Che sia una delle destinazioni africane del futuro, noi lo scriviamo da tempo e ne abbiamo parlato in numerosi reportage, anche video.
Kilifi, un tempo famosa più che altro per essere capoluogo della costa nord keniana e successivamente della contea che porta il suo nome, oggi è una località turistica ed anche residenziale conosciuta in tutto il mondo, soprattutto perché frequentata e decantata da giovani “nomadi digitali”, imprenditori e artisti di svariate discipline, che hanno fatto convogliare altre attività che riguardano la ristorazione, lo sport, oltre ovviamente all’ospitalità.
Non a caso quest’anno Kilifi è stata inserita (a sorpresa forse solo per i “boomer”) nella famosa lista del New York Times “52 place to go” del 2025, che ogni anno segnala i luoghi di tendenza dell’anno.
Kilifi, in compagnia di perle come l’isola Koh Samui in Thailandia, un itinerario di bellezze siciliane, le Galapagos ed altri luoghi particolari, oltre ad una lista di città tra cui spicca Milano.
Kilifi viene definita “style-destination” e paragonata ad una nuova “Isola di Whight”, dove i giovani trovano il loro habitat naturale, tra comunità di smart worker, musicisti e gente di spettacolo, designer ed altri professionisti spesso under 40, con un occhio alla sostenibilità ed un altro alla tecnologia.

Per noi che conosciamo la cittadina, non è difficile capire i perché di questa scelta: molto a livello di attrazione ha giocato il successo planetario dell’evento di Capodanno “Beneath the Baobab”, una reunion a suon di musica in mezzo alla Natura, con coinvolgimento giovane e deejay di tendenza da tutto il mondo, che ha inserito Kilifi in un novero di festival definiti “imperdibili” per le nuove generazioni.
Un altro aspetto è dato dal trasferimento nella località costiera di molte coppie giovani con bambini, con la presenza essenziale di un’ottima e moderna scuola internazionale, in cui è diventato arduo iscrivere i propri figli. La crescita di luoghi di aggregazione “trendy” come il Food Movement, Il Salty’s e il Distant Relatives (il primo che scommise su questo tipo di intrattenimento), è allo stesso tempo una conseguenza ed un valore aggiunto. Nel contesto si inserisce anche la nuova proposta italiana del rinnovato ristorante White Star by Olimpia, con la sua grande barca su cui gli stessi giovani organizzano feste danzanti, compleanni e gite nel meraviglioso creek. Senza dimenticare che dove c’è vita, in tutto il mondo, c’è sempre un’ottima pizza italiana. Chissà se il New York Times lo sa…

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