INNOVAZIONE
04-02-2022 di redazione
Saranno i giovani studiosi, creativi, ingegneri o designer a salvare il mondo dal diventare una grande discarica che copre e sovrasta l’infelicità umana?
Forse no, ma a giudicare dalle iniziative che ogni tanto arrivano alla nostra conoscenza potrebbero essere l’unica risorsa.
Ad esempio la storia dei due designer svizzeri, Fabian Engel e Simon Oschwald, laureati all’università delle arti di Zurigo, si intreccia con la povertà di tanti keniani e con il grave problema dell’inquinamento da plastica della capitale Nairobi.
Dandora è una delle più vaste discariche d’Africa. Chilometri quadrati di rifiuti, colline di plastica, metalli, oggetti di ogni tipo e centinaia di “waste pickers”, i raccoglitori che selezionano l’immondizia e la rivendono a chi la riutilizza.
I due creativi elvetici hanno pensato a come allo stesso tempo, riciclando la plastica, avrebbero potuto aiutare la povera gente di luoghi degradati come gli slum di Nairobi e alla fine hanno pensato a delle protesi low cost, per aiutare i milioni di persone nei paesi meno sviluppati che ne hanno bisogno a causa di incidenti stradali, scarsa assistenza medica o conflitti armati e non se le possono permettere. Hanno scelto di utilizzare questa plastica post-consumo per fabbricare il Circleg, riducendo il costo Così hanno deciso di riutilizzare i rifiuti plastici disponibili localmente per la produzione. La plastica riciclata è rinforzata con fibra di vetro per aumentare la stabilità.
Oschwald e Engel hanno fatto un viaggio in Kenya per saperne di più sugli attuali processi di riciclaggio e per osservare le esigenze di vita dei loro potenziali utenti.
"Questo approccio centrato sull'utente ci ha permesso di integrare i bisogni e le esigenze degli interessati nel processo di progettazione - hanno spiegato i designer - Successivamente, abbiamo progettato e sviluppato una soluzione protesica su misura per il contesto keniota, con il valore aggiunto di ridurre l’impatto ambientale del paese".
Così hanno creato “Project Circleg”, un’impresa svizzero-africana che crea protesi sostenibili e di alta qualità costruite con i rifiuti riciclati e lavorati.
“Oggi solo 1 persona su 10 ha accesso a prodotti di assistenza appropriati, tra cui le protesi – sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità - Senza accesso a tali prodotti, molti individui bisognosi sono confinati nelle loro case e vivono una vita dipendente ed esclusa, aumentando l'impatto della menomazione e della disabilità sulla persona, la famiglia e la società”.
Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.
Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.
TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:
GRAZIE
ASANTE SANA!!!
ARTE E AMBIENTE
di redazione
In occasione del Global Recycling Day, che si tiene venerdì 18 marzo 2022, il The Sands at Nomad di Diani...
PERSONAGGI
di redazione
Dalle discariche di Nairobi al Museo Africano di Verona.
Le visioni afro-futuriste...
LOCALI
di redazione
Le cene del sabato sera con il talento locale al Baby Marrow Art & Food Restaurant raddoppiano, con il bis alla domenica.
Sotto la supervisione di Gian Paolo Tomasi, durante la cena vengono presentati creativi, artisti e artigiani locali che con...
AMBIENTE
di Leni Frau
La presenza mediatica rilevante del Kenya all’ultimo convegno sul clima di Glasgow, con il...
AMBIENTE
di redazione
Riciclo della plastica, incontro pubblico al Museo di Malindi.
Mercoledì 24 Agosto alle 16, Sam Ngumba Ngaruiya, titolare e fondatore della società “Regeneration Environmental Services” terrà un incontro pubblico presso il Centro culturale del museo di Malindi “Plastica e più...
RUBRICA
di Freddie del Curatolo
Il Canto di oggi, Natale 2020, non è un canto ma una poesia, magari filastroccata sottovoce
EVENTI
di Freddie del Curatolo
“La Giornata dell’Arte Contemporanea si celebra ogni anno nel mondo, ma posso dire che...
LOCALI
di redazione
Dopo il successo dello scorso agosto, tornano le serate del Baby Marrow all'insegna dell'arte, della cultura e della scoperta di talenti keniani che hanno molto da dire e da mostrare. Per l'alta stagione le serate raddoppiano, non soltanto artigiani e...
NEWS
di redazione
Il detto a mali estremi, estremi rimedi in Kenya spesso rappresenta l’unica soluzione pratica anche per...
EVENTI
di redazione
L’Ambasciatore d’Italia in Kenya, Alberto Pieri, sarà a Malindi sabato 24 agosto per incontrare i...
LIBRI
di Leni Frau
Due sceneggiatori e un disegnatore raccontano la vita estrema in uno slum di Nairobi.
Esce in ...
INIZIATIVE
di redazione
Si chiama "Canon Story Telling", ed è il primo di dodici workshop di una settimana organizzati dalla nota azienda di accessori foto e video insieme alla produzione italiana...
NEWS
di redazione
Il parlamento keniano ha approvato la legge sulla raccolta differenziata in Kenya e, se il presidente Kenyatta...
ALIMENTAZIONE
di redazione
Il sessanta per cento della carne rossa allevata in Kenya e diretta nei mattatoi del Paese, è altamente contaminata a causa del cibo ingerito dai bovini, specialmente plastica.
Lo rivela un'indagine svolta nei mattatoi di Nairobi e dintorni per conto...
NEWS
di redazione
Dall'incontro pubblico dell'Ocean Beach con la Contea di Kilifi sono emerse alcune novità che riguardano la possibile risoluzione dell'ormai annoso problema dello smaltimento dei rifiuti a Malindi.
Situazione resa insostenibile dal ...
ARTE E INCONTRI
di redazione
Proseguono con successo i fine settimana all'insegna della creatività locale, del talento e della commistione tra arte e buona cucina al Baby Marrow di Malindi, in Vasco Da Gama Road.
L'appuntamento di questo sabato era con l'artigiano Francis Chibule di...