Il Kenya arriverà nel fine settimana ad aver collezionato, dall’inizio della pandemia, un milione di tamponi analizzati. Un numero abbastanza ridicolo, se paragonato ai numeri dei Paesi occidentali, anche considerando quelli che hanno più o meno una popolazione più o meno simile.
In Italia, tanto per fare un esempio a noi vicino, ad oggi sono stati effettuati 25 milioni di tamponi e i casi si avvicinano ai 2 milioni. In Kenya i casi tra poco arriveranno a 100 mila.
in effetti le proporzioni sono simili, se non più alte, dato che il rapporto dei test è 1 a 25 e quello dei casi è 1 a 20.
Quello che differenzia il Kenya come altri Paesi africani dall’Europa o dagli Usa è il numero dei morti, che in Italia sono quasi 68 mila e in Kenya sui 1630. Qui la proporzione è decisamente diversa, più di 1 a 40.
In molti, tra esperti di virus e d’Africa, si sono spesi sui motivi di questi risultati differenti: sicuramente conta l’età media della popolazione keniana rispetto a quella dei Paesi occidentali.
In media nel “primo mondo” si vive almeno il doppio che nel Continente Nero, è risaputo. Così come il fatto che il virus colpisca in particolar modo le persone anziane.
Secondo altri esimi virologi il caldo è un altro fattore importante (ma non in tutta l’Africa subsahariana fa caldo allo stesso modo) e una ricerca tenterà di spiegare che anche il DNA delle popolazioni autoctone ha qualcosa di diverso da quello dei “parenti” mzungu e in questi casi la differenza viene fuori (a vantaggio degli africani).
In questo bailamme di dati, proiezioni, percentuali e indicazioni, le cifre ufficiali sembrano avere sempre meno senso e ci si conforta con il calo delle percentuali.
L’importante è non perdere l’approccio con la vita reale qui in Kenya: monitorando le camere mortuarie, il numero di funerali che si tengono nelle aree rurali, le patologie curate nei piccoli dispensari della provincia e i cittadini che, seppur sempre meno, preferiscono seguire le direttive del Governo.
Ieri, per la cronaca, il Kenya ha registrato 552 casi positivi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, mentre il totale del paese è salito a 93. I tamponi analizzati sono stati 7.013, e portano il numero totale dei campioni analizzati finora a 991.448.
Dei 552 casi positivi, 49 pazienti sono stati ospedalizzati nell'Unità di Terapia Intensiva (ICU), 21 dei quali sono stati messi in supporto ventilatorio, 21 in ossigeno supplementare e altri 6 in osservazione. Allo stesso tempo, 596 pazienti si sono ripresi dalla malattia con 484 dimessi dall'assistenza domiciliare e 112 dall'ospedale. Il numero totale delle guarigioni è salito a 74.999.
Sono quattro i pazienti che hanno ceduto alla malattia portando il numero totale dei decessi a 1.618.
La percentuale di positivi rispetto ai tamponi, pur risalendo dell'uno per cento, resta ben ancorata sotto il 10, al 7,8%