Il Kenya in questi giorni sta considerando, verso la fine di agosto, di allentare buona parte delle restrizioni ancora in vigore per riaprire definitivamente il Paese e tornare alla normalità.
Le voci che si sono rincorse dall’inizio del mese riguarderebbero la fine del regime di coprifuoco, almeno per determinate categorie.
Nei giorni scorsi sono stati fitti i colloqui del Governo con le associazioni nazionali dei bus e dei matatu. Inizialmente le richieste dei rappresentanti del settore dei trasporti pubblici sono state accontentate con la possibilità di tornare a riempire in “full capacity” i matatu grandi e piccoli, ovvero quelli da 14 posti e quelli da 25. Chiaramente restano in vigore i protocolli che obbligano ad indossare la mascherina per l’intera durata del viaggio e ad essere sottoposti a misurazione della temperatura corporea e sanitizzazione.
Successivamente il presidente dei proprietari di bus (Bus Owners Association) Abubakar Twalib ha dichiarato alla stampa che il presidente Kenyatta starebbe considerando di riaprire ai viaggi notturni per matatu e bus, ripristinando così le tratte lunghe che da sempre vengono effettuate con partenze di sera e arrivi nel primo mattino, come la Mombasa-Nairobi ad esempio.
Twalib ha lasciato intendere che l'approvazione potrebbe arrivare tra due settimane.
Questo sarà possibile perché i nuovi casi di Covid-19, per quanto ancora alti in percentuale, non sembrano così gravi e le terapie intensive del Paese potrebbero piano piano svuotarsi.
A questo punto il Paese potrebbe essere intenzionato, da quel che si legge, a togliere dopo 16 mesi il coprifuoco o comunque limitarlo a quelle poche attività non ritenute sicure, come pub e discoteche, oltre che per raduni politici ed altri assembramenti.
La voglia di ripartire e dare nuovo impulso all’economia del Kenya da parte del Governo è tanta, così come c’è l’esigenza di fare felici i keniani ed ottenere consensi e popolarità in vista delle elezioni nazionali del 2022.