ESCURSIONI
04-10-2022 di redazione
Si chiamava "Jumba La Mtwana", dove "jumba" in kiswahili significa "casa".
Era una cittadella araba sorta nel XIII secolo dopo Cristo sulle rive dell'Oceano Indiano, poco distante dall'insenatura dell'odierna Mtwapa, a una ventina di chilometri a nord di Mombasa.
Siamo appena entrati nella Contea di Kilifi e si tratta di uno dei pochi interessanti siti archeologici storici di questa zona, insieme con le rovine di Gede, tra Watamu e Malindi, e quelli del borgo di Mnarani, sul creek di Kilifi.
Jumba La Mtwana però ha una particolarità: la cittadella fortificata era sul mare aperto, segno che la popolazione che la abitava, oltre ad essere dedita alla pesca e a commerci marittimi, non temeva assalti di imbarcazioni e pirati.
Qui, a differenza di altri attracchi della costa swahili della stessa epoca, e nonostante il nome (Mtwana sta per "schiavi") non c'era una feroce tratta dei locali, ma gli schiavi venivano trattati in maniera decente. Nonostante la vicinanza con Mombasa, più volte saccheggiata, conquistata e persa dalle popolazioni locali, Jumba La Mtwana ha resistito per ben 4 secoli e ha avuto una sua fisionomia che la differenzia da altri stanziamenti simili.
Innanzitutto le case, quasi delle "villette a schiera" ante litteram, tutte uguali e con eguali spazi interni ed esterni, una sola moschea sulla riva del mare e solo un paio di palazzi più ricchi e grandi degli altri.
Una visita guidata al museo all'aperto di Jumba La Mtwana rivela altri particolari che accomunano la cittadella ad altri insediamenti arabi a Lamu, in Tanzania ed in Mozambico.
La gente locale, pescatori e commercianti, sicuramente aveva intessuto relazioni via mare con altre realtà.
Jumba La Mtwana fu visitata anche da Vasco Da Gama e da successive flotte portoghesi, che a differenza dell'ostilità incontrata a Mombasa, qui trovarono accoglienza e possibilità di rifocillarsi e di imbarcare acqua dolce.
All'interno di una vacanza a Mombasa, a Kilifi o di un lungo soggiorno anche a Malindi e Watamu, questo sito storico vale una visita, per farsi un'idea più precisa della storia della costa del Kenya.
All'ingresso del sito, c'è anche un piccolo museo dedicato all'architettura (e non solo) swahili di tutta la costa con le similitudini in Tanzania e Mozambico.
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