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Il rischio del ritorno delle "disco matanga" in Kenya

Politici dopo 4 anni vorrebbero riattivare i funerali dissoluti

08-06-2022 di redazione

Nel 2018 il Ministero degli Interni e della Sicurezza Nazionale del Kenya ha vietato in tutto il paese le celebrazioni notturne di funerali che si trasformano in vere e proprie discoteche, con musica tutt’altro che tradizionale, religiosa o da requiem e con il proliferare di alcool, droghe e tutto quel che ne consegue (mercificazione del sesso, stupri, risse eccetera).
Il giro di vite era stato deciso considerando statistiche e numeri drammatici e partendo dalla contea costiera di Kilifi, dove le gravidanze precoci, lo spaccio ed altre pratiche criminose erano salite a livelli preoccupanti. In particolare le baby madri, che poi erano costrette ad abbandonare la scuola, da 13 mila all’anno erano salite a 17.500 nel solo mese di gennaio.
Non tutti avevano preso bene il divieto delle cosiddette “disco matanga”: non tanto i parenti di futuri possibili defunti, quanto i rivenditori di alcolici, i boda-boda, le prostitute e i giovani appassionati della movida locale. Feste che durano anche 4 notti, una manna per l’industria trasversale del paese!
Ora con le elezioni, non solo nazionali ma anche delle contee, gli schieramenti politici vanno in cerca di voti e per farlo si lanciano in varie promesse, non tutte ovviamente attuabili e come sempre ben poche che saranno mantenute.
Tra queste c’è anche la riapertura delle “disco matanga”.
L’attuale governatore della Contea di Kilifi Amason Kingi, a caccia di consensi dopo essere stato messo da parte da entrambi gli schieramenti candidati a guidare il Kenya dal 10 agosto 2022, proponendo il suo successore ai cittadini ha dichiarato di voler riattivare le cerimonie funerarie “creative”. Idea immediatamente stroncata dal Prefetto Kutswa Olaka

“Le disco matanga sono una fonte di sostentamento – ha detto Kingi, salutando l’iniziativa dei proprietari di discoteche che si sono riuniti per chiedere una soluzione - e se continuiamo a essere duri con chi le organizza, tutti quelli che pianificano eventi di questo tipo ne risentiranno”.
Secondo Kingi, basterebbe non far partecipare i minorenni alle disco matanga.
Olaka ha rimandato la proposta al mittente.
“Non si può essere d’accordo con chi allestendo le disco matanga gioca con la vita dei nostri figli e la distrugge – ha detto il Commissario di Contea - queste discoteche hanno compromesso quasi totalmente il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria a ragazzine di 12, 13 anni”.
Anche la chiesa locale ha lanciato l’allarme, perché con la fine delle restrizioni della pandemia, in tanti hanno ripreso la pratica delle veglie notturne che si trasformano in veri e propri “rave party”.
Secondo il vescovo Reuben Katite. gli eventi sono tornati e le famiglie stanno prendendo i corpi dall'obitorio e facendo veglie notturne. “Il mio appello è rivolto alla gente di Kilifi – ha detto Katite - affinché smetta di partecipare alla disco matanga che ha portato così tanti danni alla nostra comunità”. Per chi non lo sapesse, durante la raccolta di fondi che avviene nelle matanghe da discoteca, un uomo offre denaro per "comprare una ragazza" con cui ballare.

Il "miglior offerente" ottiene l'opportunità di ballare con una ragazza a sua scelta. Ma non è tutto.

I due possono decidere di "concludere l'affare" altrove. Molti partecipanti finiscono per praticare sesso non protetto, altri abusano di alcolici illeciti, altri ancora fumano erba e assumono droghe pesanti. I giovani ribelli ricorrono ai cespugli vicini o alle case degli amici per compiere i loro atti intimi.

Un altro aspetto preoccupante è il coinvolgimento degli adolescenti nel crimine: alcuni dei giovani che partecipano ai balli notturni sono solitamente armati di asce, coltelli e machete.

In passato si sono verificate risse tra gli adolescenti, terminate in altri lutti da celebrare con altre disco matanga, come un’epidemia.
Dall’altra parte i parlamentari della contea si schierano con chi vorrebbe tornare a vedere le disco matanga, considerandole eventi tradizionali. Secondo i politici locali, “Il loro scopo è quello di aiutare le famiglie in lutto a superare il lutto, tenendo loro compagnia e raccogliendo un po' di denaro per la sepoltura”.
Nessuno di loro però suggerisce di tornare alle veglie funebri veramente tradizionali, quelle che si sono consumate dalla notte dei tempi fino a quando non sono stati inventati gli amplificatori con sub-woofer e la musica techno.
Canti popolari e balli in costume tutta la notte, orazioni e vera partecipazione per chi non è più di questa terra. Sciamani, riti tradizionali, racconti e ricordi del defunto. Ogni regione ha la sua cultura dei funerali, ma nessuna di queste include la scusa per fare baldoria ed infrangere ogni legge e regola morale.

TAGS: discofuneralidrogasessoillegale

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