ANNIVERSARI
09-11-2022 di Freddie del Curatolo
Il Kenya festeggia quest’anno, un secolo di una delle sue eccellenze.
1922. Un anno importante per il Kenya.
Da due anni il Protettorato britannico dell’Africa Orientale è stato trasformato in colonia e la giovane Nairobi ne è diventata la capitale. Prendendo il nome dalla sua montagna più alta e iconica, la colonia viene chiamata Kenya.
Sulle sue colline, da Ngong a Muthaiga, molti intraprendenti inglesi si industriano in attività agricole e proto-industriali e si abbandonano a piaceri esotici, tra il golf e la caccia grossa.
Due di loro sono fratelli. Charles e George Hurst sono agricoltori con la passione per la savana e quella di impallinare i suoi animali (pratica comune a tutti, a quell’epoca, anche a chi li amava e rispettava, anche se a dirlo oggi suona paradossale). In patria però si erano anche specializzati nel produrre birra artigianale.
Dopo aver racimolato un bel gruzzolo come cercatori d’oro, i fratelli Hurst decisero di investire i loro guadagni in una fabbrica di birra. Registrarono ufficialmente la loro azienda l’otto dicembre del 1922 con il nome di “Kenya Breweries”.
Il successo fu immediato, solo lo Stanley Hotel, il più prestigioso albergo di Nairobi, ne ordinava casse e casse. Dopo un anno Charles e George erano pronti a lanciare un vero e proprio “brand” sul mercato, per raggiungere tutto il Paese.
George era conosciuto come appassionato di savana e gran cacciatore di selvaggina.
Proprio nell’anno dell’apertura della “Kenya Breweries” si era trovato faccia a faccia con un leone e si era salvato per miracolo, riportando solo qualche ferita.
Intanto la prima birra ufficiale del Kenya era realtà.
Durante una battuta di caccia pochi mesi dopo, però, l’impavido George intento a scattare delle foto ad un elefante maschio e alle sue meravigliose zanne, si avvicinò troppo all’esemplare, che gli fu addosso con tutta la sua forza e lo uccise calpestandolo.
I grandi elefanti maschi dell’Africa Orientale sono conosciuti come “Tusker”.
In sua memoria, Charles Hurst decise di chiamare la loro prima lager “industriale” Tusker.
Il branding e la pubblicità partirono nel 1924, la Tusker Lager con la famosa bottiglia da 500 ml fu ufficialmente prodotta nel 1929.
La birra dell’elefante fu un successone e nel 1935, dopo aver acquistato anche una birreria dell’allora Tanganica, l’azienda divenne “East African Breweries”.
Nel 1938 la Tusker vinse il primo di tanti premi in concorsi internazionali per questo tipo di bevande.
Dalla tragica fine di George Hurst oggi il grande elefante campeggia in tutti i bar, ristoranti e supermercati del Kenya ed è uno degli emblemi di questo Paese, ritratto su magliette, porta bicchieri, tovaglie e muri di ogni città e sperduto villaggio keniano. Un vero e proprio marchio di fabbrica del Paese, non solo per le migliaia di consumatori interni, ma per turisti e viaggiatori.
La celeberrima “Tusker”, con l’elefante nel logo, è ormai uno dei simboli di questa nazione ed è la birra più venduta dell’Est Africa.
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