Che importa se per adesso i rifiuti finiranno nello stesso posto, ovvero nel degrado delle discariche a cielo aperto del Kenya. Qualcuno dice che “l’importante è incominciare”. Il problema è che di solito si comincia con le multe, e poi ci si dimentica il reato. Quando forse sarebbe da fare il contrario: educare e perdonare la prima volta, e dopo un po’ diventare inflessibili.
Ma tant’è, specie per chi è ospite in questo Paese, anche se vi paga le tasse.
La notizia è che da oggi l’autorità nazionale per la gestione dell’ambiente NEMA, ) inizierà ad applicare la legge dell’ottobre 2023 sulla raccolta differenziata, che obbliga i cittadini e i residenti a separare i rifiuti domestici in sacchetti per rifiuti organici e non organici.
La data dell’otto luglio era già stata annunciata in precedenza, appunta la NEMA, che aveva emesso l’8 aprile scorso l’avviso che concedeva un periodo di 90 giorni per prepararsi, come potete leggere qui: https://malindikenya.net/it/articoli/sociale/ambiente/il-kenya-abolisce-sacchi-e-bidoni-di-plastica-della-spazzatura.html
Secondo la NEMA, l'applicazione della legge è necessaria per garantire la conformità del Kenya agli standard internazionali di sostenibilità ambientale. I rifiuti differenziati devono essere collocati in appositi contenitori, bidoni e sacchi adeguatamente etichettati e codificati per colore. I fornitori di servizi di smaltimento dei rifiuti dovranno raccogliere, gestire e trasportare i rifiuti differenziati senza mescolarli, poiché i rifiuti organici saranno trasportati agli impianti di recupero dei materiali. Le multe per chi non ottempera alle nuove direttive partono da Kes. 20 mila. Inoltre, la NEMA ha osservato che il divieto di utilizzare sacchetti di plastica per la spazzatura sarà applicato in modo rigoroso, con l'obbligo per i privati e le aziende di raccolta dei rifiuti di utilizzare sacchetti biodegradabili.
Anche i governi delle contee, così come le organizzazioni pubbliche e private, saranno tenuti ad aderire alla normativa. specificata sarà passibile di una multa di 20.000 Ksh o di una detenzione di sei mesi o di entrambe.
"Una persona o un Ente che non gestisce i rifiuti in conformità con la legge commette un reato e, in caso di condanna, è passibile di un'ammenda non superiore a ventimila scellini o di una detenzione per un periodo non superiore a sei mesi o di entrambe le cose", è scritto nella legge.