Ambiente

INIZIATIVE VINCENTI

Justin e i suoi granchi, una risorsa per tutto il Kenya

I progressi ed il futuro (ecosostenibile) di Crabs Alive a Che Chale

07-01-2024 di redazione

Molti frequentatori del Kenya e dei suoi paradisi costieri lo hanno conosciuto o lo conoscono da anni come proprietario di un elegante e selvaggio lodge sulla famosa spiaggia dorata a nord di Mambrui, come gestore dell’annesso bar ristorante Che Chale, come appassionato di kitesurf e per tanti altri aspetti della sua vita africana appassionata.
Ma da un po’ di anni a questa parte, Justin Aniere è il “re dei granchi di mangrovia” in Kenya.

Il suo allevamento di “scylla serrata”, questo il nome dei cosiddetti “granchi del fango” che crescono nelle zone saline delle regioni equatoriali e tropicali e per questo hanno una carne particolarmente saporita, pur restando dolce e sono molto apprezzati in cucina, particolarmente in Asia. Ma il granchio del fango riveste anche una sua importanza nella protezione dell’ambiente, la sua presenza assicura lo stato di salute delle mangrovie e dell’oceano.

Una decina d’anni fa (qui il nostro articolo su di lui) Justin ha fondato Crabs Alive, il primo vivaio di granchi organizzato in maniera professionale, allevando gli esemplari catturati in natura nelle strutture di acquacultura da lui costruite all’interno della sua proprietà a Che Chale. Come ha scritto la rivista online specializzata “Pesci in rete”, dopo anni di sforzi, nel novembre e dicembre scorsi, con il supporto di Scylla, un rinomato gruppo di consulenza sui granchi del fango, Crabs Alive ha prodotto con successo i primi lotti di granchi dal vivaio.

Un risultato definito “pionieristico” per il Kenya. Justin Justin ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità che il Kenya si unisca ai paesi che allevano granchi del fango, sia per il mercato nazionale che per quello estero, con conseguenti grandi vantaggi per le comunità costiere. Ad esempio la sua compagnia ha intenzione di collaborare con un gruppo locale che si occupa di protezione dell’ecosistema, il Bahari Hai Conservation Group, così come, dopo aver ricevuto l’approvazione e il sostegno da parte di organizzazioni locali e internazionali, tra cui FAO e il progetto Kenya Marine Fisheries Socio-Economic Development (KEMFSED), sostenuto dalla Banca Mondiale, Justin spera di poter utilizzare anche strutture governative di acquacoltura, per poter produrre grandi quantità di granchi da commerciare.

L’acquacoltura di questo tipo di granchio richiede l’accesso a quantità affidabili di granchi maturi per i riproduttori, rendendo cruciale una sana pesca locale fino a quando non sarà possibile addomesticare le scorte locali. Con iniziative come queste, la Crabs Alive di Justin guida il cammino verso un futuro sostenibile per l’allevamento del granchio del fango in Kenya.

TAGS: JustinChe Chalegranchimangrovie

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