Watamu e costa Keniana

COSTA KENYA

Le zanne, la storia del simbolo di Mombasa

Sono diventate icona della seconda città del Kenya

10-07-2019 di redazione

Mombasa è sicuramente la città più antica del Kenya e uno dei porti storici dell’Africa Orientale. Gli altri approdi citati già nel decimo secolo dopo Cristo dai primi navigatori, sono oggi rovine di città (come Kilwa in Tanzania o Sofala in Mozambico) oppure sono rimasti insediamenti minori.
Come ogni città che abbia secoli di storia, Mombasa ha i suoi simboli: il più celebre è senza dubbio Fort Jesus, la fortezza eretta dai Portoghesi e più volte assaltata e passata di mano in mano, durante più di cento anni di guerre tra lusitani e arabi.
Il simbolo iconografico di Mombasa, però, non ha radici profonde nella storia della città-isola, ma le sue origini sono relativamente recenti, risalgono infatti al 1952.
Si tratta delle famose zanne di alluminio che sovrastano l’arteria centrale della città: quattro zanne d’elefante dal bianco colore che richiama l’avorio, posizionate ad incrociarsi e a comporre altrettanti archi nelle due corsie di marcia di Moi Avenue (un tempo Kilindini Road).
Le due iconiche zanne (Mapembe ya Ndovu) furono erette in onore della visita nella città della Regina Elisabetta, che soggiornò al Mombasa Yachting Club.
Originariamente le zanne erano di legno e furono erette proprio perché si sapeva che il Sovrano Britannico sarebbe passato da quella strada per recarsi dall’aeroporto di Mombasa alla residenza sul mare. L’idea era di rimuoverle quando la regina avrebbe fatto ritorno in patria, ma data la vicinanza con il parco Uhuru, luogo di ricreazione dei cittadini, le zanne diventarono quasi un’attrazione.
Non solo: molte agenzie di viaggio e commercianti iniziavano ad associare le loro attività alle due zanne, come simbolo di Mombasa, piuttosto che utilizzare Fort Jesus, le porte istoriate swahili, i dhow o qualche palazzo portoghese o indiano della città vecchia.
Fu così che nel 1956 la Municipalità decise di ricostruirle ancora più imponenti, utilizzando l’alluminio che avrebbe più facilmente resistito al caldo e alle piogge.
Tant’è che, con qualche riverniciata stagionale, le zanne sono ancora lì a campeggiare nel cuore della città ed oggi, oltre a cataloghi per viaggiatori, francobolli e immagini digitali, accolgono i selfie di turisti da tutto il mondo e ricordano che il Kenya è il Paese della fauna selvaggia e della savana, che dista poco più di cento chilometri dalla stessa Mombasa.

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