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31-12-2023 di redazione
Il previsto aumento delle tariffe d’ingresso nei parchi nazionali e nelle riserve marine del Kenya, da parte dell’organo governativo Kenya Wildife Service (KWS) di cui avevamo dato notizia pochi giorni fa (LEGGI LA NOTIZIA CLICCANDO QUI) è stato sospeso dall’Alta Corte di Malindi, che ha emesso un'ordinanza di ingiunzione per fermare l'applicazione delle nuove tasse proposte dal governo Kenya sulla costa.
In un primo tempo sembrava che la cosa riguardasse solamente le riserve marine di Malindi e Watamu, ma secondo quanto giunto a conoscenza dei ranger del KWS e delle associazioni che si occupano della salvaguardia del parco nazionale dello Tsavo, la decisione maturata lo scorso 27 dicembre riguarderebbe anche la savana e specificatamente lo Tsavo stesso.
Come segnala l’emittente K24, gli operatori dell'industria del turismo e dell'ospitalità della costa keniota sono stati costretti a chiedere l'intervento del tribunale dopo che il KWS ha reintrodotto le nuove tasse in quello che, a loro dire, il KWS ha confezionato come “Regolamento sulla fauna selvatica del 2023”.
Questo fa seguito a una causa presentata dagli operatori turistici costieri l'8 novembre 2023, in cui si opponevano alla pubblicazione delle Tasse di Conservazione 2024-2025 da parte del KWS per non aver effettuato un'adeguata partecipazione pubblica, tra le altre ragioni.
L'11 dicembre 2023, l'Alta Corte del Kenya ha emesso un'ingiunzione temporanea contro l'applicazione delle tasse di conservazione da parte del KWS in attesa dell'udienza e della decisione sulla petizione principale e ha fissato l'udienza per il 7 febbraio 2024.
Lo stesso giorno, in spregio all'ordinanza della Corte, il KWS, attraverso il Ministero del Turismo e della Fauna Selvatica, ha apportato piccole modifiche alle Tasse di Conservazione, la cui attuazione era stata bloccata dalla Corte, e le ha pubblicate come allegato ai Regolamenti sulla Conservazione e la Gestione della Fauna Selvatica (Accesso e Conservazione) del 2023 (Regolamenti sulla Fauna Selvatica del 2023), con l'intento di aggirare l'ordinanza della Corte dell'11 dicembre 2023.
Il 27 dicembre 2023, il KWS ha emesso una circolare al suo ufficio di Watamu, ordinando di applicare le tasse previste dal Regolamento sulla fauna selvatica del 2023, nonostante l'ordinanza del tribunale, costringendo le parti interessate a tornare in tribunale il 29 dicembre 2023 con una nuova richiesta di certificato d'urgenza, in seguito alla quale il giudice Mugure Thande ha emesso una nuova ordinanza di ingiunzione per fermare l'applicazione delle nuove tasse contenute nel Regolamento sulla fauna selvatica del 2023.
"Con la presente si ordina che l'attuazione del Regolamento sulla conservazione e gestione della fauna selvatica (accesso e conservazione) (tasse) del 2023, pubblicato l'11 dicembre 2023 tramite l'avviso legale n. 215, sia sospesa in attesa dell'udienza e della decisione in merito alla presente domanda e che al convenuto sia vietato addebitare o richiedere il pagamento delle tasse di conservazione prescritte dal suddetto regolamento fino al 7 febbraio 2024, al fine di preservare il substrato della domanda", si legge nell'ordinanza del giudice Thande.
Secondo gli operatori del turismo, molte delle nuove tasse di conservazione proposte dal KWS sono troppo alte e, se applicate, renderanno la costa keniota eccessivamente costosa e allontaneranno i turisti da altre aree e paesi che offrono esperienze simili ma a prezzi più accessibili.
Dal canto suo, il KWS ha dichiarato nei suoi documenti giudiziari che avrebbe intenzione di investire oltre il 90% delle entrate derivanti dagli ingressi al parco e da altre attività di conversazione per pagare gli stipendi del personale e altre spese ricorrenti, da cui la necessità di imporre tasse più alte.
Da voci non confermate che abbiamo raccolto, la sospensione della nuova regolamentazione, che lascia quindi tutto com’era, senza portare i prezzi di quasi tutti i parchi a circa 100 dollari per i turisti e 50 per i residenti, dovrebbe durare almeno fino al prossimo 15 febbraio.
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