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Giugno 2012

Tutte le notizie del mese

01-06-2012 di redazione

Arte Mater", Matilde Calamai in mostra con la "sua" Africa a Firenze
Ha vissuto a Malindi, la giornalista, poetessa e pittrice (ma anche un po' musicista) Matilde Calamai. Pochi anni, più tante "toccate e fughe" che sono bastate per lasciare un segno in tutto quello che fa. In questo caso parliamo di opere pittoriche. Da pochi giorni è visitabile a Firenze la sua personale, dal titolo "Arte Mater" nella sala La Pergola Arte, in via Della Pergola 45. Matilde Calamai nella sua mostra personale esprime il grande incanto di una giovane autrice che si rivolge ad un mondo da lei conosciuto e sognato, la terra d' Africa appunto. Lo fa coniugando tecniche differenti e modalità espressive che abbracciano l'intero panorama immaginifico che ha vissuto. Introspezione, fauna, persone, fino alle visioni personali della grande mamma Africa, madre secondo Matilde anche dell'arte stessa, da cui il titolo della mostra. Il Kenya della giovane artista toscana si esprime anche in poesia e in musica, oltre ad essere presente nelle sue due pubblicazioni letterarie. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 31 luglio.(30/06/2012) 

Music for Kenya
Ritorna “Music for Kenya” a Passatore, per un appuntamento spettacolare con la musica che fa bene: da giovedì 5 a domenica 8 luglio si accende la “festa giovane solidale” con l’ottava edizione della rassegna di musica dal vivo che sostiene progetti benefici nel Paese africano, nel segno della buona musica e della festa ma anche della solidarietà. E quest’anno, che segna il 20° appuntamento con la festa estiva passatorese per i giovani, lo sforzo è ancora più grande per aiutare il Kenya ma anche realtà più vicine, a partire dall’Emilia colpita dal terremoto. Anche nell’edizione 2012 la kermesse ha il patrocinio e il sostegno del Comune di Cuneo e si svolge con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, nonché con il patrocinio delle Acli provinciali. Tutto questo senza dimenticare che il riferimento alla base di tutto è la solidarietà: l’idea su cui è nata Music for Kenya, infatti, parte dall’impegno a titolo di volontariato per tutti i giovani che operano nell’iniziativa, il cui obiettivo è sostenere le varie spese della manifestazione e di devolvere poi il ricavato a progetti umanitari e benefici in Kenya. Negli anni la manifestazione è cresciuta coinvolgendo sempre più giovani e dando origine a nuove iniziative solidali, sempre a favore di realtà di volontariato e di missione nel Paese africano: assistenza diretta, tramite il sostegno a missionari, religiosi, volontari del Cottolengo e della Consolata, accanto a forme concrete di sviluppo, per mettere in movimento nuove energie. In seguito alle ultime edizioni della manifestazione, ad esempio, è stato finanziato l’acquisto di terreni per una religiosa che insegna a orfani e senzatetto come coltivare la terra, per sostenersi diventando imprenditori agricoli, direttamente nel Paese africano. Là, da qualche anno, i giovani di Passatore e dintorni hanno una nuova, grande famiglia, fatta di bambini e ragazzi, mamme e vedove, giovani e anziani, malati e disabili che Music for Kenya ha sostenuto e continua a sostenere.(29/06/2012) 

Feste anche a Malindi per l'Italia di SuperMario
Tutto il mondo è paese, e Malindi come si sa è un paesotto multietnico a grande influenza italiana. Come tale si è proposto agli occhi degli altri turisti e residenti stranieri, allorché ieri sera l'arbitro francese della sfida europea di Varsavia ha fischiato la fine di Germania-Italia. Da almeno una decina di locali notturni frequentati dai kenioti, si è levato un urlo di gaudio che nemmeno ad Alassio, Forte dei Marmi o Bellaria...gli africani in questo campionato europeo hanno visto le loro squadre preferite eliminate...il Portogallo di Cristiano Ronaldo e dei giocatori del Real Madrid, poi l'Inghilterra di Rooney (e in ogni caso il rapporto di amore-odio con l'ex colonizzatore nel calcio è solo amore). E' rimasta solo l'Italia, a competere con la corazzata Spagna. Eppure nel pomeriggio si erano viste un paio di automobili sfrecciare per Malindi sventolando bandiere tedesche. Erano già sicuri della finale, i residenti teutonici di stanza sulla costa keniota. La sera invece era tutto un fare il tifo per il "coloured" Mario Balotelli...e possiamo giurare che per la prossima stagione turistica, più di un beach-boy si chiamerà come lui. D'altronde quest'anni abbiamo un Giorgio Napolitano...sarà più pertinente il "Balo" nazionale? Non credo che l'altro Mario, Monti oggi impegnato a salvare l'Italia a Bruxelles, in un'altra semifinale europea contro Angela Merkel, riscuoterebbe altrettanto successo. "Il calcio è un grande rito, che devi rispettare" e a Malindi i riti e i rituali ancora sopravvivono...tra una birra tusker, qualche parola in italiano storpiato, una maglietta azzurra mezza strappata e una bandiera attaccata al sellino della moto Bajaj. E che finale sia!(28/06/2012) 

Scala il Kilimanjaro senza gambe!
Il 31ennne canadese Spencer West originario di Toronto è riuscito a compiere un'impresa eccezionale. Ha scalato il monte Kilimangiaro (circa 6mila metri di altezza) in soli otto giorni, sorvegliato da una coppia di amici. Ha utilizzato unicamente la forza delle sue braccia per salire sulle rocce e la sua sedia a rotelle nei passaggi meno impervi (circa il 20% del percorso). "E' stata molto dura, ho sforzato molto le braccia, le spalle e la schiena, ma la prova più difficile è stata a livello psicologico", ha raccontanto l'uomo appena giunto a Nairobi, base della spedizione. L'impresa di salire sul tetto dell'Africa è servita anche a raccogliere 500mila dollari canadesi da destinare all'associazione "Free the childern". Una Ong che si occupa dell'approvvigionamento di acqua potabile in diversi villaggi del Kenya uno dei Paesi al mondo che più soffre la siccità.(27/06/2012)

Domenica a Mnazi Mmoja 
Una domenica a Mnazi Mmoja, il villaggio che Malindikenya.net insieme con la Onlus ticinese Sorrisi Africani sostiene, tramite adozioni a distanza che permettono ai bambini del villaggio (attualmente una quarantina) di poter frequentare una scuola privata e di essere seguiti, curati e sfamati a dovere. I più meritevoli, poi, potranno proseguire gli studi, mentra il capovillaggio, Nicholas Charo che fa il giardiniere in un villaggio turistico di Watamu, grazie alla Onlua presto accederà ad un corso parauniversitario. Ieri insieme ai bambini di Mnazi Mmoja abbiamo fatto la conoscenza di Philip MAsha, ragazzino che frequenta la quarta elementare e che ha ottimi voti. Sicuramente anche lui merita di essere aiutato. Se quancuno fosse intenzionatio a sostenere agli studi Philip, che ha ottimi voti a scuola e potrebbe da settembre essere spostato dalla scuola statale a quella privata, può rivolgersi a noi di malindikenya.net, scrivendoci a info@malindikenya.net o chiamando lo 0720/278982.(26/06/2012) 

Le zebre di Grevy rischiano l'estinzione
Guardatele bene, perché nei vostri safari potreste vederne sempre meno, fino a non vederle più. Non sono le normali zebre che incontrate nello Tsavo Est e Ovest. Questi splendidi esemplari con striature sottili e nitide, le orecchie più grandi e tonde di un equino e soprattutto più alti di una zebra comune, stanno scomparendo di anno in anno. Il Kenya è notoriamente il Paese che ne ospita di più, ma dai quindicimila esemplari che vagavano nei parchi nazionali una decina d'anni fa, siamo passati a soli duemila animali, situati specialmente nella regione dei Samburu e nel Turkana, al confine con l'Etiopia. Oggi il Kws ha dichiarato la zona delle Grevy riserva nazionale e da qualche mese il loro numero sembra essersi stabilizzato. Il rischio estinzione non è del tutto scongiurato, nonostante siano animali forti in grado di resistere al gran caldo e anche alla mancanza d'acqua per ben cinque giorni. Spesso fanno comunella con i cammelli, ma allora come mai scompaiono? Secondo recenti studi sarebbe soprattutto la scarsa capacità riproduttiva a creare loro problemi di sopravvivenza della specie, anche perché i Samburu dichiarano che, nonostante la carestia, non sono soliti mangiare carne di zebra e in particolare la Grevy sarebbe anche meno tenera e digeribile della zebra normale.(25/06/2012)

Il più bel panorama della costa è in vendita
Chi ha già fatto tappa a Mambrui, dodici chilometri a nord di Malindi, si sarà accorto di uno scorcio memorabile: arrivando dalla strada che attraversa il fiume Sabaki, prima della deviazione per l'abitato di Mambrui, si arriva al cospetto di una curva sulla strada asfaltata da cui, come per incanto, si gode dall'alto di un panorama fantastico: si vede la baia di Ngomeni con l'oceano indiano ed è una visione inedita in tutto l'arco costiero, perché raramente la strada segue le colline e regala scorci del genere. Il terreno che dalla strada scende con un dolce declivio verso il mare, oggi è in vendita e l'occasione è dei quelle ghiotte. Oltre trenta acri di terreno, già disboscati e ripuliti, l'ideale per costruire un residence di villette a schiera o progettare altre soluzioni abitative. L'intero possedimento è proprietà di uno degli sponsor di Malindikenya.net, che quindi può essere consultato per una visita sul posto o ulteriori informazioni. Chiunque fosse interessato a cogliere questa occasione al volo o desiderasse avere ulteriori informazioni sul terreno e sul prezzo dell'operazione, può scrivere all'indirizzo mail info@malindikenya.net o telefonare allo 0720/178982.(24/06/2012)

Nonna Franca, la più anziana italiana a Malindi!
E c'è chi ha paura a portare i propri anziani genitori a Malindi. La risposta alle loro domande (tra le più frequenti rivolte a noi di malindikenya tramite la nostra mail info@malindikenya.net) è tutta nello sguardo sereno di "nonna" Franca. Torinese, una vita da appassionata di viaggi in giro per il mondo, Franca ha festeggiato in Kenya i suoi 97 anni e punta tranquillamente a diventare la prima italiana centenaria a Malindi. L'abbiamo intervistata nella comoda residenza di Kibokoni dove vive con la figlia che l'ha convinta a trasferirsi qualche anno fa. "Mi aspettavo davvero di dover vivere in un posto diverso da com'è - ammette Franca, che è bisnonna di sei tra nipoti e bisnipoti, che spesso la vengono a trovare - invece ho trovato un paradiso di spazi aperti, serenità e tanta disponibilità e gentilezza da parte di chi mi accudisce". Franca, che a causa di una caduta rimediata quando ancora abitava in Italia non può muoversi autonomamente, è rimasta anche sorpresa dai medici locali: "Ho trovato efficienza, professionalità e soprattutto velocità, quel che spesso manca in Italia - spiega - il medico arriva a casa in un batter d'occhio, c'è un bravissimo dentista...da questo punto di vista mi sento tranquilla". La "nonnina" di Malindi è uno spot per chi pensa di far vivere al proprio genitore gli ultimi anni in un ambiente tranquillo, senza magari il peso di averlo in un appartamento in città. "Io vivevo in centro a Torino, tra traffico e grigiore - dice ancora Franca - qui godo del verde, del clima piacevole e passo le giornate all'aperto divorando libri. Ogni tanto un po' di piacevole fisioterapia in piscina e...cosa si può volere di più dalla vita a quest'età?". Ce lo chiediamo anche noi e dopo aver conosciuto nonna Franca siamo pronti a spiegarlo ad altre persone di una certa età e ai loro famigliari.(23/06/2012)

Acqua sotto il Turkana
La regione kenyana del Turkana,una delle più aride del Paese,possiede miliardi di litri di acqua sotterranea.Grazie all’uso della tecnologia satellitare, secondo il direttore delle risorse idriche kenyota, John Nyaoro, si è scoperta la presenza di enormi fiumi sotterranei nel nord-ovest del Paese.
“Si tratta di oltre 60 miliardi di metri cubi d’acqua sotterranea”, afferma.
Le operazioni di trivellazione per il recupero dell’enorme giacimento sono state avviate, spiega Nyaoro.(22/02/2012) 

Meraviglioso terreno in vendita a Mambrui

Chi ha già fatto tappa a Mambrui, dodici chilometri a nord di Malindi, si sarà accorto di uno scorcio memorabile: arrivando dalla strada che attraversa il fiume Sabaki, prima della deviazione per l'abitato di Mambrui, si arriva al cospetto di una curva sulla strada asfaltata da cui, come per incanto, si gode dall'alto di un panorama fantastico: si vede la baia di Ngomeni con l'oceano indiano ed è una visione inedita in tutto l'arco costiero, perché raramente la strada segue le colline e regala scorci del genere. Il terreno che dalla strada scende con un dolce declivio verso il mare, oggi è in vendita e l'occasione è dei quelle ghiotte. Oltre trenta acri di terreno, già disboscati e ripuliti, l'ideale per costruire un residence di villette a schiera o progettare altre soluzioni abitative. L'intero possedimento è proprietà di uno degli sponsor di Malindikenya.net, che quindi può essere consultato per una visita sul posto o ulteriori informazioni. Chiunque fosse interessato a cogliere questa occasione al volo o desiderasse avere ulteriori informazioni sul terreno e sul prezzo dell'operazione, può scrivere all'indirizzo mail info@malindikenya.net o telefonare allo 0720/178982.(21/06/2012) 

Sei leoni uccisi alle porte di Nairobi

Non potrà esserci un processo all'intera comunità di Kitengela. Più di cento persone infatti si sono rese protagoniste di uno sconcertante episodio: invece di catturare e rendere inoffensivi cinque leoni, probabilmente scappati dal Nairobi Park, li hanno ammazzati. Tutto questo è avvenuto alla periferia della capitale, nella frazione di Kitengela, non lontano dagli slum, i quartieri più miseri di Nairobi. "Hanno ucciso almeno dodici bovini - si sono difesi alcuni dei sobillatori della rivolta contro il "Re della Savana". Per il direttore del Kenya Wildlife Service la considerazione non è sufficiente ad eliminare ben cinque esemplari di felino. Nel frattempo a Laikipia un cittadino keniota è stato condannato per aver ucciso da solo cinque leopardi. Anche lui si è difeso puntando sulla cattiveria degli animali che, a suo dire, minacciavano seriamente la vita dei suoi familiari. Con queste attenuanti, l'uomo ha meritato solamente un anno di detenzione e una ridicola multa di diecimila scellini.(20/06/2012)

Eugene, dalla Malindi United all'Ajax Cape Town

Mentre il primo prodotto del vivaio dell'accademia italiana Malindi United si appresta a sbarcare in Europa (sembra solo una formalità il suo approdo allo Sporting Braga, realtà emergente del calcio lusitano) il gioiellino più giovane della scuola calcio di Malindi diretta da Riccardo Botta, è già pronto a sedici anni per il grande salto. Eugene Moses, centrocampista dai piedi buoni e dall'ottima visione di gioco, è stato prenotato dall'Ajax di Cape Town, società gemellata con la più famosa di Amsterdam, per uno stage in autunno, dopo il quale potrebbero presentare un'offerta per trattenere il giovanissimo talento uscito dalla scuola calcio Karibuni Genoa. Eugene due anni fa era anche volato a Genova per sostenere un provino con il team rossoblu, sotto gli occhi del responsabile Sbravati che aveva consigliato di "farlo crescere" ancora un po' in Africa. Ora il ragazzino è decisamente cresciuto, anche fisicamente, ed è pronto a diventare il nuovo Wanyama, il connazionale talento del Celtic seguito anche dalla Juventus. Eugene secondo Botta in prospettiva diventerà più forte di Charles Bruno, attuale capitano della nazionale keniota Under 20. Noi che lo abbiamo scelto, lo abbiamo seguito nei suoi primi calci con il "nostro" Genoa, lo abbiamo accompagnato nell'esperienza genovese, possiamo solo augurargli il meglio, che poi è ciò che merita. Buona fortuna, Eugene!(19/06/2012)

Sole durante "le piogge", bisogna cambiare la stagione turistica!

Qui bisogna rivedere un po' tutte le stagioni e riorganizzare la mappa turistica di Malindi e del Kenya. Il cambiamento climatico che riguarda tutto il globo terracqueo non poteva tralasciare l'equatore e non interessare anche Malindi e la costa keniota che si affaccia sull'Oceano Indiano. Se il tempo qui era scandito col metronomo da tre stagioni e mezzo che si susseguivano con precisione svizzera (stagione secca, grandi piogge, primavera e piccole piogge) negli ultimi anni è capitato di assistere a intere settimane di tempo incerto a gennaio, o alle piccole piogge anticipate a fine settembre o ancora come quest'anno alle grandi piogge a spezzoni. Così in questi giorni è tornato a splendere il sole e le strade sono praticabili, per non parlare delle spiagge su cui torna a popolarsi quantomeno la popolazione locale. Nel fine settimana il Parco Marino di Malindi è stato preso d'assalto da bagnanti locali (pochissimi i turisti occidentali in questo periodo, qualche residente però non ha disdegnato una passeggiata sulla spiaggia) e intere comitive arrivate dall'entroterra. Ma a parte qualche escursionista scandinavo o inglese con zaino in spalla e poca attitudine a spalmarsi al sole, non c'è possibilità di vedere turismo di massa in questo periodo: gli hotel e i resort italiani infatti, ad eccezione di poche strutture (il Coral Key ad esempio) sono ancora chiusi. Eppure giugno non offre solamente sole e mare come in questi giorni, ma anche la possibilità di ammirare numerosi animali in safari, specialmente zebre e gnu che iniziano a muoversi per il fenomeno annuale della grande migrazione. Uno spettacolo che ogni amante della natura africana dovrebbe ammirare almeno una volta nella vita. I charter quest'anno dovrebbero riprendere la loro attività sulla rotta Milano e Roma-Mombasa intorno al 3 luglio. Ma per l'anno prossimo, hotelier, pensateci! Vendere giugno a Malindi e Watamu non è (più) affatto fantascienza.(18/06/2012) 

Onlus di Arona progetta ospedale a Mida

Come le missioni di una volta: si comincia dalla chiesa, come una bandiera conficcata nel fertile ma povero e martoriato terreno d'Africa, per poi portare solidarietà, aiuti reali e sviluppo. Così la neonata Onlus "Mishemi na Ukarimu" (Missione e Carità) di Arona, in provincia di Novara, dopo aver raccolto i fondi per costruire la chiesa di Mida, e averla donata alla diocesi malindina, si sta impegnando per il progetto di un ospedale nel villaggio non lontano da Watamu. Un impegno per il quale avrà bisogno di donazioni e di tanta buona volontà. Nel caso della "Casa del Signore", infatti, l ’opera è stata realizzata attraverso  la solidarietà molto spontanea e non organizzata di un piccolo gruppo di persone. Ma questo è stato solo lo spunto. Di fatto, grazie alla collaborazione attivata con la Diocesi di Malindi, il nuovo vescovo Monsignor Barbara e la parrocchia di Watamu, Padre Giulio Manera, il deus ex machina dell'iniziativa, insieme ad Alfiero Borghese, ha voluto costituire nell'aprile scorso la Onlus e creare il sito www.missionecarita.it che è già visitabile e spiega motivi, progetti futuri dell'associazione oltre alle modalità per aiutare a sviluppare i medesimi. Un'altra iniziativa lodevole degli italiani sulla costa keniota, che malindikenya.net non manca di segnalare.(17/06/2012) 

Incendio a nord est del Kenya 

Non c'è pace per chi vive nelle aride zone nordorientali del Kenya. 
Un vasto incendio, che sta interessando da alcuni giorni il distretto di Wajir, a nord del Kenya, ha distrutto migliaia di ettari di pascoli e costretto centinaia di famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni. Testimoni hanno riferito ai media locali che i villaggi maggiormente colpiti sono quelli di Tulatula, Hadado, Shanta Abakh e Barmish. I primi focolai si sono verificati in una zona boschiva alla periferia del villaggio di Tulatula e in poche ore le fiamme hanno interessato vaste zone dell'intera area a causa dei forti venti e della presenza di ampie zone di erba secca. I vigili del fuoco stanno incontrando grandi difficolta' a domare le fiamme e i residenti della zona temono che l'incendio possa estendersi ancora di piu' in altri villaggi del distretto.(16/06/2012) 

Zack: da Nairobi a Cape Town in carrozzella

Oltre 4000 chilometri di cammino, da Nairobi a Città del Capo, in sedia a rotelle: è l’impresa che Zachary Kimotho si appresta a compiere per raccogliere i fondi necessari alla costruzione di una clinica per la riabilitazione dei paraplegici in Kenya. Nel paese dell’Africa Orientale strutture del genere non esistono e pur di sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica, Kimotho è disposto a raggiungere la più vicina percorrendo migliaia di chilometri. Accanto a lui, nel corso del viaggio, uno staff di amici e sostenitori che si occuperà della sua sicurezza e di sbrigare tutte le pratiche complementari alla realizzazione dell’impresa.(15/06/2012) 

Poca pioggia, giorni sereni sulla costa

Giorni sereni a Malindi e dintorni con pochi acquazzoni soprattutto notturni. Da qualche giorno sulla costa nord ha smesso di piovere in maniera abbondante e le giornate sono piacevoli, ancorché un po' umide. Affollati i charter di tedeschi che fanno capolino a Mombasa e Nyali, ma gli italiani non si fidano tradizionalmente di Malindi a giugno anche perché sono gli albergatori per primi a non fidarsi. Eppure il tempo cambia in tutto il mondo e, anche se c'è più probabilità che piova adesso piuttosto che a febbraio o marzo, la stagione è piacevole specie per chi non voloe viversi il Kenya e la sua costa solamente per il mare e l'abbronzatura. Per gli amanti dell'Africa e delle sue evocazioni, questo sarebbe il momento ideale per farsi una vacanza. Tanto più che magari ci scappa anche un bagnetto nell'Oceano Indiano...(14/06/2012)

Solidarietà vera con Malindikenya.net

Un mese in Italia, una boccata di smog e parenti, qualche colazione di lavoro, sprazzi di vacanza col tempo che una volta era marzolino...e si ritorna a Malindi ritemprati e pronti a ripartire per una nuova stagione all'insegna di Malindikenya.net. Che vuol dire informazione, promozione, servizi, pubblicità, ma significa soprattutto impegno sociale. Sono molti i progetti da noi creati o ai quali in questi quattro anni di vita ci siamo affiancati, promettendo (e mantenendo, a quanto dicono i nostri partner e sostenitori) impegno sul campo. Partiamo dalle nostre borse di studio. I due fratellini Susan e Matolo, 14 e 16 anni, hanno perso da poco la madre che ha raggiunto il coniuge troppo lontano dai due giovanissimi alunni modello di Malindi. Il nostro portale si è preso cura di loro già da un anno e mezzo quando la mamma era già in condizioni critiche. Susan ha ricevuto l'iscrizione scolastica per due anni grazie a un lettore della provincia di La Spezia e altri piccoli donatori hanno garantito fino ad ora l'affitto di una stanza nel quartiere di Majengo, hanno acquistato per lei vestiario e scarpe, libri ed altri accessori. Ora aspettiamo altri aiuti per il secondo semestre. Per pagare vitto e alloggio a Susan bastano 40 euro al mese. Matolo invece, studente bravissimo come la sorella, ha da poco cambiato abitazione, vive con il pastore protestante di Malindi e la sua famiglia africana. Per lui sono arrivati aiuti da lettori di Venezia, Lecco, Sarzana e Milano. Continuate così, i due ragazzini targati malindikenya.net ci daranno grandi soddisfazioni! Capitolo scuola calcio: l'accademia Malindi United ha sempre bisogno di sponsor per mandare avanti tutte le sue leve, compresa la scuola calcio femminile. Non aiutarla (con ritorno di immagine per eventuali sponsor) significa mettere a rischio un progetto che fa grande la solidarietà italiana all'estero e oltretutto forma nello studio e nello sport almeno ottanta adolescenti. Due coppie laziali hanno adottato a distanza Baraka e Eugene, due dei migliori alunni ma anche due speranze del calcio keniota. Baraka però preferirebbe arrivare alla laurea, piuttosto che alla serie A keniota. Eugene ha un futuro davanti a sé. Ma c'è bisogno di una mano. Abbiamo poi il progetto del villaggio di Mnazi Mmoja, sostenuto dalla Onlus ticinese "Sorrisi Africani": loro sono grandissimi: in poco tempo abbiamo potuto mantenere agli studi in una scuola elementare privati, quaranta bambini. E ora ci lanciamo in un sogno: regalare all'intero villaggio un pozzo d'acqua dolce. Chi vuole unirsi? Infine la Onlus Karibuni, che noi da sempre sosteniamo in forza della loro comprovata limpidezza nei progetti portati avanti. Le iniziative Karibuni sono molte, dalle farm di Langobaya alle scuole di Malanga e Gis, ai dispensari sparsi per il distretto di Malindi e all'ospedale di Gede, secondo solo a quello di Malindi. Tanti sono i progetti Karibuni e in Italia almeno il 5 per mille se lo meritano proprio. Insomma, chi vuole fare veramente del bene, non ha che rivolgersi a malindikenya.net, se vuole essere sicuro che le sue donazioni arrivino dritte dove c'è bisogno.(13/06/2012) 

Non piove, anzi spunta il sole
G
iorni sereni a Malindi e dintorni con pochi acquazzoni soprattutto notturni. Da qualche giorno sulla costa nord ha smesso di piovere in maniera abbondante e le giornate sono piacevoli, ancorché un po' umide. Affollati i charter di tedeschi che fanno capolino a Mombasa e Nyali, ma gli italiani non si fidano tradizionalmente di Malindi a giugno anche perché sono gli albergatori per primi a non fidarsi. Eppure il tempo cambia in tutto il mondo e, anche se c'è più probabilità che piova adesso piuttosto che a febbraio o marzo, la stagione è piacevole specie per chi non voloe viversi il Kenya e la sua costa solamente per il mare e l'abbronzatura. Per gli amanti dell'Africa e delle sue evocazioni, questo sarebbe il momento ideale per farsi una vacanza. Tanto più che magari ci scappa anche un bagnetto nell'Oceano Indiano...(12/06/2012)

Bomba al campo di Dadaab

Sono almeno quattro gli uomini rimasti feriti gravemente nell'esplosione di una bomba avvenuta nel campo profughi di Dadaab, nel nord del Kenya, e ospitante migliaia di rifugiati somali.
Secondo quanto riportato da un'emittente locale, i quattro civili erano a bordo di un veicolo colpito da un'ordigno esploso nella zona di Ifo.
Il campo di Dadaab era già stato messo sotto allarme da Medici senza frontiere, che aveva esortato i Paesi dell'Africa Orientale ad accogliere i rifugiati somali per evitarene il collasso.
L'organizzazione umanitaria denuncia le gravi condizioni in cui si trova il più grande complesso per rifugiati del mondo: "Il campo è già ridotto al minimo e non può più ammettere altri profughi". Elena Velilla, rappresentante per Msf in Kenya teme una nuova crisi umanitaria, come è accaduto nel 2011.(11/06/2012) 

Muore in un incidente il ministro Saitoti

Il ministro keniano della Sicurezza interna, George Saitoti è rimasto ucciso nell'elicottero caduto questa mattina nella foresta di Kibiku nella provincia di Ngong. Fonti locali confermano che il bilancio delle vittime sarebbe di 7 persone. Al momento non si conoscono le cause dell'incidente nel quale è perito anche il vice del ministro, Orwa Ojode. Testimoni hanno raccontato che l'elicottero si sarebbe incendiato prima di precipitare e poi sarebbe esploso all'impatto con il suolo. Stretto alleato del presidente Mwai Kibaki, Saitoti era l'esponente di governo più esposto contro gli estremisti islamici somali al-Shebab. L'uomo era convinto che il Kenya non potesse vincere da solo la battaglia contro i traffici illeciti e il terrorismo e per questo aveva chiesto aiuto anche all'Italia. Nel settembre del 2010 il ministro per la sicurezza interna keniota era arrivato a Roma per incontrare l'allora ministro dell'Interno, Roberto Maroni. I due avevano deciso di avviare forme di collaborazione che portassero a un'intesa in materia di sicurezza e avevano discusso dei temi che stavano più a cuore a Saitori: il controllo delle frontiere per arginare le incursioni dei guerriglieri qaedisti e la guerra contro i trafficanti di profughi, armi e droga. Per oltre un decennio è stato anche vice dell'ex presidente Daniel Arap Moi, il ministro intendeva candidarsi alle elezioni presidenziali previste per marzo dell'anno prossimo. In materia di sicurezza aveva il difficile compito di fare da portavoce del governo e, secondo gli analisti, ha avuto un ruolo chiave nella decisione di inviare truppe keniane in Somalia. Nelle ultime settimane era apparso più volte in tv per rassicurare la popolazione dopo i recenti attacchi da parte dei miliziani somali di al Shabaab a Nairobi.(10/06/2012)

Foreste aumentano il PIL

Le foreste sono fondamentali per la crescita del Paese. E' quanto sostiene il premier del Kenya Raila Odinga, secondo cui le foreste keniane contribuiscono col 3,6 per cento al PIL del paese, con benefici economici altissimi, dato che il solo complesso forestale del Mau foresta ha generato entrate pari a più di un miliardo di dollari.
In un discorso tenuto in occasione delle celebrazioni per la giornata mondiale dell'Ambiente, Odinga ha detto un altro studio condotto nel 2011 stima il beneficio economico delle foreste di Aberdares è stimabile oltre 600 milioni di dollari. "Di fronte a queste cifre, dovrebbe essere chiaro a tutti che la battaglia per conservare le nostre foreste è essenziale. Tutti i nostri principali settori economici, dall'agricoltura, al turismo all'energia dipendono ampiamente dall'ambiente". Speriamo almeno che grazie a questi dati, il Governo keniota faccia qualcosa di concreto per salvaguardare il patrimonio forestale nazionale.(08/06/2012) 

Pulizia di Malindi

Sarà il sindaco Samson Mapinga a dare il via all'iniziativa ecologica del Movimento Green Town Malindi in collaborazione con l'associazione Manra e con le istituzioni locali. Da sabato 9 giugno, giorno nazionale della tutela dell'ambiente, per tre giorni, gli alunni di dieci scuole malindine ripuliranno la città dalle sporcizie e invoglieranno anche gli adulti, a cominciare dai propri genitori, a fare lo stesso. Per questo motivo anche le istituzioni cittadine e le associazioni che si occupano della tutela dell'ambiente hanno lanciato un appello affinchè i residenti di Malindi possano dare il loro contributo attivo all'iniziativa, cominciando con il tenere pulito il proprio quartiere o le vicinanze della propria abitazione.(07/06/2012) 

Truppe keniote in Somalia

Le truppe keniane e dell'Unione africana (Ua) sono entrate ad Afmadow, uno degli ultimi bastioni dei ribelli islamici al Shabaab nel sud della Somalia. Lo ha reso noto un portavoce dell'esercito keniano. La citta' era uno degli obiettivi che si erano proposti di conquistare i soldati di Nairobi all'inizio della loro offensiva nel Paese confinante lo scorso ottobre nella loro battaglia contro i fondamentalisti. Venerdi' era stata presa ai fondamentalisti Afgoye a nord-ovest da Mogadiscio.(06/06/2012) 

Juventus Club a Chakama, ma la nostra scuola calcio rischia di chiudere

Il sogno sportivo del produttore musicale Popi Fabrizio si è finalmente avverato: a Chakama, sede del suo progetto di solidarietà "Karibu Onlus" con l'annessa scuola elementare che aiuta i ragazzi dell'intero villaggio, è stato inaugurato il primo Juventus Club di tutto il Kenya. Intitolato all'indimenticato capitano dei bianconeri Gaetano Scirea, il club è stato affiliato nei giorni scorsi al novero dei "Club Doc" della Vecchia Signora. Questo darà il là a Fabrizio per creare la scuola calcio bianconera nel villaggio del distretto malindino. Da una buona notizia a un'altra meno buona e più inquietante: la nostra accademia di football "Malindi United" rischia di chiudere a fine anno per mancanza di aiuti concreti e permanenti. L'ultimo colpo gobbo lo ha assestato la società calcistica del Latina. I nerazzurri laziali avevano garantito da gennaio scorso una provvigione che avrebbe dato sollievo alle casse della scuola calcio, pagato le rette scolastiche dei ragazzi meritevoli e uno stipendio agli allenatori e allo staff dell'accademia. Promesse vane, nessun assegno è stato staccato dal Latina, che a fine stagione è riuscito a salvarsi, rimanendo in terza serie. Ma la sua dirigenza avrebbe meritato bel altra sorte, dopo aver giocato sulla pelle dei nostri ragazzi. La proprietà ha sbandierato infatti la collaborazione con noi e ha ospitato due nostri calciatori, raccontando ai media che era solo l'inizio di una florida collaborazione e che il progetto di solidarietà sarebbe proseguito con altre operazioni simili ed aiuti di ogni tipo alla Malindi United. Un gemellaggio in piena regola che invece non si è verificato. "Ora siamo in pericolo di sopravvivenza - spiega il mentore della scuola calcio, Riccardo Botta - faremo i salti mortali per arrivare a fine anno, ma se nel frattempo non si faranno avanti sponsor credibili e interessati a seguirci, saremo costretti a chiudere". E' molto triste che a Malindi nessuna attività turistica abbia mai appoggiato concretamente l'accademia.(04/06/2012) 

Madaraka Day

Ieri in Kenya era  festa nazionale. Si è celebrato il cosiddetto "Madaraka day", ovvero il giorno della bandiera. Il primo giugno 1963, infatti, è una data fondamentale nel processo di indipendenza del Paese africano. Se il famoso vessillo con lo scudo simbolo di chi aveva lottato per l'indipendenza, su sfondo nero rosso e verde è stato mostrato per la prima volta, in realtà il "Madaraka day" porta con sè un significato ben più importante. Infatti quel giorno di giugno il Kenya per la prima volta si è dato un autoregolamentazione, la prima traccia di costituzione, che poi verrà studiata e stesa insieme con gli inglesi stessi per arrivare al processo completo di formazione della Repubblica del Kenya, che avverrà ufficialmente il 12 dicembre dello stesso anno. 
 In Kenya ieri quindi era "public holiday" e moltissime attività sono rimaste chiuse, quelle che hanno deciso di restare aperte hanno avuto comunque l'obbligo di esporre la bandiera. Si sonio svolte feste e concerti di celebrazione in tutto il Paese. In Italia il "Madaraka day" si celebrerà invece domani, domenica, tre giugno, a Roma nei locali di via della Consolata, con una festa a base di musica e spettacoli di cui vi riferiremo nei prossimi giorni.(02/06/2012)

Più adozioni a distanza
Sempre più bambini vengono adottati a distanza dagli italiani nel distretto di Malindi. I dati trasmessi dal Distretto sono chiari: ogni anno aumentano del 20% i piccoli africani presi in consegna, in inizialmente come affido e poi con le pratiche per l'adozione, dai nostri connazionali. E' un dato che certifica come la solidarietà in Kenya sia ancora un argomento caro agli italiani nonostante l'aria di crisi che soffia sul nostro paese. In realtà cresce anche il numero degli italiani che si trasferiscono sulla costa keniota per crescere i propri figli. Famiglie con bambini piccoli o in età scolare scelgono il Kenya e l'Africa come luogo dove far studiare e dare un futuro ai proprio figli. Un futuro nel segno della semplicità, della natura e del mondo ancora a misura d'uomo rappresentato dal Continente Nero. I dati parlano di molti trasferimenti di famiglie con figli piccoli e anche le mail pervenute a Malindikenya.net confermano che la categoria di lettori più affezionati è rappresentata di da gente che sogna di trasferirsi a Malindi con prole e coniuge e intraprendere una vita normale a misura d'uomo e a contatto con la natura.(01/06/2012)

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