Non si ferma il conto delle vittime del maltempo in Kenya, in quella che si prospetta come la peggior stagione delle “piccole piogge” del millennio in tutto il Corno d’Africa.
Il numero dei corpi recuperati dalla Croce Rossa e dalla polizia keniota è arrivato a 61, ma si cercano ancora otto persone disperse nelle inondazioni di Mombasa e del bacino del fiume Tana. Anche nella regione del lago Vittoria, ancora flagellato dalle piogge, il numero delle vittime, fino ad ora 12, è destinato fatalmente a salire.

Sulla costa la situazione più grave resta quella della strada tra Diani (Ukunda) e il confine con la Tanzania, dove sono stati recuperati anche i corpi senza vita di due funzionari della Kenya Revenue Authority (l’erario keniota) che erano stati spazzati via dalla furia dell’acqua e del fango con la loro vettura.

Ai danni mortali si aggiunge la distruzione di case e capanne, con oltre 80 mila famiglie colpite, di cui la metà sono rimaste senza tetto e sfollate in campi allestiti per l’emergenza. Allo stesso tempo anche nelle regioni di nord ovest la situazione è drammatica. In tutto il paese, sempre secondo la Croce Rossa, sono 235 i feriti attualmente ricoverati in strutture sanitarie.

Il governo, tramite un messaggio del vicepresidente Rigathi Gachagua (il leader Ruto è volato in Germania per partecipare ad un incontro internazionale nell’ambito del G20) ha promesso aiuti e recuperi di comunità rimaste isolate con elicotteri dell’esercito, ed uno si è schiantato al suolo ieri pomeriggio a Wajir, ferendo anche in maniera grave i militari a bordo. A tutte le famiglie delle zone a rischio, specie quelle lungo i corsi dei fiumi, è stato intimato di lasciare le loro case e di recarsi in zone più sicure.

Nei prossimi giorni, secondo gli esperti del servizio meteorologico nazionale, le piogge dovrebbero diminuire ma ci si aspetta qualche fenomeno isolato veemente e soprattutto il livello dei bacini idrici non accenna a diminuire. Dopo l’emergenza inondazioni, oltretutto, la minaccia è rappresentata dalle malattie portate dall’acqua e dal fango, e da eventi paralleli come la moria di animali che infettano l’ambiente.