Sarà presente anche il Presidente della Repubblica del Kenya William Ruto, con l’Ambasciatore d’Italia Roberto Natali e numerose autorità religiose e laiche provenienti da Africa e Italia, alla cerimonia di beatificazione della suora italiana del Cottolengo Maria Carola Cecchin, che dedicò buona parte della sua vita, agli inizi del Novecento, per la povera gente delle regioni del Monte Kenya, nelle missioni della Consolata in cui le sorelle torinesi prestavano la loro opera misericordiosa sul campo. Maria Carola, la cui beatificazione sarà officiata dal Cardinale di Kigali, Antoine Kambanda, in rappresentanza del Santo Padre, questa mattina alle 10 allo stadio Kinoru di Meru, cittadina alle falde del Monte Kenya, regione dove Suor Maria Carola prestò la sua opera, in varie missioni dal 1905 al 1925 quando morì, durante il ritorno in Italia su un piroscafo per via delle condizioni precarie di salute. Per generazioni il ricordo dell’instancabile opera della suora cottolenghina è stato trasmesso di generazione in generazione non solo tra i religiosi e le religiose, ma tra la gente comune. Fino a quando dieci anni fa in suo nome è avvenuto un miracolo, un bimbo nato privo di vita agli occhi di un ostetrico e di una suora che dopo aver invocato il nome di suor Maria Carola e il suo intervento, hanno visto il bambino riprendere il respiro. Da lì è partito il processo di beatificazione che si è concluso positivamente lo scorso marzo.
Suor Maria Carola Cecchin è la terza suora italiana beatificata per la dedizione espressa in territorio keniano. Prima di lei è toccato a Suor Irene Stefani e a Suor Leonella Sgorbati.