La stagione del vento forte sulla costa keniana, che abbiamo annunciato ieri dopo il comunicato del Dipartimento Meterologico nazionale, purtroppo spesso porta disastri non solo naturali, ma anche derivati dal binomio fuoco (o scintille) e makuti, che proprio insieme al vento creano una combinazione letale.
A farne le spese, a Watamu, questa volta è stato il ristorante di una cara connazionale e del suo compagno keniano, il Marina Restaurant nella zona della Blue Bay.
Intorno al tardo pomeriggio il locale ha preso fuoco per circostanze ancora da chiarire ed in poco tempo, prima dell’arrivo dei pompieri, l’intero ristorante è stato distrutto. Fortunatamente non ci sono vittime, anche perchè il locale era chiuso.
Il fuoco è stato domato completamente solo qualche ora più tardi e oggi non rimarrà che contare i danni, per una proprietà costruita con cura negli anni da una coppia molto benvoluta a Watamu per la sua discrezione e la generosità. A Marina, che come abbiamo scritto tempo fa, è un’italiana rara, va tutta la nostra vicinanza e comprensione.
L'ultimo incendio di vaste proporzioni nella cittadina turistica è avvenuto nel febbraio di due anni fa, quando le fiamme divampate nel ristorante e hotel Mbuyu Lodge portate dal vento attaccarono il Barracuda Resort. Nell'incendio, a causa delle ustioni riportate, perse la vita una turista italiana, Michela Boldrini, bergamasca di 39 anni. Nel luglio del 2021, era stato ridotto in cenere l'elegante boutique hotel Alawi sulla Jacaranda Bay ed insieme a lui una serie di ville nello stesso compound.