Editoriali

EDITORIALE

I francesi rubano il ginger-viagra al Kenya!

Torna di moda il mukombero, ora è il prezzo a salire...

13-06-2021 di Freddie del Curatolo

Il nostro argomento della settimana, suggerito dalla parodia di Freddie e Sbringo “Azzurra”, terzo episodio musicale dei 10 che compongono il “Festival di Sardegna Due”, riguarda gli elisir non tanto di lunga vita, quanto di lunga e soddisfacente durata.
Il periodo di pandemia ha forse fatto dimenticare certe aspirazioni agli uomini in età avanzata, ma di certo non ha diminuito la voglia di tornare in Kenya per riprendere antiche abitudini, fidando della compartecipazioni di ragazze e donne compiacenti.
Niente di troppo peccaminoso, come diciamo dai tempi dei primi spettacoli e del libro “Malindi Italia”, si tratta due diversi tipi di miserie che si incontrano e alla fine si donano ciò di cui hanno più bisogno.
Almeno questo accade a Malindi e Watamu, dove non possiamo chiamare il fenomeno del “turismo sessuale” prostituzione, ma forse non possiamo nemmeno chiamarlo “turismo”, bensì “residenza sessuale”, o anche “resilienza studentesca”.
Insomma, se la nostra parodia prende un po’ in giro, con una storia surreale ma neanche troppo, chi per sentirsi ancora giovane e con facilità a reperire la partner, assume pastigliette miracolose ma deleterie per il cuore, dopo la pandemia sta riesplodendo il mito del mukombero, il tipo di ginger del nord del Kenya che secondo la tradizione locale ma anche molti medici, avrebbe incredibili proprietà afrodisiache per lui.
Fino a pochi anni fa il mukombero si vendeva a pochi scellini (centesimi di euro) la "dose" e prometteva performance degne di un Rocco Siffredi equatoriale.
Dietro alla solita possibile bio-bufala, da segnalare la soddisfazione dei rinoceronti, il cui corno per anni è stato definito afrodisiaco e ancora viene cercato da qualche idiota bracconiere assassino al soldo di aziende cinesi. Il ginger non ammazza nessuno, nel té è perfino piacevole, la moglie può grattugiarlo nelle vivande senza che il marito abbia a vergognarsi delle sue tristezze a letto e l'amante focoso può farne incetta (masticarlo completamente produce gli effetti migliori) e presentarsi al cospetto della partner canticchiando "donna donna lo sai chi c'è, è arrivato il Mukombero!". Ecco allora che sui depliant pubblicitari che promuovono il Kenya, accanto all’immancabile leone in primo piano, di tre quarti, con la zazzera bionda al vento, al maasai salterino lenzuolato in rosso e ricoperto di perline, al pescatore di 115 anni con la barba bianca che aggiusta la sua vela ricavata dai sacchi della polenta, possiamo aggiungere il pensionato mzungu che mastica il mukombero mano nella mano con una procace ventenne sulla spiaggia di Malindi e, invece di ammirare la sua preda, felice e sorridente, ha lo sguardo fiero verso il basso a valutare come il suo salice piangente italiano si stia trasformando in una gloriosa palma tropicale. 
Semmai a stupire è il fatto che i primi ad impazzire per l'eccitante naturale siano stati gli stessi kenioti, di cui ignoravamo tali problemi. Con tutti quelli ancestrali che già hanno, lo stress di una veloce civilizzazione evidentemente ha aggiunto pure questa. Oltretutto, con i loro "carichi eccezionali", la morbidezza è ancora più imbarazzante.
La notizia di qualche giorno fa è che i francesi hanno fatto manbassa delle produzioni nella zona delle montagne di Meru e si siano assicurati i diritti per farne anche un vero e proprio “viagra” naturale da vendere in erboristeria. Sempre avanti a Parigi, dopo la rivoluzione sessuale negli anni Sessanta e "Je t'aime moi non plus" siamo passati allo stress di "Je non me tire plus".
Dopo le razzie transalpine, il prezzo nei mercati è già salito alle stelle, e ai vecchietti di Malindi non resta che rischiare l’attacco cardiaco...
Attendiamo sempre che i ricercatori della Pfizer (casa produttrice della pillolina azzurra), una volta archiviati i guadagni miliardari dei vaccini, se ne escano con gli effetti collaterali del gingerone del piacere. Altrimenti, con buona pace delle multinazionali, ci daremo tutti alla coltivazione...immaginando un nuovo tipo di turismo di cui è già pronto lo slogan: "Il Kenya tira...eccome se tira!"

TAGS: viagra kenyamukomberoanziani kenyapensionati kenya

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