La stagione turistica sulla costa del Kenya è stata archiviata da poco e già il settore si prepara a ricevere ancora più presenze dal prossimo luglio.
La ripresa che era stata annunciata fin dal 2022, con la fine del periodo di pandemia, non solo si è avverata ma ha superato le più rosee aspettative, consentendo ad hotel, resort ed attività collegate al turismo di riprendersi e potersi organizzare al meglio per quella che potrebbe essere l'anno del definitivo rilancio. La stagione 2023-2024 potrebbe partire già nelle prime settimane di luglio, quando i charter della NEOS probabilmente riprenderanno la rotta da Milano e Roma per Mombasa e contemporaneamente alcune linee aeree, da fine mese, aumenteranno i voli per la città costiera.
A giugno invece i voli di linea su Nairobi, in concomitanza con l'inizio della grande migrazione degli gnu tra le riserve del Maasai Mara in Kenya e del Serengeti in Tanzania, stanno già registrando un buon riscontro di prenotazioni.
La nuova ministra del Turismo keniano, Peninah Malonza, ha già presenziato ad alcune fiere internazionali, prima tra tutto quella tedesca di Berlino, puntando su un marketing meno virtuale (era ora) e su nuovi eventi in grado di attirare viaggiatori da tutto il mondo. Prossimamente verranno rese note le date del primo festival dei masai, che si terrà ad agosto, e si punterà su turismo sportivo (esaltando manifestazioni come i tornei internazionali di golf, di kitesurf e di altre discipline in grado di attirare un pubblico ed appassionati "di nicchia" ma consistenti) e culturale, anche se in quest'ultimo ambito bisognerà fare sforzi maggiori. Nel frattempo per molte strutture è scattata l'ora del rinnovamento, per adeguare hotel ed altri luoghi di ospitalità agli standard moderni, cosa che negli ultimi anni solamente i lodge in savana ed alcuni resort di lusso hanno fatto.
Come sempre, sarebbe anche importante che le istituzioni keniane lavorassero per migliorare i collegamenti (discussioni sono già in atto con la compagnia Jambojet per aumentare i voli da Nairobi alle destinazioni costiere, in particolare Malindi) e le strade, come ad esempio quella costiera che dovrebbe collegare Malindi con Watamu, che si è rivelata la meta più richiesta e frequentata quest'anno dai turisti stranieri.
In tutto questo discorso, il ritorno degli italiani è un dato di fatto che deve far riflettere ed in tempi non sospetti il nostro ambasciatore, Roberto Natali, incontrando i principali ministri del governo Ruto, ha ribadito l'importanza della presenza dei nostri connazionali per il turismo ed il suo indotto, parlando dei problemi da risolvere che sono già sui tavoli istituzionali, come la semplificazione dei visti online e gli sgravi fiscali dati dalla doppia imposizione, che potranno agevolare pensionati e frequentatori del Kenya che vogliano trasferirsi anche per fare business.
La ripresa del Kenya infatti non significa solo vacanze settimanali nei paradisi rinomati, ma anche un ritorno a considerare questo paese come un luogo dove ricominciare, investire e migliorare la qualità della propria vita.