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Novembre 2014

Tutte le notizie del mese

01-11-2014 di redazione

Malindi e benessere: numero uno è sempre l'esclusiva SPA di Chenot a Lion in the sun
Se Malindi, oltre che di vacanza e di “mal d’Africa” è diventata sinonimo di benessere e salute, lo si deve soprattutto ad Henri Chenot e alla sua Thala SPA che da anni rappresenta l’eccellenza di “Lioni in the Sun”. Anche quest’anno sono arrivati ospiti da tutto il mondo per abbinare la vacanza in Kenya alla famosa cura detox. Una cura che non prevede necessariamente il soggiorno e la stanza a Lion in The Sun, anche i residenti e chi è in vacanza in altri resort o in case private può beneficiare della cura creata da Chenot, seguendo i consigli alimentari dello staff e recandosi a Lion in The Sun solo un paio d’ore al giorno per ricevere i trattamenti. Per i residenti di Malindi e Watamu c’è uno sconto relativamente al pacchetto scelto. La cura detox di Henri Chenot prevede un’alimentazione studiata e personalizzata chiamata “biolight”, che viene abbinata a massaggi tendino-muscolari e talasso-phytofango terapia. Questi trattamenti mirano alla rigenerazione del corpo e della mente e rappresentano un’opportunità unica per tutti coloro che vengono a Malindi o ci vivono. Lion in The Sun è aperta a chiunque voglia farsi personalizzare la cura e iniziare un percorso di “remise en forme”. 
Per informazioni, contattare Sabina allo 0726/313101(30/11/2014)    

A Mombasa è ancora boom di richieste di abitazioni

La crisi del turismo a Mombasa non ferma la richiesta di abitazioni. Questo emerge dal recente "Homes Expo", la fiera dell'immobiliare tenutasi nella capitale costiera del Kenya. L'Amministratore Delegato di Myspace Properties, una delle agenzie più importanti del Kenya, ha confermato che il mercato è stabile e come negli anni passati la richiesta di acquisti ed affitti è superiore all'offerta. Secondo un altro dei 70 operatori presenti all'Expo, la richiesta tra Mombasa, Nyali, Bamburi e Shanzu è di 30.000 case all'anno.(29/11/2014)

La Banca Mondiale finanzierà l'urbanistica a Malindi

Una fantastica notizia per Malindi e la costa keniota. La Banca Mondiale ha stanziato fondi per rifare l'arredo urbano, le strade e la rete fognaria con il riutilizzo delle acque piovane di due cittadine del Kenya. Ebbene, sono state scelte Kitui, a nord del Paese, e appunto Malindi. Lo ha comunicato a Nairobi la ditta che ha preso l'appalto per i lavori che potrebbero iniziare già dal prossimo anno. Tra qualche giorno conosceremo anche l'importo esatto dello stanziamento da parte dell'ente internazionale. Sicuramente una cittadina in continua espansione e pronta ad arrivare presto alle 100 mila presenze, considerando anche l'hinterland che cresce, non può continuare a crescere in maniera così poco sostenibile. Malindikenya.net seguirà la vicenda con attenzione, sperando che il progetto sia presto visibile e sia compatibile con le esigenze di una località turistica, oltre che di un popoloso centro abitato.(29/11/2014) 

Il Vasco Da Gama Pillar di Malindi è a rischio crollo

(c.b.) Il monumento a Vasco Da Gama eretto nel 1499 dopo l'arrivo dell'esploratore portoghese a Malindi, considerato uno dei simboli della cittadina, è in serio pericolo. Un blocco di cemento si sta staccando dalla base e ha scoperto una serie di crepe "importanti" che hanno messo in allarme il direttore dei Musei nazionali di Malindi, Ghezzal Swaleh, sotto la cui tutela si trova anche il cosiddetto "pillar". Da tempo il pillar soffre dell'erosione provocata dalle maree e dal mare grosso che ultimamente si fa sentire in maniera più vigorosa, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la visita di una scolaresca arrivata nei giorni scorsi dal nord del Paese. Alcuni ragazzi, appoggiandosi alla base del monumento, avrebbero fatto staccare un grosso pezzo di cemento. Il Vasco Da Gama pillar in tutti questi secoli è stato solamente intonacato, ma la calce è ancora quello originaria, e le pietre quelle portate dai portoghesi stessi. "Abbiamo chiesto aiuto al Governo del Portogallo - spiega Ghazzal Swaleh a Malindikenya.net - ma ci hanno risposto che per ora non hanno fondi disponibili, ma manderanno un loro perito". Da Nairobi, invece, nessuna notizia e una delle icone di Malindi rischia di sbriciolarsi.(28/11/2014)

Due coppie di gemelli si sposano in Kenya: capelli biondi e occhiali per non confondersi sull'altare

Sono davvero identici. Due coppie di gemelli che difficilmente si possono distinguere. A Machakos il prete ha celebrato un insolito doppio matrimonio tra i gemelli venticinquenni William e Zacheus Kavoi e le gemelle Maureen e Linet Kimetu, di ventitre anni. "Quando ci siamo incontrati, ovviamente tutti e quattro essendo inseparabili - racconta Linet - abbiamo capito subito che eravamo fatti ognuno per l'altro". William conferma l'incontro e il fidanzamento, che in pochi mesi si è trasformato in richiesta di matrimonio. 
"Non c'è stato bisogno nemmeno di corteggiamento - dice Willy, che con il gemello si occupa di commercio di frutta e verdura - ci è bastato capire chi era più compatibile caratterialmente con il gemello dell'altro sesso". Guardacaso le coppie sono formate dai due che hanno visto per primi la luce, Zacheus e Linet, e dai due "ritardatari". All'altare qualche problemino lo hanno avuto, tanto che una delle due sorelle ha dovuto ossigenare i capelli per farsi riconoscere dal promesso sposo, e l'altro si è messo un paio di occhiali. Ora per i quattro si prevede una vita da "doppia coppia" e chissà, magari figli gemelli!(28/11/2014) 

Il "malindino" Piscopo campione mondiale Lamborghini!

Grande affermazione per il pilota italiano Edoardo Piscopo, che a ventisei anni si è aggiudicato a Sepang la World Final 2014 del Super Trofeo Lamborghini. Un successo che fa gioire anche la Malindi italiana, che ha visto più volte Edoardo e che soprattutto da tanti anni ospita in maniera pressoché fissa la madre, Monica Ciccolini e la nonna Betty, che hanno casa sulle rive dell'Oceano Indiano e sono proprietarie di un lussuoso lodge nel Maasai Mara. Dopo aver trionfato qualche giorno fa nel Campionato Europeo Pro della prestigiosa casa automobilistica, Piscopo ha bissato in coppia con il serbo Pavlovic nel percorso orientale. Un buon viatico per una carriera in crescendo che ci auguriamo ricca di altre soddisfazioni.(27/11/2014) 

Watamu contro la pesca con le reti di ferro: "Distruggono il nostro ecosistema"

Dura protesta dei guardaspiaggia di Watamu, nei confronti della pesca a strascico con le reti di ferro e contro chi non esegue i doverosi controlli.
"Stanno rovinando tutto l'ecosistema del parco marino di Malindi e Watamu - è il monito di Feisal Lali, chairman della Watamu Beach Management Unit - dobbiamo fermare questo tipo di pesca che elimina anche specie rare di pesci e rovina la barriera corallina". Spesso le imbarcazioni che usano le "ringnet" arrivano dalla Tanzania, ma anche la pesca su commissione per conto dei cinesi sta diventando sempre più selvaggia.(27/11/2014) 

L'esercito keniota uccide 100 seguaci di Al Shabaab al confine con la Somalia

Ritorsione delle forze dell'ordine e dell'esercito keniota al confine con la Somalia e nella zona di Mandera: dopo l'agguato degli Shebaab a un pullman con l'uccisione di 28 non somali, i kenioti hanno ucciso un centinaio di persone di origine somala e ritenuti legati all'attentato o comunque filo-terroristi. La battaglia tra kenioti e somali al confine sembra non avere fine, anche se resta da anni confinata in quei territori 
che, pur dividendosi in diverse etnie e differenti religioni, sembrano dimenticate da ogni dio.(26/11/2014) 

La stagione del Billionaire mostra le sue perle: ristorante, shopping, relax e la verve di Gino Parlato

Con l’arrivo dell’estate entra nel vivo la stagione del Billionaire di Malindi. La meravigliosa creatura di Flavio Briatore non ha mai chiuso i battenti e con l’arrivo del brillante chef e pizzaiolo (ma ormai anche animatore e grande amico di Malindi e dei malindini) Gino Parlato, un simbolo dell’elegante ristorante immerso nella suggestiva cornice del Parco Marino, il Billionaire vive tutto il giorno e si anima maggiormente, proponendosi sempre più come un locale per tutti, residenti, turisti e villeggianti di ogni nazionalità. 
Cucina operativa sette giorni su sette a pranzo e cena, aperitivi in riva al mare e il Billionaire Mall, la piazzetta che apre tutti i giorni dalle 16 alle 21 e promette uno shopping di qualità tra abbigliamento uomo, donna e bambino e l’originale interior design di classe by Be Clever. E’ lo stesso Gino a presentarsi ai nostri lettori: “Cari amici di Malindi sono tornato tra voi e per voi, quest’anno non mi occupo solo della pizzeria ma anche della cucina, ho preparato nuovi gustosi menù e ho piacere che vi avviciniate a noi senza pensare che il Billionaire sia solo un locale per Vip. Sentitevi benvenuti sulla nostra nuova splendida terrazza in riva al mare  che è un luogo spettacolare e unico per aperitivi pranzi e cene”. Il Billionaire è anche il luogo adatto per organizzare eventi speciali, matrimoni compleanni o altre ricorrenze che meritino un servizio di alta qualità e personalizzato da concordare con il cliente.  Per prenotazioni chiamare Tumbo allo 0713/324903 o Gino allo 0729/620185.(26/11/2014).

Uccisi 28 kenioti su un pullman al confine con la Somalia
Un manipolo di guerriglieri fedeli alle milizie somale di Al Shabaab ha fermato sabato all'alba un pullman appena fuori dal campo profugi della cittadina di Mandera, al confine con la Somalia, in una zona definita pericolosa per i cittadini non somali e mai frequentata dagli stranieri. I terroristi hanno fatto scendere i passeggeri e hanno giustiziato i 28 cittadini non somali che erano incapaci di leggere il Corano. La rappresaglia, recita un comunicato del portavoce di Al Shabaab, è legata agli arresti di estremisti islamici a Mombasa.(25/11/2014) 

Fiocco rosa in casa "Nonsologelato" a Mombasa è nata Lucrezia!

Sabato scorso al Mombasa Hospital è nata Lucrezia. Un "dolce" evento, è il caso di dirlo! Perché il piccolo gioiello che vedete è la figlia di Anna Leali, rinomata gelataia e pasticcera di Watamu e del suo compagno Andrea Vernizzi, amministratore del complesso residenziale Fortamu. La piccola pesa 2.880 grammi e misura 48 cm. A loro le felicitazioni di Malindikenya.net.(25/11/2014)

Questionario Anti-ebola negli aeroporti del Kenya

Dai giorni scorsi, per chi viaggia in direzione Kenya, ai normali visti turistici d'ingresso, si aggiunge un altro modulo (doppio) da compilare e firmare. Si tratta di un "form" sul virus Ebola richiesto dal Ministero della Salute del Kenya nel quale il turista che sbarca a Mombasa o Nairobi, deve segnalare se ha compiuto un viaggio nei sei Paesi che hanno avuto a che fare con il virus ebola: Nigeria, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Congo e Senegal. Insomma, se il Kenya è una nazione non a rischio epidemia, è vero che chi vive in Europa a contatto con popolazioni differenti e provenienti da ogni angolo della Terra, è più a rischio di chi, in Africa, non ha possibilità di muoversi molto e di incontrare gente proveniente soprattutto dai Paesi "incriminati". Per questo dapprima questi moduli venivano consegnati solo dalle linee aeree che effettuavano scali in altre città africane (come ad esempio l'Ethiopian, che prima di arrivare a Mombasa si ferma ad Addis Abeba) ora invece vengono consegnati anche a chi arriva direttamente dall'Italia con i voli charter. All'aeroporto di Mombasa, in ogni caso, ci saranno addetti che aiuteranno nella compilazione chi non ha dimestichezza con l'inglese. Malindikenya.net vi da la possibilità di scaricare QUI e stampare queste due pagine, in modo da poterli compilare con calma, a casa o in viaggio. E ricordate: il Kenya è più sicuro dell'Italia, in fatto di Ebola!(24/11/2014) 

La foresta Arabuko Sokoko a rischio per colpa dei cercatori di petrolio 
Gli ambientalisti si muovono per evitare uno scempio che potrebbe riguardare "casa nostra", ovvero l'Arabuko Sokoke Forest, che si estende da Gede a Matsangoni, lungo la strada Malindi-Mombasa dove ci sono anche gli ingressi per i turisti, fino a buona parte della strada per lo Tsavo, tra i villaggi di Jilore e Vitengeni. All'interno della foresta vivono alcune specie di uccelli e rettili difficilmente trovabili in altri microclimi, anche perché l'Arabuko è una foresta di formazione pluviale in alcuni tratti impenetrabile. Le sue radure però piacciono anche agli elefanti e le sue ramificazioni alle scimmie colobo. Senza contare le centinaia di varietà di fiori, piante e arbusti. Tutto questo paradiso di flora e fauna potrebbe subire un duro colpo se le compagnie petrolifere CAMAC (statunitense, il committente) e BGP (cinese, l'appaltatore dei lavori) inizieranno i loro sondaggi alla ricerca di petrolio. "La dinamite che la compagnia petrolifera si propone di utilizzare per la ricerca - spiega Paul Matiku dell'associazione ambientalista "Nature Kenya" - avrà impatto negativo su tutta la fauna, dalle api alle elefanti. Gli elefanti temono i test sismici e tendono a fuggire, ma nella foresta di Arabuko-Sokoke non possono correre lontano, dato che la foresta è recintata. Inoltre, l'apertura di strade all'interno dell'area protetta la renderà accessibile ai bracconieri e ai taglialegna illegali, come è già avvenuto nella Riserva del Selous, dove trent’anni fa le esplorazioni petrolifere hanno praticamente distrutto il più grande parco nazionale della Tanzania". Le proteste sono già state inoltrate al Governo, alla Contea, all'Onu e all'Unesco, per cui l'Arabuko Sokoke da tempo è sul punto di diventare Patrimonio dell'Umanità.(23/11/2014)

Demolite decine di baracche a Mtangani

(c.b) Una grossa demolizione di baracche all'alba di ieri nel quartiere popolare di Mtangani, a ridosso di Malindi. Le ruspe sono arrivate senza un vero e proprio preavviso e hanno costretto i cosiddetti "squatter" che da anni occupano quei terreni senza titoli di proprietà, a lasciare tutto e restare senza un tetto.(22/11/2014)

Finalmente Tac, ultrasuoni e raggi X a Malindi

Ecco TAC, ultrasuoni e Raggi X a Malindi. Finalmente, grazie a una collaborazione tra il centro Jamu e il Governo della Contea di Kilifi, sono disponibili anche da noi i servizi di Tomografia Assiale Computerizzata, degli Ultrasuoni e e dello scan a Raggi X con le più moderne attrezzature.
Fino a poco tempo fa chiunque avesse bisogno di questi servizi si doveva recare a Mombasa, con costi che si aggiungevano a quelli del viaggio. Ora invece il Jamu Center al Centro Commerciale Oasis (quello del Nakumatt per intenderci).  
Soddisfazione da parte del responsabile sanitario della Contea, Omar Mohamed Sabah. In un discorso letto a suo nome dall’Amministratore sanitario del Distretto di Malindi,  Hassan Sheyumbe durante la recente apertura ufficiale del centro di radiologia, Sabah ha esortato i residenti della contea a fare uso della struttura al fine di ridurre le spese mediche e migliorare le loro condizioni di salute prima di attendere che la situazione possa peggiorare.  "L'apertura di questo centro non solo segna un risultato importante nell'impegno del Governo della Contea di portare i servizi medici di qualità più vicina alla gente della costa Nord – scrive Sabah -  ma significa anche che, poiché si tratta di una collaborazione con i miei servizi ministeriali, sarà un servizio offerto a tassi agevolati”.Sabah ha poi fatto sapere che il governo della contea ha dato la priorità alla salute e che intende garantire che ogni residente nei servizi sanitari acceda con prezzi accessibili a tutte le strutture convenzionate. Ovviamente il servizio Jamu al Nakumatt è fruibile da tutti, turisti e residenti italiani compresi. (dal nostro corrispondente Charo Banda 21/11/2014) 

Safari in Kenya, incidenti pochissimi
, quella di Giulia una fatalità 
"Il tragico incidente di ieri è da catalogare nelle fatalità e solo chi era presente sa come siano andate realmente le cose - dice Camilla - posso dire che conosco la compagnia locale di safari che accompagnava i turisti e la sua professionalità. Sono tra i migliori in circolazione, sia per esperienza dei driver che per la puntigliosità nel controllare i mezzi. Chiunque fa safari sa quanto può essere scivoloso un certo tipo di fango". Secondo Camilla, titolare dell'agenzia di safari Bushcompany, l'escursione dei parchi è meno pericolosa di qualsivoglia viaggio per le strade ovunque nel mondo. "Durante gli spostamenti nelle riserve nazionali, così come in quelle private e nelle Conservancy, ci sono determinate regole che tutti conosciamo e dobbiamo applicare - appunta la guida - ma tra queste non rientra certo il far stare seduti i turisti all'interno dei parchi. Primo perché il limite di velocità è di 40 km/h e deve essere rispettato, secondo perché solitamente quando si è con l'occhio alla ricerca degli animali, si procede davvero piano. Il driver stesso, fuori dal parco o in circostanze in cui si è al limite della velocità consentita, invita i suoi clienti a sedersi. Mentre invece è vietatissimo far sedere i turisti sul tetto del fuoristrada o del pulmino, ma i ranger sono severissimi nel caso colgano qualcuno trasgredire".(20/11/2014)

Turista italiana muore 
per una tragica fatalità allo Tsavo 
Una turista italiana di 46 anni, Giulia Grifone, originaria del centro Italia è rimasta vittima di un incidente mortale durante un safari nello Tsavo Est. E' successo ieri mattina dentro il Parco Nazionale che dista circa 100 km da Malindi. La donna viaggiava su un fuoristrada di una rinomata compagnia di safari locale che collabora con un villaggio turistico di Watamu, insieme al marito e ad altri quattro connazionali. Per evitare un'antilope kongoni che aveva tagliato loro la strada, l'autista del Land Cruiser ha frenato di colpo ma la strada sterrata, resa fangosa dalla pioggia, si è trasformata in un insidia benchè la velocità del mezzo non fosse affatto alta. Così l'automobile si è capottata, non riportando peraltro danni importanti. Purtroppo la donna in quel momento era in piedi sul mezzo, e la sua testa sporgeva dal tettuccio apribile del mezzo. Così nel ribaltarsi ha battuto violentemente la testa ed è rimasta uccisa sul colpo. Illesi gli altri occupanti, che non hanno nemmeno voluto l'ambulanza. Un altra auto della compagnia di safari li ha accompagnati a Voi e da qui a Mombasa dove hanno ricevuto cure per i pochi graffi subiti da un incidente davvero banale che tragicamente è costato la vita a una persona. Su migliaia di safari effettuati ogni stagione, l'ultimo incidente con un turista italiano tra le vittime, in Kenya si era verificato nel 2007. Un aneddoto: la mattina della partenza, la sveglia della coppia non era suonata e i due avrebbero perso la partenza, se un assistente del villaggio, con tempestività e senso del dovere. non li avesse avvertiti in tempo. Quando si dice il destino.(19/11/2014) 

Zukerberg regala internet gratis ai kenioti
L'idea è di quel fenomeno di Zuckerberg. L'inventore di Facebook sta regalando connessione gratuita a buona parte dell'Africa per promuovere il suo social forum ed altri siti e portali a lui collegati. Così dopo lo Zambia, nello scorsoluglio e la Tanzania (due settimane fa), è la volta del Kenya, i cui abitanti possono approfittare dello stuolo di servizi online gratuiti tramite il portale Internet.org. Tra questi ovviamente troviamo Facebook e Facebook Messenger, ma anche ulteriori servizi "fondamentali", in grado di offrire a tali popolazioni l'accesso all'informazione internazionale, su questioni politiche e sui tenori di vita all'estero, o anche sulle più "banali" informazioni sul meteo, passando all'educazione su argomenti più attuali, come l'ebola.(19/11/2014)

Grillo e Paoli: le mogli dei Vip scelgono ancora il Kenya

Altro che paure infondate! Malindi e Watamu attraggono ancora i Vip e soprattutto le loro compagne. Complici i primi freddi italici e le piogge torrenziali, inizia l'andirivieni di personaggi conosciuti sulla costa keniota, dove ormai la temperatura non scenderà più sotto i 27 gradi fino almeno a Pasqua. Lo scorso weekend ha visto la partenza di due amiche che sono anche mogli di due personaggi molto famosi che hanno acquistato da tempo due ville a Malindi, nell'oasi di bellezza, lusso e riservatezza del Blue Key, sulla spiaggia di Silversand. Si tratta di Parvin Tadjk, moglie dell'ex comico e ormai politico Beppe Grillo, e di Paola Penzo, ovvero la signora Paoli, consorte del cantautore Gino. 
Una minivacanza rilassante e un saluto con l'appuntamento per dopo Natale quando, si mormora, potrebbero fare ritorno con i mariti. Su Gino, che ormai è di casa a Malindi e Watamu, non dovrebbero esserci dubbi, mentre del fustigatore del Movimento Cinque Stelle che odia l'aereo ed è sempre sul "chi vive" si saprà solo all'ultima ora. Intanto iniziano ad arrivare anche le altre "grandi dame" che fanno parlare bene di questi luoghi, grazie al loro amore per il Kenya. Ad aprire le danze è stata Corinne Clery, che giù in passato ha dichiarato a Malindikenya.net il suo spassionato mal d'Africa. Presto la seguiranno anche l'attrice Manuela Arcuri, la presentatrice Paola Perego, le giornaliste Didi Leoni e Stella Pende ed altre sorprese stagionali. Donne che amano il Kenya e che sono la miglior pubblicità a chi non ritiene Malindi e Watamu la migliore meta per le vacanze di questo inverno.(18/11/2014) 

Lucky House Watamu, l'occasione per un business e una nuova vita africana

L'occasione è davvero ghiotta, l'inserzionista di oggi è proprietario di un terreno di oltre 2000 metri quadri in pieno centro a Watamu, sulla strada principale che attraversa il Paese, a cinquanta metri dal supermarket di Mama Lucy, subito dopo e sullo stesso lato della Kenya Commercial Bank. Lucky Cottages si compone di due ville e due cottage attrezzati di cucina, ma non solo! 
In pratica si tratta di runa struttura turistica completamente arredata, sicura e protetta immersa in un parco tropicale su 2000 metri quadri di terreno, con box auto. La struttura è composta da due villette e altrettanti cottages con veranda
completamente arredati, per un totale di 7 camere matrimoniali con relativi servizi. La villa padronale è di 150 mq circa con soggiorno, veranda, cucina 
e due camere matrimoniali con relativi servizi. C'è inoltre una terza camera con ingresso indipendente e servizi.La seconda villetta si estende su 80mq circa e si compone di 2 camere matrimoniali con relativi bagni, angolo cottura e veranda. I due cottage da 60 mq circa presentano rispettivamente una camera matrimoniale, bagno cucina e veranda.Villette e cottages hanno tutti tetto con tegole canadesi e pavimenti in galana. I bagni sono dotati di acqua calda.
Nel terreno è presente anche un grande ripostiglio, magazzino e stanza generatore. La struttura è l'ideale per chi vuole trasferirsi a Watamu e allo stesso tempo gestire un Bed And Breakfast o un miniresort dove eventualmente può anche risiedere, oppure per un acquisto multifamiliare.(17/11/2014)

Festa con Sorrisi Africani alla Mary's school di Mambrui

Festa di fine anno alla Mary's School di Mambrui, vanto della solidarietà italiana. Una delle migliori scuole primarie per rendimento dei suoi alunni, grazie anche all'applicazione dei cinquanta bambini adottati a distanza nella Svizzera Italiana tramite l'associazione Sorrisi Africani. 
La scuola, fondata dal padovano Raffaele Trolese, ogni anno festeggia e premia i suoi alunni, dal kindergarden alla quarta classe. 
Alla cerimonia erano presenti anche il Ministro regionale dell'Agricoltura Mwalimu Mwenza e il segretario della Cultura Manyule Baya.
Mwenza ha ribadito l'importanza delle donazioni italiane e si è complimentato con i professori, artefici insieme all'applicazione dei ragazzi delle buone performance scolastiche. Ha ricordato come l'aiuto dei aprenti sia fondamentale, pregandoli di tenerli distanti, finché sono piccoli, dalle cerimonie tradizionali come i funerali che durano giorni e notti, spesso tenendoli svegli e spossandoli, facendo loro perdere giorni di studio se non addirittura di scuola. Era presente alla cerimonia anche il presidente dell'associazione "Sorrisi Africani", Mauro Stoppa. "Avere queste soddisfazioni dai nostri ragazzini del villaggio di Mnazi Mmoja - ha detto Stoppa - ci rende orgogliosi e sempre più convinti dell'opera che stiamo portando avanti. Mnazi Mmoja è in un'area remota dove non ci sono grandi strutture pubbliche o private né possibilità di sviluppo e crescita. Questi ragazzi con la loro volontà un domani potranno dare una svolta alla loro condizione e a quella delle loro famiglie".(16/11/2014) 

Riapre lo storico luxury resort e ristorante La Malindina

Una bella notizia per Malindi: uno dei monumenti alla classe, all'eleganza e allo stile italiano in Kenya riapre i battenti. Il ristorante e resort La Malindina da domani, sabato 15 novembre tornerà ad incantare viaggiatori e residenti di ogni nazionalità.
Una nuova gestione, la società Mariani Viaggi, conosciuta in Europa per affidabilità, serietà ed eleganza, è pronta a rilanciare lo storico "luxury resort" che per anni è stato emblema della vacanza vip a Malindi e il rinomato ristorante, immerso in un bellissimo ed immenso giardino sotto la vista di un imponente tetto di makuti. "Sono orgogliosa e felice di inserirmi in questo contesto da favola - spiega a Malindikenya.net la titolare Betty Mariani - dove la natura si incontra con il lusso e la riservatezza crea un ottimo connubio con la cura degli ospiti. L’eleganza prima di tutto e’ questo". 
Dotata di 12 camere, tutte finemente arredate, curate nei minimi dettagli ed immerse in un giardino tropicale a pochi passi dall'Oceano Indiano, La Malindina è il luogo dedicato a coloro che amano o vogliono scoprire questo paradiso in cui lasciarsi coccolare nelle magiche giornate keniote. " La Malindina è anche l'angolo culinario più esclusivo di Malindi - aggiunge Betty Mariani - in un ambiente accogliente e riservato, offriamo un’ampia selezione di specialità sposate ad ingredienti di altissima qualità. La cena, le serate a tema, i cocktail saranno momenti davvero imperdibili. Io e il direttore Stefano saremo lieti di accogliervi in questa magica atmosfera".(15/11/2014)

Addio a Mimmo Mancini, storico residente napoletano di Malindi

Qualche mese fa, noi di Malindikenya.net, su spinta di due storici residenti e amici suoi, Eugenio del Curatolo e Roberto Macrì, avevamo organizzato una “colletta” online per poterlo ricoverare e curare. 
Ieri, a 86 anni, i profondi occhi azzurri di Mimmo Mancini hanno salutato l’Africa e si sono chiusi per sempre.
La storia del napoletano Mimmo è di quelle che si potrebbero racchiudere in un romanzo. 
Arrivò in Kenya per salvare il cuore da uno dei dolori più grandi che un uomo possa sopportare: la morte di un figlio. Mimmo era gioielliere nella Roma bene e il figlio, un gran bel ragazzo di cui campeggiava una gigantografia nella sua prima villa keniota, aveva seguito le sue orme. Fino a quando una banda di malviventi, una mattina, interruppe bruscamente la sua giovane vita, uccidendolo durante una rapina.
Da allora Mimmo non ne aveva più voluto sapere nulla. 
Venduta l’attività, si era fatto convincere da un amico capitolino a trasferirsi in uno dei paradisi incontaminati del pianeta, quale era Malindi all’inizio degli anni Ottanta. Aveva ideato uno dei primi “day safari”, escursione alle mangrovie di Ngomeni, con pranzo a Che Shale e poi giro in barca. 
La strada allora, poche centinaia di metri dopo il Casinò, era sterrata e spingersi oltre Mambrui pareva un’avventura. Con i suoi fuoristrada Mimmo scendeva sulla spiaggia oltre il Sabaki e faceva vivere ai turisti un’esperienza unica.
Così è andato avanti per anni, cercando di dimenticare l’affronto che il destino gli aveva fatto.  Con l’avvento della strada asfaltata, quel giro aveva perso il suo fascino e per lui era incominciata una nuova vita, più morigerata e più africana. Una casa spartana nel quartiere di Majengo con la nuova moglie keniota, due figli da mandare a scuola. Il tutto con una pensione poco più che dignitosa.
Aveva il dono dello stile, Mimmo, e un’ironia garbata e intelligente. 
Ospitava tutti i residenti maschi (e anche qualche donna appassionata e coraggiosa) nella sua terrazza ogni domenica, per sentire le radiocronache delle partite con la sua radio a onde cortissime. Era l’unico a possederne una e ogni settimana casa sua si trasformava in un Bar Sport a ottomila chilometri dagli stadi d’Italia, con scommesse e sfottò inclusi nel pomeriggio. Lì si alternavano i personaggi indimenticabili di quella Malindi che io ho vissuto da ragazzo e Mimmo, da elegante padrone di casa, faceva capire senza maschere chi fosse gradito e chi meno. Alla fine, però, per ognuno c’era sempre la possibilità di rimediare ed entrare nelle sue grazie, a patto che non portassero iella al Napoli.
E la passione per “o’ ciuccio”, la sua squadra del cuore, era rimasta l’unica cosa che lo tenesse legato all’Italia e alla comunità malindina, nelle sempre più rare apparizioni al bar. Si era fatto esile e la risicata pensione che gli arrivava finiva in un baleno. 
Ma a noi piace ricordarlo vivace ed acuto, con la classica parlata partenopea e la battuta sempre pronta e ancora più ficcante perché piena della flemma, della filosofia e della classe che fanno grandi i napoletani nel mondo.(14/11/2014) 

Pavaludo House a Casuarina, uno small luxury resort in occasione!

Da oggi sul nostro portale, che ormai è diventato anche il punto di riferimento per chi vuole vendere o acquistare immobili a Malindi e Watamu, potete trovare una nuova occasione: si tratta di PAVALUDO HOUSE, una splendida residenza faraonica di fronte alla spiaggia di Rosada Beach, nel cuore dell'elegante zona di Casuarina. 
Pavaludo House è una tenuta immersa in un giardino tropicale con nove camere tra cui una grande suite con doppi servizi. L'enorme piscina annuncia due ali con quattro camere indipendenti ciascuna, lasciando immaginare per questa casa, da sempre utilizzata come abitazione privata per una famiglia numerosa, una possibile trasformazione in un mini resort di lusso (di quelli che vanno di moda ultimamente, gli "Small Luxury Resort) o per un grande ed elegante bed and breakfast. La sua posizione in prima fila sulla strada di Casuarina (basta attraversare per essere a pochi metri dall'oceano indiano) la rende interessante per un business, ma anche per famiglie di amici che volessero intraprendere un acquisto collettivo, per godersi le vacanze africane insieme ma anche in maniera indipendente. Un'occasione da scoprire, CLICCANDO QUI e da prendere al volo, per chi vuole cambiare vita e fare un investimento a Malindi.(14/11/2014) 

Il "nostro" Charles Bruno: da Malindi a campione del Kenya

Di soddisfazioni il nostro Charles Bruno ce ne ha date tante: capitano di tutte le nazionali giovanili del Kenya, l'esordio nelle Harambee Stars a 17 anni, il prestito a Latina, i provini al Genoa e in Portogallo. Adesso, finalmente a 20 anni, il suo primo scudetto, conquistato con il Gor Mahia, la squadra della sua etnia, i Luo. Per il ragazzo cresciuto nella Malindi United e sostenuto per anni dal progetto Karibuni-Genoa con Malindikenya.net, è un punto di partenza verso una carriera che deve ancora regalare molte gioie e che speriamo lo vedrà protagonista di quel che ha sempre sognato e che tanti italiani di Malindi hanno contribuito a creare. "Ringrazio chi ha creduto in me - dice Charles - soprattutto il mister Riccardo Botta, il mio secondo padre, la Karibuni Onlus e Freddie. Ho lavorato sodo per raggiungere questo obbiettivo, con momenti di sconforto e tante promesse. Ora so di essere un vero calciatore, oltre che un uomo".(13/11/2014) 

Assurdo: in Italia c'è ancora chi ha paura di prendere l'ebola da un keniota

L'ultima assurdità in ordine di tempo è quella di una scuola di Chieti, i cui genitori degli alunni si sono rifiutati di mandare i figli ad assistere ad uno spettacolo acrobatico di piccoli coetanei kenioti dell'associazione "Koinonia" di Padre Kizito Sesana. Spiegazione ufficiale: paura che i loro figli possano contrarre il virus ebola o altre malattie virali. Inutile spiegare loro che queste generazioni di ragazzini di strada girano l'Italia da vent'anni, oltre che mostrare la mappa di ebola e farli parlare con medici ed esperti. I quotidiani, i blog, i parrucchieri e i talk show del pomeriggio li hanno rincoglioniti a tal punto da non farli recedere dalle loro certezze solari. Meglio lasciare a casa i bimbi a vedere scene di guerra in Medio Oriente, teste tagliate, manifestazioni e suicidi di disoccupati alla televisione, è tutta roba sana che non fa venire nemmeno un foruncolo sulla pelle. La televisione, si sa, non veicola i virus, manda solo in pappa il cervello. Intanto il Ministro del Turismo del Kenya Phyllis Kandie ha diramato l'ennesimo comunicato in cui (sic!) si vede chiamata a rassicurare il turismo internazionale sulla situazione di sicurezza sanitaria del Kenya. Per ora, numeri degli arrivi a Malindi e Watamu alla mano, possiamo con certezza affermare che avremo molti meno turisti italiani. In tutto questo l'unica buona notizia è che tanti ignoranti resteranno a casa loro.(12/11/2014)


Addio a Ubaldo "Baldì" Valeri, residente marchigiano di Malindi

Uno dei compiti più ingrati del cronista è salutare, peraltro in ritardo, chi ci lascia. Specialmente perché, scrivendo di e da Malindi, spesso si parla di persone, di connazionali, conosciuti e frequentati per anni in questo angolo di mondo. E' il caso di Ubaldo Valeri, per tutti "Baldì" o "Baldino", per la sua statura. Residente a Malindi da un trentennio, si è spento improvvisamente a 77 anni.
Marchigiano di Osimo, Baldì aveva lavorato da giovane in Svizzera, dove aveva appreso l'arte bianca, in particolare croissant e piccola pasticceria. Ma aveva prestato servizio anche negli hotel del suo Adriatico, quindi aveva un bagaglio di cucina italiana e internazionale non indifferente. Ha lavorato un po' per tutti, dal Bar Bar al Putipù, e anche in proprio, fino all'età della pensione, quando però sfornava su richiesta le migliori melanzane alla parmigiana che si potessero mangiare a Malindi. Era dotato di un'ironia vivace ed era tutt'altro che permaloso. "I piccini sono cattivi, si dice - ammetteva - e allora vuol dire che mi posso permettere ogni tanto di dire qualche cattiveria". Specialmente a chi lo chiamava affettuosamente "Balduf", diminuitivo di "Baldufuta" (ufuta era una marca di olio keniota da poco), criticandogli un po' di mano pesante nel condire i suoi piatti: "Potessi morì scacarellato" era il suo intercalare. Altro che cattiveria, ha sempre dimostrato grande generosità nei confronti della popolazione locale e lascia il ricordo di una persona semplice, integrata e serena. 
Un piccolo grande personaggio d'altri tempi.(11/11/2014) 

Turisti in Kenya in calo del 30 per cento rispetto all'anno scorso

Ebola e la paura del terrorismo sono riuscite a limitare il turismo in Kenya, nonostante i fatti e le assicurazioni di tutti.Nel luglio del 2014 infatti si è registrato il trenta per cento di turisti in meno rispetto all'anno scorso in Kenya, nello stesso mese. 
Questo dicono i dati trasmessi dai due scali aeroportuali internazionali del Paese.
Un totale di 86.666 arrivi dei visitatori sono stati registrati al Jomo Kenyatta International Airport di Nairobi e Moi International Airport-Mombasa rispetto a 123.812 nel mese di luglio 2013, secondo i dati del Kenya Tourism Board.
Complessivamente, nei primi sette mesi dell'anno gli arrivi sono il 16,9 per cento inferiori rispetto allo scorso anno (514.889 da 619.472).
Un duro colpo per il settore del turismo giàin crisi per problemi non suoi.
Il mese di luglio, di solito è il principio dell'alta stagione, ha registrato il terzo più alto numero di visitatori quest'anno, segnando una ripresa da una di tre mesi spirale verso il basso da marzo.
Ilturismo, che è stato uno dei principali veicoli commerciali del paese, e grande bacino d'utenzadi valuta estera per il paese, rischia quest'anno di perdere non solo visitatori, ma anche diattrarre anche un minor numero di investimenti mirati.(10/11/2014)

Base San Marco in Kenya, quasi fatta per il rinnovo
D'improvviso, il sereno. 
Ci sono buone probabilità che la collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e il Governo del Kenya, che sembravano doversi interrompere dopo cinquant'anni di buoni rapporti, proseguano di comune accordo. Lo scorso giugno avevamo comunicato la volontà del Kenya di non firmare il nuovo accordo quadriennale che permetteva ai tecnici italiani di effettuare ricerche, esperimenti ed altro studi sul suolo keniota, nella base di Ngomeni, trenta chilometri a nord di Malindi. Una base che è sempre stata un punto di riferimento per la comunità italiana e che è all'origine dell'insediamento sulla costa keniota di un cospicuo numero di connazionali. Sembrava che il Governo keniota dovesse preferire un partner cinese, ma l'incontro di ieri a Roma tra il presidente dell'ASI Roberto Battiston e il presidente dell'Assemblea del Kenya Justin Muturi, nell'ambito di una visita ufficiale in Italia, ha diradato le nuvole. 
“Esprimo particolare apprezzamento – ha affermato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana - per il buon esito dei colloqui, durante i quali le parti hanno ribadito l’interesse a una estensione degli accordi attuali. Nell’incontro sono state focalizzate le attività legate all’Osservazione della Terra nel contesto del monitoraggio dei disastri ambientali e alla formazione di tecnici kenioti nelle varie linee di attività spaziale, in particolari nel settoredelle telecomunicazioni e del telerilevamento”.(09/11/2014)

Il Console di Malindi Marco Vancini vincerà la causa contro Marco Travaglio

Buone notizie per il Console Onorario d'Italia a Malindi, Marco Vancini. 
Il vicedirettore de "Il Fatto Quotidiano" Marco Travaglio e il direttore Antonio Padellaro sono stati rinviati a giudizio dal GUP di Roma Flavia Costantini per il reato di diffamazione a mezzo stampa. L' udienza è fissata per il prossimo 22 gennaio 2015. L'articolo incriminato era apparso nel novembre 2012 sul loro quotidiano che, secondo l'accusa, ha offeso la reputazione di Vancini con notizie diffamatorie che i vertici della testata non hanno avuto l'accortezza di verificare. Sotto il titolo "Berlusconi vuol comandare anche a Malindi", erano riportate illazioni su presunti rapporti tra il Console e l'ex premier italiano nonché altre notizie non veritiere sullo stesso Vancini. Sul nostro portale, in quei giorni, registrammo una vera e propria sollevazione dei lettori a favore di Marco Vancini e contro "Il fatto quotidiano" e registrammo proprio come le notizie riportate dall'estensore dell'articolo fossero non verificate sul posto e completamente prive di fondamento.
"Sono molto soddisfatto della decisione del Pubblico Ministero - ha detto Vancini a Malindikenya.net - l'eventuale risarcimento sarà devoluto in beneficenza ad alcune Children Home di Malindi che ne hanno bisogno".(08/11/2014) 

Evento di solidarietà con burlesque al White Moon di Malindi

Abbinare solidarietà a "wild painting" e danze "burlesque"? A Malindi non solo è possibile, ma decisamente accattivante. 
Specie se l'intento è dei più lodevoli: raccogliere fondi per acquistare strumentazioni per un reparto dialisi da costruire nell'ospedale distrettuale di Malindi. 
La serata, dal titolo "Meet the world at a cocktail party" si terrà questa sera, sabato 8 novembre, a partire dalle 21 al White Moon di Malindi, sulla spiaggia del Lawford's Resort.
L'happening non prevede, come scritto nei comunicati ufficiali, l'esibizione dell'artista Domenico Di Genni, che avrebbe dovuto dipingere dal vivo (l'artista ci ha confermato che nessun accordo è stato preso con lui e non ha mai confermato la sua presenza) ma solo uno spettacolo di "burlesque", con l'artista austriaca Andrea Winter. L'ingresso alla serata è di Kshs. 1500 per persona (Kshs. 2000 con posto prenotato nei gazebo vip). 
Inutile dire che il ricavato sarà devoluto per l'iniziativa benefica concertata insieme a Rotary Club di Malindi.(07/11/2014) 

Scarpe e palloni da Lecco per la scuola calcio di Malindi

Dopo l'abbandono da parte del Genoa, la scuola calcio di Malindikenya.net vive momenti difficili. I ragazzi più grandicelli vengono mandati a scuola grazie all'aiuto della onlus Karibuni e dell'associazione di tifosi Grifoni in Rete, agli altri provvediamo noi con qualche donazione estemporanea. Importanti anche i contributi di chi ci legge e nel suo piccolo, ci aiuta a rimanere vivi e a fare felici i ragazzini più piccoli che attualmente si allenano nel campetto fuori dallo stadio Alaskan agli ordini dello splendido Badili (nella foto con Freddie). Ultimamente sono stati consegnati all'allenatore (che ha fatto il corso per insegnare ai più piccoli nello slum di Mathare) alcuni palloni di cuoio e qualche paio di scarpe da calcio, guanti e pantaloncini. La generosità di un lettore di Lecco ha portato un sorriso al campetto. Ovviamente i regali andranno non solo ai più bravi a giocare, ma soprattutto a chi si applica di più a scuola, come nello stile della nostra iniziativa. Che è sempre alla ricerca di uno sponsor per riprendere un progetto che in passato ci ha dato tante soddisfazioni e che è una delle poche modalità sicure per togliere tanti bambini dalla strada e portarli al diploma, cambiando per sempre in meglio la loro vita.(06/11/2014) 

Wildside Shop di Malindi tra creatività e arte

Da anni ormai l'arte e la creatività si sposano felicemente al Wild Side Shop di Malindi. Le creazioni eleganti ed originali di Stefania Livi, che vantano più tentativi di imitazione della Settimana Enigmistica, quest'anno si abbinano alle opere uniche ed evocative del mago del fotoritocco Giampaolo Tomasi. L'artista ha messo a disposizione alcune delle sue opere più belle, che come accaduto negli anni passati con altri fotografi e disegnatori, si sono sublimate nella materia, divenendo borse, borsette e t-shirt. Ma non è tutto, oltre alle immancabili creazioni in tessuto bakuba e all'abbigliamento, quest'anno "la Stefy" ha creato una linea di bracciali e collane che abbinano le perline maasai a pietre colorate locali, con gusto e fantasia. Insomma, tante le novità da scoprire in questa stagione al Wild Side Shop, all'insegna della creatività tutta italiana di chi vive in Africa e ne sa cogliere suggestioni e particolari, per trasformarli in arte da indossare.(05/11/2014)

JohnKariuki, l'anima "bio" di Slow Food parla keniota

Il Kenya è sempre più la terra degli alimenti biologici e degli orti con coltivazioni rispettose dell'ambiente e della crescita naturale dei prodotti. Questo lo si deve anche a gente come John Kariuki. Il fondatore del progetto "Mille orti in Kenya" è divenuto vicepresidente della Fondazione Slow Food per le Biodiversità. Nato in Kenya da una famiglia di contadini, grazie a una borsa di studio è arrivato all'Università di Scienze Gastronomiche fondata da Slow Food a Pollenzo. Tornato in Kenya con il suo bagaglio di nuove competenze, John era convinto che i suoi compatrioti dovevano cambiare punto di osservazione, non colture e nemmeno metodi di coltivazione. "Quello che stiamo cercando di fare è di fargli capire che non devono lasciare tutto quello che hanno fatto fino adesso. Stiamo cercando di fargli valorizzare quello che hanno avuto fino ad ora, il cibo tradizionale, conservare la biodiversità, i loro semi... ". Seguendo il verbo del fondatore e presidente di Slow Food Carlo Petrini, Kariuki parla di biodiversità, della agricoltura familiare, della dignità contadina, del diritto al cibo e della lotta allo spreco. "Sono tutte questioni che vorremmo poter discutere all'Expo 2015 - ha detto - al Salone del Gusto - che non dovrà essere solamente una vetrina del Made in Italy".(04/11/2014)

Basta Paura, i villeggianti di lungo corso tornano in Kenya

Paura. Sembra la parola più di moda quest'anno. Paura del terrorismo internazionale, paura del virus ebola, paura del prossimo, paura di tutto quel che la tv, i giornali e i social network dicono sia spaventevole. Per fortuna c'è ancora tanta gente in grado di pensare con la sua testa e di informarsi per via diretta. 
Chi ad esempio ha una casa in Kenya o ci vuole passare un periodo di tempo più lungo di una vacanza "mordi e fuggi", vuoi per il "mal d'Africa" che li tiene sempre in contatto con noi o con persone care, vuoi per interessi di varia natura, quest'anno particolarmente ha approfondito temi che in modo superficiale e malizioso i media hanno deviato e ingigantito, e si è reso conto che la costa del Kenya non ha problematiche diverse da quelle degli anni passati e mai più preoccupanti del resto del mondo e dei Paesi solitamente visitati da noi italiani. Quindi ecco che da questa settimana Malindi e Watamu registrano l'arrivo di tanti villeggianti e semiresidenti "stagionali" che sono felici di tornare e di soggiornare in Kenya per alcuni mesi, approfittando della rigida stagione invernale in Italia. Da questa settimana sorridono i ristoratori, i supermercati e chi vive grazie all'indotto portato da questo genere di turisti, che fanno girare l'economia della costa nord del Kenya.(03/11/2014) 

L'Astoi ribadisce che il Kenya non ha nulla a che fare con l'ebola

“Assurdo che ci siano cancellazioni di viaggi verso il Kenya per paura dell’Ebola”. A ribadire un concetto che Malindikenya.net ha espresso e portato avanti da subito, registrando i pareri di molti esperti, questa volta è il Presidente dell’Associazione Tour Operator Italiani (ASTOI) e di Confindustria Viaggi, Luca Battifora.
"In questi casi, più che farsi prendere dal panico collettivo,invitiamo i turisti ad attenersi alle informazioni ufficiali che provengono da fonti autorevoli, quali ad esempio la Farnesina. Infatti - prosegue - nell'avviso particolare sul Kenya, diramato e aggiornato periodicamente dall'Unità di Crisi, non è fatta alcuna menzione circa la presenza di tale epidemia nel Paese. La Farnesina inoltre, sempre sul sito www.viaggiaresicuri.it, riporta uno specifico focus sul virus, in cui si elencano i vari Paesi coinvolti, tra i quali non è ricompresa alcuna meta turistica africana. E' importante che i media e i canali di informazione non alimentino erronee convinzioni nell'opinione pubblica, così come è altrettanto fondamentale che i viaggiatori, come fanno ormai abitualmente in caso di viaggi all'estero, acquisiscano autonomamente informazioni corrette".(02/11/2014) 

Se i ricchi non si tassano, 3 milioni di poveri in Kenya nel 2015

"Basterebbe tassare dell'1,5% i nuovi ricchi e le Multinazionali e il problema sarebbe risolto". A parlare è il Winnie Byanyima, Direttore Esecutivo di OXFAM, la più importante confederazione mondiale di ONG. Troppo facile per poterlo attuare. Gli ottantacinque multibillionari della terra che detengono le ricchezze di un quinto del genere umano, le grandi aziende mondiali e anche gli stessi governanti e lobbisti kenioti, non rinunceranno mai ai loro privilegi. E non siamo del tutto convinti che portare tutti al di sopra della soglia della miseria faccia comodo a molte organizzazioni non governative, all'Unicef e ad altre componenti delle Nazioni Unite. In ogni caso l'allarme suonato da OXFAM, riecheggiato anche sulla stampa nazionale del Kenya, ha toni più allarmistici che in passato. "In Kenya, come in molti altri Paesi del mondo - prosegue Byanayima - tantissime persone muoiono per impossibilità di accedere alle strutture sanitarie e i loro bambini restano fuori da scuola, mentre una piccolissima elite frequenta solo strutture private e non riuscirà a spendere i soldi accumulati in tutta una vita e nella vita dei figli. E' ora di mettere fine a questa situazione disdicevole".(01/11/2014) 

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