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Giugno 2011

Tutte le notizie del mese

01-06-2011 di redazione

Fort Jesus patrimonio dell'Unesco
Per noi italiani potrebbe essere una delle innumerevoli fortezze tardo-medievali, ma per l'Africa Fort Jesus, la costruzione portoghese sull'istmo di Mombasa, è qualcosa di storicamente importante. Edificato dai Lusitani alla fine del 1500, durante le battaglie navali per il possesso della città portuale, che coinvolsero anche Malindi e il sultanato di Zanzibar, Fort Jesus è da sempre considerato il simbolo di Mombasa ed ha guardato dalla sua posizione privilegiata a picco sul mare oltre quattro secoli di storia, arrivi e colonizzazioni. Ora l'Unesco ha deciso di inserire il monumento keniota tra i suoi patrimoni mondiali. «L’industria del turismo in Kenya è molto orgogliosa ora che può contare ben sei siti Unesco - ha affermato il Ministro del Turismo keniota Najib Balala, citando tra gli altri l’arcipelago di Lamu e i tre laghi lungo la Great Rift Valley che attraggono ogni anno milioni di turisti.(30/06/2011)

Torna il sole sulla costa

La stagione delle piogge sembra già essere finita o quantomeno ha subito un significativo stop. Da qualche giorno,sulla costa keniota, è tornato a splendere il sole, seppure a tratti. In ogni caso niente più di brevissime spruzzate d'acqua e tempo discreto che spinge a riscoprire le spiagge. Intanto la Natura esplode in tutta la sua rigogliosa bellezza: il verde dei prati spunta ai bordi delle strade e le piante si riscoprono cresciute e vivaci. Una segnalazione di merito va anche alla situazione delle strade, che solitamente in quasto periodo presenta problematicità. Le asfaltate non sono ricoperte da buche come negli anni passati e sono soprattutto le vie sterrate interne a sorprendere per la loro tenuta. Il lavoro di canalizzazione, con i frequenti dossi che sovrastano i canali di scolo, e la costruzione di strade a "schiena d'asino" evidentemente ha funzionato. Nei prossimi giorni sono attesi i primi gruppi di turisti, mentre i voli di linea di fine giugno accompagnano il personale degli hotel e staff dei locali di Malindi, Watamu e Mambrui che si apprestano a riaprire i battenti. Salutati dal primo tiepido sole della stagione.(28/06/2011) 

Mama Kenya: una storia vera

Non sempre l'Africa salva la vita a noi occidentali, ma spesso la migliora e riesce addirittura a darle un senso. Quel che è successo a Lorena Gagliotta, donna napoletana che ha vissuto appassionatamente tre anni a Malindi e dintorni, non è un miracolo, ma il risultato di un sogno che si trasforma in vita quotidiana e, grazie ad una volontà ed un coraggio da leonessa, sublima in amore per la vita. E' il viaggio che si respira e di cui si gode nel libro che la stessa Lorena "Mama Kenya" ha scritto, con l'aiuto del giornalista Alberico Cecchini, attraverso numerosi minuscoli capitoletti. Come storie zen, ma senza morale o la pretesa di impartire lezioni di "ricerca della felicità", Lorena racconta il percorso che, dopo la perdita del figlio nascituro durante la gravidanza e la separazione dal compagno italiano, l'ha portata ad affrontare il grande desiderio di bimba, quello di scoprire l'Africa. Come accade spesso agli italiani, Malindi diventa il punto d'appoggio ideale, ma Lorena capisce subito che la sua vita è altrove: in un villaggio giriama, in mezzo alle donne che si sfiancano tra figli, campo e lavoro, ai bambini sorridenti che si accontentano di niente e ai vecchi che tramandano le antiche usanze di una tribù misera ma dignitosa, in cui l'unità e la cooperazione sono alla base della vita sociale. Qui l'autrice trova anche l'amore, un ragazzo giriama che sposerà col rito tribale e che la renderà madre (e questo sì è un miracolo africano). Non sono tutte rose e fiori e Lorena non ha paura di raccontarlo, ma oggi mamma papà e figli (con loro anche quelli precedenti e tutti africani del marito) vivono felicemente in Italia. Lei si occupa di solidarietà, grazie anche al felice incontro con Cecchini, direttore del mensile "Acqua e Sapone" e tra i promotori delle iniziative di "Italia solidale", che ha numerose missioni in Africa. "Mama Kenya" non è dunque un romanzo, non un reportage. E' una testimonianza vera, accorata ma allo stesso tempo lucida, che regala uno sguardo di realtà parallela per ognuno di noi, in una società completamente diversa e ci racconta che cambiare la vita seguendo i nostri sogni, a volte, è possibile. Trovate informazioni e potete ordinare il libro suwww.mamakenya.it(27/06/2011) 

Vivienne Westwood per il Kenya
Handmade with love, ovvero fatta a mano con amore: nasce così la collezione di borse e accessori che Vivienne Westwood  realizza nell'ambito del progetto Ethical Fashion Africa Project, sviluppato in collaborazione con l'International Trade Center' e l'ONU  per aiutare le donne africane. I modelli della collezione  Autunno Inverno 2011/2012 sono stati infatti realizzati a Nairobi utilizzando materiali di recupero come sacchetti di plastica, alluminio, cavi elettrici lavorati a mano da una comunità di donne emarginate per aiutarle a creare un mercato locale con lo slogan Questa non è carità, è lavoro.(Marie Claire)(26/06/2011) 

Dal 1 luglio visto torna a 50 dollari

Ancora una sola settimana con il visto d'ingresso a venti dollari per chi entra in Kenya da turista, poi come già annunciato ampiamente da qualche mese a questa parte, si torna ai 50 dollari (40 euro) previsti dal Governo keniota. Il prezzo del visto per visitare il Paese africano era stato dapprima cancellato, poi portato al 50 per cento della precedente tariffa, dopo il caos seguito alle elezioni parlamentari del 2008. Allora il Ministro del Turismo Najib Balala aveva fatto leva presso i suoi colleghi del Consiglio dei Ministri, per la paura che il turismo, quarta fonte di reddito del Paese, potesse essere ulteriormente danneggiato dai prezzi alti, oltre che dalla campagna informativa dei media che non avevano saputo o voluto distinguere tra la situazione pericolosa e disdicevole di Nakuru, Eldoret e altre città e villaggi del Nord, e la normalità della costa e dei parchi nazionali. Oggi, dopo un'annata record di visitatori, il Kenya si fa forte del ritrovato flusso di turisti e riprende a farsi pagare. La speranza è sempre la solita, che il comparto turistico ascolti le suppliche degli imprenditori e torni presto ad attuare sconti a chi viaggia verso il Kenya, anche perchè si devono purtroppo registrare anche gli aumenti del costo dei voli, per via dell'adeguamento carburante conseguente all'innalzamento dei prezzi del petrolio. Di questo passo, più che meta d'elite, il Kenya diventerà una meta solo sognata. L'appello di malindikenya.net e delle aziende turistiche della costa ad esso collegate è già partito. Speriamo di essere ascoltati, come già successe nel marzo 2010.(25/06/2011) 

In Kenya più latte di cammella

Mucche addio, il futuro del latte in Kenya passa dalle gobbe dei camelli, e il Kenya si prepara ad importarne. Il latte di cammella per il Kenya infatti è più "buono" di quello di mucca, ma non è una questione di gusto, né di qualità, anche se le proprietà nutritive del latte di cammella è nota fin dall'antichità. Questi animali sono gli unici in grado di sopravvivere in terre calde come la costa sotto l'equatore e anche nelle lande più inospitali e aride del Paese e stanno già aiutando l'economia e preservando la pace di molte regioni centrali. Alimentando così anche una nuova filiera economica."I cammelli sono migliori perché sopravvivono quando c'è la stagione secca a differenza delle mucche. Quindi posso guadagnare in ogni periodo dell'anno". A parlare è Halima Hussein produttrice di latte, per tradizione infatti sono le donne ad occuparsi dei cammelli. Oltre all'economia, l'allevamento di questi animali salva anche la stabilità evitando gli scontri fra allevatori come spiega Morgan Siloma, dell'organizzazione olandese per lo sviluppo."Gli allevatori perdono le loro mucche. E vogliono rubare quelle dei vicini. Questo crea insicurezza nella regione".Le agenzie che si occupano di sviluppo stanno puntando sugli allevamenti cammello, creando cooperative per le donne che lavorano nel settore."Per me è un grande aiuto - ammette Nasra Ali che fa la segretaria di una cooperativa - posso pagare la scuola ai miei figli, comprare il latte da altri produttori e aiutare tutta la comunità".(24/06/2011) 

Parco Monte Kenya recintato
Iniziera' entro l'anno l'opera di recinzione del Parco nazionale del monte Kenya. Del costo previsto di oltre 12 milioni di dollari, l'iniziativa sara' gestita dai Servizi ambientali del governo di Nairobi e avra' lo scopo di contrastare l'attivita' dei bracconieri e impedire che gli animali della zona protetta sconfinino, danneggiandole, nelle zone agricole confinanti. Istituito nel 2008, il Parco nazionale del monte Kenya protegge l'intera regione che circonda il sistema montuoso. Nell'aprile 1978 l'area, che si estende sul oltre 700 chilometri quadrati, divenne una riserva della biosfera dell'Unesco che in seguito fu dichiarata Patrimonio dell'umanita'.(23/06/2011) 

Kenya alla vicepresidenza OMT
Il Kenya inaugura la vicepresidenza dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (Omt), l'Agenzia dell'Onu che riunisce 145 Paesi e oltre 400 organizzazioni, con un meeting a Mombasa. L’Omt, che quest’anno è presieduto dall’Italia, finora si e' concentrato principalmente sull'attività di studio e di raccolta di dati.  “Ora è arrivato il momento di farle fare un passo ulteriore affinché possa diventare un “faro” per lo sviluppo del settore”. Il ministro del Turismo italiano, Michela Vittoria Brambilla, ha aperto con queste considerazioni, nella più importante città della costa keniota, i lavori della 90esima sessione del Consiglio esecutivo dell'Omt. Per la prima volta l'evento e' presieduto da un esponente italiano, il ministro Brambilla, eletta lo scorso 26 ottobre presidente del Consiglio esecutivo dell'Omt, e affiancata nella sua attività da due vice presidenti, che per il mandato 2011 sono appunto il Kenya, e la Romania. ''Mai come in questo momento il turismo è stato così importante - ha sottolineato Brambilla -. In un periodo di crisi globale e' il settore che ha mostrato le flessioni minori e sotto il profilo della pura “performance” rappresenta la prima attività produttiva nel mondo. I lavori dell'Organizzazione mondiale sono un'occasione per fissare le linee guida per il futuro''. Le prospettive di crescita dell'intero settore sono incoraggianti, il 6% in più di turisti l'anno a livello mondiale. ''Bisogna guidare lo sviluppo, per riuscire a garantire opportunità di crescita a tutti'', ha sottolineato il ministro. Se in Italia gli ultimi dati del ministero mostrano una crescita del 2,5% dell'affluenza di turisti stranieri, il business delle vacanze diventa ancora piu' importante per i Paesi in via di sviluppo, dove il turismo può rappresentare la prima fonte di ricchezza. ''E' necessario però fissare dei paletti ben precisi - spiega Brambilla -, visto che si va verso una globalizzazione del turismo, e crescono le nuove mete che invogliano i viaggiatori grazie ai costi significativamente più bassi''. I punti fondamentali per il futuro saranno “Il codice etico mondiale del turista”, la tutela dell’ambiente, l’accessibilità e l’assistenza, intesa non solo come servizi, ma anche come disponibilità .
La proposta avanzata dall'Italia, nel corso dei lavori di Mombasa, e' la creazione di un database internazionale dei servizi di assistenza, che l'Omt possa mettere a disposizione dei turisti di tutto il mondo.(22/06/2011)

Incentivi all'agricoltura per i giovani
Per suscitare l'interesse dei giovani verso il mondo dell'agricoltura, il governo del Kenya ha lanciato dei corsi nelle scuole medie secondarie per impartire agli alunni i rudimenti di come si coltiva una pianta. L''Iniziativa degli agricoltori di domani', il programma prevede uno stanziamento iniziale pari a circa 700.000 euro. Il primo tassello del progetto e' stato posto dal ministro della Gioventu', Paul Otuoma, che ha inaugurato una serra per colture orticole nel giardino di una scuola di Mangu, vicino Nairobi. In un intervento alla cerimonia di inaugurazione, il ministro ha sostenuto "l'importanza del comparto agricolo per l'economia nazionale" e ha ammonito sulla necessità di "cambiare la percezione diffusa tra le nuove generazioni che l'agricoltura sia un mestiere per i meno dotati". Otuoma ha quindi annunciato che "entro il 2012 un centinaio di scuole in tutte regioni saranno dotate di orti e serre per attrarre sempre piu' addetti in un settore altamente strategico". (AGIAFRO 20/06/2011

Corte suprema in Kenya
Una svolta storica nell'ordinamento giuridico keniota: per la prima volta dall'indipendenza, il Kenya ha una Corte suprema. La creazione del massimo organismo giudiziario è avvenuta la settimana scorsa in aderenza ai dettami della nuova Costituzione, adottata nell'agosto 2010 dopo l'altrettanto storico referendum. Un comunicato ufficiale del governo rileva che "in seguito alle consultazioni di rito, il presidente della Repubblica Mwai Kibaki e il primo ministro Raila Odinga hanno nominato i sette membri della Corte suprema". Alla presidenza e' stato chiamato Willy Mutunga, avvocato ed ex dirigente della Commissione kenyana per i diritti dell'uomo. In base alla Carta costituzionale, la Corte costituisce l'ultimo grado di appello per i tribunali del Paese e ha competenza per tutto cio' che si riferisce all'interpretazione della Costituzione.(19/06/2011) 

Nuovi investimenti sul turismo
Le autorita' del Kenya hanno destinato l'equivalente di oltre 11 milioni di euro al finanziamento del marketing turistico per la stagione 2011-12. Stanziati con un provvedimento di urgenza dell'esecutivo, i fondi, che sono i piu' cospicui mai erogati da Nairobi per la promozione del settore, saranno gestiti dall'Ente nazionale per il Turismo. L'aumento delle risorse e' stato motivato con la "crescente competivita' di un mercato che registra continuamente nuovi e aggressivi operatori". Questo il comunicato diffuso dall'agenzia di stampa AGI. Ora bisognerà capire come verranno investiti questi importantissimi fondi. Un "tesoretto" senza precedenti che potrebbe essere destinato alle infrastrutture, ai servizi, a potenziare quei comparti che servono a migliorare le offerte turistiche e che possono portare il Kenya a non essere considerato una meta turistica ancora nel terzo mondo. L'importante è che non si esageri con la pubblicità e la solita immagine di spiaggie, animali, masai e savana come nella foto a fianco. E' ora di ammodernare il Paese dal punto di vista del turismo se si vuole (come annunciato tempo fa dal Primo Ministro Odinga) diventare la punta di diamante dell'Africa nel 2020. Staremo a vedere.(17/06/2011)

Incentivi per l'agricoltura
Per suscitare l'interesse dei giovani verso il mondo dell'agricoltura, il governo del Kenya ha lanciato dei corsi nelle scuole medie secondarie per impartire agli alunni i rudimenti di come si coltiva una pianta. L''Iniziativa degli agricoltori di domani', il programma prevede uno stanziamento iniziale pari a circa 700.000 euro. Il primo tassello del progetto e' stato posto dal ministro della Gioventu', Paul Otuoma, che ha inaugurato una serra per colture orticole nel giardino di una scuola di Mangu, vicino Nairobi. In un intervento alla cerimonia di inaugurazione, il ministro ha sostenuto "l'importanza del comparto agricolo per l'economia nazionale" e ha ammonito sulla necessità di "cambiare la percezione diffusa tra le nuove generazioni che l'agricoltura sia un mestiere per i meno dotati". Otuoma ha quindi annunciato che "entro il 2012 un centinaio di scuole in tutte regioni saranno dotate di orti e serre per attrarre sempre piu' addetti in un settore altamente strategico". (AGIAFRO 16/06/2011)

Vulcano eritreo erutta, Nairobi chiude per poco
Si riduce il rischio di interruzione del traffico aereo in Africa orientale dopo l'eruzione del vulcano eritreo Dubi, inattivo dal 1861, che in questi giorni ha cominciato ad espellere cenere e lapilli a 13.000 metri d'altezza allertando numerose compagnie aeree e costringendo perfino il segretario di Stato americano Hillary Clinton, ad Addis Abeba per un incontro con i Paesi dell'Unione africana, ad accorciare il viaggio e a ripartire per non rischiare di rimanere bloccata. ''La nube di cenere sta tornando a bassa quota, sotto i 5.000 metri, e non dovrebbe influire sul traffico aereo'', ha detto Jean-Marie Carriere, direttore del centro Meteo-France.(15/06/2011)

Un canale Disney per l'Africa
La piattaforma satellitare Dstv ha lanciato, in occasione della "giornata del bambino", un nuovo canale televisivo interamente dedicato ai bambini: "Disney Junior". Dstv opera sull'intero continente africano e il nuovo canale e' dedicato ai bambini tra i 2 e i 7 anni e offre quotidianamente oltre a cartoni animati, anche programmi educativi che coinvolgono le famiglie. "Il canale - si legge in una nota di Dstv - e' stato lanciato nella maggior parte dei paesi africani e offre ai bambini e alle famiglie nuove occasioni di intrattenimento". In una nota, Dstv aggiunge che Disney Junior trasmettera' cartoni animati tra i piu' famosi a livello mondiale come, solo per fare un esempio, Topolino.(14/06/2011) 

Torneo "Nokia" a Malindi

E' scattato allo stadio Alaskan di Malindi il torneo di calcio giovanile "Nokia connecting youth", organizzato dalla compagnia telefonica. La competizione, che terminerà il prossimo 7 luglio, vede la partecipazione delle otto migliori realtà giovanili del distretto malindine. La Malindi United, oltre che ospitare il torneo nella sua struttura, si presenta come gran favorita del torneo e sabato ha aperto le danze con uno dei "derby" più sentiti in città, quello contro lo Shella United, la squadra del quartiere arabo da cui provengono anche molti giocatori dell'accademia. Risultato che non lascia adito a recriminazioni, un rotondo 3-0 con tripletta dell'attaccante più promettente della Malindi United, Mufadhar Bareto, già nel giro della prima squadra. Ma la forza del Malindi United Under 16 è costituita dal centrocampo, che schiera l'ex capitano della Karibuni-Genoa, Eugene Moses e il difensore Baraka Badi, alunno modello e ottimo esempio per tutti gli altri. Le altre squadre partecipanti, divise in due gironi, sono: Qutbi Sports Club (squadra della comunità Bohra di Malindi), Shada Youth Club (del villaggio di Mbuyu Kusema), L'Arsenal Barani e l'altra favorita per la vittoria finale, il Kisumundogo. Nel gruppo del Malindi United, oltre a Shella, il Maweni e il Midzi Chenda Youth, la squadra orgoglio dei giriama. La fase a gironi si concluderà il 26, il 2 luglio le semifinali e il 7 le finali. Tutti i risultati e l'andamento del torneo, come sempre, su malindikenya.net(13/06/2011)

Mamma babbuino e il piccolo galago

Una femmina di babbuino giallo di sei mesi sta facendo da mamma a un cucciolo di galago (piccolo primate notturno) in un orfanotrofio per gli animali di Nairobi. Entrambi gli animali sono stati abbandonati dalle loro famiglie in diverse parti del Kenya. Charles Musyoki, scienziato del Kenya Wildlife Service, ha spiegato che i piccoli hanno creato il legame per aiutarsi a vicenda ad affrontare il nuovo ambiente: “Hanno bisogno l'uno dell'altro per sopravvivere all'assenza dei loro genitori e del gruppo”.
L'unione tra esemplari di due specie diverse è un evento raro, ha detto l'esperto, e l'ultima volta è stato registrato nel 2002 quando una leonessa adottò e nutrì un piccolo orice, una grande antilope normalmente cacciata dai leoni. Musyoki ha spiegato che il babbuino e il galago non potrebbero mai incontrarsi nell'ambiente naturale, visto che il primo è attivo di giorno e il secondo di notte. Ma la storia del loro insolito incontro non avrà un lieto fine: i due amici dovranno essere separati quando diventeranno più grandi.(12/06/2011)

Novità Styleshowroom 2011

Le creazioni Styleshowroom della stylist cremonese Simona Malvassori, ormai keniota d'adozione, non finiscono di stupire e hanno grande successo anche in Italia. Ma turisti e villeggianti da quest'estate potranno scoprire la vasta gamma di oggetti che vanno dai bracciali, agli orecchini e collane fino alle pochette ed altre sorprese. Da agosto infatti si troveranno nel centralissimo Sabaki Centre, in uno degli shop di fianco al Bar Bar e al Consolato Italiano e di fronte al Casino. Ma non solo: l'eleganza di Styleshowroom avrà uno spazio dedicato all'interno del resort di lusso Ocean Beach, che sta per aprire sulla spiaggia dell'ex Oasi Beach. I colori scelti predominanti dei locali saranno il bianco e l'oro, mentre quelli delle creazioni seguiranno la tendenza dell'estate occidentale: tanto bianco, associato ai colori cuoio, caramello e beige, nonche' creazioni dai colori accesi. In più anche abiti, accessori e bijoux la faranno da protagonisti, colori e materiali di tendenza, studiati per una clientela che ama distinguersi per i dettagli ricercati.(11/06/2011)

Economia in crescita del 5% nel 2012
Nel 2012 l'economia del Kenya crescera' del cinque per cento, contro il 4,8 previsto per quest'anno. La stima e' contenuta in uno studio della Banca mondiale, che attribuisce il sia pur lieve incremento alla modernizzazione delle infrastrutture, ai risultati degli investimenti effettuati di recente nel comparto delle telecomunicazioni e al miglioramento della situazione economica mondiale. Lo studio prevede che nel prossimo anno la maggiore economia dell'Africa orientale sara' "sottoposta a pressioni inflazionistiche innescate principalmente dalle pressioni sui prezzi delle derrate alimentari e che, nello stesso tempo, "risentira' positivamente dei effetti degli investimenti nelle telecomunicazioni dell'integrazione nel sud".(AGIAFRO)(11/07/2011) 


Appello: Le tradizioni giriama non devono scomparire!

"La nostra è una preghiera: aiutateci a non perdere i luoghi sacri della nostra cultura e tradizione". Chi parla così è l'avvocato malindino Joseph Mwarandu, presidente della Malindi District Cultural Association (MADCA), organismo che da anni si occupa del recupero e della conservazione della cultura e delle tradizioni dell'etnia Mijikenda, di cui fanno parte i Giriama, la tribù più numerosa sulla costa keniota. Malindikenya.net da tempo ha sposato la causa dei Mijikenda, cercando sovvenzioni e dando loro visibilità (questa la pagina creata per loro sul portale e questo il sito in costruzione). Ora bisogna fare qualcosa in più, e velocemente. "La nostra mitologia parte molto prima della colonizzazione britannica, che portò agli onori delle cronache la nostra eroina Mekatilili Wa Menza, che fece valere le ragioni della nostra tribù nel secondo decennio del secolo scorso - spiega Mwarandu - ad esempio uno dei luoghi più sacri per noi è il sito della regina Mepoho, la veggente. Per noi Mepoho non morì, ma secondo la leggenda venne chiamata dalla terra, scomparendo dietro a una coltre di fumo, durante una danza propiziatoria. Lei aveva vaticinato l'arrivo dei mzungu e a lei dobbiamo l'inizio della nostra tradizione orale, che porta con sé un millennio di storie, rituali e leggende". Ora il sito, dopo la morte del suo "custode" Kitsao Fondo, è in mano a squatters e speculatori. Hanno bruciato piante e ammassato blocchi di corallo come volessero costruire. "Bisogna fermarli e rendere quel territorio patrimonio nazionale". Dice Mwarandu. Noi promettiamo che faremo il possibile, ma è triste che la voce dei giriama non venga ascoltata in primis dal Governo keniota.(10/06/2011)

Il libro del mese. 

Dal titolo: “The Politics of Betrayal”  ( La politica del tradimento) autore J. Khamisi ( un ex deputato) L’opera si può descrivere come un catalogo di corruzione, cupidigia e immoralità nei ranghi del parlamento dove i voti sono comprati e venduti. L’imponente blocco d’ufficiContinental House - che ospita gran numero dei parlamentari - e’ stato trasformato in unaSodoma e Gomorra”  I corridoi brulicano di giovani ragazze assunte come “assistenti personali”  In più occasioni le fogne della struttura sono rimaste intasate da centinaia di preservativi usati (condoms)  tanto da indurre l’amministrazione ad installare degli avvisi nei bagni.(09/06/2011) 

Bevande alcoliche "globalizzate" in Kenya

Chi è pratico di Kenya e non è astemio, si sarà reso conto che nei locali pubblici, pub e ristoranti (specie quelli locali o quelli britannici) si trovano essenzialmente alcuni tipi di liquori. Una ristretta cerchia di "brand", come sono definiti in linguaggio di mercato, che vanta prezzi competitivi e assolutamente vantaggiosi per il cliente, rispetto ad altre marche a cui magari siamo abituati in Europa. Spesso ci si chiede come mai l'unica vodka che possiamo gustare senza svenarci sia la Smirnoff, perchè siamo quasi costretti a sorbirci un gin-tonic con il Gordon's (ma ora arriva anche il più decente Tanqueray), il rum Captain Morgan ha sostituito lo "storico" Navy Rum o la scelta di whisky si riduca ai soli Johnnie Walker o JB's. La risposta è semplice e lo sarà sempre di più: l'unica multinazionale delle bevande alcoliche presente in Kenya in maniera prepotente si chiama Diageo. Mai sentito questo nome? La britannica Diageo è una delle cento aziende mondiali più quotate in borsa e da qualche anno a questa parte si sta comperando distillerie in tutto il mondo. Tutto iniziò con la Guinness, poi la fusione con la Grand Met, che aveva anche gelati, catene di fastfood e altro. Ma la Diageo si è focalizzata sugli alcolici, acquistando addirittura champagne (Dom Perignon e Veuve Cliquot) e whisky di pregio (Talisker, Lagavulin, Oban). La Diageo, che dal 1997 fa produrre in Kenya la Guinness, ha acquistato in toto la East African Breweries e, notizia di questi giorni, ha rilevato anche le quote (20%) delle distillerie di stato keniote (Kenya Breweries, i produttori della Tusker, per intenderci). Nell'era della globalizzazione niente deve sorprendere, l'attenzione semmai deve essere sempre volta ad evitare che nelle bevande destinate al Terzo Mondo non finiscano schifezze, ovvero ci sia meno attenzione ai processi di distillazione e distribuzione. Semmai la speranza, vista da qua, può essere quella opposta, dato che fino a una decina d'anni fa capitava ogni tanto di trovare nelle bottiglie di Tusker Export cicche di sigarette, provenienti da sterilizzazioni fatte un po' troppo alla buona. Che importa se a Malindi non avremo la Tennent's Super o la Menabrea...volete mettere l'ebbrezza di un Kenya Cane corretto bitter lemon tiepido, davanti all'oceano indiano?(08/06/2011) 

Bracconieri uccidono elefante col veleno, poi per fame lo mangiano e muoiono.
 
Una storia che ha dell'incredibile e che racconta di due assurdità messe insieme: il contrabbando di avorio, richiesto da aziende orientali (le uniche ancora interessate alle preziose zanne d'elefante) e l'estrema povertà dei kenioti che rischiano la loro vita uccidendo i poveri pachidermi. In questo caso però i bracconieri sono stati vittime loro stessi dell'efferatezza di cui è fatta la loro vita. Il sito Allafrica.com riferisce della tragica fine di un bracconiere nel parco nazionale dello Tsavo (i suoi compagni, in pericolo di vita, sono agli arresti in ospedale): dopo aver ucciso un grosso elefante avvelenandolo, mentre ne estraevano le preziose zanne, il malvivente e i suoi compagni hanno pensato bene di cucinare le carni dell'animale su una griglia improvvisata. Forse confidando che la cottura della carne avrebbe eliminato i problemi causati dall'avvelenamento, i bracconieri hanno mangiato la loro bisteccona d'elefante. Con il risultato che uno di loro è morto dopo alcune ore di agonia e i suoi compari sono stati trovati dalle forze dell'ordine in gravi condizioni, nello Tsavo stesso. La speranza è che questo episodio convinca altri bracconieri e possibili emuli a lasciar perdere. Ultimamente il Governo Keniota ha inasprito le pene per i trafficanti di animali e i bracconieri. Per chi uccide una specie protetta, c'è l'ergastolo.(07/06/2011)

Ancora mistero attorno alla morte dell'atleta Wanjiru
Non ci sono ancora certezze in merito alla morte di Samuel Wanjiru, il kenyota campione olimpico nella maratona di Pechino 2008, morto il 16 maggio scorso. Wanjiru, 24 anni, è caduto dal balcone della sua casa di Nyahururu, a 150 km da Nairobi, ma resta il mistero su cosa abbia provocato la caduta.
La polizia locale pare avrebbe archiviato il caso come suicidio, ma per la madre il 24enne è stato ucciso dalla moglie che avrebbe voluto prendere il controllo del suo impero finanziario.(07/06/2011) 

Pronto soccorso a Malindi, ospedale a Kipini: inaugurati!

E' stato inaugurato sabato, alla presenza di numerose autorità locali, il pronto soccorso dell'ospedale di Malindi, insieme con l'unità di alta intensità assistenziale. Ora Malindi può offrire alla sua popolazione servizi moderni sempre più vicini agli standard delle grandi città africane. “Da qualche anno l’ospedale pubblico di Malindi – spiega Sandro De Luca del CISP - grazie ad una nuova gestione e ai nostri interventi, ha visto triplicare l’affluenza mensile e gli introiti provenienti da un’attenta politica di recupero dei costi. L’ospedale, che serve tutta la comunità della costa settentrionale del Kenya, e’ in continua crescita e le difficoltà che questo processo incontra sono numerose e superate, quando possibile, con enormi sforzi. Il Governo paga solo i salari, parte dei farmaci e delle spese per acqua e luce, mentre tutto il resto, manutenzione, ristrutturazione e attrezzature è a carico dell’ospedale”. Ieri intanto è stato inaugurato anche il nuovo Centro sanitario di Kipini, una delle zone più povere e di difficile accesso del distretto di Tana Delta, a circa 200 km da Malindi, ristrutturato e allargato grazie al CISP, alla presenza del Ministro della Salute Pubblica e Territoriale, Beth Mugo. Nell'ambito del programma co-finanziato dal Governo Italiano, il CISP ha ristrutturato l'edificio principale del centro, costruito nel 1951, i servizi igienici, e costruito nuovi reparti e la lavanderia.(06/06/2011)

Musical a Genova per gli slum di Nairobi

Un musical per insegnare ai giovani di Nairobi a raccontare la voglia di rinascita. Si chiama 'La strada dei sogni' ed e' lo spettacolo musicale con cui, giovedi' e venerdi', l'associazione di volontariato Musicalmente portera' in scena a Genova la storia dei ragazzi di Kayole, baraccopoli alla periferia della capitale keniota, dove ogni giorno la Cooperazione italiana si batte per salvare dalla strada centinaia di persone. Al centro dell'opera, la storia vera di trenta giovani della bidonville piu' degradata del Kenya, protagonisti lo scorso gennaio di un laboratorio teatrale promosso dall'associazione genovese, in collaborazione con Intersos e con Wofak, Ong locale composta da donne sieropositive. "Abbiamo pensato di mettere in scena l'esperienza di quelle settimane - racconta Mirco Mazzoli di Musicalmente - per mostrare la voglia di vivere di quei ragazzi e raccontare, attraverso il teatro, la ricchezza dello scambio tra la comunita' di Kayole e la nostra associazione". Nel musical si esibiranno George e Marsiana, i due ragazzi piu' grandi di quel gruppo, che reciteranno battute in italiano, inglese e swahili e saranno anche protagonisti di incontri con le scuole locali.(05/06/2011) 

Si inaugura pronto soccorso e terapia intensiva a Malindi

Gran giorno per la sanità nel distretto di Malindi, grazie agli italiani. Oggi viene inaugurata la nuova unità di Pronto Soccorso dell'ospedale municipale, progetto realizzato dalla ONG Cisp su finanziamento del Policlinico San Matteo di Pavia e della Regione Lombardia. Un progetto che malindikenya.net presentò in anteprima un anno e mezzo fa. Così poco tempo ci è voluto perchè un sogno di utilità pubblica diventasse realtà. Il Pronto Soccorso malindino non ha nulla da invidiare alle strutture simili dei Paesi più avanzati. Oltre all'unità di pronto intervento, infatti, per la prima volta i cittadini locali potranno contare grazie a questa importante "joint-venture"su un' unità ad alta intensità assistenziale e su un reparto di Cure materno-infantili. L'inaugurazione avviene questa mattina alle 11 e contemporaneamente i reparti saranno aperti al pubblico, dopo una cerimonia a cui saranno presenti il Ministro kenyano della Salute, Hon. Prof. Peter A. Nyong’o, e l'Ambasciatore Italiano, Paola Imperiale.
  Un risultato straordinario ottenuto nel giro di due anni, grazie al lavoro coordinato di tutti gli attori coinvolti in due distinti progetti: il CISP ha costruito ed equipaggiato il Reparto di salute materno-infantile e costruito e attrezzato in parte il nuovo Pronto soccorso con i fondi della Cooperazione italiana, mentre l'Unità ad alta intensità assistenziale è stata riabilitata e dotata dei più moderni macchinari dalla Fondazione San Matteo, in collaborazione con il CISP e il finanziamento della regione Lombardia. Il CISP inoltre è presente e supporta l'Ospedale pubblico di Malindi, che ogni anno assiste oltre 65mila persone, e l'intero distretto sanitario della regione da più di sette anni. 
  A presentare il progetto, nel corso della conferenza stampa di sabato 4 giugno, ore 9.30, presso l'Ospedale pubblico di Malindi, sono l’Assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, il coordinatore dei programmi in Africa del CISP, Sandro De Luca, e il Presidente della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico “San Matteo” di Pavia, Alessandro Moneta.(04/06/2011)

Un museo del caffè in Kenya

Dopo la casa di Karen Blixen nel paese che prende il suo nome, nei pressi di Nairobi, un altro museo che ha a che fare più propriamente con il caffè. Se infatti nell'ex residenza della scrittrice campeggia una macchina per la torrefazione, in mezzo al campo agricolo proprio dietro il suo studiolo ripieno di volumi letterari, il Governo keniota ha inaugurato la costruzione di un vero e proprio museo del caffè, una delle risorse principali dell'agricoltura keniota ed esportato in tutto il mondo. Un museo del caffè nuovo di zecca si aggiungera' presto alla lista delle attrattive turistiche di Migaa, una citta' kenyana a una ventina di chilometri dalla capitale Nairobi. Nota per l'ottima qualita' del caffe' coltivato nella zona, Migaa sorse nei primi decenni del secolo scorso come centro abitato per ospitare gli addetti alle piantagioni e fornire i servizi commerciali e finanziari correlati all'attivita'. Gli spazi museali saranno ospitati in un edificio vicino a delle piantagioni piu' estese, una parte della quale e' stata recentemente trasformata in confortevole agriturismo, con annessi piscina e campo da golf. I promotori del museo ritengono che la presenza della struttura nel contesto di una grande piantagione, in cui sono occupati 4.000 addetti, costituisca anche un forte motivo di richiamo per i turisti di tutto il mondo.(03/06/2011) 

Ancora accuse ingiuste a Padre Kizito

Ancora disavventure per padre Renato "Kizito" Sesana, il prete comboniano fondatore della Ong "Amani", già ingiustamente incriminato e poi assolto in passato con inesistenti accuse di pedofilia. Ancora una volta, una cricca di Nairobi interessata a mettere le mani sul centro "koinonia", un gioiello creato e portato avanti con gli anni dal padre italiano e dai tantissimi donatori che lo hanno aiutato in questi anni, ha cercato di accusare, con false testimonianze, Kizito. Un'altra notte in cella e la scarcerazione.(02/06/2011)

Kenya: il turismo è sempre più donna

In principio era la caccia grossa. Roba da uomini, come dice la splendida Grace Kelly a Clark Gable in "Mogambo". Poi sono stati avventurieri d'ogni tipo, imprenditori con le mogli lasciate in spiaggia ad abbronzarsi. Oggi invece l'Africa non fa più paura alle donne, anche perchè, specie sulla costa, la civilizzazione ha seguito il suo corso e i pericoli sono molto meno delle attrazioni. Così da qualche anno a questa parte i dati lo confermano: il turismo in Kenya parla sempre più un linguaggio femminile. Racconta questo fenomeno anche un libro di successo che (come ormai è prassi specialmente negli Stati Uniti) è già in predicato di diventare un film hollywoodiano. S'intitola "Lost Girls", in Italia è edito da Mondadori e racconta l'anno sabbatico di tre ragazze in carriera newyorkesi che, nel loro peregrinare, si ritrovano anche in un villaggio keniota e si dedicano al volontariato. E' quello della solidarietà uno degli aspetti che più hanno attratto anche le donne italiane in questi ultimi anni, nel distretto di Malindi. Non a caso alcune delle strutture d'aiuto (orfanotrofi, scuole) sono gestite e dirette da donne, come la meravigliosa mama Liliana di "Mama Anakuja". Tutt'altra solidarietà (o forse no) è quella del crescente fenomeno delle unioni tra donne "mzungu" e ragazzi di colore kenioti. Se Watamu è la mecca di questo tipo di turismo che si trasforma in convivenza o quantomeno fidanzamento (si moltiplicano soprannomi che un tempo erano "unicum" come "la maasai o la giriama bianca") il fenomeno si espande anche nelle altre località del Paese africano ed ha connotati differenti da quello che una volta era definito sbrigativamente "turismo sessuale".(01/06/2011)

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