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Laban, l'angelo del Twaekwondo che toglie i ragazzi dalla strada

A Mambrui un giovane keniano ha creato una scuola di piccoli talenti

18-10-2018 di Freddie del Curatolo

"Ho deciso di diventare istruttore di Twaekwondo perché è una disciplina rigorosa che può aiutare tanti miei piccoli connazionali sfortunati, come lo ero io da piccolo prima di incontrare questa arte orientale".
A parlare così è Laban Mbitha, ventotto anni di Mjanaheri, vicino Mambrui.
Questo atletico ragazzo, sereno e cordiale, da solo ha creato una scuola di Twaekwondo, la famosa disciplina coreana che ha adepti in tutto il mondo e che anche in Kenya ha attecchito, grazie a soldati della Corea del Sud che arrivarono anni fa con le forze internazionali delle Nazioni Unite.
La cosa lodevole è che Laban non attua corsi privati, ma la sua è un'opera sociale che si rivolge alle Children's Home, alle scuole primarie con i bambini più disagiati e nei centri dove affluiscono adolescenti entrati nel gorgo delle droghe, o ragazzine che hanno subito abusi.
"Ho avuto un infanzia problematica - racconta Laban a Malindikenya.net - i miei genitori non si potevano permettere di farmi studiare, ma io avevo voglia di progredire. Sono stato fortunato, un caro amico di mio padre mi ha portato con sé in Costa Sud, a Msambweni, e lì ho potuto frequentare le scuole. In terza ho iniziato a praticare il Twaekwondo, grazie ad un'accademia locale e da lì ne ho fatta una professione. Terminati gli studi sono tornato al villaggio dei miei genitori. Ora il mio compito è aiutare altri bambini della zona ad avere una vita migliore e quest'arte marziale, fatta di regole ferree, disciplina quasi militare, può davvero essere una salvezza per tanti giovani disagiati o meno fortunati di altri".
Laban ci mette talmente tanta passione che oltre ad allenare ed insegnare i precetti del Twaekwondo, sta formando una vera e propria scuola, un seguito di giovani che si applicano e iniziano a competere in maniera sempre più professionale.
"La scorsa settimana abbiamo partecipato ad un torneo patrocinato dall'Ambasciatore Coreano - spiega l'angelo del Twaekwondo della costa keniana - con dimostrazione di professionisti arrivati dalla Corea e tante altre squadre da tutto il Kenya. Siamo arrivati secondi e abbiamo ricevuto i relativi premi".
Una bella soddisfazione per lui che può andare avanti grazie agli aiuti di qualche anima generosa, anche italiana, ma che affronta molte difficoltà, come i trasporti per i ragazzi per poter partecipare alle competizioni e ai raduni dove si impara moltissimo. "A Nairobi eravamo in 28 - ammette - sono riuscito a portarli con il treno SGR, nessuno di loro sapeva cos'è una ferrovia...la gioia è stata quasi grande come quella di primeggiare nelle competizioni".
Una delle porte che Laban è riuscito ad aprire con la sua caparbietà e il gran sacrificio, è quella della Children's Home "Asante Sana" di Mambrui, dove ha un team di cinquanta ragazzini, bravissimi. Anche con loro ha partecipato a dimostrazioni e ha conseguito importanti riconoscimenti.
"Un'altra grande soddisfazione - racconta il ragazzo - è stata vedere una mia allieva entrare nell'esercito nazionale, dopo anni di Twae Kon Do. La sua disciplina e correttezza e l'abilità nella difesa personale sono stati elementi fondamentali per farla arruolare. Il Twaekwondo può davvero donare equilibrio, rettitudine e diventare una filosofia di vita da mettere a servizio delle persone".
Prossimamente noi di malindikenya.net andremo a trovare Laban nella scuola di Mjanaheri, dove la comunità gli ha fornito uno spazio per allenare i ragazzini della zona. 

TAGS: twae kon do kenyalaban mbithaarti marziali kenya

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