Bar, ristoranti e tutta l’industria nazionale dell’hospitality può tornare alla libertà di orario senza alcuna restrizione legata a chiusure anticipate, ma continuando a rispettare tutte le altre norme in atto per mitigare la pandemia.
Lo ha annunciato ai media il Ministro del Turismo Najib Balala, citando un avvenuto colloquio con il suo collega della Sanità Mutahi Kagwe, subito dopo l’annuncio ufficiale del Presidente Kenyatta riguardo alla rimozione totale del coprifuoco dalle 10 di sera alle 4 del mattino.
Ne consegue che l’ordine di chiusura alle 19 per bar e locali notturni è revocato e così anche i ristoranti non saranno costretti a chiudere alle 21.
“Tutte le strutture ricettive sono tornate alla normalità nel rispetto dei protocolli del Ministero della Salute) -  ha dichiarato Balala all quotidiano The Star – citando il Ministro della Sanità Mutahi Kagwe che avrebbe detto “ora sono tutti liberi”.
In effetti, fanno notare dall’associazione dei bar e licenziatari di alcolici BAHLITA, non avrebbe senso riaprire il Paese e tenere chiuse attività che con la gente nella possibilità di uscire porteranno al fisco milioni di scellini di entrate ogni sera.
C’è soddisfazione per il ritorno di attività che creano posti di lavoro e guadagni per tutti.
Secondo le associazioni del settore privato come KPSA, i settori del turismo e dei viaggi in conseguenza del coprifuoco hanno visto 3 milioni di posti di lavoro scomparire o entrare nel tunnel del precariato.
Si tratta prevalentemente di impiegati di hotel, pub e ristoranti, tour operator, compagnie aeree, agenti di viaggio e i loro relativi fornitori e servizi di supporto. Senza contare l’intero settore dei trasporti pubblici e privati.
Fanno festa anche le discoteche e i locali notturni del paese: molti di questi erano chiusi dalla fine di marzo 2020. Alcuni purtroppo non riapriranno, troppa l’attesa e nessun aiuto da parte del governo, soprattutto per chi avrebbe dovuto in questi mesi onorare un affitto. Fortunatamente molti privati sono venuti incontro ai loro affittuari, con decurtazioni e mensilità saltate. La polizia invece ancora ieri, attraverso i suoi canali social, invitava gli esercenti ad attenersi agli orari stabiliti, in attesa di un comunicato ufficiale che dovrebbe arrivare. Nel frattempo per la prima serata qualche ora in più è stata concessa.