Si va avanti a colpi di una decina di positivi al giorno, aspettando i tamponi veloci di massa, perché quelli normali usati fino ad ora iniziano a scarseggiare.
Questo il trend illustrato dal Ministro della Sanità keniana Mutahi Kagwe che nella consueta conferenza stampa di oggi, lunedì 20 aprile, tenuta al Kenyatta National Hospital, ha annunciato 11 nuovi casi e un decesso nel Paese nelle ultime 24 ore, al netto però di pochissimi test. Sono due i pazienti dichiarati guariti dal virus e dimessi dalle strutture sanitarie governative.
I pazienti alle prese con il Covid-19 ora sono 281 e Mombasa sta diventando uno dei focolai più preoccupanti della Nazione. Anche oggi sette casi su 11 provengono dalla città costiera, tutti dal quartiere di Bondeni. Gli altri quattro sono invece residenti di Ruaka a Nairobi.
"Nessuno ha una storia pregressa di viaggi all’estero – ha spiegato il Ministro - I sette di Mombasa provengono dai nostri centri di quarantena, mentre i quattro di Nairobi sono stati individuati attraverso contatti dalle nostre squadre di sorveglianza a Ruaka”.
L’età dei nuovi contagiati varia tra gli 11 e gli 80 anni. Tra di loro c’è anche un medico.
Nel frattempo prosegue il lavoro continuo di isolamento, trattamento e tracciamento dei contatti.
“Abbiamo anche distribuito 4759 dispositivi di protezione individuale e 237 set assortiti – ha spiegato Kagwe - già formato 30 mila operatori sanitari e il processo di formazione non è ancora terminato”.
Kagwe ha anche trasmesso i primi dati relativi al nuovo decreto per chi infrange il coprifuoco nazionale: in due giorni sono già stati quarantinate 455 persone che non hanno rispettato il lockdown serale e notturno.