Si affievolisce lentamente il grosso incendio divampato l’altra notte nella vasta area attorno al Parco Nazionale dello Tsavo Ovest.
Centinaia di volontari coordinati dal Team Tsavo dei “combattenti del fuoco” e reclutati anche tra giovani della cittadina di Voi e dintorni, hanno cercato di spegnere le fiamme con ogni mezzo possibile, soprattutto con vanghe e badili scavando e buttando terra sulle fiamme.
Hanno rischiato tanto, sottoponendosi al calore ma anche lavorando a stretto contatto con branchi di animali impazziti e esemplari feroci in fuga.
Per questo le donazioni arrivate al numero Mpesa che abbiamo comunicato precedentemente e che potete recuperare qui, si sono dirette anche a medicinali contro il dolore e le scottature, acqua minerale e cibo, oltre che per attrezzi per spalare e coprire le fiamme.
“Abbiamo visto dalla tarda mattinata volare anche aerei che hanno versato acqua sull’incendio – ha riferito alla televisione un volontario – siamo al lavoro dall’alba e non sappiamo quando finiremo”.
Il Kenya Wildlife Service ha confermato che inizialmente gli incendi erano tre, ma due sono stati domati in tempi relativamente rapidi: uno che spinto dal forte vento si dirigeva verso le Chyulu Hills e l’altro proprio dentro il parco nazionale. Il terzo, partito dalla zona del Lualenyi Ranch, gestito dall’italiano Davide Gremmo e fortunatamente interessato solo perifericamente dal fuoco, è il più difficile da controllare, essendo arrivato in poche ore nella zona di Taita e proseguendo verso il parco. In serata però dalle strade principali già le fiamme non si vedevano più.
Altre scene diffuse dai “Friend of Tsavos” mostrano gruppi di animali in fuga da fiamme e fumo e dirigersi anche pericolosamente verso le strade asfaltate.
Ci vorrà ancora la giornata di oggi per fare un computo più preciso dei danni e poi si partirà con la conta della fauna selvatica, sperando di averne persa meno possibile e di recuperare i dispersi e fuorusciti dal parco nazionale.