KENYA NEWS
23-04-2025 di redazione
Finalmente il Kenya è pronto per installare gli autovelox sulle principali arterie stradali del Paese, almeno così dice l’Autorità nazionale per la sicurezza e i trasporti. Tutto questo al netto di vandalismi, corretto funzionamento dei sistemi ed altre “varie ed eventuali” africane.
C’è da dire che l’annuncio è arrivato appena prima di Pasqua dopo sei mesi di fase pilota sulla superstrada Nairobi-Thika, sulla Mombasa Road e lungo il Southern Bypass di Nairobi. Fase pilota di cui solo le stesse autorità e i parlamentari erano informati.
Le telecamere piazzate segretamente sul percorso hanno ripreso le targhe dei veicoli, segnalato la velocità o altre infrazioni e riportato tutto sul telefonino collegato all’iscrizione digitale del veicolo al portale e-citizen, nella sezione della NTSA.
Con l’obbligo di digitalizzare i libretti e con le targhe elettroniche, quando le operazioni saranno completate, tutti i veicoli del Kenya saranno collegati ai loro legittimi proprietari e questi riceveranno i messaggi sui loro cellulari.
Con il nuovo sistema di digitalizzazione, infatti, gli automobilisti che superano i limiti di velocità ricevono una notifica sul proprio cellulare e le multe vengono automaticamente registrate sull'account NTSA del trasgressore. Se non pagate, dal proprio profilo si può risalire a quando è avvenuta l’infrazione e le contravvenzioni aumentano, fino ad entrare nel penale, come avviene in Europa. In Kenya siamo ancora lontani da una politica moderna per aumentare la sicurezza sulle strade, ad esempio non esiste ancora la patente a punti, ma gli autovelox sono sicuramente un primo passo per limitare la velocità che è alla base della maggior parte degli incidenti stradali.
Durante la fase di prova, un parlamentare ha rivelato ai media nazionali di aver ricevuto due messaggi sul telefonino per guida scorretta: uno era un avvertimento, il secondo lo informava che stava guidando ad una velocità superiore a 110 km/h sulla Thika Highway e che avrebbe dovuto pagare una certa somma di denaro.
Secondo il parlamentare, i messaggi contengono diversi dettagli importanti, tra cui la targa del veicolo in eccesso di velocità, l'ora in cui è stata commessa l'infrazione, il limite di velocità esatto che è stato superato e il nome del proprietario a cui è intestato il veicolo.
Le sanzioni, secondo quanto viene riferito, variano a seconda della zona in cui è stata commessa l'infrazione e si basano sulle norme del codice della strada. Ad esempio, il superamento del limite di velocità prescritto di sei-dieci chilometri all'ora comporta una multa di Kes. 3.000.
La svolta degli autovelox, se ben gestita, metterà in difficoltà anche i proprietari di veicoli che vengono prestati a parenti o amici ma anche tutto quel giro sommerso di automobili e pulmini che vengono affittati in nero o acquistati da una persona e poi gestiti da intere comunità dietro pagamenti con chiari interessi. Dall’altra parte il sistema creerà anche qualche problema, e molte meno entrate, a quegli agenti della polizia che quando rilevano infrazioni sulle strade, hanno la possibilità di intascare qualcosa dall’automobilista scorretto, piuttosto che verbalizzare e mandarlo in corte a pagare la multa.
Quindi, dopo aver raccolto dati a sufficienza ed aver perfezionato il sistema, come ha annunciato il ministro dei Trasporti, Davis Chirchir, il governo è pronto ad entrare nella fase 2 dell’operazione, che prevede la formalizzazione del decreto ed infine l’acquisto degli autovelox.
Alla fine si saprà quali altre arterie importanti saranno interessate dai nuovi controlli, ma è facile intuire che la Nairobi-Naivasha e la Nakuru-Eldoret, che è la strada in assoluto più pericolosa, con 50 vittime di incidenti dall’inizio dell’anno e molti più feriti, saranno tra le prime ad essere prese di mira, così come la Nairobi-Mombasa, la Nairobi-Garissa e la Mombasa-Malindi.
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