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23-02-2019 di redazione
Decisa presa di posizione della Contea di Kilifi contro l'inquinamento acustico dei locali notturni.
Dopo le proteste e gli appelli dei residenti di Watamu e Malindi (LEGGI QUI) per far rispettare la legge sul rumore (perché sinceramente non si può chiamare musica, quella che fuoriesce dalle casse di certi locali notturni della costa), il Ministero delle Risorse Naturali e dell'Ambiente della Contea di Kilifi ha partorito una regolamentazione ferrea contro l'inquinamento acustico.
Applicando la legge nazionale già esistente (che limita l'emissione di decibel a 35 durante il giorno e 25 di notte e dovrebbe limitare la licenza di fare musica fino alle 2 del mattino, salvo ricorrenze particolari e richieste particolareggiate) il Ministro Maryam Jeneby ha comunicato un giro di vite per cui i proprietari dei locali che non rispetteranno la legge rischieranno fino a quattro anni di reclusione o una multa fino a cinque milioni di scellini (più di 40 mila euro).
Nel comunicato emesso dalla Contea si ricorda che le ispezioni potranno essere effettuate in qualsiasi momento e a quanto si sa, alcune sono già state effettuate nei giorni scorsi, a titolo di ammonizione, per certi locali che erano già stati segnalati sia per l'eccessivo rumore sia per gli orari di chiusura addirittura oltre l'alba.
Nei mesi scorsi c'è stato anche un divieto alla musica alta durante i matrimoni o i funerali locali, pratica diventata ormai abituale. Se un tempo infatti si svolgevano danze e musiche tradizionali non amplificate, oggi le nuove generazioni puntano a trasformare qualsiasi evento nel pretesto per allestire una discoteca a cielo aperto e poter consumare alcolici "h 24".
Il recente divieto alle cosiddette "Disco Matanga" dei funerali, sulla costa ha scatenato l'ira di giovani disagiati. Sulla questione è intervenuto anche il Ministro degli Interni e della Sicurezza Nazionale Fred Matiang'i, collegando alle "disco matanga" anche il numero esponenziale delle gravidanze precoci nella Contea di Kilifi.
Usanze locali (e deviazioni generazionali) a parte, come abbiamo più volte ricordato, Watamu e Malindi in particolare sono luoghi turistici ed è sacrosanto che ci siano locali dove poter ballare e ascoltare musica. Ma così come ogni attività del settore del divertimento o del relax, anche discoteche ed eventi di massa devono rispettare le regole, utilizzando strumentazioni acconce che possano limitare la diffusione sonora ed allo stesso tempo garantire ai propri clienti un buon servizio.
Vi possiamo assicurare che questo è possibile e già molti hotel e locali pubblici si sono adeguati, senza perdere affatto clienti.
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