Altri trenta giorni di coprifuoco in Kenya dalle 21 alle 4 del mattini, con la sola variante che i ristoranti potranno tenere aperta l’attività fino alle 20, con un’ora in più di lavoro, e gli hotel potranno vendere alcolici ai loro clienti interni.
Queste in sintesi le novità trasmesse poche ore fa in diretta dal Presidente Uhuru Kenyatta dopo l’undicesimo discorso presidenziale dall’inizio della pandemia in Kenya.
Kenyatta ha parlato dei miglioramenti nel Paese rispetto a casi e percentuali di contagi per tampone, scese da una media del 13% all’otto (in realtà da tre giorni siamo al 5%) e alla tenuta del sistema economico, ma allo stesso tempo ha detto di voler proseguire nell’opera di debellare quanto più possibile il Coronavirus e pertanto il coprifuoco come misura preventiva resterà in vigore per altri 30 giorni.
In secondo luogo anche i bar e i locali notturni rimarranno chiusi ma avranno 30 giorni di tempo per adeguarsi alle normative predisposte ad hoc per loro, per prepararsi ad una possibile riapertura a fine settembre se i dati relativi all’incidenza del Covid-19 in Kenya saranno confermati.
Anche i ristoratori, per dire il vero, si attendevano che il divieto di vendere alcolici venisse rimosso, in realtà dal comunicato presidenziale distribuito dopo il suo discorso si evince che solo le strutture alberghiere avranno questo privilegio.
Rimangono in vigore anche le misure preventive per l’ingresso di cittadini stranieri nel Paese, quindi obbligo di tampone PCR o in alternativa 14 giorni di quarantena in strutture governative (o a domicilio per cittadini e residenti keniani).