OPINIONI
30-04-2025 di Michele Senici
“Buongiorno, vorrei fare un viaggio di due settimane in Kenya ma lo voglio autentico. Voglio vedere il Kenya Vero, quello local, non quello dei turisti”, scrive Melania F. dalla provincia di Monza e Brianza all’agenzia di viaggi "Mama Africa Ma Quella Vera".
Certamente signora, ecco l’itinerario.
GIORNO 1: Arrivo a Nairobi, trasferimento a piedi fino all’uscita dell’aeroporto, attesa del Matatu (bus) per Embu con pernottamento a bordo e cena in stazione di servizio.
GIORNO 2: Arrivo a Embu città di prima mattina, ascolto dei galli che cantano, trasferimento di 30 minuti in boda-boda al villaggio di Murinduko. Check-in presso villetta di due camere di Gathoni, signora pensionata-vedova e tutti i suoi nipoti / alternativa ancora più local disponibile: baracca con tetto di lamiera dal Signor Kariuki e famiglia, falegname.
GIORNO 3-12: Permanenza a Murinduko in pensione completa (colazione con té e pane, pranzo con ugali e sukuma, a cena ghiteri). Attività disponibili: partecipazione a funerale tradizionale e/o meeting sulla prevenzione dell’HIV, assistere alle prove del coro della Chiesa Pentecostale, ascoltare faide famigliari, lunghe passeggiate nei campi, gite al pozzo comunitario.
GIORNO 13-14: Come nei giorni 1 e 2 ma al contrario. Buon rientro in Italia! La Signora Melania non l’ha presa benissimo: “guardi, io la ringrazio ma mi aspettavo almeno un safari e poi qualche giorno al mare prima di rientrare a Vimercate!!!”
A questo punto Patrizia di "Mama Africa Ma Quella Vera" si è spazientita come sempre e dunque non digitando sulla tastiera ma bucandone i tasti, s’è lanciata nella compilazione della mail in risposta.
“Gentilissima, Veda un po’ lei. Ci ha richiesto un viaggio autentico e local e questo le abbiamo proposto. Se non le aggrada che si rivolga a Mama Africa Ma Quella Falsa. Arrivederci”.
Un’altra stagione da buco di bilancio per Patrizia: sciocca lei che prende quel local e quell’autentico così alla lettera! Ebbene sì, rivelazione del giorno: nè i safari nè la vacanzina al mare in Kenya sono esperienza autentiche o locali.
Ma nemmeno se il safari lo faccio con una jeep del 1993 e un driver maasai mezzo ubriaco che ha imparato a sussarrare ai leopardi?
No. E neanche se al mare, invece che a Watamu, vado a Diani dove ci sono meno Italiani?
Nemmeno.
Safari in kiswahili vuol dire viaggio, nemmeno vacanza ma soltanto viaggio.
Siamo stati noi ad aggiungergli l’esotismo dell’escursione alla ricerca di animali selvatici, del giro nel parco in fuoristrada o, se vogliamo essere più tecnici, dell’uscita di osservazione faunistica. I kenyani, i safari non li hanno mai fatti per piacere, e ancora oggi, i primi Nairobians che si apprestano a sperimentare questa esperienza da wazungu (i bianchi - ndr), in realtà restano in piedi la notte perché, logicamente, addormentarsi in una tenda circondata da bestie non pare loro l’idea più geniale.
Una lancia può essere spezzata per il mare, se vogliamo essere indulgenti: qualcuno tra i Mijikenda della costa, nell’oceano ci entra pure, tendenzialmente per pescare granchi tra le mangrovie,
Ma se questo dettaglio ce lo dimentichiamo, possiamo goderci il mare in maniera autentica, come fossimo a Fregene.
Il nostro turismo in Kenya non sarà mai autentico ma soltanto la proiezione del nostro concetto occidentale di vacanza su una realtà fatta di una natura esplosiva e magnifica, di donne e uomini con prospettive così tanto diverse dalle nostre e da sistemi sociali e comunitari che per noi sono impensabili e dunque inafferrabili. Ci dobbiamo fustigare per questa distorsione? Non credo.
Ma tratteniamoci almeno dallo scrivere nella didascalia sotto al nostro post di Instagram cose tipo:
“L’Africa più vera” sotto alla foto di noi sulla Jeep al Maasai Mara
“Mi sono riconnessa con i miei antenati e ho trovato il mio posto nel mondo” con sopra lo scatto dei nostri piedini sulla sabbia e lo spritz al centro.
“Questi sorrisi mi hanno cambiata” con la foto di un bambino che abbiamo visto per cinque minuti nel rientro dal safari.
Evitiamoci l’arroganza di crederci autentici, pensando di fare esperienze uniche, quando non prendiamo parte ad altro che a pacchetti confezionati graficamente bene per rispondere ai nostri bisogni di alterità e avventura.
Non stupiamoci, quanto meno, del Maasai vestito di tutto punto ancestrale che dopo averci mostrato le tecniche della caccia al leone, ci chiede se preferiamo pagare la mancia con Mastercard o Mpesa.
È il post-colonialismo nel neo-colonialismo, bellezza!
E a differenza dei voli, dell’hotel e delle æsperienze, qui non possiamo scegliere di prendere solo la Bellezza e lasciare indietro la Bruttezza.
Questo è un all inclusive, baby, e ci tocca prendere tutto!
P.s.: in Kenya nessuno si rivolge a qualcun’altro chiamandolo rafiki - amico! Come in bresciano diciamo “Amici, amici, i ma ‘nculat la bici” così anche in Kenya si dice: “ Rafiki, rafiki, mi hanno rubato il piki-piki ” - e la rima e il senso tengono benissimo, nonostante la sostituzione della bici con la motocicletta. (nota della traduzione: da apprezzare la compostezza del popolo Kenyano, che continua a preferire la traduzione con rubare al posto del bresciano incu… ).
••• Michele Senici, 1993. Educatore, insegnante, coordinatore di progetto. Ho aperto Casa Hera a Diani perché non sapevo dove continuare la mia vita. L’ho capito ora? Certamente no, ma va bene così, almeno osservo, penso, scrivo.
Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.
Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.
TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:
GRAZIE
ASANTE SANA!!!
EVENTI
di redazione
Le buone notizie arrivano a piedi scalzi per non far rumore, ma...
LUTTO ITALIANO
di Freddie del Curatolo
All'età di 75 anni, è mancato in Italia Gabriele Municchi, conosciuto da sempre e da...
LOCALI NAIROBI
di redazione
Il ristorante italiano Matteo’s, situato nel cuore di Karen, arricchisce la sua offerta con l’elegante...
LOCALI
di redazione
L'accompagnamento musicale di classe alla cena del giovedì del Baby Marrow Art & Food Restaurant di Malindi questa settimana è a tutto swing.
La ricetta è...
Fuggire via da qui è fin troppo facile.
Va tutto male, te lo ripetono ogni giorno decine di persone che incontri.
Sono scontenti di tutto e non capiscono che stanno invecchiando insieme al continente che da tempo chiamiamo "vecchio". Allora...
LIBRI
di Leni Frau
"E' uno spaccato di italianità, di esperienze umane suggestive in molteplici settori, di esempi di scambio autentico e reciproco arricchimento tra i nostri connazionali e gli amici keniani". Così l'Ambasciatore d'Italia in Kenya Alberto Pieri ha presentato il nuovo libro...
EVENTI
di redazione
Le specialità italiane e tutto il loro contorno di bellezza e di storia del nostro paese sono in mostra fino a fine mese...
SAFARI
di redazione
Che il ritorno sui grandi schermi del Re della Savana, questa volta in carne ed...
CURIOSITA'
di Freddie del Curatolo
Sappiamo che il Kenya ha ispirato scrittori, poeti, pittori e musicisti, ha fatto sbocciare e...
PERSONAGGI
di Leni Frau
Il weekend alla Malindina è un’occasione per conoscere la cucina di classe di uno degli chef...
NEWS
di redazione
Dopo la truffa dei finti operatori Safaricom che hanno sottratto ai keniani e anche a tanti italiani migliaia...
IMMOBILIARE
di redazione
Quanti dopo aver frequentato il Kenya e la sua costa, o anche solo avendolo sentito raccontare da...
NEWS
di redazione
Dopo l’attacco degli hacker sudanesi ai sistemi informatici del Kenya, sono tornati a colpire anche...
ADDIO SHAPI
di Michele Senici
Avevamo parlato pochi mesi fa di Hassani Shapi, (qui il link:...
SOLIDARIETA'
di redazione
Tre anni fa un terribile incidente stradale portava via alla comunità di Malindi e particolarmente a...
PARTNERS
di redazione
Chi ci legge e segue da tempo le nostre attività, sa bene quanto amiamo e rispettiamo questo paese, non...