La più importante realtà solidale italiana sulla costa keniana, Karibuni Onlus, ha coinvolto la Fondazione Lavazza di Torino in una serie di progetti a livello sanitario, lavorativo ed educativo nell’entroterra della Contea di Kilifi.
L’opera di Karibuni sul territorio, da quasi vent’anni a questa parte è riconosciuta da connazionali ed istituzioni locali per i progetti che creano consapevolezza dello sviluppo e offrono possibilità concrete di crescita e di autocoscienza alle nuove generazioni, oltre che una fondamentale assistenza sociale. In questo caso però il merito è soprattutto quello, grazie alla sua credibilità e competenza, di aver riportato in Kenya la fondazione torinese legata solitamente a progetti solidali che riguardano la terra e l’ambito del caffè in cui da sempre opera.
“In questa prima fase della collaborazione – spiega il Presidente di Karibuni Onlus Gianfranco Ranieri – sono state coinvolte migliaia di ragazze in un programma educativo che mira a risolvere alcuni tabù del disagio adolescenziale femminile sulla costa. Programma che si focalizza sull’igiene sanitaria e sull’educazione sessuale”.
Grazie alla fondazione Lavazza, sono stati anche garantiti ad un asilo di Langobaya pasti quotidiani completi. L’approvvigionamento alimentare nelle scuole è uno dei punti di forza della Onlus lombarda, che oltre a migliorare la salute degli studenti ed alleviare il peso economico del loro mantenimento alle famiglie, ha ottenuto risultati tangibili nello studio.
“Per i nostri bambini ci sono stati significativi miglioramenti nell’andamento scolastico – spiega Ranieri - tema molto importante per la loro educazione. C’è molto assenteismo nelle scuole ma grazie a questo progetto e grazie al materiale scolastico acquistato,i bambini hanno ritrovato l’interesse nello studiare e le loro competenze sono notevolmente migliorate”.
In ultimo, la fondazione Lavazza ha partecipato anche al progetto principale di Karibuni Onlus, quello delle fattorie di Langobaya.
“Grazie ai polli donati da Lavazza, le uova che vengono prodotte e vendute servono per ricavare nuovi pasti per le scuole – aggiunge Ranieri - in questo modo,l’alimentazione è sana ed ai bambini viene assicurato un pasto giornaliero nutriente ed equilibrato. Questo è solo il primo passo di una collaborazione che ci auguriamo possa sviluppare molti altri progetti utili e di forte impatto per la comunità rurale di Langobaya. Quella con l’importante fondazione che opera in tutto il mondo con serietà e attenzione al sociale, è una collaborazione che ci inorgoglisce come italiani e specialmente come italiani in Kenya”.