Alessandro Baricco, nell’incipit del suo romanzo Novecento, scrive: "Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla".
Se è così, gli italiani in Kenya sono sulla buona strada per non essere mai “fregati”, a meno che non si nascondano nelle pieghe di questi tempi molto social e poco sociali e abbiano ancora voglia di raccontarsi tra loro.
Che è quello che è accaduto giovedì sera a Nairobi, nell’elegante e accogliente atmosfera del ristorante La Terrazza. La buona storia era quella di un connazionale residente in Kenya, Pasquale Pes, finita in un libro insieme alle tante vite vissute prima di approdare in Africa e rilegata grazie al filo giallorosso della sua filosofia, quella di andare sempre incontro alla vita ed alle sue opportunità, sapendo però quando è il momento di non osare troppo.
Il primo degli italiani a Nairobi ad apprezzare le biografie e ad invogliare ognuno a raccontarsi, anche attraverso uno scritto, è l’ambasciatore Roberto Natali, che è intervenuto alla presentazione di “Fermarsi in tempo”, la biografia di Pes, insieme con il protagonista del libro.
“Tutte le nostre vite sono straordinarie e meritano di essere raccontate – ha esordito Natali, davanti agli italiani di Nairobi intervenuti all’incontro organizzato dal Comites – per questo ho apprezzato molto questa autobiografia e sono convinto che come Pasquale Pes con le sue tante storie di una lunga vita vissuta, tanti altri connazionali potrebbero raccontarsi. Pubblicare un’autobiografia secondo me non è affatto vanità, perché l’uomo è fatto di due elementi fondamentali, energia ed emozioni. Ed in questo libro, ad esempio, emergono proprio questi aspetti”.
La presentazione del libro di Pes è stata anche l’occasione per italiani di ogni età di presentarsi e conoscersi davanti ad un bicchiere di prosecco (offerto dalla casa vinicola di Valdobbiadene “Pederiva”) e al rinfresco offerto da Murielle e Stefano, i padroni di casa della Terrazza, luogo di aggregazione e passione che non è nuovo ad eventi del genere, che uniscono l’italianità ad arte e cultura e le impreziosiscono con un’ottima offerta enogastronomica.
La serata è stata occasione anche per ricordare ai residenti iscritti AIRE il ruolo del Comites nel paese, un organo rappresentativo che assiste, si confronta ed organizza attività ed eventi per i connazionali di stanza in Kenya. Il prossimo appuntamento sarà il prossimo 3 novembre, con il ritrovo annuale al sacrario di Nyeri dove, onorando i caduti durante la prigionia della seconda guerra mondiale, si ha l’opportunità di partecipare ad una giornata collettiva, grazie al trasporto da Nairobi e al pranzo offerti dallo stesso Comites, in un luogo storico e scenografico, e continuare a raccontare storie, per non essere mai fregati.