Il Kenya per gli italiani non è solo terra di fantastici safari, di vacanze rilassanti su spiagge bianche, di clima mite durante il gelo invernale d’occidente, di benessere e accoglienza.
Il Kenya per molti e molte “single” (molt* ancora no, perché per adesso si rischia come minimo la galera) è la terra dell’amore.
Un amore spesso inaspettato ma non inatteso e più trasognato che sognato.
Non c’è bisogno di San Valentino per ricordare a questo tipo di italiani che sono innamorati, perché da quando hanno messo piede in Kenya ed in particolare sulla costa, il mondo è dolce come il cioccolato e ha lo stesso colore.
Il cuore dei maschi (an)alfa batte più di molte delle loro fidanzate prima che li conoscessero, quello delle donne beta(carotene) invece che “bum bum” fa “bamboo”.
Scherzi a parte, facile fare battute su una punta dell’iceberg (che per altro all’equatore si sarebbe già sciolto) quando invece esiste un fenomeno ben più radicato e duraturo: il fenomeno delle lei e dei lui “diversi da tutti gli altri”.
Non si può ignorare che per i nostri e le nostre connazionali, l’incontro amoroso avvenga in maniera casta, amichevole, ciarliera e poi si trasformi in passione grazie ad una sincera empatia, alla condivisione di momenti di due anime che si sono sicuramente trovate e nel trovarsi hanno abbattuto le barriere etniche, linguistiche, sociali e soprattutto anagrafiche.
Ma andiamo a ritroso nei perché: perché un uomo di mezza età (facciamo anche tre quarti?), non proprio somigliante a Brad Pitt o al limite a Johnny Depp dopo un’indigestione di cioccolato, si invaghisce di una presunta studentessa del nord del Kenya provvisoriamente in vacanza sulla costa o fuori corso e in cerca di un lavoretto stagionale?
Il motivo secondo noi è presto spiegato. Quando mai in Italia vi può capitare di entrare in un bar, ordinare una birra e trovarvi in men che non si dica una bella ragazza ventenne di colore, vestita decentemente anche se in maniera appariscente, che vi chiede di fare la sua conoscenza e senza secondi fini si mostra interessata a voi? La prima azione che verrebbe spontanea è guardarsi intorno per vedere dove sia nascosto il magnaccia, dove stia la fregatura. Invece lei è sola e vi chiede se la invitate a cena.
Passate una serata a ridere e scherzare, con qualche difficoltà per la lingua ma lei fortunatamente conosce qualche parola d’italiano.
Poi avviene l’imponderabile: accetta di salire a casa vostra per bere l’ultimo bicchiere. E resta a dormire! E fate l’amore con sensualità, romanticismo ma anche travolgente eccitazione (la vostra) e ottima recitazione (la sua). E finita la “sessione” (mannaggia all’inaspettato, neanche il tempo di comprare la pilloletta azzurra) tanti baci e coccole e vi addormentate insieme. E seguono mesi d'amore con richieste legittime ma mai esose della ragazza: vestiti e gioielli (d'altronde quando la presentate agli amici invidiosi, volete non agghindarla d'oro e bigiotteria costosa?) per poi arrivare a pensare ad un matrimonio tardivo ed intestarle la casa di vostra madre che purtroppo è venuta a mancare.
No, in Italia, anche se il magnaccia non si fosse palesato al bar, un’avventura del genere sarebbe finita con voi drogato dall’ultimo calice di brut e la casa completamente ripulita, oppure con una richiesta di parcella simile a quella chiesta da Chiara Ferragni per la partecipazione al Festival di Sanremo.
Invece no, la studentessa si ferma anche a colazione e vi dice semplicemente se gli prestate una cifra ridicola per andare a trovare la sorella in ospedale e portarle dei fiori, che costano più di quanto avesse preventivato. Poi a vostra discrezione, vi potrete rivedere anche la sera stessa, con la preghiera di portarla a ballare…eh, si capisce ha vent’anni, ma questo vi fa sentire giovani, non è vero?
Convenite con noi che in Italia non esistono queste ragazze “diverse da tutte le altre”? E che se esistono e gli piacciono gli anzianotti, se li scelgono straricchi, ex fichi o ancora piacenti.
Le donne, come sempre, sono molto più furbe, anche se italiane in Kenya (dove il sole picchia in testa e le sedute di abbronzatura hanno il loro perché). Loro sanno benissimo che “lui non è diverso da tutti gli altri” e anzi, lo cercano proprio uguale ad altri che si sono messi con le loro amiche o conoscenti! E che le hanno fatte soffrire come dei polpi presi a fiocinate sulla barriera corallina!
Perché l’amore, quello vero, è un dolce dolore, una penetrante, enorme emozione che nella migliore delle ipotesi può causare indipendenza o soddisfare l’istinto materno, nella peggiore provocare sindromi procto-rettali.
Si scherza, perché a San Valentino in Kenya sono centinaia le coppie miste che festeggiano e si vogliono ancora bene dopo anni di relazione, più quelle che hanno messo su famiglia (e contribuito ad alimentarne altre).
Noi raccontiamo sempre storie estreme, esempi isolati di cui si possa fare ironia, perché alla fine nulla è un dramma.
Come canta il poeta avvocato Paolo Conte (che, specie a Malindi e Watamu, ce n’è sempre bisogno…di avvocati intendo, che la poesia è già dei meravigliosi luoghi) alla fine, per lui e per lei, resta l’impressione di aver giocato d’azzardo ed essere stati pagati in illusioni se si ha vinto, o averci rimesso beni materiali se si ha perso.  Tutto il resto “Spiega qualcosa, forse soltanto, certe parole sembrano pianto. Sono salate, sanno di mare. Chissà tra noi, si trattava d'amore”.

Per raccontare una delle tante storie così inventate da essere realmente accadute, Freddie e Sbringo hanno scelto la musica di Lucio Dalla...