Ormai è più che chiaro, se Malindi che all’inizio del Terzo Millennio era considerata la “città giardino” del Kenya, vuole uscire da questo loop di negatività per cui quasi tutti si lamentano e in pochi fanno qualcosa per risollevarla, bisogna guardare al futuro con ottimismo e la buona volontà di portare avanti progetti che magari non danno risultati nell’immediato, ma nel cammino del loro raggiungimento, svegliano e formano una coscienza collettiva.
E’ il caso delle attività di PWAM, l’associazione creata nel 2019 per rilanciare il turismo nella cittadina attraverso la cura dell’ambiente e la tutela delle persone.
Tra le varie iniziative che ha supportato in questi anni, sicuramente quella più evidente è il Monthly CleanUp, l’esercizio mensile, ogni secondo sabato del mese, di pulizia della città a cui spesso partecipano anche settori delle istituzioni e della società, così come scuole, aziende ed organizzazioni comunitarie, oltre alle forze dell’ordine. Tra le iniziative degne di nota c'è la riabilitazione dei microcriminali detenuti presso le prigioni di Mtangani, attraverso attività di pulizia, con il sostegno della magistratura del Kenya.
La cofondatrice e presidente Kate Mwikali ha sempre guidato le iniziative, organizzando le pulizie mensili anche nel periodo della pandemia, trasformandole in “Nyumba Kumi”, con il diretto coinvolgimento degli abitanti di ogni singolo quartiere per tenere pulita la propria zona.
Ma soprattutto centinaia di residenti hanno imparato ad autodeterminarsi.
I valori che hanno portato PWAM ad operare per il miglioramento di Malindi sono anche la lotta contro la corruzione, l’empowerment del genere femminile, l’educazione alla tutela dell’ambiente nelle scuole e la battaglia, non ancora conclusa purtroppo, per la disdicevole situazione della discarica di Mayungu.
Per questo percorso, grazie a PWAM, recentemente la municipalità di Malindi è stata riconosciuta come membro delle “Waste Wise Cities” da UN Habitat, il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti nell’ambiente.
Le attività di PWAM, specialmente le attività di pulizia mensile e quelle comprese nella dicitura “Malindi Green & Blue”, sono state riconosciute in linea con gli obbiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu.
“E’ un passo verso una cittadina ecologia a rifiuti zero – spiegano da PWAM - questa partnership posiziona Malindi come una potenziale eco-comunità, concentrandosi sulla gestione sostenibile dei rifiuti solidi. Si allinea alle leggi keniote che promuovono ambienti puliti e sicuri, come l'Environmental Management and Coordination Act e il Sustainable Solid Waste Management Act del 2022. Anche la Contea di Kilifi ha emanato una legislazione a sostegno di queste iniziative”.
Questo riconoscimento internazionale può rafforzare le campagne dell’associazione, che già sta collaborando con diversi partner per lo smaltimento ed il riciclo dei rifiuti.
Sebbene Malindi debba affrontare sfide nella gestione dei rifiuti solidi, come la spazzatura lungo le strade, gli scarichi illegali e i problemi delle discariche, la dedizione della comunità è incrollabile. PWAM e i suoi partner stanno lavorando attivamente per trovare soluzioni sostenibili a questi problemi. L'affiliazione a Waste Wise Cities di UN Habitat è un significativo passo avanti, che porta nuovi strumenti, risorse e strategie per affrontare queste sfide. Le iniziative comprendono il miglioramento dei sistemi di raccolta dei rifiuti, i programmi di educazione delle comunità e il potenziamento delle strutture di riciclaggio. Facendo leva su questi nuovi strumenti e sull'impegno della comunità, Malindi è pronta a superare questi ostacoli e a creare un ambiente più pulito e più sano.
Ricordiamo che chiunque può aderire a PWAM e diventarne membro, con una donazione annua di Kes. 3000, per dare linfa alle sue iniziative e cercare di fare qualcosa di concreto per il bene della destinazione turistica e della salute fisica e mentale di chi ci vive.