Da questo fine settimana la costa del Kenya avrà il suo primo assaggio di stagione ed un gustoso antipasto di turismo, prima della prevedibile abbuffata natalizia.
Il meteo prevede ancora una coda di piogge sparse, ma in prevalenza sarà il sole e saranno temperature intorno ai 30 gradi a farla da padrone.
L’apertura dell’estate equatoriale corrisponde, quando la possibilità del “ponte” lo permette, con la festa nazionale keniota, il 12 dicembre che quest’anno cade di martedì, agevolando anche il turismo locale al primo weekend lungo dell’alta stagione.

A keniani e residenti stranieri di Nairobi (che apprezzano sempre più località come Watamu, Lamu e Kilifi e continuano anche a frequentare Diani e Malindi) si unisce il popolo degli “svernatori”, in prevalenza italiani, che vengono a prendere il meglio dell’Africa di mare per un periodo che può andare dai 3 ai 6 mesi e si uniscono a chi è già in Kenya.

Aumenta nel frattempo anche il numero delle presenze settimanali negli hotel, e iniziano ad affluire nelle località balneari vicino a Mombasa (Nyali e Bamburi) i nordeuropei insidiati dalle rigide temperature dei loro paesi d’origine. Dalle prossime settimane aumenteranno di conseguenza anche i voli charter settimanali, mentre si attende anche che vengano aumentati i collegamenti da Nairobi, dove atterrano gran parte delle compagnie aeree provenienti dal resto del mondo, con gli aeroporti di Malindi e Ukunda.

Certo, i tempi sono quelli che sono e non si può incolpare il Kenya dei prezzi dei voli: ormai, tra rincari del carburante, controlli vari, modifiche di rotte, adeguamenti di aeroporti e manutenzione dei velivoli, viaggiare bene nelle destinazioni a lungo raggio è diventata una bella spesa che mette in difficoltà gli spostamenti in particolare da parte delle famiglie e di chi, pur con poche risorse, sogna la vacanza in Africa.

Tutto è pronto, insomma, per far prendere un bel respiro al settore turistico e prepararlo, si spera, ad una stagione positiva. Le premesse, specie per alcune realtà come Watamu che ogni anno offre novità con rinnovamenti, manifestazioni ed eventi, sono buone.
Il nuovo ministro del Turismo, Alfred Mutua, che spesso è presente a Malindi, ha già da tempo intrapreso una campagna per rendere meno problematico l’arrivo dei turisti, sia per quanto riguarda il trattamento riservato al controllo dei bagagli, dove troppo spesso si verificano tentativi di richieste di “mancette” ed episodi molto vicini all’estorsione, sia per il ventilato aumento del costo del visto d’ingresso.

In una recente partecipazione ad un evento italiano, alla presenza del nostro ambasciatore in Kenya, Roberto Natali, Mutua ha anche ribadito l’interesse a creare più collegamenti aerei da Nairobi a Malindi e a migliorare le infrastrutture e la viabilità costiera. Non a caso, pochi giorni dopo, sono iniziati i lavori di rifacimento dell’arteria stradale principale di Malindi, Lamu Road.

Dall’altra parte, Mutua ha chiesto ad albergatori e proprietari di attività nelle località di mare, di adeguare le proprie strutture all’evoluzione del turismo internazionale, per aiutare a rendere più competitiva la destinazione, esattamente come hanno fatto molti lodge e campi tendati nei parchi e nelle riserve nazionali per i safari. Troppo spesso imprenditori e gestori dell’ospitalità si sono cullati sugli allori di un innegabile paradiso naturale, climatico e di tranquillità e hanno trascurato servizi e “upgrade” delle strutture.
Ecco che arriva una nuova stagione per dimostrare che la “Kenya Riviera”, come qualcuno la chiama, può essere una delle mete di riferimento per le vacanze invernali, a livello mondiale.