente storico di Malindi. La famiglia ovviamente ringrazia sentitamente e comunica, tramite il nostro sito, che chi volesse portare l'ultimo saluto a Renato potrà farlo domani, giovedì 28 agosto, alle ore 16 presso la cattedrale di Malindi, Saint Anthony Church dietro il Nakumatt.(28/08/2014) 

Minorenni sulle spiagge di Malindi a chiedere soldi: genitori saranno arrestati
Mano pesante a Malindi sui bambini che, approfittando delle ferie scolastiche, vanno in spiaggia a chiedere l'elemosina ai turisti. In questo periodo sono tanti i minorenni che si appostano in riva al mare sulla spiaggia di Silversand e importunano i turisti con richieste di denaro o di cibo. 
"I ragazzini in età scolare che importunano i turisti saranno fermati - ha detto il District Officer Provinciale (il nostro Prefetto, in pratica) Elizabeth Ngige - e i loro genitori arrestati, se persevereranno". 
Il prefetto ha anche ammonito i beach boys che non hanno la licenza per vendere presunti oggetti di valore in spiaggia, gioielli e ornamenti. Anche loro saranno condotti davanti alla giustizia. "Soprattutto dobbiamo ricordare loro che i turisti sono qui in vacanza e non vogliono essere aggrediti con richieste pressanti - ha detto Ngige ai giornalisti locali - la loro visita sulla costa keniota deve essere confortevole". (dal nostro corrispondente Charo Banda 27/08/2014) 

Tana River, ancora dispute sui terreni tra Orma e Pokomo
Noi di Malindi siamo già pronti alle castronerie dei media italiani che parleranno di conflitti etnici se non addirittura religiosi, tanto per cavalcare l'onda della situazione mondiale e fomentare un po'. In realtà, quel che sta accadendo nella regione del Tana River, a centocinquanta chilometri da Malindi, riguarda purtroppo solo villaggi di povera gente che da almeno cinquant'anni, dopo l'indipendenza del Kenya, si fanno la guerra per piccole porzioni di terra. Ancora nei giorni scorsi, dopo che due anni fa la faida tra la tribù Orma di ceppo somalo e i Pokomo, di derivazione più keniota aveva causato 200 morti, ci sono stati nuovi scontri che per fortuna non hanno portato ad alcuna uccisione. La storia è sempre la stessa, i Pokomo coltivano i terreni per ottenere il minimo indispensabile per la sopravvivenza: solitamente pomodori, grano e foglie verdi simili a spinaci, catalogna e cicoria. Gli Orma sono pastori e portano il bestiame al fiume, ma siccome i campi dei Pokomo spesso sono vicino al grande corso d'acqua, le bestie passando da quei terreni si mangiano parte del raccolto. Da qui l'eterno contenzioso che rischia di sfociare ogni volta in tragedia. Ieri però si è segnalata anche una denuncia "bipartisan": tutti a chiamare in causa il Governo, che dovrebbe intervenire una volta per sempre, per sanare questa annosa disputa ed evitare futuri scontri con morti e feriti. (21/08/2014)

Kenya Airways sta studiando una linea Milano-Malindi
Milano-Malindi via Nairobi, imbarcando il bagaglio in Italia e riprendendolo direttamente a Malindi, dove faremo dogana. fino a qualche mese fa dire una cosa del genere sembrava utopia, se non la balla di qualche residente visionario. Oggi invece è uno studio della compagnia aerea di bandiera keniota Kenya Airways. La Kenya Airways ha preso atto che l'aeroporto di Malindi è attrezzato come internazionale per ricevere voli con turisti che arrivano direttamente da altri continenti. Ormai è ufficiale che Malindi è uno scalo internazionale, ma ancora non ha le piste adatte per voli intercontinentali diretti, così dovrà affidarsi a scali intermedi e vettori più piccoli, come l'Airbus. Per ora sono stati individuati gli scali del Cairo, di Gedda e Addis Abeba. Ma la Kenya Airways ha un altro progetto: far cambiare aereo a Nairobi e organizzare un Nairobi-Malindi senza l'obbligo di fare dogana a Nairobi. I bagagli verranno imbarcati direttamente per Malindi già dall'Italia. Altra novità sarà il volo da Malpensa, dato che negli anni scorsi la Kenya Airways serviva sì l'Italia ma solo da Fiumicino. Il progetto potrebbe diventare realtà prima del prossimo Natale, anche se è verosimile che si inizierà a progettare dalla primavera 2015.(20/08/2014) 

Chiuse le frontiere tra il Kenya e i Paesi colpiti da Ebola
Da oggi il Kenya chiude le frontiere ai Paesi dove prolifera il virus Ebola. Da Sierra Leone, Guinea e Liberia non potranno più arrivare aerei nello scalo di Nairobi. In più, sempre a partire da oggi la compagnia aerea nazionale Kenya Airways e la compagnia Gambia Bird sospenderanno anche i voli in uscita verso questi tre Paesi dell'Africa Occidentale. Non ci sarà dunque possibilità per nessun cittadino presente in Kenya di contrarre il virus perché anche via terra e via mare per chi proviene dai tre Stati non sarà possibile entrare nel territorio keniota. La decisione è stata riferita dal Ministro della Salute James Macharia. Nelle scorse settimane erano stati segnalati alcuni casi sospetti ma dopo accurate visite sono risultati esenti da qualsiasi sindrome riconducibile al virus Ebola.(20/08/2014) 

Calano gli incendi a Malindi e dintorni
I dati dei pompieri, del Kenya Wildlife Service e della Contea sono eloquenti: gli incendi dolosi o occasionali a Malindi sono diminuiti drasticamente nell'ultimo anno. Nel 2012 la situazione era apparsa addirittura preoccupante, con molte ville di residenti o turisti di lunga permanenza distrutte e interi pezzi di foresta dell'entroterra trasformati in carbone, anche per interesse. Molte le ragioni che portano agli incendi: innanzitutto l'incuria e la distrazione, ma anche, specialmente in città, i corto circuiti delle centraline elettriche e la scarsa messa in sicurezza degli impianti. 
La propagazione del fuoco dovuta ai tetti di makuti, le palme secche altamente infiammabili è un'altra causa che però quest'anno non è stata predominante. 
Per quanto riguarda i terreni, le forze dell'ordine vigilano sull'eccessiva deforestazione dovuta all'utilizzo di carbone, ottenuto bruciando gli alberi, da utilizzare come combustibile o semplicemente per cucinare. Molti progetti di solidarietà nati per scongiurare questi danni all'ambiente stanno crescendo, perché di fronte alle esigenze primarie non bastano le campagne educative. Infine i casi di incendi per "preparare" terreni all'edilizia. 
Nella diminuzione generale del fenomeno, questo rischia di diventare il motivo numero uno delle fiamme. 
"Là dove c'era l'erba ora c'è una città" cantava il Molleggiato. E' il progresso, baby, diceva qualcun altro. Che è arrivato anche in Africa, sulle coste del Kenya.(19/08/2014) 

I beach boys di Malindi ripuliscono le spiagge e riciclano plastica
L'idea è venuta a un tedesco che opera nel settore del riciclo della plastica e l'imprenditore italiano Roberto Marini ha subito pensato di applicarla a Malindi per ripulire le spiagge. 
Si tratta di far raccogliere la plastica ai beach boys e a tutti quei giovani che gironzolano sulla spiaggia in cerca di occasioni o di espedienti per campare. Per ogni quintale di plastica raccolto, la ditta che trasporta la plastica a nord del Paese e la compatta, offre 1000 scellini kenioti. Questo esperimento ha almeno tre risvolti positivi e utili alla comunità: per prima cosa in una giornata i ragazzi che si applicano possono guadagnare una paga superiore a quella di un loro coetaneo che lavora nel turismo. In seconda istanza le spiagge vengono ripulite da schifezze antiestetiche e inquinanti e infine molti giovani che pur di campare "assediano" i turisti sulle spiagge, hanno un lavoro remunerativo che li toglie dalle cattive tentazioni della vita moderna. "E' un esperimento di beach management che speriamo possa attecchire in tutto il litorale keniota - spiega un entusiasta Roberto Marini - i ragazzi diventano imprenditori di loro stessi e convincono gli amici a partecipare. In questo modo si crea la pulizia delle spiagge e i beach operators imparano a rispettare l'ambiente e farlo rispettare di più anche ai turisti stranieri"(18/08/2014) 

Precisazioni sul virus ebola e sul Kenya
Il Kenya non ha casi di ebola dal 1982, e fu un ricercatore belga. E' stato inserito nei paesi ad alto rischio (Livello 2) semplicemente perché non sono stati soppressi i voli che arrivano a Nairobi dalla Sierra Leone e dalla Liberia. Ma l'aeroporto di Nairobi ha un'area apposita per ricevere i viaggiatori che arrivano dalle nazioni a rischio e visitarli. Nel caso presentino sintomi sospetti, verranno portati al Kenyatta Hospital e tenuti in isolamento per accertamenti. Inutile dire che qui non c'è nessun allarme.(18/08/2014)

E' stata la rabbia canina a uccidere "Mama Marisa" la volontaria brianzola di Malindi
L'autopsia sul corpo di Marisa Benaglia, "Mama Marisa" come era conosciuta dai kenioti di Malindi e del Children Center "Tabasamu" dell'entroterra di Mambrui, ha rivelato un inaspettato verdetto: la volontaria brianzola è morta di rabbia canina. Il cane di casa avrebbe morso Marisa qualche settimana prima del decesso e lei non ritenendo grave la cosa, non si è recata da un medico a Malindi per fare gli esami e le eventuali punture di antirabbica. Così quella che è definita la malattia di trasmissione animale più antica del mondo, ha potuto proliferare e portare piano piano al coma, con febbri anche se non alte e deliri, come ha raccontato il marito Claudio, fino al ricovero al Mombasa Hospital, dove sono state cercate tutte le malattie tropicali e non, ma la rabbia evidentemente non è stata considerata e forse era ormai troppo tardi. Marisa è stata trasportata con un aereo ambulanza in Italia, è arrivata all'ospedale milanese Sacco, ma l'equipe di medici non ha potuto fare molto per lei e la cinquantacinquenne che amava tanto i bambini kenioti ci ha lasciato. Una morte assurda che forse lei stessa poteva evitare, con un po' di accortezza. In Italia, fa sapere il Ministero della Sanità, non si registrava un caso di rabbia importata dall'estero dal 1996. Il marito Claudio ha ricordato a Malindikenya.net il grande impegno di sua moglie per la solidarietà, impegno che ora verrà portato avanti da lui, che volutamente è rimasto tanti anni dietro le quinte.(17/08/2014) 

Il Governo keniota promette: "Entro tre anni bollette diminuite della metà"
"Entro tre anni le bollette dell’energia elettrica in Kenya caleranno significativamente”. 
Teniamo a mente questa promessa, perché è stata formulata nientemeno che dal Ministro dell’Energia e delle Risorse del Kenya, Joseph Njoroge. “Dimezzeremo il prezzo grazie all’aumento della produzione di energia da risorse meno onerose ” ha detto Njoroge, intervenuto a Thika alla presentazione di un nuovo impianto idroelettrico. Speriamo…
La Kenya Power & Lightning, spesso criticata particolarmente sulla costa per i suoi disservizi e per gli aumenti improvvisi delle bollette, conta molto sulle nuove fonti di energia, ma anche sul miglioramento delle proprie strutture idroelettriche, per ridurre costi e quindi prezzi. Il Kenya conta attualmente in buona parte sull’energia idroelettrica per produrre l’elettricità necessaria al fabbisogno nazionale ma durante la stagione secca, quando l’acqua nei bacini artificiali viene a mancare, l’energia cala e in tutto il Paese si utilizzano costosi e inquinanti centrali a gasolio, che inoltre viene importato.  
Ora il Governo punta sullo sviluppo dell’energia geotermica, di cui il Kenya è ricchissimo ma anche sull’arrivo di petrolio a minor costo, attraverso la costruzione dei nuovi oleodotti che da Etiopia e Sud Sudan dovrebbero approdare a Lamu. “I grossi consumatori di energia dovrebbero beneficiare di una riduzione di almeno il 40% per quel che riguarda le fatture dell’elettricità” ha ammesso Njoroge.(16/08/2014)

Beach party di Ferragosto a Malindi al White Moon
Quest'anno la sera di ferragosto, giovedì sera tra il 14 e il 15, si passa sulle dune del White Moon, dove le luci illumineranno il Beach Party dell'estate, con Dj Dulla alla consolle e l'intrepido Max ai cocktail e all'animazione. Una serata travolgente con la brezza marina a trasportare la musica e la sabbia a massaggiare i piedi, in uno degli scenari più magici di Malindi.(14/08/2014) 

Torna l'acqua a Malindi e Watamu dopo 4 giorni 
Dopo quattro giorni di passione, tra Malindi, Watamu e Kilifi, l'acquedotto regionale ha ripreso a pompare acqua per cittadini e turisti. I quotidiani locali hanno svelato che l'azienda regionale dell'acqua non aveva pagato in tempi utili la bolletta dell'elettricità del mese scorsco che ammonterebbe a 7 milioni di scellini. Così l'azienda di energia elettrica si è vista costretta a tagliare la luce all'impianto di Baricho, ai piedi della Savana, da dove viene ripulita l'acqua del fiume Galana e inviata sulla costa. Fondamentale per ripristinare gli impianti è stato l'intervento di Roberto Marini, uno dei "saggi" individuati dal governo per lavorare a fianco del Ministro del Turismo al fine di migliorare le infrastrutture della costa e riportare il turismo a valori positivi. Marini ieri è volato a Nairobi e ha inserito nella sua agenda questa priorità.Da registrare le proteste di tanti cittadini e imprenditori davanti all'azienda malindina Mawasco. Anche il Town Manager Daniel Chome si è speso per trovare una soluzione e riprendere al più presto l'erogazione d'acqua, tanto che al momento dell'uscita di questo articolo potrebbe essere già terminata l'emergenza. "Ma il problema è da risolvere affinché non abbia a verificarsi più in futuro" ha dichiarato Marini. Sulle stesse corde l'imprenditore di Watamu Guido Bertoni: "Nel momento più importante della stagione estiva questo è un disservizio che ci ha penalizzato in maniera gravissima e qualcuno dovrà risponderne".(14/08/2014)

Quattro giorni senz'acqua in tutta la contea di Kilifi, di chi è la colpa?
Storie africane. Per chi vive da queste parti niente di nuovo, ma per chi lavora nel turismo o nell'imprenditoria e collabora con la parte buona del Paese per far crescere il benessere di tutti, attraverso il commercio, il turismo e la creazione di infrastrutture e posti di lavoro, ogni tanto tornare ai soliti problemi è sconfortante. A questo aggiungiamo i problemi tangibili per migliaia di persone. A causa dell'irresponsabilità di chi non ha pagato il conto dell'impianto di depurazione dell'acqua, a Baricho, villaggio alle porte dello Tsavo, da tre giorni tutta la costa nord, da Mambrui fino a Kilifi, è senza acqua dagli acquedotti pubblici. Fortunato chi ha un pozzo nella sua proprietà e chi ha taniche di migliaia di litri da poter razionare. Tutti gli altri, e parliamo soprattutto della gente comune, sono in emergenza e fanno il possibile per garantirsi la dose quotidiana. Già, perché per i kenioti l'acqua che arriva dall'acquedotto pubblico è potabile, quindi serve anche per sopravvivere. Da registrare le proteste di tanti cittadini e imprenditori davanti all'azienda malindina Mawasco, e la presa di posizione del più autorevole portavoce della comunità di imprenditori del settore turistico di Malindi, Roberto Marini, che è volato a Nairobi e ha inserito nella sua agenda questa priorità.
Anche il Town Manager Daniel Chome si è speso per trovare una soluzione e riprendere al più presto l'erogazione d'acqua, tanto che al momento dell'uscita di questo articolo potrebbe essere già terminata l'emergenza. "Ma il problema è da risolvere affinché non abbia a verificarsi più in futuro" ha dichiarato Marini. Sulle stesse corde l'imprenditore di Watamu Guido Bertoni: "Nel momento più importante della stagione estiva questo è un disservizio che ci penalizza in maniera gravissima e qualcuno dovrà risponderne".(13/08/2014) 

Voile Rouge di Malindi, questa sera festa della luna piena
L'appuntamento con la tradizionale festa "fai da te" della Luna Piena alla Voile Rouge, sulla spiaggia del A.G. Complex nel centro di Malindi, è fissato per questa sera. Come sempre sarà la gara dei malindini, residenti e turisti, che porteranno vivande e beveraggi per passare assieme una serata diversa e divertente.(12/08/2014) 

Cominciato il Mekatilili Wa Menza Cultural Festival 2014 a Malindi
E' cominciato ieri con la processione lungo le strade di Malindi e la serata di danze e canti tradizionali al Queens Bar del Parco Marino, il Mekatilili Wa Menza Cultural Festival, la più importante celebrazione dell'etnia Mijikenda, in memoria dell'eroina popolare che per prima si oppose alla colonizzazione dell'Impero Britannico, dando il via alle ribellioni sfociate poi, cinquant'anni più tardi, nell'Indipendenza del Kenya. I Mijikenda, gruppo etnico composto da nove tribù di cui i giriama sono i principali rappresentanti, si vestono in abiti tradizionali e rievocano le tradizioni degli antenati, tradizioni che fanno fatica a tenere vive, anche a causa della prevaricazione delle nuove generazioni e dell'identificazione degli anziani portabandiera della cultura tradizionale, come stregoni malvagi. Il Mekatili Wa Menza Cultural Festival prosegue oggi al Parco Marino e si sposterà nel pomeriggio al Centro Culturale di Gongoni, dopo Mambrui. Domani e mercoledì infine le celebrazioni si svolgeranno nel luogo ove è sepolta Mekatilili, nel villaggio di Bungale, nel profondo entroterra malindino.(12/08/2014) 

Aperto a Watamu il Kobe Baach Bar, paradiso sulla spiaggia della Garoda
Un nuovo piccolo paradiso su una delle spiagge più incantevoli di Watamu. 
E' aperto ufficialmente da ieri il Kobe Beach Bar & Restaurant, elegante e panoramico locale che sorge di fianco al Garoda Resort, sull'omonima celebratissima spiaggia. Il Kobe (che in swahili significa tartaruga) è stato inaugurato sabato ed ha svelato tutti i suoi pregi: elegante e raffinato nella sua semplicità, con una vista davvero senza eguali dove l'oceano regala colorazioni uniche e la famosa lingua di sabbia con le lagune azzurre, durante la bassa marea. Pavimenti di corallo e piedi nudi sulla sabbia, con un chiringuito dove gustare drink fin dal mattino e comodi divani con cuscini incastonati tra le terrazze di sabbia che scendono verso il mare. Comode sedie e accoglienti tavoli per il pranzo e i lettini per chi ama prendere il sole. Senza dimenticare una terrazza panoramica che fungerà da "privé". 
Il Kobe Beach Bar è anche il gioiello di una struttura che si annuncia come una delle eccellenze dell'intera costa, un Suite Resort di 24 camere che vedrà la luce prima di Natale e che ospiterà camere spaziose immerse in un ambiente unico, con una vista "da urlo".(11/08/2014)

Mekatilili Cultural Festival 2014, ecco il programma da Malindi a Bungale
Apre i battenti oggi a Malindi il Mekatili Wa Menza Festival, la più importante celebrazione tradizionale della popolazione Mijikenda, ovvero le nove tribù che abitano la costa keniota. Ogni anno in questo periodo viene ricordata la figura dell'eroina popolare Mekatilili, vissuta a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento. La donna, nata nell'entroterra di Kilifi, è stata la prima "guerriera" a combattere l'autorità britannica e per questo fu imprigionata in un campo di lavoro a nord del Paese, dal quale riuscì a scappare raggiungendo Malindi a piedi e riprendendo l'attività rivoluzionaria. I giriama e le altre otto tribù che compongono l'etnia Mijikenda (Chonyi, Kauma, Kambe, Ribe, Rabai, Jibana,Digo,Duruma) sfileranno per Malindi domani e si riuniranno insieme con gli anziani (kaya elders) nel centro MADCA vicino al mercato nuovo, prima di festeggiare la serata culturale tradizionale al Parco Marino. Poi lunedì ci sarà la festa con danze fin dal mattino al Parco Marino, e nel tardo pomeriggio avverrà lo spostamento prima al Centro culturale di Gongoni. Martedì e mercoledì la festa si trasferirà a Bungale, villaggio dell'entroterra (oltre Marafa) dov'è sepolta Mekatilili.(10/08/2014) 

Obama e Kenyatta, incontro che fa sperare
Una speranza per la diplomazia tra Usa e Kenya, i cui rapporti ultimamente si erano pericolosamente incrinati. I due presidenti, Obama e Kenyatta, si sono incontrati e hanno discusso a lungo nell'ambito del vertice tra Usa e Unione Africana. Se son rose...(10/08/2014) 

Presentazione emozionante al Jahazi di Malindi per il libro di Claudia Peli
Emozione tanta, belle parole e tanti amici malindini di Claudia, ieri al Jahazi Bar & Restaurant di Malindi per la presentazione del libro "Arrivederci Africa, Kwaheri" di Claudia Peli, l'ex residente malindina scomparsa due anni fa in Honduras. Il libro edito da malindikenya.net è stato presentato dall'amico di Claudia Giancarlo Angelini, che insieme a Freddie del Curatolo ha realizzato questo progetto, di portare su carta alcuni racconti editi sul nostro portale e anche alcune storie inedite che Claudia aveva consegnato a malindikenya.net. Giancarlo Angelini ha ricordato la figura di Claudia, una donna che sprizzava gioia di vivere da tutti i pori e amava leggere, scrivere e viaggiare. Freddie del Curatolo, autore della prefazione del libro, ha parlato del modo di raccontare Malindi che aveva la scrittrice, autore tra l'altro del romanzo Shamba, pubblicato in Italia da Starrylink Editore. E' stato un bel pomeriggio, tra ricordi, commozione e il piacere di ritrovarsi e far vivere attraverso questi racconti l'anima di una ragazza che aveva lasciato il suo cuore a Malindi, ma abbinava al sentimento anche una lucidità disincantata verso quel mondo africano che chi si approccia a Malindi ben conosce, o può iniziare a comprendere anche grazie ai racconti di Claudia Peli.(09/08/2014)

Cocco, nuova fonte di investimenti a Malindi e Kilifi
Nella Contea di Kilifi si investirà sul cocco. Questa l’indicazione del Governo keniota di comune accordo con quello regionale di Kilifi, attraverso la Kenya Coconut Developement Authority (KCDA). 
Lo ha confermato il Ministro dell’Industrializzazione Wilson Songa, annunciando la creazione di un’azienda a partecipazione statale che farà capo alla produzione delle palme di tutta la regione costiera.
“Dal cocco si ricavano moltissimi prodotti, non solamente il latte o la polpa del frutto – ha ricordato Songa – anche fibre per tessuti e altro. L’invito a coltivare palme è esteso a tutti i contadini e proprietari di terre della Contea di Kilifi”.
L’obbiettivo della regione è di arrivare come nello Sri Lanka ad ottenere dai prodotti lavorati del cocco un introito pari a quello del turismo e ciò è possibile. Il Governo di Kilifi punterà sulla formazione degli agricoltori per ottenere risultati migliori. “I giovani che pensano di non avere lavoro devono capire che ci sono molti modi per guadagnarsi da vivere e migliorare le loro condizioni – ha detto Songa – e questo è uno di quelli”.
Il Ministro ha ricordato anche che le palme hanno bisogno di cinque anni di crescita per poter fornire tutti i loro prodotti al meglio e in quel periodo non bisogna utilizzarle per estrarre il vino di palma, il cosiddetto “mnazi”, in quanto la produzione di noci di cocco ne risentirebbe. Siccome il mnazi fa parte della cultura della costa, ha comunque rassicurato la popolazione locale. Il vino di palma potrà essere estratto alla fine della stagione del raccolto.
Non appena l’azienda per la lavorazione dei prodotti a Malindi sarà operativa, il Ministro dell’Industrializzazione tornerà a Malindi per inaugurarla.(08/08/2014)

Oggi presentazione a Malindi del libro di Claudia Peli "Arrivederci Africa, Kwaheri"
L'appuntamento è per questo pomeriggio, al Jahazi Bar & Restaurant di Malindi, dove verrà presentato il libro di racconti di Claudia Peli "Arrivederci Africa, kwaheri", una raccolta postuma di piccoli quadretti malindini, molti già pubblicati dal nostro portale alcuni anni fa. Presenta Freddie del Curatolo.(07/08/2014)

Riapre il White Moon di Malindi, tra aperitivi e beach party al giovedì 
Riapre oggi il White Moon, uno dei più suggestivi locali di Malindi, tra le dune del Lawford's Hotel. Il chiringuito elegante e tranquillo, immerso nella natura e lambito dall'oceano indiano propone fin dalla mattina i suoi drink con stuzzichini invitanti e la pizza. A pranzo e cena, inoltre, insalate e piatti del giorno, con l'aperitivo stile "oyster club" con ostriche fresche tutti i giorni. Dopo cena, invece, si ricrea l'atmosfera accattivante a suon di musica e cocktails che è un marchio di fabbrica del White Moon, impreziosita dall'esperienza di Max, ex animatore delle serate del Jungle e punto di riferimento dei nottambuli della costa nord keniota. Così come il giovedì sera si ricompone la coppia con l'ìntramontabile Dj Dulla per il beach party più selvaggio di Malindi, a partire dalle 22.30 con ingresso a Kshs.500 e consumazioni a prezzi abbordabili.. 
Senza dubbio, quest'anno più che mai, il White Moon è un'oasi per tutti i gusti e a tutte le ore.(05/08/2014)

Riapre anche Paparemo Beach, con la discoteca mercoledì sera
Ha riaperto i battenti la splendida spiaggia organizzata di Paparemo Beach, con il suo ristorante e i lettini. Sarà aperta tutto agosto, ogni giorno, con mercoledì sera beach party e cena su prenotazione dalle 19.30, sotto l'egida della famiglia Lenzi.(05/08/2014) 

In Kenya non c'è il virus Ebola, bisogna ribadirlo
Come sempre Malindikenya.net deve proteggere il turismo e gli affari a Malindi dalla cattiva informazione. In questi giorni arrivano numerose e-mail da parte di lettori che sono allarmati dalla possibilità di contrarre il terribile virus "Ebola" in Kenya. Innanzitutto teniamo a precisare che i casi si sono verificati esclusivamente in Africa Occidentale, a migliaia di chilometri dal Kenya e appartengono ad agglomerati lontani dalle città e concentrati vicino ad ospedali e luoghi di assembramento di malati. Questo perché il virus si trasmette specialmente tramite liquidi organici degli infettati. Per quanto riguarda i focolai, il Kenya non è mai stato interessato da questo virus. Come avviene per l'Europa, i voli provenienti da Sierra Leone, Liberia e Ghana sono controllati e i passeggeri messi in quarantena prima di essere sbarcati a Nairobi. Quindi la situazione in Kenya è quantomeno tranquilla, ne più ne meno che in Italia, dove anzi bisogna prestare più attenzione in vista dei tanti sbarchi di clandestini lungo le coste meridionali del Paese. "Qui in Kenya non si registrano casi dagli anni Ottanta, peraltro nelle zone remote del nord intorno al Monte Elgon - spiega Mauro Saio, il luminare italiano esperto di virus tropicali del Nairobi Hospital - in ogni caso qualsiasi eventuale paziente sospetto in arrivo dalle nazioni dove il virus è presente verrà messo subito in isolamento e portato in un'apposita area allestita al Kenyatta Hospital, questo per evitare ogni minimo rischio di propagazione del virus a livello nazionale".(04/08/2014) 


L'ultimo saluto a Marisa Benaglia, volontaria brianzola di Malindi
"Marisa era una persona proiettata verso gli altri in modo incondizionato, senza porsi problemi. Ora l’associazione Solidarietà Kenya onlus ha perso l’anima, ma il vostro calore e la vostra presenza ci daranno la forza di continuare". Claudio Benaglia, l'imprenditore malindino insieme ai figli Leonardo e Barbara, ha ricordato con parole di amore la consorte, Marisa Pizzamiglio Benaglia , morta all’età di 55 anni per un male sconosciuto che l’ha colpita mentre era in Africa.Al funerale celebrato nella chiesa di Santa Maria Nascente c’erano tante persone, in particolare giovani che non hanno voluto mancare all’ultimo saluto alla volontaria. «È stato un progetto di vita quello che ci ha portato in Kenya - ha aggiunto l’architetto erbese - un ringraziamento per aver salvato nostra figlia Barbara che nel 2004 aveva subito un grave incidente. In un momento di paura abbiamo promesso al Signore di dedicare una parte della nostra vita al bene del prossimo». «Ci sono donne che cambiano vita e la cambiano all’improvviso anche a chi sta loro intorno - ha detto don Giovanni Afker, parroco di Erba - Marisa è una di queste. Ora questo momento getta nello sconforto e suscita emozioni, non può non essere così, ma noi ringraziamo Dio per averci donato una donna così, capace di innescare una riserva di umanità in molte persone".(03/08/2014)

Progetto italiano San Marco a Ngomeni, rischio chiusura
Il 15 dicembre cadranno cinquant'anni dall'inizio del progetto spaziale San Marco, ideato proprio nel 1964 dal Governo Italiano per volontà dello scienziato Luigi Broglio, a cui è intitolata la base aerospaziale al largo di Ngomeni, sulle coste del Kenya. Ma la data potrebbe rimanere virtuale e non essere festeggiata, se il Kenya e l'Italia confermeranno la rottura dei rapporti bilaterali che hanno permesso negli anni più volte di rinnovare l'accordo che prevede gli studi italiani a nord di Malindi e l'insediamento di una "colonia" di tecnici inviati da Roma. Quest'anno sembra che non ci siano i presupposti per rinnovare di un altro anno il contratto e il rischio che la San Marco debba chiudere è più che concreto. Con lei se ne andrebbero circa quaranta tecnici specializzati e anche personale che ormai ha messo radici a Malindi e dintorni. Basti pensare che in cinquant'anni molte famiglie si sono stabilite qui grazie alla San Marco e dopo l'età pensionabile sono rimaste a vivere in Kenya. Ma non è solo questo, la base San Marco ha dato lavoro e condizioni di vita migliori a centinaia di cittadini kenioti che vivono a Ngomeni, a ridosso della base. Ha costruito una scuola, un pronto soccorso medico che funziona ventiquattro ore su ventiquattro, ha dato lavoro e formato moltissimi tecnici, ha fatto crescere un'intera comunità che oggi deve molto agli italiani della base. Sarebbe davvero un autogol per il Kenya liberarsi del progetto San Marco, e un peccato per tutto quello che rappresenta per questa zona.(02/08/2014) 

Arrivano i charter di agosto in Kenya, tornano i turisti italiani
Dopo un periodo di preoccupazione ed attenzione da parte di tanti turisti italiani che avevano scelto anche quest'anno il Kenya come destinazione, con agosto alle porte in molti tornano sulle loro decisioni e affrontano il viaggio intercontinentale con voli charter o di linea su Mombasa e si preparano ad approdare in Kenya. Nelle scorse settimane avevamo assistito a molte cancellazioni, nell'ordine delle centinaia, specialmente per quel che riguarda i pacchetti tutto compreso dei grandi resort di Watamu. Adesso invece torna l'ottimismo, complice il clima di ristabilita sicurezza al confine con la Somalia (e speriamo che rimanga tale). Questo si unisce alle tante voci che da Malindi e Watamu parlano della vera situazione di calma, che stona spesso con le esagerazioni dei media. "I charter in questi giorni sono pieni, l'ottimismo la fa da padrone - spiega l'esperto Luigi Corticelli, ex caposcalo Air Italy - fino a ferragosto sarà un problema trovare un posto su un charter. E anche i voli di linea su Mombasa, della Ethiopian o della Turkish Airlines, sono presi in questi giorni d'assalto". Le cancellazioni sono state tante, ma c'è chi sta rimpiazzando chi aveva rinunciato qualche settimana fa, con chi ha deciso negli ultimi giorni che il Kenya vale comunque la pena.(01/08/2014) 
 

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