RIASSUNTO
31-12-2024 di redazione
Come ogni anno, eccoci alla rassegna dei fatti principali di cronaca che abbiamo raccontato dal Kenya per gli italiani (e non solo, sempre più keniani e stranieri leggono il nostro punto di vista e cercano i nostri eventi, i reportage, i personaggi e le situazioni di cui parliamo), tra notizie istituzionali, curiosità, economia, leggi, politica interna, rapporti con l’Italia e purtroppo qualche spiacevole notizia di connazionali che ci hanno salutato. Ecco il nostro 2024 in pillole.
1-4 gennaio, ENTRA IN VIGORE l’eTA
Il 2024 si è aperto con l’entrata in vigore ufficiale della nuova autorizzazione elettronica al viaggio (eTA) che ha sostituito il visto turistico per il Kenya. Si è passati di fatto dal pagare 50 dollari per il visto a spenderne 30 per l’eTA. Dopo tre giorni di problemi al sito, oberato di richieste, piano piano il servizio ha preso a funzionare bene.
4 gennaio, ANCHE LA TASSA SULLA CASA SI PAGA ONLINE
Dall’inizio del 2024 anche la cosiddetta “tassa turistica sulla casa” di Kes. 26.000 all’anno che i proprietari stranieri di immobili non residenti in Kenya, per legge, devono pagare alla Tourism Regulatory Authority (TRA) per non incorrere in sanzioni anche retroattive, si dovrà pagare online, come quasi tutti i servizi ormai, con alcuni relativi intoppi e difficoltà comunque superabili.
5 gennaio, IN KENYA CRESCE IL PRIMO ELEFANTE MASCHIO SENZA ZANNE
Che gli elefanti siano creature di intelligenza sopraffina lo si sapeva, ma che riuscissero in pochissime generazioni a modificare il loro DNA trasmettendo ai figli le loro indicazioni, è una scoperta incredibile.
Questo è accaduto nel Samburu in Kenya, documentato da Save The Elephant, dove un esemplare di elefante maschio sta crescendo senza zanne, per difendersi dal bracconaggio di avorio.
Fino ad ora i ricercatori sapevano che solo le femmine nascevano senza zanne, ma evidentemente con gli anni, e con la proliferazione di questa tendenza, le madri hanno trasmesso i loro geni anche ai figli maschi.
12 gennaio, LO TSAVO TRA LE 50 METE DEL MONDO DA VISITARE NEL 2024
Il parco nazionale dello Tsavo è stato inserito dal prestigioso quotidiano americano New York Times tra le 50 migliori destinazioni di viaggio del mondo da visitare nel 2024.
Nella lista pubblicata dal New York Times, il parco nazionale keniota è stato scelto con la seguente motivazione: “La sua natura eccezionale e il gran numero di elefanti che si possono vedere.
13 gennaio, ANNUNCIATA LA COSTRUZIONE DEL PONTE DI MOMBASA
Il governo keniano ha annunciato l’inizio della costruzione del ponte di Mombasa. Sarà il più lungo di tutta l’Africa e sarà costruito dai giapponesi, grazie ad un prestito iniziale di circa 250 milioni di euro, di cui 45 milioni saranno destinati alle famiglie interessate dalla costruzione. Il completamento dei lavori, una volta iniziati, dovrebbe avvenire in tre anni.
22 gennaio, LO SCELLINO AI MINIMI STORICI
Con un cambio di 176 scellini per un euro, la valuta del Kenya tocca i suoi minimi storici di sempre, dopo che nel 2023 aveva raggiunto quota 120. La caduta verticale dello scellino si giustifica con nuovi prestiti chiesti dal Paese, la difficoltà a pagare gli interessi di quelli vecchi e l’avvicinarsi della scadenza di un eurobond decennale.
29 gennaio, KENYA TRA I PAESI PILOTA DEL PIANO MATTEI PER L’AFRICA
Il Kenya è presente al summit Italia-Africa di Roma, dove il presidente Ruto incontra Giorgia Meloni e Sergio Mattarella, e viene svelato il cosiddetto “Piano Mattei per l’Africa, di cui il Kenya sarà uno dei paesi pilota e si pone come uno degli interlocutori principali per la politica di cooperazione e rapporti commerciali pensati dal governo italiano per il continente africano, con l’idea di sviluppare il suo potenziale e limitare l’immigrazione.
30 gennaio, PER LA PRIMA VOLTA IL GAMBERO ROSSO E’ A NAIROBI
Per la prima volta, l’associazione Gambero Rosso è a Nairobi per promuovere i vini italiani ed inserire la capitale del Kenya nel suo circuito mondiale. Sono presenti più di 30 cantine, molte delle quali troveranno distribuzione in Est Africa. Si conferma sempre più l’interesse del Made in Italy in Kenya, grazie anche alle sinergie messe in atto dall’Ambasciata d’Italia.
12 febbraio, MUORE IL GIOVANE CAMPIONE MONDIALE DELLA MARATONA KIPTUM
Un destino terribile e beffardo ha tolto la vita al campione keniano della maratona Kelvin Kiptum, a pochi mesi dal record mondiale della specialità con cui aveva spodestato il suo idolo e icona internazionale Eliud Kipchoge. L’atleta della Rift Valley del Kenya, da dove provengono i migliori fondisti e mezzofondisti, è morto nei pressi della cittadina di Kaptagat, a bordo dell’automobile che lui stesso conduceva e che sarebbe uscito di strada, colpendo un albero.
27 febbraio, INTERNET A SINGHIOZZO IN KENYA PER GLI ATTACCHI HOUTHI
I pirati del movimento yemenita Houthi hanno sabotato i cavi marini sui fondali del golfo di Aden, nel mar rosso, che collegavano le telecomunicazioni tra l’Africa e il Medio Oriente. Il risultato è stato per giorni interni gravi interruzioni del servizio internet anche in Kenya.
5 marzo, ESCE ANCHE IN INGLESE LA “NAIROBI” DI FREDDIE E LENI
Il libro “Nairobi, la città visibile” di Freddie del Curatolo e Leni Frau, dopo aver guadagnato il Premio letterario internazionale Volterrani al Salone del libro di Torino, è stato tradotto anche in inglese dalla casa editrice OgZero. Una bella soddisfazione e la possibilità di distribuirlo anche in Kenya ai non italiani, oltre che renderlo disponibile su Amazon ed altre piattaforme online.
6 marzo, UFFICIALI GLI AUMENTI DEI PERMESSI DI LAVORO
L’ufficio immigrazione del Kenya ha confermato l’ufficialità degli aumenti dei permessi di lavoro per gli stranieri. Il permesso “H” per i titolari di compagnie passa da Kes. 200 mila a Kes. 500 mila, quello per dipendenti da Kes. 400 mila a Kes. 1 milione (!) e quello per pensionati e titolari di rendite, da Kes. 300 mila a Kes. 600 mila
19 marzo, RIPRESA RECORD DELLO SCELLINO
Dopo soli due mesi di svalutazione dello scellino e ventilati rischi di default economico del paese, il Kenya si sta riprendendo e la sua moneta ha riacquistato valore nei confronti del dollaro e dell’euro. Sono circa 30 i punti ripresi rispetto alla moneta europea, cambiata a 146. Tra le motivazioni della ripresa, un nuovo eurobond emesso che servirà innanzitutto a pagare quello in scadenza a giugno.
11 aprile, MEDICI IN SCIOPERO DA UN MESE, SANITA’ IN GINOCCHIO
La sanità pubblica del Kenya è paralizzata da quasi un mese, ovvero da quando i medici degli ospedali statali hanno deciso di scioperare per chiedere con l’unica maniera “di rottura” ed alzando la voce al governo di rispettare le sue promesse e ridiscutere il contratto di lavoro. Le promesse, secondo il sindacato Kmpdu, che raccoglie praticamente tutti i medici pubblici del paese e conta circa 7 mila iscritti, riguardano un migliaio di praticanti a cui, dopo un anno di tirocinio non retribuito, erano stati prefigurati l’assunzione e l’inquadramento, con il relativo stipendio.
18 aprile, ADDIO A ANDREA BOTTA, IL MISSIONARIO LAICO CHE CREO’ MERU HERBS
Se n’è andato alla veneranda età di 95 anni uno dei grandi italiani vissuti in questo paese, per le cose che ha fatto, la filosofia di vita ed integrazione e le qualità imprenditoriali. Ex missionario della Consolata, Botta ha rivoluzionato l’agricoltura fin dagli anni Cinquanta alle pendici del Monte Kenya e creato con la comunità locale l’azienda Meru Herbs, antesignana delle produzioni organiche di tisane e marmellate, conosciuta in tutto il mondo.
19 aprile, SI SCHIANTA ELICOTTERO, MUOIONO CAPO DELLA DIFESA E ALTRI 9 UFFICIALI
Un elicottero militare con a bordo 12 persone, 10 ufficiali, il pilota ed un fotografo, si è schiantato al suolo poco dopo essere decollato a nord del Kenya, e ha preso fuoco.
Tra i passeggeri c’era anche il Capo della Difesa del Kenya, il generale Francis Ogolla, nominato poco meno di un anno fa dal Presidente William Ruto, insieme con altri importanti ufficiali.
Lui e altri 9 sono morti sul colpo, alcuni carbonizzati. Il presidente Ruto ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
26-29 aprile, ALLUVIONI IN TUTTO IL KENYA, DECINE DI MORTI
In tutto il Kenya, particolarmente nel centro, nord e nord ovest del Paese, si è scatenato il maltempo che ha portato ad alluvioni, inondazioni e straripamenti di fiumi. Vicino a Naivasha, è crollata una diga sommergendo un intero villaggio e provocando più di 60 morti. Alla fine delle giornate funeste, i morti totali saranno oltre 200, con più di 80 dispersi. Le alluvioni hanno portato a galla i soliti problemi strutturali del Kenya, con strade e abitazioni precarie, ponti e dighe fragili e sistemi fognari e di drenaggio quasi inesistenti.
2 maggio, ALLAGATO ANCHE IL MAASAI MARA, LODGE DISTRUTTI
Almeno un centinaio di turisti, per la maggior parte stranieri, oltre che lavoratori e autisti, sono rimasti bloccati per 24 ore nella riserva keniota del Maasai Mara, in seguito alle inondazioni conseguenti alle forti piogge dei giorni scorsi. Il fiume Talek ha rotto gli argini nella notte ed è esondato in una zona dove si concentrano almeno 14 tra lodge e campi tendati, in posizione strategica per ammirare gli animali e soprattutto lo spettacolo della grande migrazione, i lodge sono stati quasi tutti distrutti, mentre i turisti sono stati salvati gli elicotteri della contea di Narok.
4 maggio, IL MALTEMPO SRADICA IL MILLENARIO BAOBAB SACRO DEL KENYA
La furia della piena del Sabaki, dovuta alle alluvioni che hanno imperversato sul Kenya, ha sradicato un baobab quasi millenario, ma soprattutto uno dei baobab sacri non solo per la cultura dell’etnia Mijikenda della costa, ma di tutto il Kenya e della sua storia. Il baobab chiamato “di Mekatilili”, in onore dell’eroina nazionale keniana, la prima a sfidare l’impero britannico all’inizio del Novecento, aveva resistito a guerre, epidemie, siccità e più di novecento stagioni delle piogge, ma purtroppo nulla ha potuto contro i cambiamenti climatici del Terzo Millennio.
31 maggio, KENYA E UE ANNUNCIANO STORICO ACCORDO SUI DAZI DOGANALI
Kenya e Unione Europe annunciano uno storico accordo di partenariato economico pronto a dare un impulso decisivo agli scambi commerciali tra le due realtà ma soprattutto, da subito, alle esportazioni dal Kenya verso gli stati membri della UE. Il Kenya infatti vedrà già dai mesi successivi azzerati i dazi doganali per tutte le esportazioni. Per il processo contrario, invece, ci vorrà un po’ più di tempo e soprattutto la riduzione dei dazi sarà graduale e riguarderà prima certe categorie di prodotti e piano piano tutti gli altri, in un processo che durerà per la sua prima fase, non meno di sette anni.
10 giugno, FINALMENTE VIA LIBERA ALLA DISINFESTAZIONE DEI CORVI
Dopo anni di richieste da parte delle associazioni ambientaliste della costa keniana, il governo ha dato l’ok all’utilizzo di un prodotto non invasivo per eliminare i corvi, vera piaga ormai delle zone turistiche. Grazie all’attività della Ngo “Arocha Kenya” e di tanti donatori, inizia il programma di sperimentazione della disinfestazione.
11 giugno, RICERCA IN KENYA, GLI ELEFANTI SI CHIAMANO PER NOME
Una ricerca degli studiosi della Colorado State University (CSU) compiuta in Kenya insieme con le organizzazioni “Save the elephants” e “Elephant voices” e pubblicata sulla rivista “Nature Ecology and evolution” ha stabilito che gli elefanti potrebbero chiamarsi per nome ed associano le differenze di suoni vocali e di versi in base a chi li emette e come. Studiando sul campo gli elefanti keniani allo stato selvaggio, i ricercatori hanno constatato che si rivolgono l'un l'altro con richiami simili a nomi, una capacità rara tra gli animali non umani.
18 giugno: PROTESTE CONTRO LE TASSE IN KENYA, GOVERNO NE RITIRA ALCUNE
In seguito alle proteste dei cittadini e alla prima manifestazione delle associazioni di categoria contro la bozza della nuova legge finanziaria, il governo ha congelato l’imposta su beni di prima necessità come il pane e l’olio vegetale. Ma i giovani della Generazione Z promettono altre agitazioni contro il governo.
24 giugno, MUORE LIANA TAMBURELLI GREMMO, ANIMA DI KILILI BAHARINI E OUR SHOP A MALINDI
Lutto tra gli italiani di Malindi, si è spenta Liana Tamburelli, conosciuta fin dagli anni Ottanta per aver lanciato il Kilili Baharini Resort con il marito e poi aperto Our Shop in centro, un “piccolo mondo antico” di oggettistica africana che regalava a chi lo visitava un'atmosfera "old colonial" ed immergeva in un Kenya che col passare degli anni si faceva sempre più raro, almeno nella cittadina turistica.
26 giugno, PROTESTE A NAIROBI, ASSALTO AL PARLAMENTO E MORTI
Una giornata folle e tragica a Nairobi, per la manifestazione nazionale contro la legge finanziaria. I giovani della Generazione Z (e a loro dire con infiltrati assoldati per rovinare la manifestazione pacifica) hanno assaltato il parlamento, dove si teneva la votazione per far passare la manovra definita “pesantissima”.
La polizia ha sparato proiettili veri sulla folla ed il risultato è stato sanguinoso: secondo le associazioni per i diritti umani sarebbero morti più di 10 dimostranti, con oltre 50 arresti.
30 giugno, ADDIO AD ALDO MANOS, MEMORIA STORICA DEI PRIGIONIERI ITALIANI IN KENYA
Se n’è andato un grande Italiano in Kenya, uno dei più grandi. Aldo Manos, scomparso dopo una breve malattia a 92 anni, è stato uno studioso colto, appassionato, infaticabile, che dopo aver dedicato buona parte della sua vita all’ambiente, lavorando ai piani alti delle Nazioni Unite ed essere stato tra I fautori della sede UNEP di Nairobi, una volta in pensione è diventato la memoria storica dei prigionieri italiani in Kenya durante la Seconda Guerra mondiale, scrivendo libri e aprendo un sito per ricordarli e raccogliere informazioni.
11 luglio, UN MESE DI PROTESTE, IL PRESIDENTE RUTO CAMBIA IL GOVERNO
Dopo una serie di manifestazioni, culminate in più di 50 morti, oltre 200 feriti e 272 arresti, con sequestri da parte della polizia, criminali infiltrati, distruzioni di proprietà pubbliche e private ed altre nefandezze, il presidente Willam Ruto ha dapprima cancellato la legge finanziaria e successivamente deciso di sciogliere quasi tutto il governo, ad eccezione di sé, del vicepresidente Gachagua e del ministro degli Interni, Kindiki.
16 luglio, KENYA SOTTO SHOCK PER UN FEMMINICIDIO DI MASSA
I cadaveri ritrovati a pezzi in sacchi della spazzatura nella periferia di Nairobi sarebbero una decina, ma un serial-killer arrestato ha ammesso di averne uccise, con dei complici, almeno 42 in 2 anni, a partire da sua moglie. L’opinione pubblica pensa ad un capro espiatorio ed accusa la polizia. Qualche giorno più tardi il serial-killer evaderà misteriosamente dalla cella di detenzione in attesa di processo e non si saprà più nulla di lui.
21 luglio, MUORE HASSANI SHAPI, ATTORE KENIANO MOLTO NOTO IN ITALIA
E’ morto improvvisamente a 53 anni Hassani Shapi, attore keniano nativo di Mombasa che, iniziando dal teatro di strada della sua terra e studiando recitazione in Europa, era approdato al cinema con piccoli ruoli ma anche in grandi film, e poi alla televisione in Italia anche da co-protagonista, come nel caso della recente fortunata serie “Il clandestino” al fianco di Edoardo Leo. Una carriera che avrebbe potuto regalare ad Hassani altre grandi soddisfazioni, data la sua bravura e simpatia, ma che è finita troppo presto.
25 luglio, IL PRESIDENTE RUTO APRE ALL’OPPOSIZIONE NEL GOVERNO
Nel tentativo di arginare le proteste di piazza dei kenioti, che comunque si stanno piano piano riducendo, anche per via della repressione della polizia, di rapimenti e minacce, il governo Ruto ha deciso di scendere a patti con l’opposizione, imbarcando nel gabinetto dei ministri 4 esponenti del movimento di Raila Odinga. In cambio il vecchio oppositore ma anche un tempo alleato di Ruto, riceverà l’endorsement per la candidatura a presidente dell’Unione Africana.
1 agosto, LO SPAURACCHIO DEL VAIOLO DELLE SCIMMIE
Il Kenya registra il primo caso di “vaiolo delle scimmie”, malattia che in Congo ha mietuto diverse vittime. Come accade anni fa per l’ebola, il Mpox non lascerà strascichi in Kenya, tutti i pochi casi saranno sempre collegati a viaggi recenti in Congo o Uganda, e nessuno di loro rischierà la vita. Solo i soliti terrorismi mediatici per guadagnare lettori, guardacaso all’inizio delle stagioni turistiche…
7 agosto, IL FOTOGRAFO PAOLO TORCHIO VINCE LA COPPA DEL MONDO “NATURALISTICA”
Il fotografo italiano residente in Kenya Paolo Torchio, grande esperto di safari fotografici i cui scatti da anni sono presenti sulle più importanti riviste di settore, ha vinto la coppa del mondo di fotografia naturalistica con l’Italia alla ventiduesima edizione della “Fiap Nature Biennal” ed è stato premiato individualmente con la medaglia d’oro per lo scatto dal titolo “Temporale”.
9 agosto, WATAMU PIANGE CARLO BARBIN FONDATORE DELL’ASCOT
Se n’è andato a 82 anni Carlo Barbin. Lombardo, è stato un punto di riferimento per tanti connazionali a Watamu, soprattutto quando gli italiani non erano così numerosi. Aveva scommesso sulla destinazione e creato l'Ascot, un grazioso residence con ristorante nel centro di Watamu, che poi avrebbe ospitato l’unico casinò della cittadina. Era stato per anni anche membro del Comites, aiutando tanti connazionali in difficoltà prima dell’arrivo dell’assistente consolare.
12 agosto, APRE IL PONTE STRADALE CHE COLLEGHERA’ MOMBASA A DIANI
Finalmente dopo tanti anni, per andare dall’aeroporto di Mombasa alla cittadina turistica di Diani e verso la Tanzania, si potrà utilizzare una tangenziale con un ponte stradale, piuttosto che dover prendere il ferry.
E’ stata infatti completata per il 75% e aperta la strada di Mwita che permette di attraversare il canale della città isola senza passare dal centro e doversi imbattere nel traghetto che per anni ha costituito un servizio ma anche una spina nel fianco per i trasporti e il turismo tra Mombasa e la costa sud.
14 agosto, INIZIA IL PROCESSO PER IL MASSACRO DELLA SETTA DI SHAKAHOLA
E’ iniziato a Mombasa il controverso predicatore Paul Mackenzie Nthenge, fondatore della “Good News International Church”, meglio conosciuta come la “Setta del digiuno”, un culto estremo che predicava l’astensione al cibo per poter ascendere al Cielo e vedere Gesù prima che il mondo venisse conquistato da Satana. Le vittime riesumate sono 429, ma gli inquirenti indicano in più di 450 il numero dei morti e per la Croce Rossa i membri che risultano scomparsi sarebbero ben 610. Un massacro, come è stato chiamato, per il quale l’accusa ha alla fine delle indagini formulato 238 capi d’accusa di omicidio colposo, istigazione al suicidio, maltrattamenti su minori e violenze.
7 settembre, BRUCIA UN DORMITORIO A NYERI, ALMENO 21 BAMBINI ARSI VIVI
Tragedia in Kenya in uno dei dormitori della Hillside Endarasha Junior School, a Nyeri, circa 250 chilometri a nord della capitale Nairobi. Intorno alla mezzanotte, pare per un corto circuito, l’ala della scuola in cui in totale erano ospitati a dormire 156 alunni, ha preso fuoco. La struttura, prevalentemente costruita in legno, si è trasformata in un rogo che è stato fatale ai ragazzini che a quell’ora stavano dormendo. Il governo dichiarerà lutto nazionale. La vicenda porta a galla una volta di più il pessimo stato della sicurezza nelle scuole del Paese.
11 settembre: SCIOPERO ALL’AEROPORTO DI NAIROBI, DISAGI PER CENTINAIA DI TURISTI
Uno sciopero indetto dai lavoratori dell’aviazione civile di Nairobi, per protestare per un presunto accordo del governo per la gestione dell’aeroporto JKIA ad una controversa azienda indiana, Adani Group, lascia a terra centinaia di turisti per più di 36 ore, tra cui molti italiani che dopo le vacanze estive si preparavano a fare ritorno in patria.
2 ottobre, IL MINISTRO DELLE IMPRESE URSO A NAIROBI E MALINDI
Visita importante del ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso a Nairobi e Malindi, nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, di cui il Kenya è uno dei Paesi fondamentali, e per il rilancio del centro spaziale Luigi Broglio di Malindi, che il governo insieme con il Kenya vorrebbe rinnovare per riprendere i lanci di satelliti nello spazio.
9 ottobre, IL PARLAMENTO APPROVA L’IMPEACHMENT DEL VICEPRESIDENTE GACHAGUA
Il presidente keniano William Ruto ed i suoi più stretti alleati di governo sono riusciti a sbarazzarsi del vice, Rigathi Gachagua, il potente kikuyu che aveva portato voti dalla regione Monte Kenya. Il Parlamento ha votato per l’impeachment con capi d’accusa che vanno da incitamento all’odio tribale, a peculato e dispersione di fondi.
31 ottobre, MUORE OLGA LEVARI ERCOLANO, CONSERVAZIONISTA DI NAIROBI
Dopo una breve malattia, scompare Olga Levari Ercolano, conservazionista italiana molto nota a Nairobi.
Da anni era Honorary Warden, ovvero Ranger Onorario del Kenya Wildlife Service, oltre che essere anima dell'associazione Friends of Nairobi National Park, con i quali ha dato vita a moltissimi progetti di conservazione e riabilitazione.
24 novembre, UN DOLORE IMMENSO PER WATAMU, MUORE A 35 ANNI RICCARDO LENZI
Un dramma che non ha parole, solo lacrime. Per i postumi di una broncopolmonite, muore a Mombasa Riccardo Lenzi, 35 anni, figlio dell’imprenditore di Watamu Roberto. Un’anima fragile e generosa che sarà ricordata da tutti. Ai suoi funerali a Watamu e in Italia parteciperanno centinaia di persone.
25 novembre, TORNA A GALLA UN VASCELLO DI VASCO DA GAMA A NORD DI MALINDI
Un team di ricerca di archeologi marini, guidato dall’esperto keniano Caesar Bita, è stato in grado di stabilire che il relitto sui fondali di Ungwana Bay, a nord di Malindi nell’oceano indiano, appartengono ad un vascello inabissatosi più di 500 anni fa, che faceva parte della terza spedizione di Vasco Da Gama. Una scoperta importantissima per la storia del Paese, che potrebbe preludere al primo museo subacqueo del Kenya.
18 novembre, GRANDE SUCCESSO PER PASQUALE PES E IL SUO LIBRO A ROMA
L’autobiografia di Pasquale Pes, scritta con Freddie del Curatolo, è stata presentata con successo nella sala stampa del Senato a Roma, alla presenza di politici e sportivi famosi. Il libro “Fermarsi in tempo” racconta la vita da imprenditore di successo e dirigente calcistico di Pes, da trent’anni residente in Kenya, dove ha continuato a fare il suo mestiere, gestendo anche il ristorante Olimpia Club. Tra i racconti, l’era della Roma di Dino Viola, la vittoria del cavallo Tony Bin all’Arc de Triomphe di Parigi, l’amicizia con Gheddafi fino al periodo keniano.
4 dicembre, GABRIELLONE E MACINO, ADDIO A DUE STORICI ITALIANI IN KENYA
Un anno doloroso per la comunità storica degli italiani in Kenya. Gabriellone Municchi, 75 anni e Riccardo “Macino” Balducci, 62, non vivevano più nel Paese africano da tempo, ma sono rimasti nei ricordi migliori di residenti e turisti, e della comunità italiana degli anni Novanta. Il primo aveva svolto numerosi lavori, sempre con tenacia e spirito da “toscanaccio”, ironico e mai domo, il secondo, romagnolo e persona autentica, umile e simpaticissima, aveva trovato la sua via in Zambia, mettendo su famiglia e gestendo un ristorante ed altre attività commerciali.
17 dicembre, TURISTI DA PROTEGGERE, IL GOVERNO PROMETTE SICUREZZA
Dopo i primi isolati episodi di rapine e scippi ai danni di turisti, nelle località di villeggiatura che si stanno riempiendo di stranieri, ma anche di keniani benestanti, il governo ha promesso di correre ai ripari, stanziando più agenti lungo le spiagge della costa e di istituire controlli e ronde nelle ore notturne.
Il viceministro degli Interni, Raymond Omollo, ha dichiarato che tra le misure adottate vi è il rafforzamento della sicurezza nei punti di ingresso e di uscita, compresi gli aeroporti e i valichi di frontiera, gli hotel, i centri commerciali, le spiagge pubbliche e i siti turistici. In particolare, sotto stretta sorveglianza la regione di Lamu, per via della facilità di ingresso in Kenya e delle passate attività terroristiche, di cui la foresta di Boni, al confine con la Somalia, è sempre stata un epicentro oltre che nascondiglio.
27 dicembre, ARRIVI DI FINE ANNO, BOOM DI PRESENZE IN KENYA
Con gli arrivi post-natalizi e per la fine dell’anno e la prima settimana di Gennaio, in Kenya è record di presenze e si punta a superare i 2 milioni di turisti dell’anno passato. Conferme arrivano dal Kenya Tourist Board e dalle associazioni alberghiere, che segnalano occupazione che sfiora il 100%. Sulla costa, con località al massimo della capienza come Watamu e Diani, ma anche il savana, dove quasi tutti i lodge e i campi tendati sono “sold out”.
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