Proprio quando il Governo del Kenya sembra aver deciso di riaprire il Paese, il prossimo 28 settembre quando il Presidente Kenyatta si pronuncerà, da due giorni si rialzano in maniera un po’ preoccupante le percentuali dei contagi rispetto ai tamponi eseguiti nel Paese.
Dal 7 per cento circa di lunedì 21 settembre si sale al 7,8 di ieri, martedì 22.
Sono stati 139 i casi di positività al Covid-19 segnalati, a fronte di 1774 test analizzati nelle 24 ore precedenti.
Durante il briefing giornaliero di Covid-19 presso Afya House, il Direttore Sanitario Mercy Mwangangi ha annunciato che dei casi positivi, 125 sono keniani e 14 sono stranieri. Il più giovane è un bambino di 4 anni e il più grande ha 82 anni.
Nella distribuzione dei contagi nelle contee Nairobi è in testa con 46 casi, seguita da Kisumu con 44, Mombasa, Kajiado, Kiambu e Kericho 9 a testa.
La contea di Laikipia ha registrato 4 casi, Machakos 3, Nakuru 2 mentre Garissa, Kirinyanga, Kisii, Meru, Makueni Embu e Turkana hanno tutti registrato un caso ciascuno. Kisumu, città più importante del Lago Vittoria, si segnala come nuovo focolaio del virus.
Nello stesso periodo sono stati dimessi 198 pazienti, 46 dall'assistenza domiciliare e 152 dagli ospedali di tutto il Paese, portando il numero totale dei ricoveri a 24.147.
Purtroppo, nove pazienti hanno perso la vita a causa della malattia, portando il numero totale dei decessi a 659.
Mwangangi ha dichiarato che le famiglie possono ora partecipare ai riti funebri a patto che siano presenti dei funzionari del Ministero della Salute come osservatori.
“Da ora in poi le famiglie saranno parte delle cerimonie funebri – ha annunciato il Direttore dei Servizi Sanitari - I membri saranno autorizzati a celebrare riti tradizionali in sicurezza secondo le loro norme, le loro credenze culturali e religiose, sempre mantenendo le distanze e usando le mascherine”.