Apriti cielo!
Per noi da sempre è un’esclamazione usata per indicare il verificarsi di un fatto straordinario o che può scatenare una forte reazione.
La reazione che invece l’intero settore turistico keniano vorrebbe vedere realizzarsi e sulla quale ripone qualche nuova fiducia è l’apertura degli spazi aerei keniani e principalmente dell’aeroporto di Mombasa a tante compagnie aeree che nel recente passato ne hanno fatto domanda e che in futuro potrebbero chiedere di istituire nuove rotte che colleghino il loro paese con il Kenya.
Si chiama “Open Sky policy” e nulla è più di un “do ut des”, un dare-avere tra compagnie di bandiera di ogni nazione. Niente di campato in aria, perché si tratta di una politica già applicabile e applicata da molti governi non solo in Africa.
Eppure il Kenya non ha mai aderito appieno a questa possibilità, si dice per “proteggere” la propria flotta nazionale dell’ex “orgoglio dell’Africa” (the pride of Africa, come da antico motto) Kenya Airways.
Compagnia che ricorda molto Alitalia per le sue peripezie, le cattive gestioni passate, le partnership funeste e i suoi enormi debiti che immancabilmente ricadono sulle finanze keniane.
Cosa chiedono dunque gli hotelier, i tour operator, gli organizzatori di safari e tutti gli attori del turismo in Kenya? Che tutte le compagnie che facciano richiesta per atterrare a Mombasa o Nairobi con una programmazione prolungata possano farlo, offrendo ovviamente a Kenya Airways di poter fare lo stesso nei loro scali internazionali oppure istituendo i cosiddetti “code sharing” come avviene già per alcune compagnie, ma solo all’estero.
Per adesso Mombasa riceve solo Ethiopian Airways e le richieste di Qatar Airways e di Emirates più volte sono state rimandate al mittente, così come le richieste di Ethiopian stessa di poter volare da Addis Ababa a Malindi che di fatto è già strutturato per essere aeroporto internazionale, anche se non può ancora far atterrare Boeing o simili, ma solo aerei del tipo “Bombardier” con un massimo di un centinaio di posti. Per non parlare della compagnia turca Turkish Airways a cui sono state negate le licenze per Mombasa, mentre può ancora volare su Nairobi. Permessi troppo cari, dicono in molti, o troppo difficili da ottenere.
In ogni caso oggi gli operatori del turismo hanno chiesto di condividere l’immagine che proponiamo anche noi e di far sentire la propria voce, dalle 12 (ora locale in Kenya) in proposito, su tutti i social network.
E’ ora che i cieli del Kenya si aprano a tutti!