I genitori degli alunni keniani stanno sollevando preoccupazioni circa la ripresa anticipata dell'apprendimento prima del gennaio 2021, citando una serie di ragioni, tra cui la sicurezza.
Questo avviene all'indomani delle aperture del ministero dell'Educazione sulla riapertura degli istituti scolastici il prossimo ottobre, per cercare di salvare parte dell'anno accademico.
Il Ministro dell'Educazione George Magoha, lunedì scorso, ha dichiarato che prima del 25 settembre 2020 si terrà un incontro con le parti interessate, nel corso del quale sarà annunciata una data per la riapertura delle scuole. Ieri ha impartito le regole del nuovo protocollo che prevedono una serie di condizioni per gli istituti scolastici, tra cui il non superamento de 25 alunni per classe.
Il presidente dell'Associazione Nazionale dei Genitori Nicholas Maiyo ha rivelato le preoccupazioni dei genitori.
"Abbiamo presentato le nostre opinioni e abbiamo detto che saremo pronti a riaprire le scuole quando la curva si sarà appiattita e la preparazione delle scuole sarà adeguata - ha detto - Le preoccupazioni che sto ricevendo ora, tuttavia, sono dovute al fatto che i genitori hanno subito molte restrizioni a causa della pandemia e ora non sono sicuri che possano essere risolte".

Di conseguenza i genitori hanno sostenuto di non essere pronti a riportare i loro figli a scuola prima del gennaio 2021.

"Che cosa ha fatto il Ministero dell'Educazione per far sì che le scuole siano pronte? In effetti, se non facciamo nulla al momento, potrebbe essere ancora difficile difficile aprirle a gennaio. Da qui a gennaio, lasciate che il Ministero dell'Educazione si prepari professionalmente", ha osservato il sindacalista Robert Bukokhe.

"Che fretta c'è di riaprire le scuole? Invece di sprecare tempo con i media che dicono questo e quello, dovrebbe passare quel tempo ad assicurarsi che le scuole siano preparate per gennaio", ha spiegato l'insegnante Monica Nyambura.

Una parte dei genitori ha anche notato che ci si trova già in una situazione finanziaria difficile, ulteriormente aggravata dalla pandemia di Covid-19"
"Non capisco perché dovremmo pagare le tasse scolastiche per un mese o due e poi pagare di nuovo le tasse scolastiche per l'intero anno prossimo, per la stessa classe! Per me è uno spreco di risorse", ha supplicato l'attivista Shiela Amani.

"A meno che non paghi le tasse, come può un genitore disoccupato pagare le tasse scolastiche per due mesi e poi pagare di nuovo la stessa tassa a gennaio e per tutto l'anno per la stessa classe", ha aggiunto Ismail Mageria.
Già a luglio, Magoha aveva dato ordine alle scuole primarie e secondarie di rimborsare le tasse scolastiche del secondo e terzo trimestre ai genitori che le avevano già pagate, o di trasferire le tasse a gennaio 2021, quando era prevista la riapertura delle scuole.
I genitori hanno anche fatto un gran baccano a Magoha per quella che hanno descritto come la sua mancanza di una chiara comunicazione sulla ripresa delle scuole, dopo che in precedenza avevano indicato che le scuole avrebbero potuto riaprire presto, cambiando tono nella sua precedente posizione del gennaio 2021.
"Questo è un anno sprecato, Magoha è un Ministro un po' in confusione. Io come genitore non sono favorevole alla riapertura delle scuole quest'anno. Siamo pronti come genitori per il prossimo anno", ha detto un altro membro dell'associazione dei genitori ai media nazionali.