STORIE
21-04-2017 di Maurice Shutgens
Laikipia, Kenya. Uno dei tristi palcoscenici degli abbattimenti della fauna selvatica da parte di pastori armati.
Gli elefanti sono entrati nella linea di fuoco, con oltre 20 animali uccisi negli ultimi mesi e altri ancora feriti.
Alcuni dei feriti non si riprenderanno, ma a volte c'è un barlume di speranza.
Ricevo una chiamata da Dale Scott, manager della “Loisaba Security Conservancy and Wildlife, mi informa che i rangers della tenuta di 56.000 ettari hanno scoperto un elefante ferito. Le osservazioni iniziali hanno indicato che é stato ferito con un colpo di fucile ad una gamba.
Il maschio di 30 anni può mettere a malapena il suo peso sulla gamba e avanza zoppicando.
La ferita sembra estremamente grave; C’é immediatamente bisogno di un veterinario.
L'affidabile David Sheldrick Wildlife Trust ha risposto alla nostra chiamata, ha mobilitato le proprie risorse, ha noleggiato un aereo e ha volato con una squadra del KWS da Nairobi in poche ore. Mentre la polvere si posa sulla pista, Dale cerca di scoprire esattamente dove si trova il maschio di elefante.
Grazie all’occhio attento dei ranger siamo riusciti a localizzarlo in fretta. I suoi movimenti sono affannati e sembra essere in disagio incredibile, ma solo uno sguardo più vicino ci permetterà di decidere sul miglior modo d'azione.
Njoroge, il veterinario del KWS, carica la sua pistola da tiro con il farmaco sedativo mentre Dale ci ha guida con attenzione.
Njoroge tira il grilletto e il dardo di piuma rosa brillante fende l'aria, finendo nella coscia dell'elefante.
Abbiamo atteso l’effetto del farmaco rendendo l’elefante sonnolento e infine esanime.
Ci siamo mossi rapidamente. L'elefante si è accasciato sul petto, fissandoci con sguardo smarrito.
Ci sono voluti quattro uomini per spingere l'animale di sei tonnellate sul suo fianco affinchè potesse essere trattato in modo sicuro. Il proiettile é entrato nella parte anteriore della gamba posteriore sinistra, appena sopra il ginocchio, apparentemente colpendo l'osso è stato deviato attraverso una ferita di uscita. Dale e il veterinario controllano con cura la gamba; E’ incredibilmente gonfia ma sembra non ci siano ossa rotte. Nonostante una ferita che sta marcendo da diverse settimane, é fortunato.
Un osso spezzato sarebbe stato una condanna a morte.
Il team KWS ha pulito con cura tutto il puss e il tessuto morto dalla ferita prima di somministrare una dose di antibiotici e iodio.
Un tipo speciale di cemento è stato usato per riempire i fori di entrata e di uscita per mantenerlo libero da infezioni.
Abbiamo fatto tutto il possibile.
Una volta che il veterinario ha somministrato il farmaco di risveglio, si alza rapidamente, si orienta e si avvia prudentemente, scomparendo nel bush senza uno sguardo indietro. I rangers della conservancy lo seguiranno per le prossime settimane.
Speriamo che il trattamento che ha ricevuto gli darà una nuova possibilità di vita, ma solo il tempo potrà dirlo.
(tratto da Ag - Africa Geographic - traduzione malindikenya.net)
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