Anni tribolati che potrebbero avere un felice epilogo, quelli della compagnia di bandiera keniana, Kenya Airways.
L’ex “orgoglio dell’Africa” (The Pride of Africa era il suo slogan, fino alla fine del secolo scorso, quando era il vettore numero uno nel continente africano) non solo sta riprendendo considerazione in ambito internazionale ma soprattutto nel 2023 ha registrato un utile operativo di circa 80 milioni di dollari, il primo segno positivo dal 2017. Dalle prime indiscrezioni, anche il 2024 dovrebbe aver registrato un saldo attivo.
Proprio per questo motivo il Nairobi Security Exchange, la borsa keniana, ha deciso ieri di revocare la sospensione della negoziazione delle azioni della compagnia aerea che era stata bloccata nel 2020, a seguito della grave situazione di insolvenza in cui era precipitata, con milioni di dollari di passivo, e in vista di un piano di nazionalizzazione da parte del governo che poi però era tramontato.
“La sospensione della negoziazione delle azioni di Kenya Airways è stata revocata a seguito della recente performance della società che ha registrato un utile al netto delle imposte” ha confermato la borsa di Nairobi in un comunicato trasmesso ai media nazionali. Meriti della nuova ascesa della compagnia si deve all’amministratore delegato Allan Kilavuka, già deus ex machina della sussidiaria per i voli nazionali Jambojet. L’ottimismo per l’andamento futuro di Kenya Airways potrebbe portare a scelte strategiche importanti nel campo dei collegamenti internazionali ed in particolare al ripristino di quel volo diretto Nairobi-Roma che da tempo è nei desideri del nostro governo e che è stato più volte al centro dei colloqui tra le nostre istituzioni, compresa l’ambasciata d’Italia in Kenya. Per adesso la compagnia di bandiera keniana opera in code-sharing con Air France (collegamenti dall’Italia per Parigi e poi volo diretto per Nairobi e viceversa) e con KLM (stessa cosa, con Amsterdam come tramite).
Attualmente, Kenya Airways è il terzo vettore africano per importanza ed attività, dopo Ethiopian Airlines e Royal Air Maroc.