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Ottobre 2015

Tutte le notizie del mese

01-10-2015 di redazione

In vendita le splendide ville del Kola Beach di Mambrui
Sono in vendita o in affitto per medio e lungo termine, alcune delle splendide ville all'interno del Mambrui Beach, elegante paradiso residenziale della stessa proprietà del Kola Beach Resort.
Un luogo di relax assoluto sulla Spiaggia Dorata di Mambrui, abbastanza lontano da non sentire il caos e la ressa malindina ma a 10 minuti dalle sue comodità e dai suoi servizi.
Ville meravigliose costruite nel rispetto dell'ambiente circostante con maestosi tetti in makuti e ampie verande, il tutto studiato per immergersi nella magia africana che vi porterete sempre nel cuore.Immerse nel verde di un lussureggiante giardino tropicale e valorizzate da tre straordinarie piscine dal fondo in galana conosciute in tutta la costa per la loro magnifica architettura.
Situate in un'area riservata con a disposizione la più grande e bella piscina del Kola Beach, queste Ville, che superano i 300 mq, garantiscono ampi spazi e luminosità.
Divise su due livelli, sono composte da 4 camere da letto matrimoniali con bagno privato, sala da pranzo e cucina open space, sgabuzzino, veranda al piano terra e ampia terrazza al primo piano. 
Tutte le ville dispongono di posto auto dedicato e aria condizionata in tutti i locali.(31/10/2015)

Fidelity Bank scrive ai suoi clienti: "Siamo sani e finanziariamente solidi"
Ecco il testo della lettera inviata dalla Fidelity Bank ai suoi clienti, tradotta da Malindikenya.net e pubblicata su gentile concessione della banca. Trovate il comunicato ufficiale in inglese cliccando sul link sottostante.

Fidelity Bank opera nel mercato keniano da più di 22 anni ed è stimata nell’ambiente finanziario del Paese per la sua dedizione, per la reputazione cristallina e le sue rigide procedure amministrative.
In seguito alla recente sensazione di sfiducia del sistema bancario nazionale, sia la Banca Centrale del Kenya (CBK) che l’Associazione delle Banche del Kenya (KBA) hanno emesso comunicati stampa per informare che le problematiche recenti hanno riguardato il caso isolato di una sola banca in particolare.
Vogliamo approfittare dell’occasione per assicurare ai nostri clienti che Fidelity Bank è finanziariamente sana e che non siamo mai stati solidi come oggi, con le nostre tredici filiali in Kenya.
La posizione finanziaria della banca è una chiara indicazione di questa solidità economica. Il nostro capitale attuale è di 1.8 billioni di scellini keniani, che è parecchio superiore al capitale di base richiesto dalla CBK, in aggiunta a una base patrimoniale di 17 billioni di scellini keniani.  
Inoltre, tutti gli altri rapporti che determinano la stabilità finanziaria e il successo della banca sono ben entro i limiti previsti dal CBK.
In aggiunta, abbiamo un consiglio diverso di amministrazione, composto da una vasta gamma di professionisti ben conosciuti e stimati nel mondo degli affari, di cui tre dottori commercialisti che svolgono la propria attività da oltre cinquant’anni, un ex senior partner di KPMG, e due dirigenti che hanno oltre quarant’anni di esperienza bancaria a testa e sono ancora attivi nella comunità bancaria del Kenya con diversi altri incarichi di amministrazione nei principali istituti assicurativi e di credito nazionali.
La banca ha inoltre più di cinquanta azionisti che rappresentano diverse imprese di successo e sono personalità di spicco provenienti da comunità diverse in Kenya e che partecipano attivamente alla crescita e sviluppo della banca.(30/10/2015)

Strade del Kenya, tra le 10 più pericolose del mondo
Le strade del Kenya sono tra le dieci più incidentate del mondo, seconde solo a quelle di alcuni Paesi dell'Indocina e del Medio Oriente, e di poco a Tanzania e Ruanda.
Lo rivela una ricerca condotta dalla World Health Organisation che segnala come in Est Africa il coefficiente di morti sulle strade rispetto agli abitanti sia di 3o persone circa ogni 100.000 e che, dati alla mano, in Kenya e in Etiopia ormai si muore più per incidenti stradali che di malaria.(29/10/2015) 
 

Kenya: elefantino e cucciolo di giraffa amici inseparabili
La natura del Kenya regala spesso storie meravigliose e gli animali hanno sempre tanto da insegnare all'essere umano sull'amicizia e sulla riconoscenza. La David Sheldrick Foundation di Nairobi, si sa, opera quasi esclusivamente con elefanti. Qui tempo fa è stato portato Loboito, un cucciolo di elefante che era stato trovato solo e indifeso, alla mercé di felini e iene, in un parco nazionale keniano. Nel periodo in cui veniva svezzato, nel National Park di Nairobi il Kenya Wildlife Service ha trovato invece Kiko, un cucciolo di giraffa che aveva perso la mamma e si aggirava impaurito.
I due sono cresciuti a poca distanza l'uno dall'altro e quando la giraffa ha iniziato ad allungarsi non aveva più spazio nelle culle utilizzate per i cuccioli, così le è stato ricavato un angolino nella stessa stanza di Loboito, elefantino giocherellone che nel frattempo aveva tre settimane. Tra i due è nata un'amicizia spontanea, fatta di divertimento ma anche di tante coccole.
La foto qui sopra pubblicata dal Daily Mail sta facendo il giro del mondo, e c'è anche un video in cui il simpatico elefantino cerca di tenere il passo dell'amico dalle gambe lunghe sulla corsa, ma immancabilmente rimane trafelato indietro, fino a quando Kiko si ferma, si gira e sembra dire al compagno di giochi: "e allora, ti sbrighi o no, ciccione?". Nei momenti di relax, invece, il piccolo pachiderma adora dormire sotto i quattro arti di Kiko, che già ha imparato ad addormentarsi sulle zampe.
Dalla Sheldrick Foundation confermano che i due sono inseparabili e che la loro amicizia è un miracolo nel miracolo, perché sarebbero sicuramente morti senza il latte materno in savana, ora pur essendo rimasti orfani, hanno fatto famiglia tra loro e imparato che l'amicizia non conosce razza, colore e...dimensioni!(28/10/2015)

Ristampata l'autobiografia di Richard Leakey, fondatore del Kenya Wildlife Service
La sezione libri di Malindikenya.net propone oggi un altro volume imperdibile, per chi ama la natura del Kenya e particolarmente ha a cuore il destino dei suoi animali, da sempre minacciati dal traffico di avorio (gli elefanti) corna (i rinoceronti) pelli e carni.
"La natura in pericolo - La mia lotta per salvare i tesori naturali africani" racconta la vita del fondatore del Kenya Wildlife Service e del più strenuo difensore degli animali selvatici del Kenya. 
Richard Leakey, nato in Kenya da genitori britannici, paleontologo, è stato direttore del Museo di Storia Naturale di Nairobi e, insieme con la moglie, ha partecipato ai ritrovamenti di Lucy, il più antico ominide della Terra.
Ma il grande amore per la Natura e l'amicizia con l'allora Presidente del Kenya Daniel Arap Moi, lo ha portato a fondare l'istituzione governativa che ancora oggi è chiamata a tutelare il meraviglioso patrimonio selvaggio del Paese, una delle attrazioni mondiali che fanno del Kenya un "unicum" non solo in Africa.
Leakey ha diviso la savana sconfinata in parchi nazionali e riserve, ha dotato il KWS di mezzi propri e per un periodo ne ha fatto un vero e proprio esercito alle sue dipendenze, addestrato alla lotta contro il bracconaggio e il contrabbando, tanto da spaventare le alte sfere della politica keniana, commercianti e leader tribali. La sua battaglia contro l'estabilishment africano, la corruzione, i traffici internazionali che alimentavano mercati da sempre fiorenti in Kenya, come quello delle armi e della droga, lo hanno portato a farsi molti nemici.
Tra complotti, tentati omicidi e momenti gloriosi e indimenticabilil, in questo libro c'è il racconto di una lotta, di una vita, di un amore, spinti da un'intelligenza rara e da un'indomabile forza di volontà. 
Dopo essere stato ristampato nella versione italiana, è di nuovo disponibile su Amazon e in altri siti di vendita libri online.(27/10/2015)

Tornano a Malindi i turisti dalla Repubblica Ceca
Una buona notizia per la ripresa del turismo a Malindi: tornano a Malindi in vacanza i cittadini della Repubblica Ceca. Pochi mesi dopo la chiusura forzata del Coral Key Resort, dove i gruppi di vacanzieri giunti da Praga e dintorni per due anni consecutivi avevano soggiornato, ed in concomitanza con il periodo difficile del turismo in Kenya, ecco riprendere l'idillio tra l'Est Europeo e il Kenya, nel segno della natura, del mare e dei safari. I ceki alloggiano da quest'anno al Tropical Village, sotto l'egida gestionale di Hotelplan. Il loro tour operator ha concluso un accordo che porterà turisti fino al prossimo aprile 2016 ma si suppone sarà esteso. Altra buona notizia, per i ceki non esistono le basse stagioni e un'alta percentuale di coloro che hanno prenotato vacanze da 10 giorni, andrà in safari nello Tsavo. "Abbiamo già safari prenotati per il prossimo anno - confermano dalla Tusker Safaris, l'agenzia che porterà i turisti dell'ex Cecoslovacchia in savana". Al recente Travel Expo di Diani, anche i polacchi hanno ribadito la loro intenzione di riprendere con buoni numeri le relazioni turistiche con il Kenya, ed altri mercati presto si affacceranno, soprattutto se (in attesa di Malindi) l'aeroporto di Mombasa si aprirà a linee aeree provenienti da Asia ed Europa dell'Est.(26/10/2015)

Eolico: via libera della Corte di Malindi al progetto di Mpeketoni
L'Alta Corte di Malindi ha dato il via libera definitivo al progetto di turbine eoliche da 20 milioni di euro che si estenderà su 1200 ettari di terreno sulla costa nord nel distretto di Lamu, nei pressi della cittadina di Mpeketoni. Il progetto di energia pulita era stato osteggiato dagli abitanti e agricoltori della zona Bahari, dove dovrebbero sorgere gli impianti eolici, ma la Corte ha stabilito che gli occupanti, che saranno comunque rilocati, non erano i legittimi proprietari di quei terreni. Mpeketoni è una zona agricola importante, dall'avvento dei kikuyu negli anni Sessanta e l'energia servirà anche per sviluppare altri progetti del genere.(23/10/2015) 

Kenya Airways raddoppia nel fine settimana su Malindi, e arriva Fastjet in Kenya
Il Kenya è appetito dalle compagnie aeree europee ed africane. E' di ieri la notizia ufficiale del ritorno della compagnia di bandiera tedesca Lufthansa in Kenya, con tre voli settimanali da Francoforte a Nairobi, che diventeranno quattro da dicembre per l'alta stagione. Ma ci sono buone notizie anche per la costa keniana, con Kenya Airways che riattiva un volo in più nel fine settimana da Nairobi a Malindi, portandoli a due, uno la mattina e uno la sera, dal 25 ottobre al prossimo 26 marzo 2016. Orari in link con voli internazionali da Dubai ed altre destinazioni africane, che permetteranno a chi lavora con il turismo continentale e asiatico di incrementare le possibilità di vendere la destinazione in altri Paesi, dando maggiori opportunità ai tour operator e alle agenzie. Intanto una notizia arriva dal Sudafrica, la linea lowcost "FastJet" ha ottenuto la licenza per volare sul Kenya e si appresta a lanciare due voli, uno su Mombasa e uno su Nairobi. Non si conoscono ancora i tempi, ma il link economico tra Kenya e Sudafrica sicuramente metterebbe in contatto diretto due Paesi che possono scambiarsi turismo e rapporti commerciali, aprendo la destinazione costa keniana al turismo sudafricano, che ha già mostrato negli anni interesse per il Kenya e la sua natura, ma ha sempre trovato difficoltà nei voli.(22/10/2015)

Watatu, film keniano alla Festa del Cinema di Roma

Un po' di Kenya in pellicola al Festival del Cinema di Roma, in corso in questi giorni nella Capitale. Arriva dal Kenia il film Watatu, realizzato da una compagnia specializzata nel rappresentare i conflitti tribali e religiosi nel paese. Yusuf e Salim, amici di vecchia data, si rincontrano a Mombasa dove il primo è venuto a lavorare come poliziotto. Un nipote del secondo, che per rabbia si affilia ad una comunità radicale islamica, e antiche rivalità tribali, li vedranno su opposte sponde affrontare morti e violenza. La seconda parte del film vede questi temi messi in scena e discussi davanti all’autentica comunità keniota che ne è protagonista.(21/10/2015)

Lavori anti allagamento per la rotonda di Malindi
Un'operazione necessaria che a Malindi si attendeva da anni, per sistemare una volta per tutte il problema dell'allagamento del "roundabout", la rotonda d'ingresso nella cittadina che dalla statale per Mombasa e dall'aeroporto, immette verso il centro e il nord oppure verso Casuarina e la zona turistica. 
La rotatoria è stata chiusa per metà da venerdì scorso per gli scavi di una canalina per l'acqua piovana. 
Nei prossimi giorni verrà ultimata e si passerà all'altra metà. 
Negli anni passati, durante le piogge, il roundabout si allagava a tal punto da rendere la viabilità quasi impossibile. Non tutte le strade di Malindi però hanno subito lo stesso trattamento: procede a rilento il rifacimento della circonvallazione che unisce l'ospedale distrettuale con il capolinea dei matatu e quindi la strada per Mombasa. 
Disastrosa la situazione della Mwembe Road, dove i mezzi pesanti sono soliti girare per evitare il centro di Malindi.
Se nei prossimi giorni il fondo della strada sterrata non verrà livellato, la circolazione degli autoarticolati sarà davvero problematica.(20/10/2015)

Sleeping Baobab house, in vendita villa storica di Malindi
Non è solamente una delle tante ville in vendita in questo periodo a Malindi che fanno gola a chi vuole realizzare un affare o trovare la residenza dei propri sogni. E' un pezzo di storia di Malindi con una particolarità unica: è la "casa del baobab che dorme". 
Infatti all'ingresso della "Sleeping Baobab House", situata nella prima strada del complesso residenziale di Kibokoni, l'elegante e sicuro quartiere a nord di Malindi, di fianco al posto auto coperto, campeggia un pluricentenario baobab africano che un bel giorno decise di coricarsi.
La villa apparteneva negli anni Ottanta ad uno scenografo milanese, Silvestro Garavaglia, che ne aveva fatto una sorta di buen retiro artistico e di vita. La sua villa è stata "immortalata" anche nel romanzo di Freddie del Curatolo "Safari Bar", ma rispetto a quelle descrizioni (nel racconto "La Bresaola") la residenza è stata ammordernata, pensandola su due livelli, con una suite al piano superiore con bagno, camera da letto e sala che si affaccia sul giardino. La villa si compone di quattro camere da letto, ognuna dotata di servizi, un immenso soggiorno con ampio ingresso, una veranda esterna coperta di 70mq, store, cucina di 16mq.Esternamente alla casa padronale, si trova l'abitazione del personale, 
comprensiva di 2 stanze, un bagno, veranda e stanzino del generatore.
La villa viene venduta con buona parte degli arredamenti, tra cui mobili di pregio e di ottima fattura locale, sanitari bagno e accessori.La proprietà è completa di tanica interrata per l'acqua da 5000 litri, pompe, generatore e septic tank esterne posizionate in modo da essere svuotate facilmente dai camion. Il terreno è Free Hold con tutti i documenti in regola. E' possibile aumentare gli spazi e lo sviluppo delle costruzioni
La villa si predispone sia ad abitazione privata, sia a B&B in quanto
ogni stanza è indipendente e la zona del personale può essere
trasformata in cottage da due piccole camere, per un totale di 12/16 posti letto.(16/10/2015)

Alberi sradicati sulla spiaggia del Parco Marino di Malindi

La prima notte di temporali delle piccole piogge sulla costa keniana ha portato in dote una mareggiata sulla spiaggia del Parco Marino di Malindi, l'oasi del KWS che ultimamente non gode di particolare splendore. 
In questa zona infatti la spiaggia ogni anno perde parecchi centimetri, a causa delle correnti che dal golfo di Malindi arrivano qui con più incisività.
Ieri notte la marea ha sradicato alcuni alberi di Casuarina e due palme, che si aggiungono a quelle già tagliate dalla parte del Billionaire di Flavio Briatore.
Il Tycoon da tempo è nell'occhio del ciclone, non tanto per la sua elegante costruzione che ospita appartamenti, un ristorante e un centro commerciale, quanto per un muro frangiflutti fatto erigere, con il benestare delle autorità competenti, per poter godere di un prolungamento sul mare del suo spazio all'aperto. Il muro, secondo la cooperativa dei barcaioli e un gruppo di ambientalisti, starebbe creando un pericoloso giro di correnti che andrebbero a scavare il resto della spiaggia con particolare veemenza, rovinando non solo la bellezza del luogo ma anche l'ecosistema. Al Parco Marino, oltre a salpare le barche che promettono i safari marini verso gli isolotti della cosiddette "Sardegna 2" e quelle per lo snorkeling sulla barriera corallina, le tartarughe marine depongono le uova. Ma trovando sempre meno bagnasciuga sono impossibilitate a farlo o, peggio, vedono le loro uova distrutte. "Un grave danno per la nostra spiaggia che è sempre stata un'attrazione per molti turisti - ha detto ai giornalisti locali il Deputy Senior Warden del Parco Marino Joseph Kavi - il muro dell'imprenditore confinante mette in difficoltà le tartarughe che vogliono deporre e impedisce anche il passaggio di chiunque nella spiaggia pubblica di Malindi". 
Said Hemed, costruttore di barche, lancia l'allarme: "In più di vent'anni non ho mai visto una marea così alta e invasiva - dice . bisogna fare qualcosa, ci appelliamo alla NEMA per riuscire in qualche modo ad arginare il fenomeno".
Intanto alcuni barcaioli sono stati dissuasi, per il momento, da abbattere il muro di Briatore. Nei prossimi giorni si valuterà il da farsi e partiranno richieste più circostanziate. Per ora rimane un panorama desolante, che non giova a nessuno e mortifica la natura.
(con la collaborazione del nostro corrispondente Charo Banda)(13/10/2015) 

Capodanno islamico, festeggiamenti anche a Malindi
Da oggi iniziano i festeggiamenti anche a Malindi per il Capodanno islamico, che quest'anno cade il 15 ottobre.
Nella zona dei campi di calcio dell'antico quartiere arabo di Shella, sono già stati allestiti gazebo e stand in preparazione di una festa che durerà tre giorni, a base di musica, preghiere e partecipazione di massa, come nella consuetudine delle celebrazioni mussulmane a sfondo religioso.
Festa che, come sempre accade sulla pacifica e tollerante costa del Kenya, sarà aperta a tutti, anche ai non religiosi. Nelle viuzze di Shella, le botteghe improvvisate proporranno "street food" a base di patate, kassava, cocco e riso. Con dolciumi e succhi di frutta. Tutto, ovviamente, rigorosamente analcolico. Niente spumante, per festeggiare il nuovo anno di Allah.(12/10/2015)

El Nino porterà sulla costa del Kenya improvvisi violenti rovesci
Prove tecniche di "el nino".
Gli esperti meteorologici hanno messo all'erta la popolazione dei distretti di Kilifi e Magarini da ieri a venerdì per fenomeni di improvvisi violenti acquazzoni che potranno interessare la costa nord keniana e anche l'entroterra. 
Martedì nhotte un primo assaggio, secondo il Servizio Meteo del Kenya, ha portato 7.1 mm di acqua in pochi minuti. 
Sarà il vento a stabilire modi e tempi di eventuali disastri ambientali. Ieri mattina un nubifragio marino ha portato a Malindi cinque minuti di bufera. 
Venerdì secondo gli esperti sarà un giorno cruciale, anche i pescatori sono stati diffidati dal prendere il mare.(09/10/2015)

Il Governo distribuisce zanzariere e filtri per l'acqua anche a Malindi
Zanzariere e filtri per l'acqua per chi ne ha bisogno, anche a Malindi e dintorni. Finalmente qualche notizia positiva che riguarda la povera gente del Kenya che spesso non ha gli strumenti per proteggersi da situazioni che noi occidentali (e sempre più anche i keniani benestanti) consideriamo ormi assodate. Chi tra noi mzungu non dorme sotto una bella zanzariera? Chi non la usa, sicuramente è perché usa l'aria condizionata.
La necessità appare evidente quando l'umidità aumenta, come in questi giorni in coincidenza con l'arrivo delle piccole piogge, che quest'anno secondo le previsioni meteorologiche non saranno nemmeno così "piccole". Ecco che fatalmente in questo periodo aumenta nella popolazione locale il rischio di contrarre la malaria, che nonostante la bontà delle nuove medicine e la ventilata introduzione del vaccino (forse già nel 2016) continua a mietere vittime, specialmente tra i neonati e gli anziani. Così l'iniziativa del Governo di fornire ad ogni famiglia le "mosquito-net" necessarie a proteggerne ogni membro, appare confortante come un sorso d'acqua fresca nel deserto. E a proposito di acqua, in tante zone dell'entroterra, durante le piogge, si formano acquitrini e molta gente, bloccata dalle strade allagate e senza possibilità di recarsi ai pozzi pubblici che magari distano chilometri, utilizzano l'acqua piovana per lavarsi o sciacquare stoviglie e vestiti. Ignari (nella migliore delle ipotesi) che l'acqua sporca può portare tifo, colera ed altre malattie che nelle città e in gran parte del mondo sono ormai superate. Per questo insieme alle zanzariere, nei giorni scorsi anche nella Kilifi County sono stati distribuiti bidoni d'acqua con filtri per eliminare almeno in parte i batteri dannosi.(08/10/2015)

Preoccupazione anche a Malindi per El Nino

C'è preoccupazione, da parte di molte regioni del Kenya, specialmente nell'entroterra, per l'arrivo della perturbazione chiamata "El Nino" che già tocco l'Africa Orientale nel 1998 con estrema violenza. Quest'anno a Nairobi e nella Rift Valley i governi delle contee stanno prendendo contromisure che, se non adeguate, almeno proveranno ad arginare grossi guai. Ma altre zone del Kenya, come Garissa e il Lago Vittoria, sono a rischio inondazioni e crollo di ponti e collegamenti. A Malindi da segnalare lavori agli argini del fiume Sabaki, per evitare gli allagamenti che tre anni fa causarono grossi danni ai villaggi limitrofi.(06/10/2015)

Kenya: ai cinesi la strada interna per Lamu

Inizieranno presto i lavori per la costruzione della superstrada che collegherà Mombasa e Nairobi al porto di Lamu e di conseguenza alla Somalia, senza passare da Malindi e dalla costa turistica del Kenya. Un'arteria importante che partirà da Mariakani e taglierà l'entroterra del Kenya, passando da Langobaya, Baricho e Garsen, per unirsi all'attuale strada che porta verso il confine con la Somalia e all'isola di Lamu.
L'appalto è stato vinto da una società cinese che a breve inizierà a spianare la strada per poi iniziare i lavori di asfaltatura. Sarà più comodo sia per i mezzi che arriveranno dal porto di Mombasa, ma soprattutto per quelli che arriveranno da Nairobi o dalla Tanzania, attraversando Taita e Taveta. ma l'importante, per il settore turistico, è che non avremo moltissimi camion autoarticolati nel centro di Malindi o nel tratto della Mombasa- Lamu da Watamu in poi e questo migliorerà non solo il traffico, ma a nche la tenuta delle strade stesse.(05/10/2015)

Da lunedì insegnanti a scuola, dopo lo sciopero più lungo del Kenya

Ora è proprio finita. Gli insegnanti keniani hanno voluto attendere che, dopo l'Ufficio del Lavoro, si pronunciasse sulla legittimità del loro sciopero anche l'Alta Corte del Kenya.
Così è stato e anche l'Alta Corte ha intimato al sindacato dei docenti di far rientrare lo sciopero che dura ormai da un mese e di tornare nelle aule a insegnare ai ragazzi. Così da questa mattina sembra che finalmente si possano affrontare gli ultimi 45 giorni di scuola, fino a fine anno, senza ulteriori disagi. Vedremo...(04/10/2015)

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