Da domani il Kenya volta ufficialmente pagina. I dieci anni di amministrazione Kenyatta sono terminati ieri sera, con l’ultimo discorso del presidente uscente dalla State House, da dove ha traslocato definitivamente per fare spazio al suo ex vice William Ruto.
I due leader si sono incontrati per la prima volta dopo mesi proprio alla vigilia dell’insediamento di Ruto, previsto per oggi. Kenyatta

Ruto domani si insedierà dopo la rituale cerimonia in pompa magna che sarà celebrata allo stadio Kasarani di Nairobi davanti ad almeno 17 capi di Stato di altre nazioni africane e da rappresentanze da Stati Uniti, Cina, Giappone, Unione Europea ed altri 28 paesi del continente africano.
L’Italia sarà rappresentata da un alto dirigente del nostro Ministero degli Esteri e dal un diplomatico dell’Ambasciata d’Italia in Kenya che proprio in questi giorni è alle prese con il cambio di Ambasciatore. Per dare la possibilità alla popolazione di assistere alla cerimonia di insediamento e al giuramento di William Ruto come quinto presidente della Repubblica del Kenya, il Ministro degli Interni, prima di rassegnare le dimissioni, ha ordinato che martedì 13 settembre fosse designata come festa nazionale.
“Emulerò questa onorata tradizione e passerò il mantello al mio successore, William Ruto. Sono profondamente grato per l'onore e il privilegio che mi avete concesso di servire come quarto Presidente della grande Repubblica del Kenya – ha detto Kenyatta nell’ultimo discorso - Il lavoro di costruzione di una nazione è un'impresa continua che passa da una generazione all'altra, quando un'amministrazione passa il testimone alla successiva, in una catena ininterrotta che cerca di costruire progressivamente un Kenya più unito, equo e prospero”.