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01-01-2015 di redazione
Yamaha Italia e Malindikenya.net per la "banca del sangue" a Malindi
Una splendida iniziativa di solidarietà di Yamaha Italia in collaborazione con Malindikenya.net per aiutare l'associazione Toa Donge Lako nella campagna per la "banca del sangue" dell'ospedale distrettuale di Malindi. L'azienda che produce abbigliamento per il tempo libero legato all'attività motociclistica di cui Valentino Rossi è testimonial, ha spedito in Kenya alcuni suoi capi da vendere sottocosto, anzi con sconti che arrivano fino al 70%, sperando di coinvolgere più gente possibile per devolvere l'intero incasso in iniziative di solidarietà. Malindikenya.net ha individuato per conto loro quella dell'associazione Toa Donge Lako ("dona il tuo sangue") che ha organizzato una campagna per raccogliere sangue, in quanto a Malindi c'è sempre un grande bisogno di plasma e n0n ci sono scorte. Ottenerlo costa, perché bisogna fare le analisi ai donatori e conservarlo negli appositi container refrigerati. La prima vendita e raccolta fondi verrà effettuata questo pomeriggio dalle 18 al Ripasso Bar, nel nuovo centro commerciale di Casuarina. L'appuntamento del sabato al Ripasso è uno dei nuovi "must" di Malindi, con aperitivo a kshs. 300, spuntini e musica dal vivo. Questo sabato c'è anche la possibilità di acquistare pantaloni, shorts, camicie e magliette firmate e di qualità a prezzi convenienti, sicuri di fare del bene per una causa vitale malindina.(31/01/2015)
Malindi: boom di lezioni private per kenioti e italiani
Ogni anno a Malindi aumentano le scuole private, ma ultimamente nascono anche molti piccoli istituti di specializzazione per ragazzi che si sono diplomati. Questo, oltre che al miglioramento delle condizioni di vita di molte famiglie keniane, lo si deve anche ai tanti italiani residenti che aiutano i giovani o i figli di loro dipendenti, pagando loro le rette scolastiche e in seguito offrendo loro l'opportunità di una specializzazione, tramite un corso post-diploma. Tra i più gettonati ci sono i corsi di computer e di informatica, seguiti da quelli di perfezionamento nelle lingue straniere, ovviamente con l'italiano in testa. Vi sono anche piccoli istituti che offrono tariffe abbordabili, con insegnanti che però non sono di madrelingua italiana.
Parallelamente a questo fenomeno, aumentano anche i "mzungu", ovvero gli occidentali di stanza in Kenya, che vogliono imparare la lingua swahili e prendono lezioni private da insegnanti locali, spesso professori o maestri di scuola che vogliono arrotondare i loro stipendi spesso troppo bassi, o anche intraprendenti beach boys che hanno imparato i fondamentali d'italiano e insegnano la loro lingua senza passare dall'inglese. Anche perché è assodato che sono molto pochi gli italiani che hanno una buona padronanza dell'inglese. Meglio saltarlo e passare direttamente al kiswahili!(30/01/2015)
Freddie e Sbringo all'agriturismo "Corte dei Miracoli" di Msabaha, ultimo spettacolo con pranzo sano e ghiotto!
Potrebbe essere l'ultima occasione della stagione per vedere all'opera i simpatici Freddie e Sbringo e il loro cabaret malindino, condito per l'occasione da canzoni in milanese e inediti blues, ma soprattutto l'occasione per scoprire un nuovo luogo particolare e piacevole, immerso nella natura tra Malindi e Watamu. Si tratta della "Corte dei Miracoli", come è stato ribattezzato questo agriturismo in mezzo alla "campagna" a Msabaha. Il proprietario Gianni Walder lo ha ribattezzato come uno storico cabaret dei Navigli, ma in realtà è un grande "shamba" dove coltiva ortaggi, verdura, prepara marmellate e sottoli, inventa formaggi e alleva polli. Tutte cose che sabato 31 gennaio a pranzo vi troverete nel piatto, a "centimetro zero", con vino bianco e rosso a volontà, prenotando allo 0729282210. Prezzo: Kshs, 2000 a persona, compreso lo spettacolo.(29/01/2015)
La storia di Gogo, la nonnina keniana che a 90 anni ha ripreso a studiare
Gli esami non finiscono mai, diceva Eduardo De Filippo. In Kenya sembra che anche le lezioni di prima elementare possano accompagnarti nell’inverno della tua esistenza, specialmente se prima non hai avuto la possibilità di imparare neanche a leggere e scrivere. Il caso del vecchio Kimani Maruge, che a 84 anni tornò sui banchi di una scuola keniana, fece il giro del mondo e dalla sua storia è stato tratto anche un film. Ora è la volta di una donna, Priscilla “Gogo” Sitienei, che si è iscritta alla quarta elementare della scuola del villaggio di Ndalat, nella Rift Valley, alla tenera età di novant’anni.
I suoi compagni di classe la chiamano “gogo”, che nell’idioma locale significa “nonna” e la sua migliore amica ha 11 anni e dice di lei “Gogo è una persona meravigliosa, ci racconta tante storie di quando lei aveva la nostra età”. Gogo è stata intervistata dalla BBC e ha rivelato di aver fatto l’ostetrica per 65 anni ma di aver sempre desiderato saper leggere e scrivere. “Da bambina non ho avuto questa possibilità – ha detto l’alunna più anziana d’Africa e probabilmente del mondo - Mi piacerebbe essere in grado di leggere la Bibbia e vorrei essere motivo di ispirazione per gli altri bambini, perché ottengano un’educazione. Troppi ragazzi cresciuti non vanno a scuola. Alcuni hanno già a loro volta dei figli. Quando ne incontro qualcuno per strada mi dicono che sono troppo vecchi per la scuola. E io rispondo: “Beh, io però ci vado. E così dovreste fare anche voi”. Troppi di loro hanno perso i genitori e vagano per le strade, senza speranza. Voglio incoraggiarli a frequentare la scuola”.
Gogo non si limita a seguire le lezioni, ma partecipa anche ai corsi opzionali di canto, danza e recitazione e propone le sue conoscenze delle tradizioni orali, tramandate di padre in figlio e mai messe per iscritto. “Vorrei essere la prima a farlo – spiega la donna – così come vorrei appuntarmi tutte le ricette con erbe tradizionali. Spero di essere d’esempio al mondo intero per far capire che l’educazione è la ricchezza più grande per l’uomo. Grazie alla cultura, se vuoi, puoi diventare quello che vuoi”.(28/01/2015)
I turisti keniani vogliono hotel con la piscina e il wi-fi gratis
I turisti keniani mettono al primo posto la piscina e la connessione wi-fi gratuita, tra i servizi da trovare in un hotel. Lo ha rivelato uno studio del motore di ricerca Jovago.com. Il 42 per cento dei visitatori sceglierebbe un resort che ha la piscina, mentre il 31 per cento opterebbe come primo comfort per una struttura che dispone di internet wi-fi. In quest’ultimo caso, il gradimento è maggiore se è possibile il download o la visione in streaming di un film, o la possibilità di connettersi in tempo reale con amici e parenti condividendo ad esempio le foto del loro viaggio sui social media. L'aria condizionata è al terzo posto con il 27 per cento, tra i servizi definiti importanti.
Per quanto riguarda le altre preferenze, quasi un viaggiatore keniota su due cerca il rapporto qualità-prezzo in hotel di medio livello, mentre uno su cinque si affida al lusso di un 4 stelle e un altro quinto si accontenta degli hotel più economici. Curiosità: dalle indagini di Jovago.com che hanno coinvolto migliaia di turisti kenioti, il soggiorno più lungo prenotato è stato di ben 89 notti, la camera più economica è costata kshs. 540 e quella più cara è costata Kshs. 185.000.(28/01/2015)
Il Ministro del Turismo del Kenya: "Classificheremo gli hotel"
Era nell'aria da tempo, grazie anche al lavoro della Task Force del turismo di cui fa parte anche l'italiano Roberto Marini. Il Ministro del Turismo Phillys Kandie ha annunciato che tutti gli hotel del Kenya saranno classificati seguendo i criteri internazionali, secondo però un criterio adattabile al Paese. Servizi, eleganza, comodità, pulizia ed altre caratteristiche concorreranno a "stellare" gli hotel e i resort, ma persino i Bed and Breakfast e le Guest House potrebbero rientrare nelle categorie. Attualmente tra Malindi e Watamu solo l'Ocean Beach Resort (cinque stelle) e l'Hemingways hanno la classificazione internazionale.(27/01/2015)
Rosada, sempre vivo il beach party del lunedì
E' il beach party storico di Malindi, il più longevo.
Il lunedì sera da dieci anni almeno è Rosada Beach a Casuarina.
Un appuntamento fisso per chi a Malindi vuole divertirsi e ballare a piedi nudi sulla riva dell'Oceano Indiano, tra le palme e davanti alla spiaggia corallina di Silversand.
L'atmosfera è quella multirazziale che meglio rappresenta Malindi, con l'incontro di razze e linguaggi che da sempre fanno della cittadina keniota uno dei luoghi adatti alla mescolanza, alla serena convivenza e al divertimento senza confini né pregiudizi. Meglio se a suon di musica house e commerciale e magari sorseggiando un buon cocktail.
(26/01/2015)
Festa granata per i bambini della "Casa Maria" di Ndaragwa
Grande festa tra i 130 ragazzi orfani della "Casa Maria" di Ndaragwa, nel centro del Kenya. Il Rotary di Bra ha ricevuto dal Torino Calcio le divise ufficiali della squadra, per far giocare la squadra del Children Center con le storiche divise granata. La donazione è avvenuta nell'ambito degli aiuti al centro, che ha al suo interno una scuola ed altri servizi. Ora anche una squadra di calcio "gemellata" con il Torino.(26/01/2015)
Feto di sei mesi piange nella pancia della madre nell'entroterra di Malindi
Feto di sei mesi piange nel ventre della madre incinta. Un evento accaduto a Langobaya, nel profondo entroterra di Malindi, ha scatenato la comunità locale che si è divisa in gente che ha gridato al miracolo e chi si è prodotto in riti scaramantici tribali, invocando gli spiriti degli antenati per evitare cattivi presagi. Da qualche giorno una giovane donna del villaggio avvertiva, specialmente di notte, dei lamenti provenire dall'interno della capanna. Con sorpresa si è resa conto che era la sua stessa pancia ad emetterli. Incinta di sei mesi, la donna si è spaventata e dopo due giorni si è recata all'ospedale di Malindi. "Mamma e bambino stanno bene" è stato il responso del medico. Ma a Langobaya ormai non si parla d'altro, e si attende la nascita di un bimbo speciale.(25/01/2015)
Malindi, in un anno col Maarufu venti giovani drogati restituiti a lavori socialmente utili
Sono confortanti i dati dell'Associazione Maarufu del quartiere malindino di Shella, a ridosso del porto. Nel 2014 venti ragazzi di strada dediti a droghe pesanti sono stati riabilitati e oggi svolgono lavori socialmente utili. Due addirittura sono Boda Boda operators e gestiscono motociclette. Risultati importanti, a fronte di un'opera di assoluto volontariato che spesso Malindikenya.net ha aiutato e contribuito a migliorare. "E' un momento positivo per la battaglia contro la droga a Malindi - ha affermato Mohamed Famau, il presidente dell'associazione che combatte l'abuso e lo spaccio - quando la nostra azione sposa quella della polizia e quella delle altre istituzioni coinvolte nella prevenzione e nella riabilitazione, possiamo pensare di sconfiggere questo cancro della gioventù" ha aggiunto Famau.(25/01/2015)
Un campione di basket italo-argentino a Mathare
Grazie al gran cuore di un campione di basket italo-argentino, Bruno Cerella della Armani Jeans Milano, e all'associazione Acea Onlus, il premio Altropallone 2015 parla di Kenya. Il basket è arrivato nello slum più disagiato di Nairobi, Mathare, dove da 4 anni Cerella è testimonial del progetto "Slums Dunk" che, con un gioco di parole richiama la schiacciata a canestro in un agglomerato urbano dove il punto più importante lo segna chi riesce ad emergere dalla sopravvivenza e grazie alla sua forza di volontà e all'aiuto di chi opera nel campo della solidarietà, può vincere la partita più importante, quella di una vita oltre la soglia della decenza. C'è ancora molto da fare, in questo senso, anche per la stessa iniziativa. Ma l'entusiasmo e la generosità di personaggi famosi e "arivati" come Bruno Cerella è senza dubbio da premiare. "Il basket non è solo competizione - spiega il ventottenne asso naturalizzato italiano - ma anche uno strumento in grado di trasmettere valori, cultura e competenze". La cerimonia si terrà domani mattina alle 11.30 a Palazzo Isimbardi, in Corso Monforte 35 a Milano.(24/01/2015)
"Sono una bambina, non una sposa", la campagna arriva a Malindi
Una campagna di sensibilizzazione al femminile e tutta italiana, quella che a Malindi e sulla costa keniota avrà come referente e sostenitore Simona Malvassori.
La creativa cremonese, autrice del blog malindino "bustling town" e anima di molti eventi anche mondani nella cittadina, non è nuova ad iniziative sociali. Proprio per questo motivo è stata scelta dalle ideatrici della campagna "Sono una bambina, non sono una sposa", contro i matrimoni precoci che costringono molte minorenni, specialmente in asia minore e nel mondo islamico, ad andare in spose anche prima dei 14 anni.
"L'iniziativa è stata voluta da quattro donne italiane - spiega Simona - la psicologa siciliana Giorgia Butera, con la collaborazione della fotografa e grafica Alessandra Lucca, dell'esperta di Medioriente Valentina Polini e della fotoreporter Federica Simeoli". La campagna è stata subito appoggiata da ONU ITALIA e la sua attività si divide in azioni sul territorio nazionale e all'estero. In quest'ultimo caso, tramite l'associazione internazionale "Hands off women" ha già preso contatti a vari livelli con istituzioni keniane e approderà nei prossimi mesi anche a Malindi, con la presenza "sul campo" di Simona. Curiosamente la Malvassori, che ormai risiede per buona parte dell'anno da molto tempo a Malindi, ha anche una casa di moda che produce abiti da sposa. Chi meglio di lei può spiegare che, nonostante ancestrali tradizioni che affondano le radici in culture che non hanno mai tenuto conto dell'evoluzione della donna e del pensiero femminile, che esiste un'età ben precisa per convolare a giuste nozze e che bisogna sensibilizzare e coinvolgere più persone possibili affinché questa pratica sia definitivamente bandita anche da alcune comunità tribali del Kenya. Purtroppo nell'Africa Orientale è ancora molto alta la percentuale di ragazzine in gravidanza sotto i 14 anni che sono costrette a matrimoni riparatori precoci e ad abbandonare gli studi per diventare madri e di conseguenza il più delle volte mogli, spesso addirittura di coetanei.(24/01/2015)
Sei cliniche private chiuse per irregolarità a Malindi
Sei cliniche mediche e laboratori dello slum di Kisumundogo e nel quartiere popolare di Majengo sono state chiuse dall'Ufficio d'Igiene locale, e dodici persona sono state arrestate nel corso di un'operazione di controllo condotta dal direttore del Servizio keniota di pratica medica e dentistica Daniel Yumbya. Durante i controlli effettuati a tappeto in tutta Malindi, nella giornata di lunedì, in queste cliniche sono state riscontrate irregolarità tali da suggerire la chiusura immediata e l'incriminazione per i soggetti implicati. La pulizia e la scarsa igiene dei locali e l'inadeguatezza del personale sono le cause maggiormente riscontrate, che riguardano tutte le cliniche chiuse.
Da segnalare che a Malindi molti sono invece i laboratori aperti e in ottimo stato, che anzi sono cresciuti nel tempo in professionalità e pulizia. La direttrice dei servizi sanitari della Contea di Kilifi, Dottoressa Anisa Omar, che ha accompagnato il servizio di controllo in giro per le cliniche della cittadina, ha parlato con molti pazienti rassicurandoli, vi sono molte altre possibilità di essere curati bene a Malindi, ultimamente. Ma è finito il tempo in cui ci si poteva improvvisare medici o peggio ancora specialisti. I dodici arrestati dovranno rispondere delle loro frodi in Corte, una volta terminate le investigazioni, che riguardano anche l'approvigionamento e lo storaggio dei medicinali.(23/01/2015)
Tornano a migliaia i flamingos sul lago Nakuru, uno spettacolo tra i più belli dell'Africa
Ecco tornare sul lago Nakuru una delle meraviglie faunistiche del mondo, come la prestigiosa rivista National Geographic ha definito lo spettacolo dei fenicotteri rosa sullo specchio d'acqua dolce del Kenya. Finalmente, dopo una preoccupante riduzione dovuta alle alluvioni e alle precarie condizioni dell'ecosistema, in questi giorni i "flamingos" sono migliaia e offrono di nuovo una delle visioni mozzafiato per cui il Kenya è famoso. "Li aspettavamo ha dichiarato il Senior Warden del parco nazionale del lago Nakuru, Dickson Ritan - il livello dell'acqua si è abbassato e le alghe sono aumentate, offrendo il giusto nutrimento a pelo dell'acqua a migliaia di esemplari". La particolare colorazione dei flamingos africani rende la loro permanenza nel lago Nakuru una vera attrazione turistica. Sono migliaia ogni anno gli stranieri provenienti da ogni parte del mondo che visitano il parco nazionale di Nakuru, spesso aggiungendo la visita al loro safari nel Maasai Mara che, rispetto a Nairobi, è di strada, nel grande altipiano della Rift Valley.(22/01/2015)
Nuovo capo della polizia a Malindi dopo tre anni
Dopo tre anni cambia il Capo della Polizia (OCPD) anche a Malindi. Il giro di vite sulla sicurezza ha portato al trasferimento di Kiprono Langat e all'arrivo di un nuovo ed esperto ufficiale, George Losku che precedentemente svolgeva le funzioni di comandante capo delle forze di polizia a Garissa, zona non proprio tranquilla. Un benvenuto e buon lavoro al nuovo OCPD.(22/01/2015)
Legge antiterrorismo: In Kenya 450 mila rifugiati sono di troppo
C'è preoccupazione da parte degli attivisti per i diritti umani e da parte delle tante organizzazioni che, diciamolo, ci marciano anche un po' sopra, per il futuro di 300 mila profughi di stanza nei campi ormai non più tanto provvisori del Kenya. Con la nuova legge Antiterrorismo varata dal Presidente Uhuru Kenyatta nell'ambito della Sicurezza Nazionale, il tetto dell'accoglienza, secondo quanto è possibile controllare da parte delle forze dell'ordine keniane, è stato fissato in 150 mila unità. Solo il campo di Daadab, al confine tra Kenya e Somalia, ne contiene più del doppio e di calcola che la presenza di profughi in tutto il Paese sia attorno alle 600 mila unità. Almeno 450 mila rifugiati di cittadinanza o di origine somala, stando alle direttive della nuova legge, dovrebbero essere rimpatriati. "La priorità è la sicurezza del Paese" dicono dal Governo. "Antiterrorismo sì, ma rispettando i diritti umani - dicono gli attivisti per i diritti umani - riportare questa gente in Somalia equivale a metterli davanti al plotone d'esecuzione di fazioni rivali o dei "signori delle corti". La situazione senza dubbio è molto delicata e in questo caso non si registrano mai voci troppo decise della comunità politica internazionale che, come nel caso dei massacri in Nigeria, si fa un po' troppo gli affari suoi.(21/01/2015)
Un'apparecchiatura TAC dal Lazio per l'ospedale di Malindi
L'ospedale distrettuale di Malindi sarà presto dotato di una TAC ultramoderna, un macchinario migliore anche di quelli che costringono molti kenioti e anche i residenti europei ad andare fino a Mombasa per effettuare un esame di Tomografia Assiale Computerizzata. "Siamo in dirittura d'arrivo" spiega Daniele Marino, che insieme al Gruppo Marilab, supportato dalla Casa Farmaceutica Alse Medica, ha fortemente voluto questo progetto, che verrà inserito in un nuovo reparto dell'ospedale malindino, intitolato al padre Remo.
"La direttrice dei servizi sanitari locali, Anisa Omar, con le colleghe della Kilifi County, sono state nostre ospiti a Roma e hanno potuto verificare la bontà dell'operazione. Ora ci sono da sbrigare le ultime formalità e Malindi potrà acquisire un macchinario fondamentale per non fare più centinaia di chilometri per un esame ormai ordinario". Un altro passo avanti importante per il nosocomio distrettuale, che piano piano si sta dotando di strutture moderne. Una ristrutturazione iniziata cinque anni fa con gli interventi della Fondazione del San Matteo di Pavia che ha fornito insieme al Cisp il Pronto Soccorso e poi ha ampliato il suo progetto all'unità di alta intensità operativa e ha rifatto anche uffici e sala operatoria. Con Malindikenya.net, è stato donato recentemente anche un impianto ad energia solare per dare continuità alla sala operatoria, fornito dal nostro lettore Gorla di Como. "Abbiamo intenzione di continuare a fornire il nostro aiuto alla sanità del Kenya e in particolare di Malindi - aggiunge Daniele Marino - anche in memoria di mio padre che era molto innamorato di questa terra. Chiunque volesse partecipare, anche a livello di aziende mediche e farmaceutiche, sarà ben accetto".(20/01/2015)
Effetto crisi: adozioni a distanza a Malindi diminuite del 40%.
I dati del 2014, per il distretto di Malindi, parlano chiaro: le adozioni a distanza che arrivano dall'Italia sono diminuite del 40% rispetto ai dati del 2013. Questo significa che tanti bambini, si calcola nell'ordine del migliaio, quest'anno non verranno aiutati da chi aveva promesso loro, o alle associazioni che li aiutano, di portargli un beneficio annuale. Alla base di quasi tutte le motivazioni, la crisi economica che l'Italia sta attraversando, si tagliano le spese definite superflue. Punti di vista: noi preferiremmo rinunciare a un weekend o a due ristoranti e un paio di cinema, piuttosto che spezzare il sogno d'istruzione e di una vita diversa a un ragazzino.(20/01/2015)
Gli abiti africani di Sasha, adottata da un italiano, arrivano a Malindi
Ha preso il nome del suo padre adottivo italiano, Sandy Wanjiru Luigi, che a Nairobi è conosciuta come Sasha, dal nome della sua griffe. Perché Sandy è una stilista di moda molto apprezzata per la sua scelta di lavorare con materiali tutti africani e per i suoi design presi dalla tradizione di paesi come Nigeria, Senegal, Mali e Congo. Una moda che sta prendendo piede in tutto il Continente e che ora Sasha è pronta a portare anche a Malindi. "Ho scelto di utilizzare solo tessuti africani, come il kente del Ghana, l'ankara nigeriano, il bazin maliano spiega Sasha - con questi metto a frutto la mia creatività, guardando al mix di culture del mio Continente ma anche allo stile europeo, italiano in particolare". Così nascono creazioni originali ma anche riproduzioni fedeli come i famosi copricapo nigeriani e i coloratissimi abiti da cerimonia. "Lavoro molto con i matrimoni - spiega la ragazza adottata anni fa da un residente malindino molto noto, Luigi Corticelli - a Nairobi in tanti si vogliono sposare in maniera creativa, con un occhio alle tradizioni ma anche all'eleganza e a nazioni da sempre progredite dal punto di vista della moda". Ora, grazie al padre adottivo, Sasha è pronta a sbarcare a Malindi. "Confeziono su misura e sono in grado di mostrare modelli e materiali via internet da Nairobi - dice la stilista - ma sto studiando una collezione apposta per la costa keniota, con riferimenti anche alla moda italiana. E' il mix di culture che crea l'inedito, il bello, l'originale. Ed è un peccato che le donne di Malindi si facciano confezionare abiti con tessuti che arrivano da Cina, India e Dubai". L'eleganza tutta africana di Sasha verrà promossa qui insieme al padre adottivo. Per informazioni, tel. 0724389736(19/01/2015)
Malindi la più cliccata dagli italiani per le vacanze di febbraio e marzo
C'è grande interesse per Malindi e il Kenya da parte degli italiani per febbraio e marzo. Non è una bufala né uno slancio di ottimismo, ma una notizia che arriva da Padova.I dati sono quelli di uno dei più importanti siti italiani di prenotazioni online, ovvero www.prenota.camera (seicentomila offerte di hotel e resort in tutto il mondo). Malindi è la località più cliccata per quanto riguarda le mete calde da chi vuole organizzare la sua vacanza in febbraio e marzo. Secondo il fondatore e gestore del sito, l'italiano di origine indiana Raghvir Singh Chauhan, molti italiani, circa l'ottanta per cento, hanno rinunciato alle vacanze nei luoghi lontani a Natale a causa dei prezzi troppo alti e hanno preferito rinviare le piccole ferie invernali a fine febbraio e marzo, cercando proposte di voli "low cost" e camere a prezzi contenuti. "Kenya e Mar Rosso si prendono una rivincita rispetto alle feste natalizie - spiega Singh - e alla penalizzazione data da notizie precedenti che ne hanno pregiudicato le prenotazioni. Il Kenya con Malindi è al top delle oltre cinquemila ricerche che il sito sta registrando ogni giorno".
Cambia anche il modo di viaggiare: meno pacchetti con i tour operator e più bed&breakfast o proposte estemporanee, magari degli stessi resort che a Natale proponevano vacanze organizzate solo tramite le agenzie.
Malindi e Watamu, nella speciale graduatoria stilata da prenota.camera, che si è basata su statistiche campione raccolte dopo centomila visite da parte degli utenti del sito, precedono il Mar Rosso con le sue tre località di punta, i Caraibi, che invece sono stati tra le mete più ricercate durante le feste, ed alcune località italiane come Venezia, ma in quest'ultimo caso è complice sicuramente il carnevale. Da queste statistiche in ogni caso arriva una speranza per il prolungamento di una stagione che le note vicissitudini legate anche a informazione gonfiata e paure infondate, oltre che alla crisi economica, rischierebbe altrimenti di essere archiviata troppo presto e i cui esiti finali si rivelerebbero sicuramente deficitari per chi lavora e opera nel turismo sulla costa del Kenya.(19/01/2015)
Progetto giapponese da 50 milioni di euro per il porto di Mombasa
Un progetto da 50 milioni di euro per il porto di Mombasa, finanziato dai giapponesi, prevede anche il miglioramento delle strade intorno al porto e quindi anche la viabilità che riguarda la zona aeroportuale, che si trova non lontano dal vecchio terminal. L’accordo viene siglato oggi dal Ministro del Tesoro keniota Henry Rotich, da quello dei Trasporti Michael Kamau con i responsabili della Japan Bank International Corporation e l’Ambasciatore giapponese a Nairobi, Tatsushi Terada.
Il progetto prevede anche la costruzione di un nuovo terminal per container, la ristrutturazione della zona di West Kipevu e tre nuove banchine di ancoraggio, oltre alla creazione di una nuova stazione ferroviaria che sarà collegata alla nuova linea veloce che collegherà Mombasa a Nairobi e da lì all’Uganda. Il primo lotto di lavori dovrebbe vedere il suo termine nel marzo del 2016, poi partirebbe un piano più ampio che prevederebbe anche la creazione del famoso ponte e delle strade alternative per evitare il transito verso la Tanzania con il ferryboat. Questa seconda fase dei lavori, secondo i nipponici, vedrà la luce tra il 2017 e il 2020. Il Porto di Mombasa è il secondo più importante dell’Africa in termini di container movimentati all’anno, con una media annua di attracco navi da trasporto merci di poco meno di duemila. Questo progetto è anche la risposta keniana alla grande struttura tanzaniana di Bagamoyo che sta per essere ultimata. In questo caso si può dire che la concorrenza faccia bene ed è indubbio che il mercato dei Paesi dell’Est Africa sta vivendo uno sviluppo senza precedenti.(18/01/2015)
Inizia la Coppa d'Africa di calcio, feste e ritrovi anche a Malindi
E' una delle grandi feste popolari che invadono l'intero continente africano e ovviamente anche Malindi si colorerà delle emozioni trasmesse via satellite dalla Guinea Equatoriale. Stiamo parlando della Coppa D'Africa 2015 che parte oggi (senza il Kenya, eliminato nelle fasi preliminari e senza paranoie da ebola, dopo la clamorosa rinuncia del Marocco a farle svolgere nella sua terra)e che spopolerà in ogni bar e ristorantino locale di Malindi e Watamu che abbia televisione e decoder. Birra, patatine e partita, con la possibilità di tifare a scelta per una delle favorite: Costa d'Avorio e Ghana su tutte, con le outsider Burkina Faso (finalista della precedente) e Togo e con le meno amate, all'equatore, Algeria ed Egitto. Serate all'insegna del divertimento pacifico con qualche birra di troppo ma sempre divertenti e socializzanti, anche per gli italiani che amano il calcio e le atmosfere da bar.(18/01/2015)
Susan, la prima "borsa di studio del baobab" di Malindi Kenya
Una grande soddisfazione per il nostro portale, per i suoi lettori e per chi crede alla solidarietà intelligente e alla meritocrazia. Le "borse di studio del baobab", create cinque anni fa da Malindikenya.net, danno i primi frutti: Susan Gaita, la studentessa orfana che abbiamo iniziato ad aiutare alla primary school quando perse la madre ed era la migliore dell'istituto e poi aabbiamo iscritto quattro anni fa alle superiori, si è diplomata con successo! Per regalo, le è arrivato un computer e l'iscrizione a un corso per perfezionarsi, in vista del suo ingresso nel mondo del lavoro e l'accesso ad una vita serena ben sopra il livello di sopravvivenza. Brava Susan e grazie a tutti quelli che hanno contribuito alla sua carriera.(17/01/2015)
Manifestazione degli insegnanti anche a Malindi
Vogliamo tutti una scuola migliore in Kenya, e non sono le solite rivendicazioni di matrice studentesca che ci portiamo in dote dall'Italia. Qui in Kenya la scuola è davvero uno dei comparti più indietro del Paese e sappiamo quanto sia fondamentale l'educazione per elevare questa gente. Per questo capiamo la manifestazione di ieri a Malindi di 200 insegnanti, che non chiedevano solo l'aumento, ma anche più colleghi assunti per avere una qualità d'istruzione migliore per i loro ragazzi. Non è tollerabile che ci siano classi con 90 bambini solo perché il Governo non assume dipendenti. L'educazione, come la sanità, devono essere priorità di questo Paese.(15/01/2015)
Da "shamba" ad agriturismo tra Malindi e Watamu, l'invenzione all'italiana di Gianni e Fabio
Si chiama "La Corte dei Miracoli", in omaggio a un cabaret milanese sui Navigli. La Milano da cui vengono Gianni Walder e Fabio Monguzzi, noti immobiliaristi a Malindi da ormai molti anni, che si sono inventati "contadini" e anche qualcosa in più. "Abbiamo rilevato da un cliente uno shamba, un campo coltivato tra Malindi e Watamu - spiega Walder - e per piacere personale abbiamo iniziato a coltivare ortaggi, frutta e verdura. Poi abbiamo aggiunto i polli. Oggi facciamo 250 uova al giorno, vendiamo verdura e prepariamo conserve". Ma non è tutto, i due, appassionati di buona cucina e grandi compagnoni, hanno aggiunto un tetto di makuti e due tavolate, così nel fine settimana partono le feste con pranzo e spesso musica. Si mangia non a chilometro, ma a "centimetro zero" (frittate con uova locali e le verdure dell'orto, pasta alla norma con le melanzane appena raccolte e i polli dell'allevamento messi sulla griglia) e si passa una giornata diversa, in mezzo alla natura e nel silenzio dell'Africa, dove la civiltà è meravigliosamente ferma nel tempo. Un agriturismo a tutti gli effetti, ma anche un luogo di aggregazione dove ritrovarsi come si faceva un tempo in Italia quando si andava la domenica a mangiare in campagna, nell'orto, anche in Lombardia.
"E' prima di tutto una passione e un divertimento - spiega Gianni - ma se continua così diventerà un lavoro". Grazie alla capacità tutta italiana di inventare situazioni gradevoli, sane e diverse. Così accade che questo sabato a pranzo ad allietare la compagnia ci saranno Freddie e Sbringo, con un po' di cabaret (anche milanese, quello che tanto piace ai proprietari) e le canzoni su Malindi. C'è ancora qualche posto nei tavoli in campagna, per informazioni potete chiamare Gianni Walder al tel. 0729282210(15/01/2015)
Grossi investimenti cinesi e keniani tra Kilifi e Malindi
Sulla costa del Kenya si investe in appartamenti. Sono molti i progetti, nella Contea di Kilifi, che guardano soprattutto a Nairobi per costruire e vendere case alla muova classe media keniota.
I cinesi hanno iniziato lo scorso dicembre lo spianamento di 43 acri sulla spiaggia di Kikambala. In due anni, tempi stimati dalla ditta Sultan Palace Beach, sorgeranno più di cento bilocali e trilocali, nell’ambito di un progetto colossale del costo di 53 milioni di dollari. Ai margini del complesso residenziale sorgerà anche un hotel, con strutture di supporto come supermercato, ristoranti, bar e negozi. Anche a Kilifi sono stati acquisiti recentemente terreni e Malindi si prepara allo sbarco di imprenditori della Capitale. Sono specialmente kikuyu e maasai, hanno già acquistato ville e terreni e da qui a pochi mesi presenteranno le loro idee residenziali. Si aprono anche discorsi nella sanità privata e per nuovi centri commerciali, mentre è scattata la caccia ai terreni disponibili nei pressi dell’aeroporto malindino, in attesa che lo scalo diventi internazionale. Nel quartiere di Ngala Four il valore dei terreni è decuplicato in due anni. Per chi se lo può permettere, sta arrivando anche a Malindi, come sul resto della costa, il momento di investire.(15/01/2015)
Scuole ancora chiuse anche a Malindi per lo sciopero degli insegnanti
Scuole pubbliche ancora chiuse in tutto il Kenya e anche a Malindi oggi insegnanti in piazza per una manifestazione e tanti ragazzini dai 6 ai 14 anni in giro per la città e nelle spiagge. Nonostante gli stessi insegnanti abbiano esortato i genitori a tenere a casa gli alunni e farli studiare, ovviamente i giovani si sono riversati sullo spiaggione di Malindi e hanno improvvisato partite di pallone, mentre le ragazze passeggiavano sulla battigia. Sul fronte della protesta, non si vede ancora una schiarita per la riapertura degli istituti.(14/01/2015)
Doping, giro di vite della federazione atletica del Kenya
Antidoping, il Comitato Olimpico keniano ha deciso di dire basta. Troppe le segnalazioni da parte dello sport mondiale negli ultimi due anni per gli atleti del Kenya. Sono già dodici i corridori che sono stati squalificati dopo le analisi a seguito di trionfi nelle gare di mezzo mondo. Il caso più eclatante, quello della maratoneta Rita Jeptoo, due volte trionfatrice due volte della classica di Chicago e tre volte della maratona di Boston e trovata in quest’ultima manifestazione positiva all’Epo. Ora, la federatletica di Nairobi (Athletics Kenya) ha varato una decisa stretta in materia. Tutti gli allenatori, manager e sub-agenti degli atleti keniani dovranno essere registrati presso la AK e qualsiasi manager che abbia più di due atleti dopati sarà immediatamente bandito. Verrà anche inaugurato un programma di test antidoping a sorpresa e nessuna gara che non preveda i controlli otterrà il nulla-osta della federazione. “Gli atleti saranno pagati solo dopo che sia stata accertata la loro pulizia” ha anticipato il presidente federale Isaiah Kiplagat.
Di pari passo Kipchoge Keino, presidente del Comitato Olimpico keniano, incontrerà il ministro dello sport Hassan Wario per discutere una nuova legislazione antidoping che preveda il carcere per manager e allenatori che incoraggino pratiche dopanti. Intanto il caso Jeptoo verrà discusso il 15 gennaio davanti dalla commissione medica e antidoping, dove sono stati chiamati a comparire anche il suo manager, il bresciano Federico Rosa, il coach Claudio Berardelli e l’ex marito Noah Busienei, che aveva dichiarato alla stampa come Rita si dopasse già da tre anni.(14/01/2015)
Ultima con il botto per Freddie e Sbringo al Jahazi di Malindi
Chiusura con il botto per lo spettacolo di Freddie e Sbringo "Non vado più a Malindi", ieri sera al Jahazi il solito bagno di folla tra pizza, ostriche e risate. La coppia ha riproposto il meglio dei nuovi monologhi, delle canzoni e le poesie, prendendo in giro le fobie che hanno portato tanti italiani lontano da Malindi, cantando di Aeroporto internazionale, di crisi e di molto altro, tra il serio e il faceto sempre con la buona musica del Maestro Marco "Sbringo" Bigi.(13/01/2015)
Marco Travaglio a Malindi e nel Maasai Mara, vacanze o lavoro?
Parlando di Vip e di schieramenti italici, Malindi sembra non essere più solo terra appetita alla destra ex Berlusconiana e agli amici di Briatore, contrapponendosi alla Watamu radical chic più in area Pd e Renziana. Dopo l'arrivo e la permanenza di Beppe Grillo, che ha finalmente trascorso una minivacanza nella villa acquistata dalla moglie sulla spiaggia di Silversand, è stata la volta di Marco Travaglio, arrivato qualche giorno fa a Malindi e partito il giorno dopo per un safari nel Maasai Mara. Il tempo di un caffé in uno dei bar del centro e poi non si è fatto più vedere in giro. Più riservato e attento alla propria immagine del leader del Movimento Cinque Stelle che si è fatto beccare nella piscina del Billionaire, sotto lo sguardo dei padroni di casa Flavio ed Elisabetta. Le foto apparse sulla rivista "Chi" hanno fatto arrabbiare molti suoi sostenitori, ma il grillini ad oltranza l'hanno difeso. Le ragioni della vacanza del giornalista e fondatore del Fatto Quotidiano sono ancora ignote. Da sempre la sua testata si è interessata della costa keniota e della sua colonia d'italiani, ultimamente due reporter che scrivono sul Fatto sono stati a Malindi e Nairobi, a caccia di rivelazioni e presunti misteri. Sarà venuto a controllare di persona, il buon Marco. Oppure prepara la "vendetta" per la probabile condanna per diffamazione ai danni del Console Marco Vancini, per la quale si dovrà presentare insieme al direttore Antonio Padellaro tra una settimana a Roma?(13/01/2015)
Freddie e Sbringo chiudono alla grande questa sera al Jahazi di Malindi
Questa sera ultimo spettacolo dello show di Freddie e Sbringo "Non vado più a Malindi". Il duo del cabaret in musica malindino ha divertito e raccolto applausi anche ieri sera all'Olimpia Club e questa sera chiude la serie di repliche al Jahazi, quasi tutto esaurito come in tutte le serate. Provate a prenotare, sono disponibili ancora dei posti. Per info e prenotazioni, chiamare 0720178982.(12/01/2015)
Commissione parlamentare a Malindi per far partire l'aeroporto internazionale
Aeroporto internazionale di Malindi, si entra nella fase decisiva. Ieri la Commissione Parlamentare Trasporti del Governo si è presentata nello scalo malindino e ha definito le priorità per iniziare i lavori di allungamento della pista, di allargamento del settore destinato alle strutture di supporto e l’acquisizione di nuovi spazi per il parcheggio e le aree di sicurezza.
“Siamo qui per riferire con urgenza al Governo quali sono le prossime mosse da fare – ha detto l’onorevole Clement Wabugu, membro della Commissione Trasporti – abbiamo riscontrato che l’allungamento della pista dovrà essere di 1.1. km che si aggiungeranno al chilometro e settecento metri già esistenti. Inoltre dovrà esserci un’allargamento di un chilometro e quattrocento metri per edificare altre strutture indispensabili per uno scalo internazionali e per costruire hangar e uffici per il controllo e la sicurezza dell’aeroporto”.
“Oltre all’allungamento e all’allargamento dello spazio esistente – ha aggiunto un altro parlamentare della commissione, Wilbur Otichillo – bisognerà acquisire anche del nuovo terreno a sud dell’aeroporto, per ricavare un’area più ampia per il parchegio dei veicoli e per il carico e scarico”.
L’aeroporto internazionale di Malindi, in termini di trasporti, è una delle priorità in agenda per il governo nel 2015. “Vogliamo riferire al più presto al Parlamento per poter iniziare i lavori al più presto” hanno concluso i due onorevoli.(12/01/2015)
Da oggi Paparemo Beach di Watamu chiuso per riposo settimanale
Da lunedì prossimo, 12 gennaio, l'esclusiva spiaggia con ristorante di Watamu, Paparemo Beach, osserverà il turno di riposo settimanale. Paparemo resta aperto tutti gli altri giorni dalla mattina alle 5 di pomeriggio, compreso il pranzo.
Il mercoledì sera anche a cena prima della discoteca settimanale. Per informazioni e prenotazioni: Tel. 0718841382(12/01/2015)
Micaela De Gregorio, un monolocale venduto per aiutare i bambini di Likoni
Ha lasciato l’Italia e il suo lavoro di pubblicitaria, per lavorare in un “children center” sulla costa keniota e costruire un dormitorio per i bambini. E’ la storia di Micaela De Gregorio, pubblicitaria monzese, che dopo un licenziamento e qualche colloquio seguente non andato a buon fine, ha deciso di vendere il suo monolocale e trasferirsi in Kenya. Ora vive a Shelly Beach, non lontano dallo slum di Likoni, dove sta aiutando una Ngo a gestire l’orfanotrofio Child of Mercy e, con parte del ricavato della vendita della sua casa italiana, a costruire un dormitorio per i 45 bambini ospiti della struttura, che hanno dai 3 ai 17 anni. “Ho scelto di aiutare questi bambini e accompagnarli a diventare grandi, facendoli andare almeno fino al college, spero anche all’università. Ma il mio piccolo monolocale non può fare tutto” spiega la ragazza brianzola al quotidiano Il Giorno. La storia di Micaela è quella di molti giovani italiani che hanno scelto non solo di cambiare vita, ma di affrontare coraggiosamente una sfida aiutando chi è meno fortunato, pur senza avere risorse infinite.(11/01/2015)
Scuole pubbliche ancora chiuse per sciopero anche a Malindi
Scuole pubbliche ancora c hiuse anche a Malindi, come in tutto il Kenya, a causa dello sciopero degli insegnanti che chiedono di rivedere il loro contratto di lavoro. "Non ci facciamo intimidere e proseguiremo nello sciopero - ha detto a malindikenya.net il rappresentante malindino del sindacato insegnanti Fredrick Nguma - ma allo stesso tempo chiediamo ai genirtori degli alunni in quersto periodo di farli studiare a casa e di non lasciarli in giro". Non facile, in questi giorni m olti ragazzi sono a zonzo per la città, nei campi di clacio e in spiaggia.(11/01/2015)
Imprenditori di Malindi: la ricetta di Maurizio Corti per internazionalizzare il turismo
Anni fa è stato tra i primi italiani ad intuire le potenzialità di questo Paese, trasferendo le sue attività da Malindi a Nairobi. Da due anni è tornato ad investire sulla costa perché crede nello sviluppo e nella crescita di Malindi, e nella nascita di un nuovo turismo, fatto non solo di alberghi e non più di vacanze "mordi e fuggi", ma di business man e di gente che crede nel futuro e nel benessere del Kenya.
Maurizio Corti, creatore e titolare del brand "Osteria" spiega a Malindikenya.net la sua visione per uscire dalla crisi che attanaglia anche Malindi e Watamu. "Il Kenya è un Paese che ha fatto passi da gigante negli ultimi dieci anni - è il suo pensiero - e la classe dirigente di Nairobi è pronta ad investire anche sulla costa. Dobbiamo cooperare con loro, perché insieme ai loro investimenti porteranno servizi. E' ora di liberarci della vecchia concezione di turismo, oggi qui si pensa in grande, per avere gente da tutto il mondo. Spiace per i romantici che sognano ancora la Malindi di tanti anni fa, delle passeggiate da soli in spiaggia. Quei tempi non esistono più, oggi un Kenya così sarebbe molto pericoloso. Lo sviluppo, se è sostenibile, riduce drasticamente la microcriminalità. Più case, più aziende nella regione costiera significano lavoro per la gente locale, e per tutto l'indotto".
Corti crede molto in Malindi e dalla capitale si adopera per portare investitori. "Ognuno dovrebbe farlo - dice - finendola di pensare solo ai propri interessi. Bisogna unire gli intenti e lavorare su un solo obbiettivo, quello di trasformare Malindi in un luogo unico, vivibile dalla mattina a notte inoltrata, con negozi aperti la sera, zone pedonali e altre peculiarità caratteristiche dei luoghi turistici nel mondo. Se restiamo legati all'Italia e alla visione di una Malindi anacronistica, non arriveremo lontano. Quest'anno è stato fallimentare, ma bisogna vedere oltre e lasciare da parte le negatività che non sono costruttive".
L'imprenditore di origine lombarda, più di ogni altro connazionale, ha il polso della situazione a Nairobi, una delle città più in crescita non solo del Continente Nero.
"Il presidente Kenyatta sta lavorando bene -aggiunge Corti - e se avrà più collaborazione questo sarà l'anno delle sue opere migliori. Sta anche a noi creare un filo diretto con il Governo, aiutando lo sviluppo e mostrando di credere in Malindi. Agli imprenditori dico: questo è il momento di investire sulla costa, perché gli stessi kenioti stanno iniziando a farlo, e quando si muovono da Nairobi, si muovono con grandi idee e risorse adeguate. Lamentarsi e rimpiangere la "vecchia Malindi" non serve a nulla, dobbiamo guardare avanti, promuovere anche fuori dall'Italia questo posto e crederci. Abbiamo almeno d ue buoni motivi per farlo: un luogo unico al mondo, dove alla fine anche chi si lamenta rimane, e attivare la catena del lavoro, del benessere che ci farà vivere in una Malindi più confortevole, più sicura, più moderna e più appetibile a livello internazionale".(11/01/2015)
Serata della luna piena alla Voile Rouge di Malindi
Una festa che è già un classico di Malindi, questa sera torna in scena la serata della luna piena alla Voile Rouge, il caratteristico locale "fai da te" sulla spiaggia dell'AG Complex dove ognuno porta qualcosa e si cena tutti insieme per poi ballare con la musica di DJ Dulla.(10/01/2015)
Crolla un altro palazzo a Mathare, lo slum più povero del Kenya
Tutti i nodi vengono al pettine, anche se sono di cemento. Dopo meno di un mese dall'ultimo crollo, un altro palazzo di sei piani è collassato ieri nel popoloso quartiere di Huruma, nei pressi dello slum di Mathare, uno degli agglomerati urbani più poveri dell'Africa metropolitana. Sette i morti accertati, ma altre persone potrebbero essere rimaste sotto le macerie. Urge ora un controllo per questi mostri residenziali che sono stati costruiti spesso senza regolari permessi e ignorando le più elementari regole dell'edilizia.(09/01/2015)
I presepi di Maurizio Faraoni aiuteranno l'orfanotrofio di Mayungu
Presepi da tutto il mondo per aiutare l’orfanotrofio di Mayungu. Si conclude con l’Epifania a Bardolino, nel veronese, la mostra della collezione di presepi del marinaio in congedo Maurizio Faraoni. Si tratta di centoquaranta scene di natività provenienti da altrettanti Paesi dei Cinque Continenti.
Faraoni, presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, non nasconde il suo grande amore per l’Africa e la passione per il Kenya, dove torna ogni anno, come tanti giramondo che tra tutti i luoghi visitati hanno nel cuore particolarmente la costa keniota. Così Faraoni ha deciso di devolvere in beneficenza l’incasso ricavato dai biglietti d’ingresso all’interessante mostra a favore dell'orfanotrofio di Mayungu, gestito dall'Associazione Onlus Children Center Mayungu. «A farmi innamorare dell’Africa è stato il veterinario di Bardolino Eliseo Marzari – racconta Faraoni - nel 1987 il dottor Marzari era stato chiamato in Kenya per tenere dei corsi di inseminazione artificiale agli allevatori delle tribù Masai. Mi chiese di accompagnarlo e io accettai. La straordinaria bellezza e il fascino di quel Paese mi hanno stregato. Così mi sono preso il “mal d'Africa”. In Kenya ci torno ogni anno, non posso farne a meno. Laggiù ho conosciuto anche delle connazionali straordinarie come Maria Grazia Buonamici, Marianna Erika Scatigna e Maria Luisa Travaglia che hanno fondato e gestiscono l'orfanotrofio. Sono persone straordinarie che aiutano tante creature che non hanno nessuno al mondo. Condivido il loro progetto umanitario e per questo cerco di promuovore le donazioni e la raccolta fondi, anche con questa mostra di presepi. Tra poco andrò a trovare i miei amici in Kenya. Quando sono laggiù mi dò da fare come guida. Porto in visita al Children Center i turisti italiani e provo a convincerli ad adottare a distanza uno dei 67 bambini attualmente nel centro”.(08/01/2015)
Centomila euro per una cella freezer per i pescatori di Malindi
Un aiuto significativo per il commercio ittico a Malindi arriva dalla Contea di Kilifi. La Cooperativa dei pescatori malindini potrà usufruire nel prossimo anno di una cella frigorifera con abbattitore per storare il pesce e poterlo vendere in tutta la regione. Si tratta di un progetto da centomila euro, illustrato dal Ministro della Pesca della Contea, Mwalimu Menza, ieri durante una conferenza stampa. La cella verrà costruita nella zona del porto e sarà utilizzata dalla comunità dei pescatori, unitamente a una fornitura di nuove reti per chi lavora nel settore ittico a Malindi.(08/01/2015)
Stagione turistica di Malindi e Watamu fino a Pasqua? Voli ancora incerti, hotel in stand-by
Inutile nascondersi dietro a un baobab, l'anno nuovo sulla costa keniota si apre così come si è chiuso il precedente. Mai così tranquillo, pacifico, con un'atmosfera di calma e condivisione, ma desolantemente privo di turisti. Malindikenya.net da sempre evita la lamentela fine a se stessa ed invita ad essere ottimisti e propositivi, anche se ci sono situazioni preoccupanti che riguardano in particolar modo i grandi resort e l'indotto (safari, diving e altri servizi) collegato a loro, con particolare riferimento a tutti i kenioti che portano a casa uno stipendio grazie al turismo. "La situazione è precaria - spiega Guido Bertoni, proprietario del resort Garoda e presidente della nascente Malindi Watamu Tourism Association - dal 10 gennaio avremo un nuovo vistoso calo di presenze e dovremo convincere le compagnie di charter a tenere almeno due voli alla settimana a febbraio e marzo, altrimenti si rischia di dover chiudere". Problemi anche per Aquarius, che passerà da 170 turisti fino al 9 gennaio, a 70 la settimana successiva. "Ormai dobbiamo vivere alla giornata - spiega il socio di maggioranza del resort, Rolando Canestrini - e anche i Tour Operator con cui lavoriamo lo fanno. Non c'è possibilità di programmare alcunché, ma così non è facile lavorare al meglio". Gli sforzi sono comunque tanti, fidando di avere un luogo meraviglioso e una ritrovata sicurezza. Le ultime però dicono che la stagione non è ancora compromessa: in un primo tempo era girata voce che qualche operatore avrebbe chiuso prima della fine di gennaio. "Per quanto ci riguarda, lo escluderei e manteniamo ottimismo" dice il direttore del villaggio Jumbo Orange Club Inviaggi di Watamu, Antonio Giusti. Lo storico hotel inglese Hemingway, invece, sta pensando, per la prima volta in 30 anni, di chiudere ancora prima. Se Atene piange, Sparta non ride. Malindi si salva con un po' di residenti e di villeggianti di lungo corso, c'è sempre richiesta per le case in affitto e i Bed&Breakfast tengono. "Abbiamo clienti per tutto gennaio e richieste anche oltre - spiega Emanuele Trabucco, di Lion's House - bisogna lavorare molto in internet e fare tanta informazione sulla bontà della destinazione, per creare più informazione e consapevolezza". Trasformare il più possibile i turisti in viaggiatori e amanti dell'Africa, insomma. Con l'aiuto di tutti e l'ottimismo che l'amore per questa terra deve poter facilitare.(07/01/2015)
Riaprono le scuole a Malindi, più di duemila alunni mantenuti agli studi dagli italiani
Sono più di duemila i bambini che potranno frequentare anche quest'anno la scuola dell'obbligo nel distretto di Malindi, grazie all'aiuto degli italiani. Un numero davvero importante se sommato a quelli che vengono assistiti anche alle scuole superiori. Tra le associazioni onlus e i privati che sostengono i figli dei loro dipendenti o di conoscenti con cui hanno stretto legami in Kenya, un buon numero ha investito nell'educazione, che è il miglior modo per cercare di dare un futuro ai ragazzi locali. Così domani si riparte con il nuovo anno scolastico che qui in Kenya coincide con l'inizio dell'anno solare. Noi di Malindikenya.net aiutiamo già una decina di ragazzi che hanno fatto parte della scuola calcio Karibuni-Genoa, che frequentano le superiori. In più abbiamo istituito le borse di studio del Baobab, che pagano le rette scolastiche ad alcni ragazzi che lo meritano, tra quelli particolarmente sfortunati o disagiati. Infine ci affianchiamo ad associazioni che assistono a distanza tanti bambini, come Karibuni Onlus e la svizzera Sorrisi Africani. Per qualsiasi donazione o adozione a distanza, contattare malindikenya.net al tel. 0720178982 oppure scrivendo a info@malindikenya.net(07/01/2014)
Freddie e Sbringo ancora "tutti esauriti" al Jahazi di Malindi
Un'altra serata di quelle che per la Malindi di questi tempi sono oro colato. Freddie e Sbringo fanno il pienone al Jahazi e divertono con lo spettacolo "Non vado più a Malindi". ll Maestro ha omaggiato al meglio Pino Daniele, scomparso ieri, con un appassionato ricordo piano e voce. Poi Freddie si è scatenato tra monologhi, canzoni, poesie e cabaret. A grande richiesta si replica domenica 11 all'Olimpia Club e lunedì 12 ancora al Jahazi.(06/01/2014)
L'Alta Corte di Nairobi sospende 6 articoli della legge sicurezza
L'Alta Corte di Nairobi ha deciso di andare contro il Governo ed il suo presidente, promulgatore di una legge sulla Sicurezza con norme molto restrittive per la privacy e che darebbero più potere a Presidente e Servizi Segreti. La legge secondo il Governo rappresenterebbe il più credibile strumento contro il terrorismo somalo, ma le opposizioni da subito l'hanno osteggiata. L'Alta Corte per adesso ha deciso di sospendere "sine die" sei punti della legge.(06/01/2014)
Ancora un bagno di folla a Malindi per Freddie e Sbringo
Si prospetta l'ennesimo "tutto esaurito" per la coppia del cabaret in musica malindino Freddie e Sbringo. Lo scrittore performer e il musicista della Rai e di Paolo Rossi stanno divertendo residenti e turisti con il nuovo show "Non vado più a Malindi" che se la prende con chi ha disertato il Kenya per le ingiustificate paure di virus e terrorismo e di tutti i creduloni ormai assuefatti dai media e dai social forum italiani. Ma Freddie mette alla berlina anche chi pensa non ci sia altro di meglio da fare che lamentarsi, come se servisse a qualcosa. Gli scienziati da bar di Malindi con le loro verità, i pensionati come indiani pellirossa autoghettizzati e tutta la varia umanità e disumanità descritta già nei suoi libri, e qui evocata in canzoni, monologhi e sketches. Stasera ancora pochi posti per una delle ultime repliche al Jahazi Restaurant.(05/01/2015)
"Saidia Kenya", torna la serata benefica al Casinò Malindi
Torna questa sera dopo due anni la bella iniziativa di solidarietà del Casinò Malindi "Saidia Kenya" (aiutiamo il Kenya), che in tanti anni ha raccolto fondi a favore diverse associazioni grazie all'iniziativa della "padrona di casa" Daniela Cellini.
Quest'anno l'organizzatrice ha deciso di devolvere l'incasso della serata all'associazione Save a Child Heart che si occupa di curare bambini affetti da problemi cardiaci e cardiocircolatori. L'associazione, attiva in Israele e in Kenya, provvede alle operazioni dei bambini bisognosi in ospedali attrezzati in Israele, ma ha bisogno dell'aiuto di generosi donatori per pagare i trasporti aerei e i soggiorni dei parenti dei bambini kenioti. Questa sera "Saidia Kenya", dalle 20.30, prevede anche l'esibizione della cantante di Nairobi Crystal Asegi e come di consuetudine ci sarà l'asta benefica con premi messi a disposizione da tante attività malindine e di Watamu che si sono prestate per la causa. All'asta verranno anche battute opere di artisti locali o europei che le hanno gentilmente donate. Anche il prezzo della cena verrà devoluto in favore dell'associazione SACH. Prezzi: 5000 a persona, 9000 per coppia e 2500 per i bambini. Sono escluse le bevande. I ticket sono in vendita presso la biglietteria del Casinò Malindi, per informazioni e donazioni chiamare il tel. 0711/728423 o scrivere a eventi@casinomalindi.com(04/01/2015)
Jeff Koinange testimonial di Malindi: il più grande anchor-man del Kenya scommette nella costa
Da una settimana ormai Malindi finalmente vive la sua condizione ideale, quella di cittadina con vocazione turistica, interculturale, interraziale e ovviamente interreligiosa. Si accavallano gli eventi di carattere giocoso e d'intrattenimento, ma anche quelli culturali come mostre d'arte e conferenze. Gli italiani hanno risposto in maniera sicuramente minore rispetto agli altri anni, per i problemi che ben conosciamo e da sempre denunciamo sul nostro portale, ma alla fine sono arrivati in maniera
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