In vista della prossima stagione turistica in Kenya, e specialmente per chi frequenta le mete costiere, stanno cambiando le abitudini di prenotazione dei biglietti aerei.
I prezzi sempre meno accessibili delle compagnie che volano su Mombasa stanno dirottando sempre più frequentatori del paese africano su voli per Nairobi, con la possibilità di prenotare anche con largo anticipo (specialmente con la linea interna Jambojet, succursale di Kenya Airways) la tratta per Mombasa, Malindi, Diani o Lamu a seconda della destinazione scelta.
Vediamo i pro e i contro di questa scelta per quanto riguarda prezzi, tempi e comodità.

I voli su Mombasa stanno diventando proibitivi e lo resteranno almeno fino a quando, si spera già dal prossimo luglio o al più tardi a novembre, il governo approverà la cosiddetta “politica dei cieli aperti”, permettendo a qualsiasi compagnia aerea che lo richiedesse, di atterrare su Mombasa, permettendo anche ai keniani, e non solo ai turisti stranieri, di volare nella direzione opposta. Ad esempio, Turkish Airways tornerebbe a volare sulla città costiera anche domani, se riaprissero la rotta da Istanbul, mentre Qatar attualmente non può valutare la possibilità, ma già da Doha porta turisti a Zanzibar, concorrente economica della costa keniana.

Tra le compagnie aeree che riprenderebbero i voli su Mombasa, interrotti prima della pandemia, ci sono anche l’olandese KLM, British Airways e Lufthansa, che per adesso si limita ad aumentare i voli della sua compagnia di charter, Eurowings, fino a 4 alla settimana, ma con prezzi da voli di linea, anche se ci sono connessioni comode con molti aeroporti italiani.
E’ naturale che se aumentassero i voli e la concorrenza tra compagnie aeree su Mombasa, i prezzi scenderebbero notevolmente e permetterebbero una più ampia scelta per chi vuole volare dall’Europa o dall’Asia verso la costa keniana.

Nel frattempo, Nairobi propone prezzi più abbordabili, specialmente prenotando in anticipo ed organizzandosi con gli orari e la logistica. Egypt Air, ad esempio, offre soluzioni di viaggio molto simili a quelle di Ethiopian Airlines, come ore di volo e spostamento complessivo, con una qualità di poco inferiore degli aerei e del servizio. Ma costa come minimo la metà. Arriva su Nairobi ad orari un po’ scomodi, ad esempio c’è da attendere 4 ore in aeroporto per poi andare su Malindi o Diani. Per i bagagli non c’è problema, un bagaglio extra su Jambojet costa meno di 10 euro.
Anche Turkish su Nairobi ha orari un po’ scomodi, ma costa molto meno di Ethiopian su Mombasa.
Senza contare che spesso, potendo decidere la data più in là col tempo, si trovano occasioni anche con Saudia e con le stesse Emirates e Qatar, che sono le migliori anche se le ore di viaggio si dilatano un po’. Di contro, entrambe arrivano nella capitale keniana ad orari compatibili con la coincidenza per una delle destinazioni costiere.

Da precisare, però, che il check-out (e dogana) va fatto a Nairobi, a meno che non ci si imbarchi con Kenya Airways (ma non con Jambojet) per la sola destinazione Mombasa, avendo viaggiato con una delle compagnie della rete “Sky Team Alliance”, ovvero KLM, Air France, Saudia, ricordando che anche ITA è partner e può collegare voli di Sky Team Alliance con l’Italia, attraverso gli aeroporti di Amsterdam o Parigi.

Il discorso (che poi è anche quello del charter Neos, ovvero l’unico volo diretto attualmente esistente tra Italia e Kenya) è semplice: se la priorità è risparmiare, bisogna rinunciare a certe comodità e perdere qualche ora in più. Se per voi è più importante volare diretti o quasi, non dovete badare a spese, perché oggigiorno questo “privilegio” con il Kenya vi costa più che in passato.