STORIE
30-08-2017 di Antonio Altieri
La Tsavorite compie cinquant’anni.
La pietra verde che prende il nome dal Parco Nazionale dello Tsavo è stata scoperta nel 1967 dal geologo scozzese Campbell Bridges.
Da allora è sempre più famosa all’estero che in Kenya e Tanzania, uniche nazioni in cui si trova.
Leggenda vuole che il geologo, che abitava in Tanzania ed era proprietario di una riserva, al confine con il Kenya, oltre che consulente della Tiffany, stesse camminando in savana quando un bufalo cercò di caricarlo.
Per sfuggire all’animale e salvarsi la vita, Campbell si rifugiò in una spaccatura rocciosa del terreno dove, aspettando che il bufalo se ne andasse, scoprì una roccia dal colore verde brillante.
Intento a salvarsi la pelle e preoccupato per il sopraggiungere del buio, non riuscì ad estrarre un campione, ma rimase convinto di aver scoperto qualcosa di molto simile allo smeraldo.
Nel frattempo il presidente tanzaniano Nyerere nazionalizzò le riserve e molti cittadini britannici furono costretti a spostarsi nel vicino Kenya.
Fu lì che il geologo, riprendendo le sue ricerche, scoprì un giacimento di queste pietre preziose in una zona impervia dietro le colline di Taita, nel parco dello Tsavo.
Acquisì il terreno e costruì una rudimentale casa su un albero per difendersi dagli animali feroci.
Dai suoi racconti apprendiamo che era un grosso pitone a fargli da guardia e che nella sua riserva giravano due leopardi quasi addomesticati.
Da allora è iniziata la commercializzazione della pietra keniana e anche altri cercatori, spinti da possibili guadagni, si sono messi in cerca del cosiddetto “oro verde”.
Fu il presidente della famosa maison americana a coniare il termine “Tsavorite”, dopo un safari nelle zone di estrazione della pietra.
Campbell negli anni ha resistito anche a tentativi di saccheggio da parte di banditi e contrabbandieri, fino quando nel 2009, a 71 anni, è stato ucciso in un’imboscata tesa da una ventina di banditi che volevano sfruttare la sua concessione mineraria. Oggi l’estrazione della tsavorite viene seguita dal figlio Bruce ma procede con molta difficoltà, e non si conoscono altre zone nel mondo dove questa pietra sia presente, ed anche in Tanzania sembra essere introvabile. Proprio per questo il suo prezzo è in costante ascesa. Chissà che le nuove leggi minerarie del Kenya non possano sviluppare la ricerca e l’estrazione della Tsavorite.
Le peculiarità della pietra keniana sono le tonalità brillanti di verde. Come tutti gli altri granati, la tsavorite ha un alto indice di rifrazione alla luce. Al contrario di altre pietre, non necessita di trattamenti per farla diventare più brillante, non viene scaldata e neppure immersa nell’olio. La sua durezza è simile a quella dello smeraldo, ma è più resistente agli urti. Rispetto allo smeraldo è anche più facile da tagliare e meno soggetta ai danneggiamenti accidentali. Di solito le pietre sono piccole, è raro trovare pietre grezze di dimensioni superiori ai 5 carati.
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