Da questa mattina alle 6 si tengono regolarmente le elezioni presidenziali in Kenya.
Si tratta delle votazioni fatte ripetere dalla sentenza della Corte Suprema del 1 settembre scorso, che ha annullato l'esito delle precedenti elezioni dell'otto di agosto, che avevano visto Uhuru Kenyatta superare nelle preferenze il rivale Raila Odinga.
E' stata una vigilia ricca di vicissitudini, soprattutto legate a ricorsi di avvocati e giudizi della magistratura.
La Commissione Elettorale, in questo clima arroventato non privo di incidenti a seguito di manifestazioni dell'Opposizione proprio contro la IEBC, ha operato in modo che in un lasso così breve di tempo si potessero svolgere delle elezioni credibili.
Il direttore Wafula Chebukati ha anche accolto alcune delle richieste dell'Opposizione, cambiando i membri del direttivo della commissione.
Dal canto suo il Governo ha presentato un disegno di legge per cambiare alcuni punti della legge elettorale, specialmente sulle possibilità di annullamento da parte della Corte Suprema, ma alla fine Uhuru Kenyatta non lo ha firmato.
Nonostante questi sforzi, Odinga e i suoi alleati non hanno voluto partecipare alle elezioni.
La rinuncia di Odinga e del suo vice Kalonzo Musyoka non è stata ratificata, ma è avvenuta solo a voce.
Nell'ultimo comizio di ieri, il leader dell'opposizione ha invitato i suoi elettori a non recarsi ai seggi, a mantenere un comportamento pacifico e se possibile a restare a casa.
Si teme però che nelle roccaforti della NASA, Lago Vittoria e zone attigue, la popolazione cerchi di bloccare i seggi, costringendo anche i pochi elettori di Kenyatta a non votare. In questo modo, se anche solo un seggio non avrà schede valide, secondo la Costituzione le elezioni saranno di nuovo invalidate.
In questo caso, verranno sciolte le camere e saranno indette nuove elezioni, questa volta totali, entro 90 giorni dalla sentenza.
Nel caso invece si riesca a votare in ogni circoscrizione, sarà eletto il Presidente, che verosimilmente sarà Uhuru Kenyatta.
Odinga ha già annunciato che se si avverasse tale possibilità, la coalizione NASA si trasformerà automaticamente in un movimento di resistenza e che ci saranno manifestazioni.
Dall'altra parte, il Vicepresidente William Ruto ha detto che sia oggi che in seguito, non saranno tollerate azioni di disturbo al processo elettorale e all'insediamento di un nuovo Governo.
Il futuro prossimo del Kenya e la sua ripresa dopo un periodo di grande incertezza che sta minando economia e sviluppo di una delle Nazioni più in crescita del mondo, sono ancora da scrivere.
Speriamo insieme alla parola "pace".