E’ ufficiale, da oggi in Kenya non si potranno vendere alcolici se la propria attività è situata a meno di 300 metri da una scuola primaria, secondaria, asilo o qualsiasi istituzione educativa che accolga studenti di età inferiore ai 18 anni. L’editto arriva dall'Autorità nazionale per la campagna contro l'abuso di alcol e droghe (NACADA), che avrà il compito di sorvegliare se la legge verrà applicata e chiedere in caso contrario l’applicazione di pene e sanzioni. NACADA ha dichiarato che l'iniziativa è volta a proteggere i bambini delle scuole dall'abuso di alcol e droghe. L'amministratore delegato della NACADA, Anthony Omerikwa, ha dichiarato che l'agenzia sta conducendo un'azione di repressione in coordinamento con le agenzie governative nazionali e di contea competenti, al fine di garantire la stretta osservanza dei criteri legali per la collocazione di questi stabilimenti.
Non solo, i pub dovranno direttamente chiudere di giorno, mentre il raggio di 300 metri dalle scuole diventa da oggi “zona vietata” e in base all'Alcoholic Drinks Control Act del 2010, vi sono multe fino a Kes. 500.000 per chi distribuisce alcolici in zone vietate e la reiterazione potrebbe anche essere punita con una pena detentiva fino a 3 anni.
Si tratta dell’ultimo atto del giro di vite del governo, che dopo il caso di 23 persone morte per abuso di alcolici artigianali all’etanolo, aveva imposto alla polizia di chiudere tutti i pub illegali nel paese. Ne erano stati segnalati ben 6000. A distanza di mesi, quanti di essi hanno già riaperto i battenti?