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Ottobre 2008

Tutte le notizie del mese

01-10-2008 di redazione

Grande attesa per la maratona internazionale di canottaggio Mombasa-Malindi.
Televisioni di ogni paese coinvolto, giornalisti, sportivi e campioni olimpici. La Maratona Internazionale di Canottaggio, pronta a salpare da Mombasa il prossimo 5 novembre, sta coinvolgendo attori e comprimari da Italia, Francia, Sudafrica, Kenya ed Emirati Arabi. 
La presenza di equipaggi storici come quello italiano, con ex olimpici di Sidney, e quello Sudafricano che ha partecipato agli ultimi giochi di Pechino, il confronto con i migliori atleti kenioti, ma soprattutto la distanza coperta (120 chilometri) e la meraviglia della costa attraversata, fanno crescere l'attesa per questo evento. La maratona partirà mercoledì 5 novembre da Mombasa e farà tappa a Mtwapa, Kilifi e Watamu, prima di giungere sabato 8 a Malindi, con l'arrivo previsto sulla spiaggia del Rosada Beach. Oltre ai network locali, che daranno grande risalto alla manifestazione, sarà presente anche la Rai, con servizi per i telegiornali sportivi nazionali e Rai Italia da Nairobi. 
Il ricavato delle iscrizioni e delle sovvenzioni degli sponsor, sarà interamente devoluto al progetto umanitario di Amref che prevede la costruzione di una scuola a Malindi. Il testimonial di questo sport che in Italia ha sempre fornito eccezionali atleti, sarà il connazionale Francesco Gambella. E' importante infatti, oltre all'iniziativa benefica, promuovere la cultura sportiva anche in Africa, approfittando del mare keniota, per questo l'iscrizione degli equipaggi locali è gratuita. Per la manifestazione si sono mossi già sponsor e imprenditori italiani che offiranno sostegno e logistica alla competizione. Tra le offerte di collaborazione già pervenute, quella di Mwembe Resort, Casino Malindi, Key Goup, Rosada e Masharubu Suppliers per quanto riguarda Malindi, Ascot Residence di Watamu, Makuti Villas di Kilifi, il Covo di Shanzu Beach, la rivista Out of Italy e la CGM Power Generation di Mombasa. Anche il nostro portale seguirà l'avvenimento giorno per giorno.(31/10/2008)

Meno sailfish e più tonni: come cambia la fauna marina nell'Oceano Indiano.
Tra qualche anno Malindi dovrà cambiare il simbolo della municipalità: non più due sailfish saltellanti che escono dall'oceano, ma due bei tonni sorridenti. L'Oceano Indiano non poteva restare indifferente ai cambiamenti climatici del nostro pianeta, e la sua fauna marina si deve adattare di conseguenza. Secondo una ricerca condotta congiuntamente dal WWF e da diverse associazioni per la tutela dell'ambiente e dei cambiamenti climatici, sulle coste keniote sono già in diminuzione gli esemplari di pesce vela, il caratteristico esemplare ittico originario di queste zone, la cui "danza" durante la pesca è un rituale conosciuto in tutto il mondo e meno crudele certo della mattanza del tonno. Il Sailfish se ne va in cerca di mari più freschi, e in compenso arrivano proprio più tonni, quasi a darsi il cambio. Per il disappunto dei pescatori e, forse, il piacere degli amanti della buona cucina, benchè, affumicato, il pesce vela dica decisamente la sua.(31/10/2008)

Una flotta Nato guidata da italiani a Mombasa per l'emergenza pirati in Somalia. 
Una flotta dell'Alleanza Atlantica, diretta dall'ammiraglio italiano Giovanni Gumiero, è giunta ieri nel porto di Mombasa. Si tratta di sei tra vascelli e cacciatorpedinieri, arrivati da Gibuti per scortare alcuni cargo che trasportano aiuti alimentari alle popolazioni somale, stremate da anni di guerriglie interne. L'intervento si è reso necessario per fronteggiare il crescente fenomeno della pirateria somala. I pirati sono soliti attaccare natanti solitari ma anche imbarcazioni da regata che si trovino a passare dalle coste della Somalia, proveniendo dalla penisola arabica o dal Mar Rosso. Quest'anno sono state sessanta le navi sequestrate, tra cui il cargo ucraino "Faina" che pur essendo sotto scacco, è ancora in mano dei malviventi. Ieri ha destato curiosità e ammirazione l'arrivo dell'ammiraglia della flotta diretta dall'Italia, il cacciatorpediniere Durand De La Penne. Le acque keniote, in ogni caso, non temono alcun pericolo, il problema è circoscritto al territorio marino della Somalia.(30/10/2008)

Arrivano anche sulla costa le piccole piogge.
La stagione monsonica delle piogge, solitamente prevista in Kenya da maggio ai primi di luglio, quest'anno si era fatta attendere fino alla metà del mese di maggio ed ha avuto una coda anche ai primi di agosto. Le "piccole piogge", invece, solitamente di passaggio a cavallo tra ottobre e novembre, iniziano in questi giorni a bagnare la costa, dopo essersi scatenate dalla fine della settimana scorsa, all'interno e anche in zone, come Mandera e il deserto verso la Somalia e il Masai Mara, solitamente avare d'acqua. Sulla costa da due giorni a questa parte le precipitazioni sono regolari alle prime luci dell'alba e dopo il tramonto, con piovaschi notturni abbondanti.(30/10/2008)

Benessere, sport e cultura: le novità di malindi per l'alta stagione

La nuova stagione 2008-2009 è alle porte e Malindi-Watamu-Mambrui, il triangolo delle vacanze, si preparano a lanciare la loro immagine di rinnovamento, di novità e di rilancio. Dopo un'estate finta come quella dell'anno scorso, c'è grande attesa e iniziative che hanno voglia di mettersi in mostra. Al benessere naturale provocato dal territorio, da Madre Natura e dalla bellezza che essa ha infuso ai luoghi, dallo iodio dell'oceano e dall'argilla della savana, è stata affiancata una vera e propria industria del relax e della cura di corpo e mente. Così molti hotel della costa nord hanno aperto le Spa e i centri benessere, con proposte diversificate e in grado di soddisfare qualsiasi esigenza. Si pensi al vero e proprio "percorso" del Lawford's Hotel, ad esempio, oppure alla scelta radicale del Sun Palm di Watamu, che si trasformerà in "Sanitarium & Lifestyle Resort" seguendo la nuovissima moda americana degli hotel che abbinano alla vacanza una dieta alimentare vegetariana basata su prodotti genuini e una specifica cura naturale che è in grado di guarire distrurbi non soltanto di natura nervosa e di migliorare le condizioni di malati cronici o terminali. Ma non è solo bellezza e terapia, il Kenya marino da quest'anno riapre le sue proposte sportive: il kitesurf sulla selvaggia e immensa spiaggia dell'Oasi, la pesca sportiva che avrà il suo cluo in un torneo organizzato dal Casino di Malindi a gennaio, i cui particolari sveleremo in esclusiva nei prossimi giorni. Si preparano inoltre proposte culturali: mostre, concorsi ed eventi che contribuiranno a dare un'immagine a tutto tondo di località che cercano di abbinare allo splendore dell'Africa il meglio delle influenze occidentali, senza invadenza ma nel rispetto dell'ambiente e delle tradizioni locali.(29/10/2008) 

Capodanno di lusso a Malindi, già "tutto esaurito" per due resort simbolo del turismo Vip. 
Alla faccia della crisi finanziaria e del turismo "casalingo". Altro che spumante a Cortina o Saint Vincent, il turismo "first class" anche quest'anno sceglie Malindi. La riprova è data dal fatto che due resort simbolo delle vacanze vip fanno registrare già due mesi prima il tutto esaurito. Si tratta dell'hotel ristorante "La Malindina", da quasi venticinque anni un "must" per chi transita da queste parti, e non soltanto per mangiare crostacei (chiedete a Giorgio Armani e a numerosi politici, giornalisti e gente di spettacolo) e del resort Kilili Baharini, esclusiva struttura sulla spiaggia di Silversand ma lontana da occhi indiscreti. Ma anche le prenotazioni per hotel di Serie A come Coral Key, Mwembe, Stephanie Sea House e altri procedono bene, per non parlare di Watamu. Sarà un Natale tutto da vivere, con la speranza dell'onda lunga fino a Pasqua, nonostante lo sguardo vigile alla crisi italiana.(28/10/2008) 

Si torna a fumare liberamente nelle strade, nei locali pubblici all'aperto e nelle spiagge keniote.
Da oggi in tutto il Kenya si può tornare liberamente a fumare per strada e nei luogi pubblici all'aperto e, per quanto riguarda la costa, anche sulle spiagge. 
A quasi quattro mesi dalla sua applicazione, di fatto la legge firmata dal Ministro della Sanità Beth Mugo, perde gran parte della sua forza e del suo significato. La legge, disegnata nell'agosto 2007 ma rimasta al palo in attesa delle ormai note elezioni del dicembre 2008, era stata approvata tra le polemiche in Parlamento, evidenziando parecchie incongruenze ed anomalie. Riguardavano soprattutto le aree all'aperto e la costituzione di appositi spazi delimitati da regole abbastanza confuse. 
Così a Malindi e nelle località che si affacciano all'Oceano Indiano, negli "spazi pubblici" erano state comprese anche le spiagge e tutti i villaggi turistici e i ristoranti che si sviluppano in gran parte all'aperto, rischiavano di non poter offrire un servizio importante per mi clienti che sono spesso turisti che vengono in Kenya a rilassarsi. 
Così con lungimiranza il responsabile distrettuale del ministero della Salute aveva pensato, per Malindi, di istituire apposite aree per fumatori, nei bar e nei locali pubblici, secondo criteri tanto efficaci quanto misteriosi. Ma le incomprensioni e la non facile lettura della legge stessa hanno creato specialmente ad agosto, problemi tra chi la dovrebbe fare rispettare (gli ufficiali e la polizia turistica) e i turisti. Sono fioccate alcune multe ma ci sono stati anche parecchi ricorsi, vinti. Quest'ultimo dato deve aver fatto riflettere il ministro Mugo, che ha deciso di tornare all'antico. "In tutti i luoghi all'aperto, comprese le strade e i locali pubblici, si può fumare senza limitazioni di spazi" si legge nella nuova postilla alla legge, pubblicata oggi anche dal quotidiano Nation (sarebbe importante tenerne una copia sempre pronta, per gestori di locali e albergatori, ma anche per chi fa un giretto in spiaggia). Il divieto, chiaramente, resta per i locali e i luoghi di frequentazione pubblica al chiuso. Che è già una mezza rivoluzione in Kenya: fino a qualche mese fa si poteva addirittura fumare negli ospedali e nelle scuole! (27/10/2008)

Si perde a 500 chilometri da Malindi. Accudito e riportato a casa pensionato italiano. 
A volte, in Africa, anche le disavventure hanno un lieto fine. Alcuni stenteranno a crederci, ma ci si può perdere, senza benzina, senza soldi né telefonino cellulare nel mezzo della savana e riuscire a fare ritorno a casa senza un graffio, grazie all'umanità della popolazione locale. E' accaduto ad A.V. italiano originario di Como, che da anni ha una villa a Malindi dov'è solito “svernare”. L'altra mattina è uscito di casa con il suo fuoristrada, diretto a fare colazione. Chissà cosa gli è passato per la mente, osservando la verdeggiante realtà africana, ma ha deciso di fare un giretto un po' più lungo del solito. Da Malindi ha imboccato la strada che porta a nord, verso Lamu. Il tempo ideale, il manto stradale in ottime condizioni, la natura rigogliosa intorno, baobab e palme riverenti al suo passaggio, gesti ancestrali delle mama dei villaggi e studenti in divisa a piedi per chilometri, tra il villaggio e la scuola. 
Ad A.V. la giornata deve essere sembrata magnifica, lontana dalla routine rilassante ma anche un po' noiosa del pensionato di Malindi: sempre il solito bar, il cappuccino con la brioche, le solite allegre facce da salutare. Un sogno di pace e tranquillità, per un coetaneo italiano, perso magari nel traffico e nel freddo della metropoli. Ma in lui che vi è abituato, l'umana voglia di evadere è in agguato. Così A.V. Segue la strada asfaltata in quel paradiso, supera due posti di blocco, passa il bivio di Garsen e punta verso Garissa, cittadina tra il mondo conosciuto e il deserto somalo, confine tra i selvaggi parchi nazionali, dove s'incontrano leoni ed elefanti, e il niente in mano alle tribù nomadi Pokomo e Rendille. Siamo a più di quattrocento chilometri da Malindi, ma A.V. Viaggia ora su una strada sterrata sconnessa, dove s'incontrano solo animali allo stato brado e, ogni cento chilometri, un camion in avaria o un autista che cambia una ruota. Il pensionato comasco viaggia e con lui i suoi pensieri, che spaziano liberi e felici. Fino a quando, inevitabilmente, viene a mancare la benzina del fuoristrada. La macchina si ferma, in mezzo al niente. Intorno soltanto rumori di fauna africana, esemplari spesso sconosciuti a noi “Wazungu”, uomini bianchi. E' una zona lontana dai safari organizzati, appena tratteggiata dalle mappe locali. Tra poco scenderà la sera, che in questa parte di mondo, proprio sotto l'equatore (che se fosse un'asse nel cielo come lo disegnano, almeno farebbe ombra) copre tutto come un nero manto intorno alle sei di sera. C'è un uomo bianco, non più giovane, che non parla una parola di inglese e di swahili. Senza soldi e senza telefonino. Sembra un film, e probabilmente lo è: è il suo lungometraggio personale, quello in cui interpreta la parte di un tranquillo italiano che si perde nel mezzo dell'Africa nera e con la serenità e l'incoscienza di chi vi è capitato quasi da predestinato, sa che andrà tutto bene.
Non è così invece per la moglie di A.V. che da alcune ore lo sta cercando dappertutto a Malindi. Ha avvertito per prima cosa il console italiano Roberto Macrì, che si è immediatamente attivato organizzando le ricerche della polizia locale e avvertendo tutte le sedi distaccate del distretto di Malindi. Nel pomeriggio, la mancanza di riscontri gli fa pensare che sia meglio estendere l'avviso a tutto il Kenya.
Tra Garissa e Nairobi, sporadicamente si segnala la presenza di shifta, pericolosi banditi di origine somala che attaccano mezzi di trasporto o automobilisti solitari. Per questo sono stati istituiti posti di blocco e il fenomeno è stato isolato, ma a volte per attraversare quella desolata parte di Kenya è consigliabile far salire a bordo un poliziotto armato. Chiaramente il nostro eroe vi ha rinunciato, ed ora è solo. Chiunque potrebbe approfittare di lui. Il suo fuoristrada farebbe gola a molti, un toccasana illegale per l'estrema povertà degli abitanti di quelle regioni, e per i camionisti, e i contrabbandieri di passaggio. In lontananza, macchia polverosa che potrebbe essere indifferentemente mandria di bufali o piccolo tornado, spunta un autocarro che vede l'uomo ai margini dello sterrato con un'espressione innocente che sembra dire: “vi stavo aspettando”.
Non servono le parole, basta un'occhiata e i due occupanti dell'enorme elefante di lamiera estraggono lunghe e possenti corde dal vano e le attaccano al fuoristrada. Piano piano, mentre il cielo colora il paesaggio di tinte tenui e il caldo torrido si placa, lo strano convoglio raggiunge il villaggio di Mwingi. Siamo a cinquecento chilometri da Malindi. A.V. viene portato al posto di polizia locale dove, dopo lo stupore generale, si fa largo il dovere. Le telefonate del quartier generale di Nairobi, allertato dal console italiano a Malindi, raggiungono anche loro a tarda sera.
“Il vostro mzungu è qui, sta bene!”. Passerà la notte in guardiola, sul materasso più comodo messo a disposizione dalla comunità di Mwingi. Nel frattempo, con un servizio di invio di denaro via sms, la stazione di polizia ottiene il necessario per un pieno di benzina e il ritorno a Malindi dell'indomani. E' l'alba, l'alba indimenticabile dell'equatore che stregò Hemingway e Karen Blixen e che innamora centinaia di migliaia di turisti ogni anno. L'ufficiale della polizia di Mwingui chiama Malindi. “Cosa possiamo offrire a questo signore da bere e da mangiare...tè, caffè, un chapati...?” chiede.
“Non so, sentite lui...”
Il linguaggio dei gesti è essenziale. Mani nere che, accompagnate da un sorriso, mimano una tazza e qualcosa da mettere in bocca.
“Un cappuccino e una brioche, grazie” è la risposta dell'italiano, con perfetto accento lombardo.
Il “kenya coffee” e la tortilla che qui chiamano chapati sarà sembrata buonissima ad A.V. Che si rimette in viaggio, per arrivare a Malindi in serata. E' scortato questa volta da due guardie. Si sa, quando uno inizia a respirare l'avventura, non è detto che ci riprovi. E l'Africa è grande...(24/10/2008)


Malindi in vetrina al TTG di Rimini, la fiera del turismo più importante d'Italia.
Ci sarà anche un po' di Malindi, da domani alla quarantacinquesima edizione del TTG di Rimini, diventata da qualche anno la fiera del turismo più importante d'Italia, specialmente per gli addetti ai lavori. La manifestazione nata a Milano e per molti anni organizzata a Riva del Garda, ha ormai soppiantato la Bit di Milano e propone uno sguardo a trecentosessanta gradi sulla proposta turistica mondiale dei tour operator e delle agenzie di viaggio. In un turismo sempre più improntato su internet (è questo uno degli argomenti dell'edizione 2008, evidenziato da un convegno che si terrà domani alle 15.30) non poteva mancare il nostro portale malindikenya.net che è stato recentemente riconosciuto dalla massima istituzione turistica keniota, il Kenya Tourist Board, e sarà in link con tutte le agenzie di viaggio presenti alla fiera riminese, tramite un suo rappresentante che distribuirà informative e illustrerà il progetto. Uno dei ruoli del portale, infatti, è quello di promuovere l'informazione corretta e i servizi utili direttamente da qui, senza filtri e disinformazione, diventando uno strumento utile per i "banconisti" di qualsiasi agenzia che abbia il Kenya in catalogo o sitrovi di fronte clienti che lo richiedono. Alcune delle prossime iniziative del portale sono orientate in questo senso: offrire risposte e soluzioni ai quesiti più comuni che vengono sollevati specialmente da chi ha intenzione di recarsi per la prima volta sulla costa keniota per una vacanza. Alla fiera del turismo di Rimini, in ogni caso, malindikenya.net non è solo, il Kenya è rappresentato (oltre che dal Kenya Tourist Board) da tour operator che da anni lo vendono come destinazione di spicco (Albatour, Condor), dal Key Group e da singoli investitori che allacceranno rapporti con agenti di viaggio e operatori del settore. Chiaramente, grazie anche al supporto del KTB e alla presenza del portale, l'azione della Malindi & Watamu Tourism & Welfare Group sarà importante e le attività ad essa connesse avranno una visibilità maggiore di quanto possa fare un singolo albergatore o chiunque abbia un'attività ma non ha affrontato la spesa di allestimento di uno stand all'interno del moderno polo fieristico di Rimini. Il TTG prende il via domani e si conclude domenica, giornata aperta anche ai visitatori "comuni" e agli aspiranti turisti. Gli orari: domani e sabato orario continuato dalle 9 alle 18.30, domenica dalle 9 alle 16. Per gli operatori del settore l'ingresso è gratuito. Molti in convegni e gli incontri in cartellone, si parlerà della crisi economica, delle mete "dimenticate" e dei nuovi strumenti per viaggiare con cognizione di causa. Sicuramente malindikenya.net è in linea con i temi di quest'anno dell'importante manifestazione del turismo che, per il Kenya, si apre proprio alla vigilia dell'estate equatoriale, della nostra alta stagione.(23/10/2008)

I parlamentari di Mombasa: "Trovare un luogo opportuno per i beach boys e i loro business". 
Il giro di vite proposto dal Ministro del Turismo Najib Balala e allo studio del Governo keniota continua a destare giudizi positivi e perplessità. Al plauso di tutte le associazioni di hotelier e di operatori turistici della costa, fa riscontro la richiesta dei sindaci di chiarimenti riguardo alle modalità attraverso le quali il governo intende intervenire per limitare l'invadenza dei beach boys nei confronti dei turisti nelle località di villeggiatura. "Capiamo il problema - ha detto Hassan Ali Joho, parlamentare eletto nel distretto di Kisauni - l'importante è trovare luoghi adatti per creare mercatini dei commercianti da spiaggia che hanno diritto a poter lavorare". Di questo avviso anche molti sindaci della costa, ma questo è quel che chiedono anche gli albergatori italiani di Malindi, regole e organizzazione per gli ambulanti delle spiagge.(22/10/2008)

Ultima giornata per i giornalisti, gli operatori e i media di Nairobi venuti a scoprire Malindi.
Promuovere il turismo locale, far conoscere Malindi con le sue attrazioni alla middle e alla high class di Nairobi e delle città keniote del centro e del nord del Paese. Questo l'intento con il quale è stato organizzato un tour della località turistica per giornalisti e “media operator” arrivati dalla capitale, che si conclude oggi dopo quattro giorni.
Iniziato venerdì al Coral Key, resort che li ha accolti insieme con le autorità locali, il tour ha visto convegni organizzati dal Domestic Tourism Kenya e gite in luoghi di interesse turistico come le Hell's Kitchen di Marafa, l'Arabuko Sokoke Forest di Gede, Mida Creek per il bird & butterfly watching. Sabato l'ìncontro con gli imprenditori locali nel luogo simbolo di Malindi, il Vasco Da Gama pillar, sulla punta omonima. Ieri i giornalisti e gli operatori che si occupano della promozione del turismo locale si sono presi un vero giorno di vacanza in concomitanza con la giornata di festa nazionale. Oggi conclusione con la riunione al Seaview Lodge alla presenza del parlamentare Gideon Mung'aro, ex sindaco di Malindi, e di una rappresentanza di operatori turistici.(21/10/2008)

Balena salvata dai sub italiani: ora i pescatori chiedono i danni per la rete tagliata! 
Ogni bella storia ha il suo rovescio della medaglia o, se preferite, il suo risvolto agrodolce. Così capita, come riferisce la televisione keniota KBC, che anche un'avventura a lieto fine che ha occupato le pagine dei giornali italiani e che è stata cliccata da migliaia di utenti in rete, abbia lasciato qualcuno insoddisfatto. Infatti la balena rimasta incagliata nella rete con il suo cucciolo vicino ora sguazza libera e felice per l'oceano indiano, i sub del Blu Fin Diving Angelo e Lorenzo godono di giusta popolarità e sono intervistati da giornali e network, il dirigente del KWS Steve Kamenino si prende i meriti dell'operazione ma c'è anche chi piange. Sono i pescatori del dhow la cui rete era stata occupata dal cetaceo! La rete ora è inservibile e le autorità marine non hanno certo intenzione di pagarla. Loro hanno sparato 500 mila scellini di danni (5 mila euro) e giurano che la prossima volta ci penseranno due volte prima di attendere il salvataggio.(21/10/2008) 

Malindi migliora e si rifà il look: ecco i progetti in cantiere.
Nuove strade asfaltate, illuminazione e lampioni, spiagge pulite e più sicure, marciapiedi e pedonalizzazione parziale del centro, circonvallazione esterna per i camion diretti a Lamu. Ecco le prime proposte in cantiere per la Malindi che verrà, presentate ufficialmente dal parlamentare Gideon Mung'aro, ex sindaco della cittadina ed eletto sotto le file dell'Odm di Raila Odinga per la circoscrizione di Malindi. Un piano che ha l'approvazione piena del ministero del Turismo e quella ufficiosa del ministero delle strade. Il primo colpo, i cui effetti si potrebbero vedere già entro la fine di quest'anno, è l'illuminazione. Finalmente il contenzioso tra la municipalità di Malindi e le autorità aeroportuali è stato risolto e una ditta di Mombasa è stata incaricata di svolgere i lavori di piantumazione di quattrocento lampioni che daranno luce all'ingresso nella cittadina, dando luce notturna anche a uno dei quartieri più bui, la zona del New Market. A questa operazione seguirà uno studio generale sull'illuminazione notturna di Malindi. Duecentoventi milioni di scellini, questa la richiesta di Mung'aro per un'altra grande opera in progetto: l'asfaltatura della strada che da Malindi porta all'ingresso del Parco Nazionale dello Tsavo, il Sala Gate. La richiesta verrà discussa prossimamente in Parlamento, dove già sono approdati i progetti per l'asfaltatura della strada costiera tra Malindi-Watamu, ovvero lo sterrato attuale che attraversa il villaggio di Mayungu. Riguarda Malindi anche l'opera di costruzione della nuova strada Lamu-Garsen, che inizierà dall'isola a nord del Kenya e scenderà fino a Garsen rendendo asfaltato tutto il tratto della Mombasa-Lamu. Per quanto riguarda direttamente la cittadina turistica, Mung'aro ha rispolverato un suo vecchio cavallo di battaglia, la circonvallazione che trasformerebbe Malindi in una località da passeggio sulla falsariga delle realtà turistiche di mezzo mondo: i camion, i "matatu" e i mezzi pesanti diretti altrove, non entrerebbero nel centro ma, prima della rotonda (il "roundabout della Total" come si è soliti chiamarlo qui) potrebbero deviare lungo una direttrice asfaltata che li porterebbe direttamente verso il ponte sul fiume Sabaki. Questa operazione darebbe il là alla parziale pedonalizzazione di Lamu Road, l'arteria turistica principale di Malindi, che sarebbe dotata di marciapiedi e lampionistica e vedrebbe valorizzate le attività che si affacciano alla strada. Stiamo parlando di proposte, progetti anche se alcuni, come si può vedere, sono già partiti. Sognare una Malindi migliore non costa nulla, farla costa un po' di più ma la volontà stavolta sembra quella giusta.(21/10/2008) 

Dalla Romagna al Kenya, ecco il vino che darà l'acqua a un intero villaggio. 
Diecimila bottiglie di Sangiovese per risolvere il problema della sete in un villaggio keniota. "Ma questi italiani sono matti?" potrebbe chiedere qualcuno. Spieghiamo: il miracolo all'incontrario di trasformare il vino in acqua è un'ìdea tutta basata sulla solidarietà, frutto della collaborazione tra Cantina di Cesena e Cefa Onlus. L'azienda vinicola romagnola ha creato un Sangiovese d.o.c. con un'etichetta appositamente creata per questa campagna e parte del ricavato delle vendite (60 centesimi a bottiglia) attraverso la Cefa Onlus, che da anni si occupa di solidarietà in Africa, arriveranno nel villaggio keniota di Kahia, a nord est del Paese, in una zona particolarmente arida, e serviranno per costruire un acquedotto di 21 chilometri che porterà una risorsa indispensabile per la vita e darà nuova linfa all'agricoltura locale, soddisfacendo la richiesta di acqua di dodici mila persone e soprattutto instaurando un progetto che prevede nel giro di poco tempo l'autosostentamento della popolazione locale. Il "vino della solidarietà" è stato presentato nei giorni scorsi dall'assessore regionale all'agricoltura dell'Emilia Romagna, la prima produzione parla di 10.000 bottiglie ma nei prossimi mesi ne sono previste altrettante.(20/10/2008)

Il salvataggio della balena presto su Youtube.
La storia è stata raccontata da noi in anteprima ed è una storia di coraggio, esperienza e amore per il mare e gli animali che lo popolano. I due sub italiani, Lorenzo De Ponti e Angelo De Faveri, titolari del Blue Fin Diving, sono già due "eroi" di internet. Dopo il salvataggio della balena e del suo cucciolo (qui la storia) i blog e i siti non solo di subacquei e amanti degli animali hanno tempestato di commenti l'impresa dei due residenti malindini. E c'è già chi sta montando il video artigianale fornito da un giornalista locale presente sull'imbarcazione per metterlo su Youtube.
I complimenti per il coraggio e la determinazione sono stati sottolineati più volte. "Faccio l'istruttore nel Mar Rosso da molti anni - ha ammesso un blogger - ma al cospetto di un cetaceo di undici metri, per giunta nervoso per la vicinanza del suo piccolo, avrei avuto parecchia paura". Lorenzo De Ponti conferma: "Paura no, ma molta adrenalina. Tre anni fa ne avevo liberata un'altra, ma non aveva il suo cucciolo di fianco e si era lasciata toccare tranquillamente. Questa era agitatissima e faceva continui movimenti che mi sobbalzavano di parecchi metri. Alla fine, quando sono risalito sulla barca, ero letteralmente a pezzi". I due esperti sub ieri sono stati intervistati da alcune testate italiane e la notizia viene riportata anche dai quotidiani kenioti e da alcuni network africani. Un ringraziamento ufficiale arriva anche da Steve Kamenino, responsabile di Malindi del Kenya Wildlife Service, che si congratula con i due italiani e spiega la dinamica del salvataggio: "Siamo stati avvertiti nottetempo da alcuni pescatori che un dhow era in difficoltà in quanto una balena era rimasta impigliata nella loro rete. E' stato chiesto ai proprietari della barca di non prendere alcuna iniziativa. Abbiamo cercato subito volontari che avessero un imbarcazione veloce, che ci è stata fornita dal Kingfisher, e abbiamo chiamato il Blu Fin Diving. Grazie anche al coordinamento del KWS in due ore siamo riusciti a portare a termine brillantemente l'operazione". Anche a Malindi la notizia ha avuto una grande eco. "Un episodio che da lustro alla nostra comunità - è stato detto ieri alla riunione generale dell'associazione MWTWG, di cui tra l'altro il Blu Fin Diving fa parte - composta da persone che amano il Kenya e rispettano i suoi elementi principali, come Natura, i suoi abitanti, il mare, gli animali".(19/10/2008)

Sarà una giraffa la "protagonista" della fiction malindina con Massimo Boldi? 

Una giraffa per Massimo Boldi. La produzione del film per la tv che sarà girato prossimamente a Malindi, è sempre più convinta di avre trovato i luoghi giusti per ambientare sulla costa keniota i ciak che avranno come mattatore il comico Massimo Boldi. In questi giorni si svelano anche alcuni particolari del film, che porta la firma produttiva di Luciano Martino e quella esecutiva di Antonio De Feo, già aiuto regista del celebrato lungometraggio "Nel continente nero", girato sedici anni fa a Malindi per la regia di Marco Risi e con un grande Diego Abatantuono. Molte le voci sulla possibile coprotagonista, per ora top-secret. Spunta invece un'altra "spalla" per il comico. La produzione infatti starebbe cercando una giraffa. Sarebbe proprio l'elegante quadrupede di savana uno dei personaggi principali del film!".(18/10/2008)

Malindi apre al turismo locale, giornalisti di Nairobi alla scoperta della costa nord.
Promuovere il turismo locale, far conoscere Malindi con le sue attrazioni alla middle e alla high class di Nairobi e delle città keniote del centro e del nord del Paese. Questo l'intento con il quale è stato organizzato, da ieri fino a martedì 21 ottobre, un tour della località turistica per giornalisti e “media operator” arrivati dalla capitale.
Sono arrivati ieri al Coral Key, resort che li ha accolti insieme con le autorità locali, per poi ritrovarsi in convegni organizzati dal Domestic Tourism Kenya. Questa mattina visite alle Hell's Kitchen di Marafa, all'Arabuko Sokoke Forest di Gede, a Mida Creek per il bird & butterfly watching. Nel pomeriggio l'ìncontro con gli imprenditori locali nel luogo simbolo di Malindi, il Vasco Da Gama pillar, sulla punta omonima. Appuntamenti, convegni e altre escursioni sono previste nella giornata di domani e lunedì. Il tour esplorativo e conoscitivo si concluderà martedì prossimo, con una riunione al Seaview Lodge alla presenza del parlamentare Gideon Mung'aro, ex sindaco di Malindi, e di una rappresentanza di operatori turistici. In questo periodo della stagione è molto importante poter contare sull'appoggio del turismo locale.(18/10/2008)

Il coraggio dei sub italiani spopola in rete. Presto il video su Youtube.
La storia è stata raccontata da noi in anteprima ed è una storia di coraggio, esperienza e amore per il mare e gli animali che lo popolano. I due sub italiani, Lorenzo De Ponti e Angelo De Faveri, titolari del Blue Fin Diving, sono già due "eroi" di internet. Dopo il salvataggio della balena e del suo cucciolo (qui la storia) i blog e i siti non solo di subacquei e amanti degli animali hanno tempestato di commenti l'impresa dei due residenti malindini. E c'è già chi sta montando il video artigianale fornito da un giornalista locale presente sull'imbarcazione per metterlo su Youtube.
I complimenti per il coraggio e la determinazione sono stati sottolineati più volte. "Faccio l'istruttore nel Mar Rosso da molti anni - ha ammesso un blogger - ma al cospetto di un cetaceo di undici metri, per giunta nervoso per la vicinanza del suo piccolo, avrei avuto parecchia paura". Lorenzo De Ponti conferma: "Paura no, ma molta adrenalina. Tre anni fa ne avevo liberata un'altra, ma non aveva il suo cucciolo di fianco e si era lasciata toccare tranquillamente. Questa era agitatissima e faceva continui movimenti che mi sobbalzavano di parecchi metri. Alla fine, quando sono risalito sulla barca, ero letteralmente a pezzi". I due esperti sub ieri sono stati intervistati da alcune testate italiane e la notizia viene riportata anche dai quotidiani kenioti e da alcuni network africani. Un ringraziamento ufficiale arriva anche da John Kamerino, responsabile di Malindi del Kenya Wildlife Service, che si congratula con i due italiani e spiega la dinamica del salvataggio: "Siamo stati avvertiti nottetempo da alcuni pescatori che un dhow era in difficoltà in quanto una balena era rimasta impigliata nella loro rete. E' stato chiesto ai proprietari della barca di non prendere alcuna iniziativa. Abbiamo cercato subito volontari che avessero un imbarcazione veloce, che ci è stata fornita dal Kingfisher, e abbiamo chiamato il Blu Fin Diving. Grazie anche al coordinamento del KWS in due ore siamo riusciti a portare a termine brillantemente l'operazione". Anche a Malindi la notizia ha avuto una grande eco. "Un episodio che da lustro alla nostra comunità - è stato detto ieri alla riunione generale dell'associazione MWTWG, di cui tra l'altro il Blu Fin Diving fa parte - composta da persone che amano il Kenya e rispettano i suoi elementi principali, come Natura, i suoi abitanti, il mare, gli animali".(17/10/2008)

Alla scoperta di Chale Island, il nuovo paradiso dei Vip ideato dall'italiano Mario Scianna.
Dio creò la terra in soli sei giorni, ma era Dio...oggi in pochi potrebbero scommettere che in sei mesi soltanto si può creare un Paradiso Terrestre che nel primo anno di apertura già si guadagna la palma di miglior resort della costa keniota e di "buen retiro" per i personaggi famosi e i tycoon internazionali. Stiamo parlando di Chale Island, l'ultima creatura del brindisino Mario Scianna, già istruttore di diving e costruttore di barche, ora architetto e costruttore. Un resort sull'isola a dieci chilometri da Diani, amato dall'uomo più ricco del mondo, Bill Gates, ma per nulla inacessibile alla gente comune. Le sue sabbie terapeutiche, la Spa, le Jacuzzi formato famiglia, il centro fitness dall'avanguardia sono ciliegine sul dolce relax di un luogo incantevole e unico nella realtà costiera keniota, soprattutto per la grande attrazione, la genialità dei cottage nell'acqua. Se ne sono accorti anche i Vip kenioti, ministri e parlamentari, turisti della hig-class nairobina, che lo considerano il luogo da sogno numero uno in Kenya.(16/10/2008)


Due sub italiani salvano una balena e il suo cucciolo al largo di Malindi 
Ecco una di quelle storie che diventano meravigliosamente epiche soltanto quando si concludono con un lieto fine. Prima, però è un'avventura che si colora di pericolo e ansia, che ha il salmastro dell'oceano nei polmoni e lo sguardo deciso di due uomini coraggiosi. Ieri mattina il Kenya Wildlife Service di Malindi riceve un messaggio da una barca di pescatori: una balena di undici metri, con accanto il suo cucciolo ("solo" tre metri di lunghezza) è rimasta nottetempo incagliata alla rete da pesca di un dhow, la tipica imbarcazione di legno keniota, al largo di Mambrui. I dirigenti del KWS chiamano subito Angelo De Poli e Angelo De Faveri, trevigiani, proprietari e istruttori del Blu Fin Diving, che si precipitano con le attrezzature subaquee e il loro assistente Emmanuel Nguma. 
Con un veloce natante a motore raggiungono la zona in cui affiorano i cetacei e, senza perdere tempo, si tuffano in mare aperto armati di coltelli, per strappare l'enorme rete che da ore tiene in ostaggio mamma Megattera. La balena è come "insaccata" per intero, e al suo fianco il suo cucciolo impaurito le sta addosso. "La missione si presentava alquanto pericolosa - spiega De Poli, che già tre anni fa aveva salvato un cetaceo irretito - perchè la balena era nervosa e preoccupata per il suo cucciolo che, pur essendosi liberato dalla rete, rimaneva vicino e piangeva". Il collega De Faveri ha rischiato anche di restare impigliato, e poi schiacciato tra il cetaceo e la barca, ma insieme i due italiani, dopo più di un'ora e mezza di lotta, sono riusciti a tagliare in due la rete e a fare uscire mamma balena dall'impiccio che l'avrebbe presto portata alla morte. Infatti il pericolo era quello di finire alla deriva insieme al dhow e di insabbiarsi. Non ci sarebbe stato più niente da fare. Invece, mentre due pescatori locali saltavano sul dorso dell'enorme cetaceo a mo' di "surfers" per tenerlo fermo il più possibile, i sub italiani continuvano imperterriti a tagliare la rete, sobbalzati più volte da sei metri di profondità alla superficie, dai movimenti della balena. "Il rischio - spiega De Faveri - era quello di prendere un colpo di coda che avrebbe potuto anche romperci l'osso del collo". Nel frattempo il cucciolo cercava affannosamente di attaccarsi alla mamma, fino a quando la rete viene aperta in due e la grande mamma balena riesce a sgusciare fuori, inabissandosi con il suo piccolo. Salvi e liberi, grazie alla mano e al coraggio dell'uomo.(15/10/2008)

Caso Caretta: il 10 novembre la sentenza d'appello.
E' prevista per il prossimo 10 novembre la sentenza della corte d'appello keniota per il caso di Medardo Caretta, il pensionato di Alba accusato di adescamento di minorenni e condannato in primo grado a 5 anni di reclusione. L'uomo, che da più di un mese è agli arresti, prima nell'ospedale di Malindi e poi nell'infermeria del carcere di Mombasa, ha rinunciato al pagamento della cauzione e ha preferito chiedere subito la sentenza di appello. Potrebbe essere un buon segno, le tante incongruenze del percorso processuale saranno riesaminate dalla corte. La famiglia del settantacinquenne non perde la speranza di vedere presto il suo caro (che si è sempre proclamato innocente) libero. (15/10/2008)

Beach boys presto fuorilegge: parola del Ministro Balala.
Il commercio sulle spiagge della costa keniota sarà presto messo al bando, parola di Najib Balala. Una delle più importanti campagne condotte dall'Associazione Malindi & Watamu TWG e dai singoli albergatori sta per raccogliere i suoi frutti. In una lettera consegnata di persona al Ministro del Turismo, gli investitori appartenenti all'associazione avevano sollevato il problema, ben visibile agli occhi dei direttori delle strutture alberghiere che si affacciano sul mare e presente anche nelle lamentele di molti villeggianti. Lo stesso Balala aveva anche presentato, nella sua visita malindina lo scorso agosto, l'esempio di Kikambala, spiaggia a nord di Mombasa in cui aveva risolto il problema negli anni in cui era sindaco della seconda città keniota, creando una cooperativa di "beach traders" e costruendo discreti baracchini ai margini delle spiagge dove gli associati potevano esibire i loro prodotti. 
"Spesso il commercio selvaggio sulle spiagge porta problemi - ha detto Balala, parlandi all'Unione Industriali di Mombasa - abbiamo numerose lamentele di albergatori e turisti riguardo ad episodi di fastidi, molestie e aggressività verbale. In questi casi pochi venditori da spiaggia rovinano gli affari di un'intera nazione. Per questo il Governo sta studiando una misura efficace per regolarizzare chi vuole lavorare di concerto col turismo e mettere fuorilegge gli altri". Balala si è soffermato sulle modalità da seguire, come la creazione di zone con mercatini appositi in cui i turisti possono visitare l'artigianato locale e le offerte dei venditori da spiaggia, ma rafforzando la sicurezza per non permettere che "cani sciolti" possano andare a zonzo per il bagnasciuga proponendo anche droga e sesso e alimentando un turismo trasversale che non fa certo il bene dell'immagine che si vuol dare a un luogo di vacanza come il Kenya.
L'associazione MWTWG, dopo avere ricevuto decine di lettere in merito, tra albergatori che a loro volta hanno mandato e-mail personali all'ufficio di Balala e turisti che le hanno inviate a noi con l'esplicita richiesta di "fare qualcosa", si è impegnata in questa che per molti era una battaglia persa, fino ad arrivare all'attenzione del Ministro del Turismo e da qui alle porte del Parlamento. "Una legge specifica per il commercio in spiaggia è già allo studio del Governo" ha confermato Balala. Ora starà ai politici kenioti trovare la formula per regolarizzare una situazione che deve tornare ad essere il festoso e colorato mondo delle "mama" con i loro parei, dei masai con le perline e degli artisti con i loro manufatti, non il regno di pochi scaltri e ineducati affaristi che cercano di venderti qualsiasi cosa con insistenza e poco rispetto per chi ha pagato una vacanza in questo meraviglioso Paese.(14/10/2008)

Il ministro Balala: riqualificare gli alberghi, nuova classificazione e stelle a chi si rinnova. 
Un premio in "stellette" a chi rinnova il suo hotel. In vista della stagione più pubblicizzata nella storia del Kenya, il Ministro del Turismo Najib Balala ha parlato della riqualificazione degli hotel, dei resort e dei villaggi turistici della costa keniota. Lo ha fatto durante l'inaugurazione del rinnovato Sai Rock Hotel di Mombasa. 
"Il Governo provvederà a riclassificare ogni edificio in base ai rinnovamenti fatti - ha spiegato Balala - e invito quegli hotel che da più di dieci anni non intraprendono lavori di manutenzione straordinaria e che offrono servizi sotto lo standard normale, a farlo". Anche in Kenya, come negli altri Paesi del mondo che hanno nel turismo un importante risorsa economica, le "stellette" diventeranno importanti, in base alla nuova classificazione infatti si potranno adeguare i prezzi e si potrà dare lustro alla propria struttura alberghiera. "Ben venga una riqualificazione intelligente degli hotel - ha detto il "chairman" dell'Associazione Turistica della Costa, Kuldip Sondhi - ma il Governo deve anche capire che gli hotelier stanno ancora soffrendo economicamente le traversie della scorsa stagione". Plausi all'iniziativa del Governo anche dall'Associazione MWTWG. "Ogni iniziativa del Governo che esalti la professionalità degli operatori turistici in Kenya - afferma il presidente Renzo Quaciari - è ben accetta e la riclassificazione degli hotel rientra in quest'ottica".(13/10/2008)

Film Tv con Massimo Boldi a Malindi, si cercano i luoghi in cui ambientarlo.
E' ormai sicuro che si farà, anche se non si sa ancora con esattezza quando. Il film per la tv che avrà come prptagonista Massimo Boldi, girato a Malindi, è in fase di preparazione. Malindikenya lo aveva annunciato più di due mesi fa, il progetto era stato messo in cantiere dal vulcanico produttore Luciano Martino, che due anni fa aveva osato un film d'azione tra Mambrui e Mida Creek, facendo base al Coral Key. Quest'anno invece tenterà di rinverdire i fasti di "Nel continente nero" che all'inizio degli anni Novanta aveva portato a Malindi personaggi come Diego Abatantuono e Anna Falchi. Non a caso il produttore esecutivo potrebbe essere l'aiuto regista di quello stesso film, Antonio De Feo, che in questi giorni è a Malindi a valutare la fattibilità in tempi brevi del film con Boldi.(11/10/2008)

Adriano e Giovanna Ghirardello, grazie a loro i giornali italiani finalmente parlano bene di Malindi
Per gettare discredito sugli italiani che vivono o operano sulla costa keniota basta una semplice rapina o l'inchiesta falsa di uno pseudogiornalista, ma per guadagnarsi una pagina di giornale grazie a qualcosa di positivo, Malindi deve sudarsi ben più di sette kikoy, pardon sette camicie. Per fortuna ogni tanto qualche testata della Penisola si accorge delle cose buone che i nostri connazionali fanno in Kenya e magari i direttori scoprono che se decidessero di aprire un filone simile, avrebbero materiale per un anno. Lo scorso sette ottobre il quotidiano City (tre milioni e mezzo di tiratura, è uno dei giornali distribuiti gratuitamente sui treni e i mezzi pubblici delle maggiori città italiane) ha pubblicato un'intera pagina sulla storia di Adriano e Giovanna Ghirardello, di cui Malindikenya aveva parlato quasi due mesi fa, in occasione dell'inaugurazione del loro orfanotrofio a Pumwani, nell'entroterra malindino. La storia dei coniugi Ghirardello è di quelle splendide che appartengono ai sogni irrealizzati di molti e ai film che ti aprono il cuore. Entrambi industriali, hanno lasciato poco a poco il loro lavoro per dedicarsi quasi esclusivamente a fare del bene in Africa, ma con una discrezione e un'intelligenza che deve essere davvero d'esempio: si sono presi a cuore le sorti di un intero villaggio, una comunità alla quale hanno portato acqua costruendo pozzi, strutture e campi da coltivare, hanno insegnato ad usare macchinari di utilizzo non complicato ("altrimenti non ci sarebbe futuro" dice Adriano) come una vecchia macchina per fabbricare i mattoni, poi hanno dato il via al progetto di una casa d'accoglienza per gli orfani di Pumwani, ed eccola realizzata nell'agosto di quest'anno, un progetto innovativo perchè tiene conto di una futura possibile autogestione del centro, che dispone di un orto, di cisterne per la raccolta dell'acqua e della coltivazione della Jatropha Curcas, la nota pianta dalla quale si può ricavare combustibile alternativo più pulito della paraffina usata per l'illuminazione delle case (che crea problemi respiratori a vecchi e bambini) e più economico della benzina o del gasolio per azionare i macchinari o dare luce attraverso i generatori di corrente. Insomma, un progetto del genere, un villaggio di migliaia di persone che oggi sorride grazie alla buona volontà e all'applicazione strenua di due sole persone che passano mesi all'anno a Malindi, dedicandosi a tempo pieno a questo. E tanti sono ancora i progetti di quell'anima instancabilmente buona di Adriano Ghirardello, che insieme alla moglie Giovanna ha già coinvolto tutto il quartiere malindino di Kibokoni in aiuti e adozioni a distanza. E' anche una gioia personale, una sorta di vittoria per Malindi, il Kenya e il nostro portale, vedere una pagina intera su una delle testate più lette d'Italia: vuol dire che i fatti alla fine sono in grado di smentire qualsiasi etichetta fittizia o retaggio del passato. La costa keniota, la comunità italiana in Kenya, oggi è soprattutto questa. Quella che noi seguiremo sempre passo per passo, dando risalto ad ogni singola iniziativa, ad ogni sogno che diviene realtà, ad ogni singolo individuo che diventa un piccolo grande eroe moderno.(10/10/2008

Stagione estiva in Kenya: gli operatori peparano l'accoglienza.
L'estate keniota è ormai alla porte e la costa si prepara ad accogliere migliaia di turisti, pronta a rinverdire fasti nemmeno troppo antichi. La scorsa stagione, infatti, tutto era pronto e ben organizzato ma dopo pochi giorni dal "boom" di turisti, tutto si bloccò a causa dei ben noti moti post elettorali di cui tutti ricordiamo gli effetti. I numeri della stagione precedente parlavano di presenza di visitatori italiani in Kenya vicina alle 100 mila unità, quasi tutte concentrate tra Malindi, Watamu e Mambrui. Quest'anno non si prevede di avvicinarsi al record, ma di tornare a quote più normali. Secondo gli esperti, sarà comunque più la crisi economica, che timori infondati sulla situazione del Paese, ad impedire un nuovo exploit di presenze. Tuttavia da parte degli operatori c'è grande ottimismo. Le compagnie di charter, che lavorano a stretto contatto con i tour operator, hanno confermato da dicembre la loro massiccia presenza sulle rotte tra l'Italia e Mombasa, spesso in coabitazione con Zanzibar, meta per anni vissuta all'ombra di Malindi ma riscoperta l'anno scorso a scapito del Kenya, durante i problemi interni a nord di Nairobi. Blu Panorama, Neos, Eurofly, Air Italy e Livingston. Queste le compagnie di volo per turisti che si alterneranno per complessivi venti tragitti a settimana. A queste si aggiungono compagnie di charter tedesche ed elvetiche e decine di voli di linea su Nairobi. Ma la stagione sulla costa, come promosso dal ministero del Turismo, vuol dire anche migliorare i servizi, la presenza delle forze dell'ordine sulle strade e nelle spiagge per garantire la sicurezza e sinergie organizzative tra gli imprenditori stranieri e la comunità locale, che sono negli intendimenti delle istituzioni keniote ma anche la base per operare meglio in questo Paese da parte della neonata associazione di investitori italiani MWTWG. Progetti e campagne informative ed altre novità in merito verranno annunciate molto presto. L'estate sta arrivando, è tempo di prepararsi a viverla nel migliore dei modi per regalare un po' di quella magia africana che ben conosciamo a chi viene ad assaporarla per pochi giorni o settimane.(08/10/2008)

Bolletta della luce meno cara, le autorità promettono diminuzioni in tempi brevi. 
Era stata una bella mazzata, la bolletta della luce di settembre. Aumenti per tutti, fino al cento per cento dell'ammontare del mese precedente. Senza capire bene i criteri, i residenti malindini, gli albergatori e i proprietari di attività si sono trovati un'amara sorpresa da parte della Power & Lightning, l'azienda elettrica keniota. Inevitabili le proteste, giunte da ogni parte e categoria sociale per un aumento definito eccessivo. Se è vero infatti che il costo del petrolio in quel periodo era aumentato, è vero anche che il Kenya è esportatore di energia. Così, dopo due mesi di bollette altissime, il Governo fa dietrofront. Da novembre si torna a conti più umani. E intanto qualcuno annuncia: "Il Kenya è pronto per il nucleare". No comment.(08/10/2008)

Gli agenti di viaggio a Malindi: "Una destinazione da promuovere".
Permanenza positiva per gli ottanta agenti di viaggio invitati in Kenya dal tour operator Francorosso in collaborazione con Kenya Tourist Board. Dopo due giorni di safari nello Tsavo Est, gli agenti di viaggio sono approdati a Malindi, soggiornando al Tropical Village. Oltre a godere dei servizi del villaggio turistico, venerdì mattina hanno goduto di un fantastica escursione al Parco Marino, con snorkelling lungo la barriera corallina e bagno rilassante sugli isolotti di sabbia che affiorano al largo, in quella zona che da anni viene comunemente chiamata "Sardegna Mbili" (Sardegna Due). "Uno scenario fantastico - hanno commentato due di loro, dell'agenzia di viaggio Welcome - sicuramente l'escursione marina, dopo il safari nei parchi naturali, è una delle attrazioni da proporre al turista che si appresta a una vacanza in Kenya". Nel pomeriggio l'immancabile shopping nel centro della cittadina, con uno sguardo, dall'esterno, alle moschee e ai palazzi tipici della old town. "Malindi è tranquilla e accogliente - conferma la responsabile del Kenya Tourist Board italiano Federica Volla - gli agenti di viaggio che hanno partecipato a questo "educational" si sono resi conto di persona che molti luoghi comuni sbandierati a torto in Italia su Malindi e il Kenya non corrispondono alla realtà". Baciati dal sole di questi giorni e solo raramente insidiati da qualche nuvola, coloro che aiuteranno il turismo del Kenya, vendendolo dai banchi delle agenzie di viaggio italiane, hanno speso la giornata di sabato tra passeggiate in spiaggia, "bush tour" e altre visite, godendosi anche l'accoglienza del villaggio turistico. Ieri mattina la partenza per la costa sud. Alloggeranno a Diani per fare ritorno in Italia nella giornata di domani, pieni di belle esperienze e con un po' di Africa nel cuore, emozioni da regalare ai clienti che vogliono sentirsi consigliare una vacanza da sogno quest'inverno.(06/10/2008)

Arriva anche in Kenya il "Safari a cavallo", nell'Amboseli ora si può galoppare tra leoni ed elefanti. 

A cavallo in uno degli scenari più selbaggi e suggestivi dell'Africa: il parco nazionale dell'Amboseli, al confine tra Kenya e Tanzania e alle pendici dell'imponente Kikimanjaro. Da oggi finalmente gli appassionati degli equini hanno la possibilità di intraprendere un'escursione davvero speciale. Il Kenya si è adeguato alle possibilità già offerte da Sudafrica e Namibia e ha concesso la licenza a "Ride Kenya Horse Safaris" per attraversare regolarmente uno dei parchi più ricchi di animali selvaggi dell'intero continente. Si potrà attraversare l'Amboseli con un safari di sei giorni e sei notti, per complessive 120 miglia, dall'ingresso del parco alle Chyulu Hills. Si potranno incontrare, lungo l'affascinante percorso, branchi di elefanti e bufali fino a un centinaio tutti insieme, poi leoni, leopardi, giraffe, zebre e molti altri esemplari. Chiaramente questo tipo di safari viene consigliato esclusivamente agli esperti d'Africa e di cavallo. Per informazioni, bonham.luke@swiftkenya.com(06/10/2008)

Mercatino dell'usato al femminile per beneficenza a Malindi. 

Sabato mattina, come a Porta Portese a Roma, a Portobello Road a Londra o alla Fiera di Senigallia a Milano. 
Un mercatino dell'usato in piena regola, organizzato nel piazzale del parcheggio del Blue Marlin dalla East African Women's League, per raccogliere fondi per i gruppi autogestiti di donne che operano nel sociale. Per ora è ancora piccolo, ma è stata significativa la presenza di signore britanniche e italiane, accanto ai banchetti delle associazioni di volontariato e degli orfanotrofi, come la Blessed Generation di Mtangani. Parecchi i visitatori che hanno accolto con curiosità l'iniziativa. 
L'augurio è quello di poter vedere il mercatino diventare un'appuntamento fisso a Malindi, sempre più importante e frequentato, con più espositori e, perchè no, in grado di catturare anche l'interesse dei turisti.(05/10/2008)

Ottanta agenti di viaggio alla scoperta di Malindi grazie a Francorosso e Kenya Tourist Board. 

Primi effetti del rilancio del Kenya in vista dell'alta stagione e della promozione serrata delle "cinque giornate" milanesi: da ieri a Malindi soggiornano ottanta agenti di viaggio, selezionati secondo criteri importanti e accompagnati dal Kenya Tourist Board italiano per conto del Tour Operator Franco Rosso. 
Sono arrivati in Kenya tre giorni fa con volo Blu Panorama e subito hanno conosciuto la magia del Safari nello Tsavo, entrando nel parco da Voi e conoscendo il tramonto africano e il risveglio all'alba in diversi campi tendati, specie sulle rive del Galana, come l'elegante e selvaggio campo di Galdessa. 
Poi ieri l'arrivo, attraverso l'uscita di Malindi, il Sala Gate, al Tropical Village, dove alloggeranno fino a domenica, giorno della partenza per Diani, in costa sud. "Sono giorni densi di appuntamenti - conferma Federica Volla, responsabile di Kenya Tourist Board Italia - oggi è prevista l'escursione al Parco Marino, ieri dopo alcune ore di relax, gli agenti hanno visitato la old town di Malindi e sabato ci aspettano altre visite interessanti!". 
C'è entusiasmo, per un'iniziativa mirata che è diretta conseguenza del buon lavoro svolto dal ministero del Turismo keniota, che ha portato ottimismo anche negli operatori. "Vedendo che il Governo ci crede e si muove per primo - spiega la Volla - anche i singoli imprenditori e le grandi e organizzatissime aziende come Francorosso, decidono di investire e rilanciare una destinazione che ha tutte le carte in regola per tornare ad essere una delle mete preferite dagli italiani in assoluto". 
Gli agenti di viaggio appartengono alle più importanti reti di agenzie italiane e la loro conoscenza della costa keniota e delle possibilità che offre, come quella di safari indimenticabili, sarà fondamentale a partire dalle prossime settimane, in cui le prenotazioni per Natale e la stagione invernale inizieranno ad accavallarsi. Anche le compagnie di charter si stanno preparando, con un piano voli molto serrato.(03/10/2008) 

Malindi illuminata a giorno dall'aeroporto al centro con quattrocento lampioni. Parola del Town Clerk. 
Finalmente risolta l'annosa disputa tra Aeroporto di Malindi e muncipalità per illuminare a giorno anche nelle ore notturne la strada che entra in città, grazie a quattrocenti lamioni. I primi sessanta, in realtà, da tempo erano stati piantati ma Comune e Aeroporto non si erano messi d'accordo su chi avesse dovuto pagare le bollette. Ora, assicura il Town Clerk Godfrey Katsole, il problema è stato risolto e un'azienda di Mombasa si occuperà della messa in opera dei lampioni, che nel giro di cinque anni saranno 400. I fondi stanaziati per questa operazione ammontano a 28 milioni di scellini.(03/10/2008)

La lettera dell'On. Najib Balala agli operatori e investitori italiani,
RISCOPRIRE IL KENYA.
Durante la missione di rassicurazioni da me intrapresa in Italia quest'anno, siamo stati invitati a tornare dal sindaco di Milano per mostrare le nostre offerte e i nostri servizi turistici ai cittadini italiani. Con questa finalità abbiamo organizzato la Settimana Turistico-Culturale del Kenya, che è iniziata il 26 settembre ed è andata avanti fino al 29 ed ha ricevuto il supporto di numerosi operatori del settore. 
La nostra offerta turistica è stata rilanciata puntando sulla qualità del servizio nelle nostre strutture ospitali e in grado di garantire ai visitatori che spenderanno bene i loro soldi. Il Governo Keniota ha messo in opera misure tali da assicurare ai turisti di godere una vacanza senza alcuna apprensione.Per facilitare l'accesso alle nostre attrazioni, abbiamo migliorato le infrastrutture, come le strade che vanno da Mombasa a Nairobi e da Mombasa a Malindi. Abbiamo anche lanciato un sito internet in italiano che fornirà informazioni turistiche e che aiuterà gli operatori turistici a vendere il Kenya come destinazione. 
L'intendimento di questa lettera è esprimere la mia gratitudine a tutti gli operatori turistici e imprenditori e tutti i nostri amici in Italia per l'apporto dato al Kenya per far riprendere il turismo. 
Vorrei rassicurarvi ancora una volta sul fatto che il Kenya è sicuro, tranquillo e pronto a ricevere turisti dall'Italia. Il Kenya resta la migliore destinazione turistica per safari, vacanze al mare e anche viaggi culturali. Grazie per la vostra continua collaborazione, Najib Balala.

Piano del Governo keniota per attirare nuovi investitori stranieri: "Niente tasse per dieci anni" 
Visti i tempi, non si può proprio parlare di trovata elettorale. L'anticipazione lanciata dal viceministro del Commercio e dell'Industria keniota, Omingo Magara, è di quelle importanti: "Invitiamo gli investitori stranieri a investire di nuovo sul territorio keniota - ha annunciato Magara - e per dimostrare la nostra buona volontà, siamo pronti a varare in Parlamento una misura economica che prevede l'azzeramento delle tasse di chi investe in kenya, fino al ritorno del capitale". Proprio così, il decreto potrebbe diventare legge al più presto, di comune accordo con il ministro del Turismo Najib Balala, che lo ha proposto. "Italiani, tornate a costruire ville a Malindi" è stato l'invito di Magara, a margine del meeting di Milano, in cui lo stesso Balala aveva ribadito l'interesse del Kenya ad aumentare il numero degli operatori turistici e degli imprenditori italiani in particolare sulla costa keniota.(02/10/2008)

Kenya a Milano: più di c

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