Ultime notizie

SOCIETA'

Musica o rumore? Il Kenya prende posizione

A Nairobi giro di vite sui night club, e sulla costa...

29-11-2022 di Freddie del Curatolo

Musica contro rumore, divertimento contro quiete delle zone residenziali, tranquillità contro inquinamento acustico.
Una vecchia diatriba e ormai abituale battaglia di stampo occidentale, è arrivata, con la civilizzazione, il turismo e la tecnologia ad uso e consumo delle nuove generazioni (possiamo anche aggiungere, in modo totalmente personale, “e anche la non-musica”), anche in Kenya.


E’ la “guerra dei decibel” e della nuova movida selvaggia che da Nairobi a Mombasa, fino alle destinazioni costiere del paese, coinvolge residenti, giovani e giovanissimi, lavoratori, industria dell’intrattenimento e turisti, ognuno con le proprie necessità, inclinazioni, passioni e abitudini.
Lo ripetiamo da anni, la difficoltà maggiore di una nazione in continua crescita e con ampi margini di miglioramento (o peggioramento, dipende dalla solita visuale del bicchiere…) è che questa crescita sia sostenibile. Abbiamo affrontato il discorso da molti punti di vista: edilizia contro ambiente, consumi contro discariche a cielo aperto, traffico contro infrastrutture e via dicendo.


Negli ultimi tempi si affaccia anche il problema del rumore, in un paese che da sempre è sinonimo di tranquillità, relax e “pole pole”, di lande dagli sterminati silenzi e una dimensione magari ciarliera e incasinata ma “unplugged”, non amplificata e dall’acustica sostenibile e perfino piacevole, come negli affollati mercati o nelle feste di villaggio.
Ma è un Kenya dei ricordi, oggi le casse assordanti e distorte (perché ovviamente una volta che hai acquistato degli speaker stereofonici, devi farli fruttare spingendoli al massimo) sono dappertutto: in barettini grandi come un monolocale coreano, nei matatu da 14 posti, addirittura nelle chiese e sui minareti delle moschee.


Nel paese delle licenze facili e del “chai”, che non è solo il tè aromatizzato ma anche la profumatissima mancetta, i locali notturni che sparano megawatt a tutto volume si sono moltiplicati come conigli dalle orecchie come woofer e nessuno si è preoccupato se sorgessero in quartieri (ex) dormitorio, in compound di villette a schiera o in zone vacanziere vendute da anni come “oasi di pace”.
La situazione è diventata insostenibile, in entrambe le accezioni del termine. Ed oltre a cittadini che protestano da tempo, se ne sono accorte anche le istituzioni.


Pochi giorni fa il nuovo Governatore di Nairobi, Johnson Sakaja ha deciso di sospendere le licenze di musica notturna ai locali della capitale che sorgono in zone ad alta densità di residenze private, mantenendo la possibilità di operare a discoteche e club solo nel CBD (Central Business District) dove non ci sono da tempo abitazioni private, ma solo uffici e negozi. Per fare “bum bum bum” superando di gran lunga i 35 decibel di legge dopo le 10 di sera, il locale deve essere situato almeno ad 1 km di distanza da palazzi o altre residenze e anche quelli aperti fino a dopo le 10, oltre a tenere la musica sotto la soglia consentita, devono essere provvisti di parcheggio ed evitare che i loro clienti si assembrino fuori dai locali, con relativi schiamazzi, urla e risse fino a tardi.


Quella che sembrava una questione della metropoli è stata ieri ripresa dal Presidente William Ruto che, plaudendo alla decisione drastica di Sakaja, ha fatto intendere che le regole dovranno essere applicate ovunque. Così la NEMA, autorità nazionale dell’ambiente, dovrà calcolare i decibel di tutti i locali del paese ed eventualmente sospendere le licenze, limitando anche alle 10 i locali che sorgono nelle vicinanze di zone residenziali. Perché l’inquinamento acustico è un problema vero, anche di salute. Specie se siamo invasi da frequenze moleste e vibrazioni al limite della sopportabilità. Addirittura, dopo i reclami di residenti, a Mombasa è stato vietato di sparare volumi incandescenti anche a una chiesa protestante che ogni sera proponeva deliri di predicatori e gospel indemoniati (anche se diretti in buona fede all’Altissimo e dintorni) a volumi da Festivalbar. Poi c'è il discorso ancor più complicato delle "disco matanga", le veglie funebri che un tempo erano rituali sacri con danze e canti tradizionali e si sono via via trasformate in rave party all'africana con orge, droga e magari almeno rock and roll. Dopo essere stati vietati in alcune contee perché legati palesemente a stupri e all'aumento di gravidanze delle minorenni, l'ex parlamentare di Malindi, oggi Ministro della Parità di Genere Aisha Jumwa ha ventilato l'ipotesi di ripristinarle nella contea di Kilifi. Fortunatamente non sarà lei a poter decidere.


Questione un po’ più spinosa, infine, quella delle località turistiche e dei locali che di fatto chiedono di poter “sforare” solo una volta alla settimana. Avete mai visto un luogo marittimo di vacanza senza discoteche all’aperto? O senza feste fino a tardi sulla spiaggia? Insomma, qui bisognerà trovare un punto d’incontro tra residenti che vanno a letto presto e turisti che rendono attiva ed economicamente in piedi una località che vogliono divertirsi fino a tardi. Perché alla fine una destinazione che vive di ospitalità e dove migliaia di keniani portano a casa uno stipendio e sfamano la loro famiglia grazie al lavoro nei locali dove c’è anche musica (e si spera non per forza rumore) ne risentirebbe in maniera negativa e il residente che si lamenta a priori, potrebbe sì riuscire a dormire dalle 10 di sera, ma anche trovarsi la casa svaligiata da chi è disoccupato e disperato al mattino…

TAGS: musicarumorediscomatangalocali

Hai trovato utile questo articolo?

Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.

Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.

TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:

https://malindikenya.net/it/articoli/notizie/editoriali/come-aiutare-malindikenyanet-con-una-donazione.html

GRAZIE
ASANTE SANA!!!

Decisa presa di posizione della Contea di Kilifi contro l'inquinamento acustico dei locali notturni.
Dopo le proteste e gli appelli dei residenti di...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Nel 2018 il Ministero degli Interni e della Sicurezza Nazionale del Kenya ha vietato in tutto il paese le...

LEGGI L'ARTICOLO

Al Tangeri come tutti i mercoledì, disco night dalle 11 con ingresso libero, ma serata che parte con l'aperitivo con stuzzichini alle 19 e, per chi vuole fermarsi, anche la cena.
Si apre...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Gestori e proprietari dei locali della Contea di Kilifi che organizzano serate musicali, beach party, live music e discoteche si sono incontrati con ...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Ormai si sa, gli stranieri ma soprattutto gli italiani sono eccellenti leoni da tastiera, cani...

LEGGI L'ARTICOLO

C’è sempre da mangiare bene e qualche novità nei mercoledì e nei giovedì del...
Nel ...

LEGGI L'ARTICOLO

Si prende l'aperitivo, si stuzzica, se si vuole si cena e poi si balla fino a tardi, con il via alle danze dato da una ballerina professionista.
Questo il mercoledì disco del...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Il lungomare di Malindi si rianima con la riapertura del Tangeri, non più ristorante pizzeria ma accogliente lounge bar sotto un'esperta gestione italiana.
Luogo di ritrovo e di...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

L’aumento dei casi di Covid-19 nella Contea di Kilifi ha portato il comitato dell’emergenza a riunirsi per...

LEGGI L'ARTICOLO

Festeggiare la mezzanotte di Natale con buona musica aspettando di fare le ore piccole, o...

LEGGI L'ARTICOLO

Gli imprenditori, i residenti e le associazioni di Watamu denunciano l'aumento esponenziale dell'inquinamento acustico durante le feste natalizie nella cittadina che in questi giorni accoglie migliaia di visitatori.
Le località turistiche di tutto il mondo, si sa, hanno tante cose...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

l Tangeri Lounge di Malindi, a due settimane dalla sua apertura, è già una bella realtà del divertimento serale della cittadina.
Aperto tutte le...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

L'appuntamento del sabato al Malaika Malindi Restaurant, che prosegue con il programma di...

LEGGI L'ARTICOLO

Da questo fine settimana, Rosada Beach sulla spiaggia di Silversand a Malindi non propone solamente la...

LEGGI L'ARTICOLO

C’è sempre qualche sorpresa nei mercoledì del Tangeri Lounge di Malindi.
Nel ...

LEGGI L'ARTICOLO

Doppio appuntamento per il weekend del Malaika Malindi Restaurant, che ha arricchito il...

LEGGI L'ARTICOLO