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27-02-2020 di Leni Frau
Finalmente il Kenya ha detto stop alla macellazione indiscriminata di asini, ordinando la chiusura di tutti i mattatoi nel Paese che lavorano anche carne del mammifero equino che in Africa vive più allo stato selvaggio che in allevamento. Con la grande richiesta proveniente dalla Cina e anche dai cittadini cinesi di stanza in Est Africa, la macellazione degli asini negli ultimi due anni ha seriamente messo in pericolo la specie, che rischia ora di scomparire dal Kenya. Nel frattempo sono sorti mattatoi che si dedicano unicamente a trattare carne d’asino. In Kenya si teme che la popolazione di asini del Paese possa essere decimata se non viene fatto nulla per fermare il tasso di macellazione: si stima che ogni giorno vengano macellati fino a 1.000 asini. Se si continuasse con questa media, entro 10 anni non ce ne sarebbero più.
Il Ministro dell'Agricoltura del Kenya Peter Munya, ha ordinato con decreto immediato la chiusura di tutti i mattatoi di asini nel Paese.
Munya ha concesso ai proprietari dei quattro mattatoi di asini keniani un mese di tempo per passare alla macellazione di altri animali come bovini e capre. Il ministro ha affermato che coloro che non rispettano questa nuova normativa dovranno chiudere la loro attività.
L'annuncio di Munya è arrivato dopo aver ricevuto i rappresentanti di gruppi di agricoltori che hanno protestato per alcuni giorni fuori dagli uffici del Ministero a Nairobi.
I contadini hanno infatti denunciato che, con l’aumento della domanda di carne e pelle d’asino, sono aumentati i furti di questi animali.
E nel Kenya rurale, gli asini sono una parte essenziale della vita, fondamentali nel trasporto della legna e acqua e in alcune comunità è un tabù mangiare carne di asino.
Le esportazioni in Cina hanno aumentato la domanda in quanto la gelatina prodotta dalle pelli d'asino bollita sarebbe uno degli ingredienti essenziali nei prodotti cinesi chiamati "ejiao", cibi salutari popolari e parte della medicina tradizionale cinese.
Secondo un recente rapporto dell'Africa Network for Animal Welfare, quando nel 2016 è stato istituito il primo macello di asini, un esemplare adulto veniva venduto per circa 50 dollari (circa 46 euro), ma i prezzi sono saliti alle stelle toccando quota 200 dollari (circa 184 euro).
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