La serata dell'inaugurazione del Malindi Dream Garden, il nuovo resort di Planhotel a Malindi, ha destato interesse anche per il discorso del Vicepresidente del colosso alberghiero a gestione familiare, Paolo Rosso, diretto al Ministro Najib Balala che non si è potuto esentare dal rispondere.
"Un anno fa il Ministro ha chiesto all'imprenditoria turistica di Malindi di rinnovare le proprie strutture - ha detto Rosso - noi abbiamo fatto di più, costruendo ex-novo un suite resort di alto livello. Ora tocca al Governo fare la sua parte. La costa nord del Kenya ha bisogno di infrastrutture, l'accesso dei turisti deve essere facilitato. Le condizioni della strada da Mombasa a Malindi sono le stesse di quando abbiamo aperto il Tropical nel 1992, ma il traffico nel frattempo è aumentato. Negli anni Novanta in due ore e mezza si andava da Diani a Malindi, oggi ce ne vogliono almeno cinque. 
E' tempo di attivare l'aeroporto internazionale e di raddoppiare la carreggiata da Mombasa a Malindi".
Inevitabile lo scroscio di applausi per il pacato ma perentorio invito di Franco Rosso al Ministro Balala, che punzecchiato dal "maestro di cerimonia", il noto volto tv del Kenya Jeff Koinange, è salito sul palco per replicare.
"Per la terza volta mi trovo a guidare il settore turistico del Kenya - ha ammesso Balala - ed ogni volta a Malindi sento le stesse rimostranze: bisogna migliorare i collegamenti, allungare la pista dell'aeroporto internazionale, risolvere il problema dei "molestatori" sulle spiagge, e così via. Eppure Malindi ha funzionato e riempito gli hotel anche con questi problemi. Perché non concentrarsi anche sul miglioramento dei servizi di ospitalità? Il Governo ha i suoi tempi e Malindi è solo una delle tante realtà turistiche, tuttavia stiamo facendo qualcosa. Da Mombasa presto si arriverà alla tangenziale e alla doppia corsia fino ad oltre Mwtapa, più difficile che si risolva il tempi brevi la questione dell'aeroporto, anche se il Governo ha stanziato i fondi necessari per il ricollocamento delle famiglie che verranno private dei loro terreni dove sorgerà la nuova pista. Così come siamo a buon punto con l'asfaltatura della strada per lo Tsavo e di quella per Lamu. Ma nel frattempo voi imprenditori non dovete attendere, dovete farvi trovare pronti a una nuuova sfida, avete il potere per farlo con le vostre strutture, e il Malindi Dream Garden deve essere un esempio, un traino in questo senso".
Balala questa volta non ha fatto promesse ("non sono più in campagna elettorale" ha scherzato) ma ha annunciato una "beach strategy" per rilanciare il turismo costiero. "Non abbiamo bisogno di lavorare per il successo del Maasai Mara o di altre mete di safari - ha spiegato - ma sulla costa ci sono ampi margini di miglioramento, e anche gli investitori italiani devono fare la loro parte".